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    Gol, carattere, sfortuna: cosa non ha funzionato tra Correa e l’Inter

    Il Tucu lascerà il nerazzurro in direzione Marsiglia senza che i tifosi si straccino le vesti. E pensare che tutto era cominciato con una doppietta in 11 minuti…

    Ci siamo, Joaquin Correa è pronto a lasciare l’Inter. Non è un epilogo scontato nonostante da mesi si racconti come l’argentino sia sulla lista dei nerazzurri in partenza, ma l’Olympique Marsiglia è pronto ad accoglierlo con la formula del prestito con diritto di riscatto (che può diventare obbligo secondo determinate condizioni). LEGGI TUTTO

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    Storia di un mediano che fu rapito due volte

    Giocava in Serie A, aveva talento ma anche l’infortunio facile, mentre andava a messa lo prelevarono di forza e chiesero il riscatto alla famiglia. Una trattativa serrata, scene da film d’azione, poi tutto finito? No, perché otto anni dopo…

    Era in auto, stava facendo manovra, nel tentativo di parcheggiare il più vicino possibile alla chiesa. Lo aspettavano per la messa. Accadde tutto in fretta. Tre persone – secondo le ricostruzioni dei testimoni – bloccarono l’auto e lo prelevarono con la forza, costringendolo a salire su un’altra macchina. Seguirono nell’ordine: la sgommata, la polvere della terra che si alza, la fuga. Poi dopo un attimo di sgomento collettivo – in tanti avevano assistito alla scena – tutto tornò alla normalità perché in Nigeria quella – purtroppo – era la normalità. I fedeli presero posto in chiesa, il prete cominciò la messa. A Warri erano le nove di mattina del 9 giugno 2012. LEGGI TUTTO

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    Juve più giovane: così tra mercato e strategie la Signora si è tolta tre anni

    Una nuova Juventus più fresca, più aggressiva, più “di gamba”. Se sia una rondine o già la primavera potrà dirlo solo il tempo, ma se la questione si pone è perché il mutato atteggiamento in campo bianconero ha finora trovato consistenza non solo con l’Udinese (almeno nel primo tempo) ma già negli impegni di precampionato. Con più continuità dei lampi che si erano già visti già al via della scorsa stagione e talvolta negli inizi di partita, finendo però poi per perdersi. Questione di piano partita, di voglia, di testa, ovviamente. Ma per forza di cose anche di condizione. E di età: la chiave di questa nuova Juve è sicuramente anche anagrafica. LEGGI TUTTO

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    Tra pubalgia e rinnovo, a Udine c’è un caso Pafundi

    Il contratto della stellina bianconera scade nel 2025: il club vuole prolungare, lui per ora non è intenzionato

    “Prima Pafundi, poi tutti gli altri: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A ed essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui”. Così si esprimeva lo scorso mese di marzo, prima del doppio confronto per le qualificazioni europee con Inghilterra e Malta, l’ex commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini. Un’investitura bella e buona per il talento dell’Udinese, nato il 14 marzo del 2006. I buoni propositi annunciati dal Mancio non sono però corrisposti poi alla realtà. LEGGI TUTTO

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    Inter, fatta per Correa al Marsiglia: si libera il posto per il ritorno di Sanchez

    L’attaccante argentino, ormai ai margini della rosa, volerà in Francia in prestito con diritto di riscatto. Il Niño Maravilla pronto a sostituirlo

    I 90′ in panchina sabato sera a San Siro contro il Monza sembravano un segnale netto: Joaquin Correa non rientra più nei piani di Inzaghi e dell’Inter. Per la società nerazzurra si trattava evidentemente di trovare il giusto acquirente per cedere il Tucu. Acquirente che ha preso la forma dell’Olympique Marsiglia, con cui l’Inter ha trovato l’accordo per il trasferimento dell’attaccante argentino. Il trasferimento che verrà finalizzato domani prevede un prestito oneroso con diritto di riscatto, che potrebbe diventare un obbligo al verificarsi di determinate condizioni, per un compenso totale di 15 milioni di euro (12 nel caso in cui scatti l’obbligo di riscatto). 

    il ritorno del nino—  Proprio dal Marsiglia si è recentemente svincolato Alexis Sanchez, dopo una stagione positiva in Ligue 1. Il cileno, separatosi dall’Inter solo un anno fa ricevendo una generosa buonuscita, è il prescelto dal club nerazzurro per sostituire il partente Correa. Per lui pronto un contratto da 3 milioni netti a stagione.   LEGGI TUTTO

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    Pensava di andarsene, ora il debutto in Serie A: Juve, il momento di Yildiz (con vista sul rinnovo)

    Qualche mese fa la Primavera gli stava stretta, l’estate gli ha aperto le porte della prima squadra: strappato alle big d’Europa, i primi passi tra i “grandi” sono un primo passo per prolungare l’accordo con scadenza 2025

    Alla fine aver atteso un po’ più degli altri, almeno apparentemente, ha premiato eccome. Kenan Yildiz qualche mese fa non era più così contento di giocare tra i pari età, in Primavera, ma la Juve è rimasta ferma nella sua posizione nei diversi confronti che sono seguiti col ragazzo. Più che una presa di posizione da parte del club, una logica di base: per lui non ci sarebbe stato spazio nella trequarti della seconda squadra, mentre per Huijsen – difensore – si era aperto un buco che gli avrebbe garantito continuità d’impiego. Entrambi ora sono in prima squadra, in pianta stabile: per il classe 2005 il debutto in prima squadra e in Serie A è arrivato prima di tutti gli altri, nella prima giornata di campionato a Udine.  LEGGI TUTTO

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    Gol e mercato, le voci e l’esordio saltato: Kean può partire?

    Non è in vendita ma neanche intoccabile: ha il profilo giusto per il nuovo corso tecnico, ma l’emersione delle pretendenti dice che le bocce non sono ferme. E il club ha fissato il prezzo

    Dalle polvere alle stelle e ritorno: Moise Kean la strada la conosce ed è abituato a viverla ormai senza disagi. Giorni di mercato, voci (smentite) di nuovi provvedimenti di carattere disciplinare, problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dalla prima di campionato. E poi il ritorno in campo alla ripresa degli allenamenti di martedì – con protezione alla gamba sinistra dopo la contusione ossea alla tibia con cui è stato spiegato il forfeit di Udine – che da zero a cento lo rilancia all’istante per scendere in campo col Bologna, chissà magari anche da titolare: ha saputo sfruttare alcune opportunità anche in estate, vedi gol flash col Real Madrid, e Allegri gli riconosce doti anche atletiche affini al nuovo corso di questa stagione, predicato sui concetti di corsa e intensità. Benvenuti sull’altalena Moise. 

    QUOTAZIONE E ATTIVITÀ—  Per tutta l’estate si è parlato delle uscite di Vlahovic e di Chiesa. Non di quella di Kean, fresco di riscatto dall’Everton per circa 37 milioni, di cui ne restano a bilancio poco più di 19 da qui alla scadenza del contratto fissata nel 2025. E’ il punto di partenza di quella quotazione di 40 milioni attribuita alla Juventus. Allo stesso tempo, all’alba della penultima stagione di accordo, è il momento in cui si va sul mercato o si comincia a trattare il rinnovo. Anche da qui, con ogni probabilità, sono nate le varie tracce delle ultime settimane, da quella impraticabile del prestito al Milan fino al sondaggio del Siviglia e a quella più realistica delle ultime ore di chi non si spaventa a partire da una valutazione di 30 milioni come il Fulham, fresco del buco in attacco – e del conseguente tesoretto da 50 milioni – per la cessione di Mitrovic all’Al Hilal. Movimenti che nel complesso, unendo i puntini, danno la misura di una certa attività di fondo per trovargli una destinazione. Non è la prima volta in questi due anni abbondanti, e finora Kean non si è mai mosso: non è in vendita, non è intoccabile. Intanto è tornato pronto fisicamente per cominciare a far parlare il campo, domenica col Bologna. LEGGI TUTTO