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    Rugani, parla l’agente: “Gli piace la Juve, ma non abbiamo chiesto il rinnovo”

    Davide Torchia, agente di Daniele Rugani, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Tv Play, dove ha parlato del futuro del difensore bianconero, manifestando la volontà di restare a Torino. SUL FUTURO – ‘Allegri stima Rugani e nelle partite importanti in cui è sceso in campo è  sempre stato tra i migliori. Ha giocato poco, ma hai la consapevolezza di avere in panchina un calciatore affidabile e questo fa comodo. A Daniele piace stare alla Juventus, lo rispetto per questo. Non si è mai lamentato e questo dimostra la sua tenacia. Ho ricevuto diversi interessamenti da parte di altri club come ogni anno, ma non abbiamo chiesto nessun rinnovo alla Juve’. SU SARRI – ‘Tornerebbe a lavorare insieme a Sarri. La sua crescita maggiore l’ha ottenuta con Sarri e tornarci ora potrebbe andare bene, come potrebbe andare male. Sarri lo voleva quando era al Napoli e al Chelsea, ma alla Juventus non lo vedeva’.  Carica altri LEGGI TUTTO

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    Spalletti: “Napoli mi ha dato una gioia infinita. Neanche lo scudetto basta a ripagarla”

    “La città e il pubblico rimarranno per sempre nel mio cuore. Mi immagino che amore ha ricevuto Maradona considerando quanto ne ho ricevuto io. A gennaio valuterò se ho voglia di tornare ad allenare”

    Il Napoli, il calcio, il presente dedicato alla famiglia. Luciano Spalletti ha parlato a 360° sul palco di Certaldo in un’intervista a Sky Sport in occasione di un riconoscimento da parte della sua città natale: “È una serata particolare – ha esordito Spalletti – sono stato premiato nel paese dove sono nato e dove giocavo da bambino, per me vuol dire riaprire il cassetto delle emozioni e dei segreti”. Il tecnico ha dedicato molti pensieri ovviamente a Napoli: “I napoletani mi hanno dato talmente tanta gioia che non sta né in cielo né in terra. Mi hanno regalato sensazioni bellissime, nessun traguardo o nessuno scudetto potrebbero far meritare tutta questa gioia e questo entusiasmo che loro mi hanno dato. Il mio pensiero va alla città e al pubblico. Non c’è bellezza, pur grande che sia, che possa ridarti quello che mi hanno dato loro. Mi hanno fatto veramente sentire come è impossibile far sentire una persona o come può meritare una persona. Non so quello che hanno fatto a Maradona, sarà mille volte di più, ma mi immagino che amore ha ricevuto lui considerando quanto ne ho ricevuto io. L’ultimo pensiero va a loro che rimarranno sempre nel mio cuore, avrò sempre questo pubblico e questo tifo con me. Difenderò sempre Napoli e il Napoli. È una città sorprendente, incredibile dal punto di vista creativo. A Napoli ho fatto due anni di università di vita perché ho conosciuto situazioni nuove. Ne abbiamo parlato spesso nello spogliatoio, i napoletani ci hanno trainato in questo percorso”.

    il futuro—  Nessuna voglia di tornare in panchina, almeno per il momento: “La vedo dura – ha proseguito Spalletti -, ho delle questioni personali da mettere a posto e per le quali serve un po’ di tempo. E poi sono stanco, avevo la famiglia e una figlia piccola distante, voglio stare un po’ insieme a lei e con la mia famiglia. Tra dieci giorni le squadre ripartono e io non so con quale entusiasmo sarei ripartito se fossi stato ancora un allenatore di Serie A o l’allenatore del Napoli. Verso dicembre, gennaio o febbraio penserò se ho la voglia necessaria per tornare a fare l’allenatore dentro lo spogliatoio”. LEGGI TUTTO

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    LIVE Alle 12.30 il calendario della nuova Serie A: novità e criteri, cosa si sa già

    soste e turni infrasettimanali —  

    Saranno quattro le soste per gli impegni delle nazionali: il 10 settembre (8/9 Macedonia-Italia, 12/9 Italia-Ucraina), il 15 ottobre (14/10 Italia-Malta, 17/10 Inghilterra-Italia), il 19 novembre (17/11 Italia-Macedonia, 20/11 Ucraina-Italia) e il 24 marzo (due amichevoli o playoff Euro 2024). Solo un turno infrasettimanale: il 27 settembre.  LEGGI TUTTO

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    È il giorno di Luka Romero: oggi in Italia, domani la firma col Milan

    L’argentino arriva a parametro zero dopo due anni alla Lazio. Lo chiamano “il mini Messi”, scoperto grazie a un reality

    Il terzo colpo del Milan arriva da un posto che lo lega a Bob Dylan e Fabrizio De André. Luka Romero, esterno offensivo diciottenne preso a parametro zero dopo un paio d’anni nella Lazio, è nato a Durango, città messicana su cui Bob ha costruito una delle tracce di Desire. Parla di due fidanzati che fuggono da un’osteria dopo aver ucciso una persona. De André l’ha tradotta in italiano negli anni Settanta. La città unisce così l’insolito trio, completato da un ragazzo soprannominato il “Mini Messi”. 

    domani le visite —  Oggi sbarca in Italia, domani svolgerà le visite mediche. È il terzo acquisto dopo Sportiello e Loftus-Cheek. Romero è un’ala destra tutta mancina che rientra e calcia. Nell’ultima stagione ha giocato solo 276′ in 12 partite, realizzando un gol decisivo contro il Monza. Sarri ne ha sempre parlato bene, ma poi l’ha utilizzato poco. Nel 2020 è diventato il più giovane esordiente della storia della Liga, in campo a 15 anni e 219 giorni con il Maiorca. Conteso da tre nazionali – Messico, Spagna e Argentina – alla fine ha scelto l’albiceleste, il Paese dei genitori con cui ha preso parte al Mondiale U20. Curiosità: Luka è stato scoperto grazie a un reality. Un remake del nostro “Campioni”. Adesso quel sogno è realtà. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi ha una squadra più forte e affamata: così Frattesi cambia l’Inter

    Strappato alla concorrenza, il centrocampista del Sassuolo renderà i nerazzurri più dinamici, verticali e pericolosi negli ultimi metri 

    Davide Frattesi, per costituzione tecnico-tattica, corre sempre in avanti, con o senza palla. L’Inter, che l’ha acquistato, scatta avanti con lui. All’alba del 4 luglio non c’è squadra che si sia rinforzata di più tra quelle che ragioneranno di scudetto, tra un Napoli che ha perso il suo totem difensivo (Kim), una Lazio immobile (con la minuscola), una Juve in cantiere con il nuovo ingegnere Giuntoli e un Milan, trasfigurato nell’organigramma societario, da rifondare.  LEGGI TUTTO

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    Serie A, oggi alle 12.30 il sorteggio del calendario: ecco tutti i criteri

    La sequenza delle gare nel girone di andata sarà diversa rispetto a quella delle gare nel girone di ritorno. Una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano stati disputati altri otto incontri. La Serie A ha introdotto questo sistema dalla stagione 2021-22, sul modello della Premier League. L’idea era stata spiegata così dalla Lega: “Questa formula permetterà una migliore distribuzione delle sfide, senza essere condizionata da vincoli presenti all’andata che possano ricadere sul ritorno e viceversa”. LEGGI TUTTO