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    L’Hoffenheim punta Solbakken, la Roma vuole 6-7 milioni

    L’avventura in giallorosso del norvegese potrebbe essere già al capolinea.Il club dei Friedkin aspetta un’offerta

    Potrebbe già essere al capolinea l’avventura romana di Ola Solbakken? Sì, la possibilità esiste, anche perché l’attaccante norvegese in questi sei mesi non è mai riuscito ad entrare nel cuore di José Mourinho. E all’orizzonte c’è un forte interessamento da parte dei tedeschi dell’Hoffenheim (giunto dodicesimo nell’ultima Bundesliga), interessamento già manifestato dal ds Andreas Muller all’entourage del giocatore della Roma, ad iniziare dall’agente Anders Carlsson.

    la situazione—  Solbakken è arrivato alla Roma nello scorso mese di gennaio, da svincolato, dopo aver affrontato i giallorossi con il Bodo Glimt in Conference League. In questi sei mesi, però, il norvegese è riuscito a giocare solo 14 partite di campionato (di cui 7 da titolare), con un minutaggio complessivo di 503 minuti e una media di 36 a gara. Insomma, un po’ poco, considerando anche il solo gol messo a segno contro il Verona. Mou all’inizio fu anche duro con lui (“Non posso rischiare un giocatore che non sa neanche la differenza tra 3-5-2 e 3-4-2-1. Ha delle qualità, ma deve imparare con noi”), poi gli ha dato sempre più spazio. Adesso c’è l’Hoffenheim che lo vorrebbe e la Roma aspetta che venga presentata un’offerta ufficiale. Arrivato a parametro zero, la sua cessione sarebbe tutta plusvalenza, il che vuol dire oro per le casse del club in questo momento. Allo stato attuale il norvegese (che ha anche segnato nell’ultima partita della sua nazionale, lo scorso 21 giugno aprendo le danze contro Cipro) può valere 6-7 milioni, ma la richiesta potrebbe essere anche più alta per poi arrivare a quella cifra lì. Insomma, l’avventura di Solbakken alla Roma potrebbe anche essere già finita. Nel caso, non ci sarà rammarico da nessuna parte. Almeno questa è l’impressione. LEGGI TUTTO

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    Ventura: “Bel progetto: avanti con Juric per un Toro più competitivo”

    G ian Piero Ventura è sempre uno del Toro. Timoniere in panchina tra il 2011-12 (ritorno in serie A) e il 2015-16 è stato protagonista di buone stagioni, con l’esaltante acuto del ritorno in Europa condito dalla indimenticabile impresa di Bilbao, quel 3-2 colto nella tana dell’Athletic (febbraio 2015) dove nessuna italiana aveva mai vinto. Non allena più, però il vecchio mister è rimasto uno da stadio, così lo si vede non di rado in tribuna d’onore, accanto al presidente Cairo, osservare il match e dialogare col patron (ormai un amico), che nel maggio 2016 fu “costretto” a lasciarlo libero di andare a fare il c.t. azzurro. Le parole di Ventura pesano sempre nell’universo Toro e quando gli abbiamo chiesto di fare un bilancio della stagione che sta andando in archivio, con una proiezione sulla prossima, la risposta è stata pronta: “Quando ottieni 53 punti hai fatto una buona stagione ed è un giudizio che vale pure quest’anno: il Toro ha giocato un campionato complessivamente buono. Con un però…”.  LEGGI TUTTO

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    Immobile non perde tempo, è già in forma

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Brozovic via? Dietro Calhanoglu c’è… Asllani: il progetto Inter per valorizzare Kristjan

    L’anno scorso l’albanese è stato chiuso dalla trovata di Inzaghi di utilizzare il turco come regista, ora senza il croato sarà il suo vice in mezzo al campo. I nerazzurri ci puntano, il minutaggio aumenterà

    Preso come vice Brozovic, ora sarà il vice Calhanoglu. E adesso sì che per Asllani può esserci l’occasione di mettersi in mostra all’Inter. Si potrebbe dire che la cessione del croato, oltre a finanziare Frattesi, ha come conseguenza la valorizzazione dell’ex Empoli, nella prima stagione in nerazzurro chiuso dall’esplosione di Calha come regista in assenza del croato.  LEGGI TUTTO

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    Fra Rabiot e Milinkovic vince la Juve. E se Allegri avesse entrambi…

    Pregi e difetti dei due prim’attori del centrocampo. Certo se il club bianconero potesse contare su entrambi avrebbe in mezzo un “motore” di qualità e quantità assolute

    La domanda, che si fanno in tanti, è chiara e diretta: ma per la Juve, meglio Rabiot, che ha rinnovato oggi per un anno con la Juve, o Milinkovic Savic? La risposta, questa volta soggettiva e personale, è altrettanto trasparente: Rabiot ha il vantaggio di non costare nulla (tranne il lauto ingaggio), è un calciatore sicuramente di livello, ha una maggiore esperienza internazionale, ma… Ma, in sintesi, Milinkovic Savic è un calciatore più completo, con una potenzialità ancora inespressa fuori dai confini italiani – non certo per colpa sua – ma è il prototipo del calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere a disposizione. Anche per quella qualità che tutti i tecnici adorano: essere un protagonista, però sempre al servizio del collettivo. Un primo violino che però non si fa alcun problema a fare il gregario, a lavorare per il compagno in difficoltà, a fare quella corsa in più con il solo scopo di aprire uno spazio e regalare un tempo di gioco a chi è in possesso del pallone. Rabiot, dicevamo, è un calciatore di assoluto livello. Ha forza, non solo fisicamente ma anche atleticamente è una garanzia assoluta, ha la capacità di saper partire dall’area e – in piena velocità – di governare il pallone senza guardarlo per arrivare a ridosso dell’area avversaria. Non ha un dribbling secco, ma una progressione che gli permette di vincere sullo strappo anche contro un rivale agguerrito. Dunque un giocatore che è ideale in un gruppo in cui spiccano altre qualità, a cominciare dal palleggio.  LEGGI TUTTO

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    Inter, fissata una nuova amichevole estiva: il 9 agosto giocherà in casa del Salisburgo

    Fissato (ma non ancora ufficiale) uno dei test di Lautaro e compagni dopo la tournée in Giappone: avversaria la formazione austriaca già sfidata durante la pausa mondiale, lo scorso dicembre

    L’Inter continua a programmare il suo precampionato e, dopo la tournée in Giappone nella quale sfiderà l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e il Psg, ha fissato (pur non essendo ancora ufficiale) un’amichevole contro il Salisburgo. Il match si disputerà alla Red Bull Arena di Salisburgo il 9 agosto. La formazione di Inzaghi ha già affrontato in amichevole il Salisburgo durante la scorsa pausa per il Mondiale, lo scorso 7 dicembre a Malta, e hanno vinto con un netto 4-0. LEGGI TUTTO