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    Trasferito Tacconi, parla il figlio: “È migliorato molto, lo porterò allo stadio”

    L’ex portiere bianconero, colpito un anno fa da un’emorragia cerebrale, da ieri fa riabilitazione a San Giovanni Rotondo

    A più di un anno dall’emorragia cerebrale che lo aveva colpito a un evento benefico, con in mezzo il coma e  una lunga battaglia per la vita, Stefano Tacconi, 66 anni, continua il percorso dei miglioramenti. E da ieri lo proseguirà a San Giovanni Rotondo, alla Casa Sollievo della sofferenza, dove resterà fino a settembre.  “È molto determinato. Cammina sempre con un supporto, però è migliorato molto”, ha raccontato il figlio Andrea all’Ansa. “Ultimamente mi ha detto ‘me la sono vista brutta’, ha capito che è stata una cosa grave quella che ha avuto”. 

    sogno e realtà—  Andrea ha raccontato anche il suo sogno: “Portarlo allo stadio per fare un giro di campo, così almeno saluta tutte le persone che gli sono state vicine in questo periodo. Ci sono milioni di persone anche dall’estero: amici, tifosi, ex calciatori con un affetto incredibile che non ci aspettavamo e che ci aiuta molto”. Come già emerso, il background da sportivo aiuta: “Essere abituato ad allenarsi lo aiuta ad affrontare la riabilitazione. Anche i dottori dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava”. E sul trasferimento dice la moglie Laura: “Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore. Il tragitto sarà ancora lungo ma essere in questo posto ci dà molta forza e molto coraggio”. LEGGI TUTTO

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    Mafia, ombre, disperazione. E il suicidio di un portiere

    Esordì nel Palermo, lo voleva la Juve, aveva un soprannome spericolato e un grande futuro davanti. Poi le voci velenose, la vita fuori dal calcio, i tendini dei polsi tagliati, un primo salvataggio….

    Nelle foto che si fanno prima della partita, con la squadra schierata a metà campo, risalta un viso inquieto, sembra la mappa di un tormento che non trova consolazione, il naso camuso, i baffi folti a fare ombra ad un tentativo di sorriso, lo sguardo severo, offerto sempre di sguincio, come se stesse sbirciando il mondo da dietro un angolo, acquattato nel buio. In quelle foto di squadra, in posa per i posteri, il portiere apre o chiude la fila: è l’incombenza che gli tocca, il pegno da pagare alla sua diversità. LEGGI TUTTO

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    Tonali batte Kakà: l’addio al Milan entrerà nella storia delle grandi cessioni rossonere

    Tonali è a un passo dal diventare un calciatore del Newcastle. Il club inglese offre al centrocampista un contratto di sei anni da 8 milioni più bonus e al Milan un assegno importante: la trattativa dovrebbe aggirarsi attorno ai 70 milioni, rendendo la cessione di Tonali la più remunerativa della storia del Milan. Ecco la top 10 LEGGI TUTTO

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    Controffensiva Inter: ha i sì di Lukaku e Frattesi, si aspetta che rifiutino il Milan

    Dopo il doppio assalto dei rossoneri, il club di viale della Liberazione reagisce per evitare la beffa. Ecco come… 

    L’Inter adesso punta sulla volontà di Romelu Lukaku e Davide Frattesi. Dopo il doppio assalto del Milan, che può contare sui soldi della vendita di Tonali mentre i nerazzurri hanno le casse vuote (e sono impossibilitati a comprare senza cessioni), il club di viale della Liberazione non ha alzato bandiera bianca. Soprattutto sulla permanenza a Milano di Big Rom. Il belga, che negli scorsi giorni era stato sondato attraverso il Chelsea pure dalla Juventus, aveva ribadito il suo forte legame con la maglia nerazzurra e la sua volontà di restare alla Pinetina. Concetto ribadito anche quando gli è stata formulata una proposta da 25 milioni di euro l’anno (con tanto di acquisto del cartellino, di proprietà dei Blues) da parte dell’ Al Hilal. L’Inter sa che la trattativa con gli uomini di Boehly non sarà per niente facile, soprattutto adesso che ci sono due club che hanno manifestato la volontà di acquistare il belga, ma per spuntare un nuovo prestito punta sulla scelta fatta dal calciatore e sulla sua capacità di imporla. In carriera ci è sempre riuscito… 

    ALTRO SCENARIO—  Su Frattesi il discorso è più complesso: con lui c’è un’intesa di massima sull’ingaggio, idem sulla valutazione con il Sassuolo (intorno a quota 35 milioni, compreso il cartellino di Mulattieri, valutato 8-9 milioni e richiesto da Sampdoria e Bologna). Per quel che riguarda il centrocampista romano, però, il legame è meno forte rispetto a Lukaku. Qui il rischio di andare incontro a un nuovo caso Bremer, l’estate scorsa a lungo promesso sposo dell’Inter e poi passato dal Torino alla Juventus, è forte. Perché senza la cessione immediata di Brozovic, l’Inter non ha i soldi per ribattere al Milan che dunque ha un’autostrada spianata nei confronti del Sassuolo. Nonostante l’ottimo rapporto con l’a.d. neroverde Carnevali, Marotta, Ausilio e Baccin possono essere aiutati solo da Frattesi, se dirà di preferire la destinazione nerazzurra (ma lo farà davvero?), oppure da un rapido accordo con l’Al Nassr per Brozovic. Altrimenti sarà sorpasso e beffa del Diavolo. LEGGI TUTTO