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    Di Maria snobba la Juve? “Il mio sogno è tornare al Rosario Central”

    Le parole di Di Maria ai canali ufficiali della CONMEBOL:”Il mio grande sogno è tornare Rosario Central. Lo spero da tanto tempo, non è facile ma mi piacerebbe. I giocatori in Argentina sognano il futuro in Europa, mentre io sogno di tornare al Rosario Central”.                                                                                                               LEGGI TUTTO

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    Epurazione Juve: tra gennaio e l’estate tanti addii, ecco quello che succederà

    L’uscita della Champions rimette in discussione la presenza di Di Maria ma apre anche all’uscita anticipata di chi è in scadenza, a partire da Rabiot. La cura dimagrante di un organico fuori scala è l’occasione di rinnovamento C’entra la questione anagrafica: a Lisbona, come già altre volte in stagione, la Juventus è stata tradita dai “vecchi”, e la misura l’ha data l’impatto nel finale del sangue fresco dei più giovani. Ma poi ci sono le valutazioni più fresche offerte dall’uscita dalla Champions League, sommate a quelle note sulla situazione contrattuale dei giocatori in scadenza oltre ai ragionamenti di lungo termine sui giocatori al centro di un progetto tecnico. Mescolare bene e quel che ne esce sono scenari di ampio rinnovamento, se non rivoluzione, tra quello che sarà possibile fare già a gennaio, con vista poi sulla prossima estate. LEGGI TUTTO

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    L’idea di Alfredo, il sudore di Gino: così nacque l’ala a tutta fascia

    Un presidente che voleva vincere subito e un allenatore che sapeva come fare: serviva un uomo che difendesse come un terzino e attaccasse come un fantasista. Così Foni e Armano s’inventarono 70 anni fa l’esterno come va di moda oggi Adesso si chiamano laterali, offensivi o difensivi che siano. Una volta, no: erano le ali tornanti. Avanti e indietro lungo una striscia di campo, a correre per ricamare l’azione offensiva o a rincorrere per placare la foga degli avversari. Doppio lavoro, sudore e fatica garantiti. Muscoli che, alla fine della partita, erano doloranti e ci voleva un bravo massaggiatore per farli tornare elastici e pieni di energia. Nel calcio di una volta, quello della televisione in bianco e nero (ma anche nei primi anni del technicolor), l’ala tornante di solito portava sulla schiena il numero 7. LEGGI TUTTO

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    Allegri ora è davvero a rischio: i temi su cui sarà valutato durante la sosta Mondiale

    Il tecnico non valuta le dimissioni e dal club non arrivano segni di sfiducia immediata. Blackout, infortuni, trasferte, obiettivi mancati: a novembre è atteso un confronto franco Con la Juve fuori dall’Europa che conta si riapre una delle questioni più ricorrenti di questa prima parte di stagione: la posizione di Max Allegri. Ci aveva pensato Andrea Agnelli a togliere pressione dopo la disfatta di Haifa, quella che ha compromesso definitivamente il percorso in Champions, ma la panchina del tecnico livornese è rimasta pur sempre traballante e oggetto di valutazioni rinviate a momenti più opportuni. LEGGI TUTTO

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    Il sogno di Napoleone e quello di Berlusconi: vita e rinascita dell’Arena di Milano

    Un tempo ci giocavano Inter e Milan, oggi la terza e la quarta squadra di Milano, ed è la casa dell’atletica. Ci sono passati la prima partita della Nazionale, il rugby, il ciclismo, la boxe, i Led Zeppelin, Buffalo Bill e… le battaglie navali Dopo un quarto d’ora di chiacchiere Napoleone calò il veto. A lui il progetto iniziale non piaceva. Bonaparte sognava uno stadio stile Circo Massimo dove far galoppare cavalli, battagliare navi, recitare attori di teatro e correre le bighe, ma la prima bozza lo infastidì. Troppo costosa e poco maestosa. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli è già bello, se poi Osimhen gli dà luce e musica…

    Il nigeriano ha dovuto riaffermarsi in una squadra che aveva imparato a volare senza di lui. E l’ha migliorataGioca per riprendersi tutt’ chell che è “o nuost”, o meglio: che fu suo, prima dell’infortunio e che adesso dovrà condividere perché è il Napoli più forte in cui ha mai giocato, che senza di lui – Victor Osimhen – ha solo vinto, convinto, stravinto. Gioca avvinto da un desiderio infinito: mai vista tanta carica, tanto carburante. Al suo talento si è aggiunta la paura di perdersi qualcosa, vedendo gli altri dominare in Italia e in Europa. LEGGI TUTTO

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    Cambiaso: “Stavo per smettere, ora sogno la Champions. Non mi sento arrivato”

    Il laterale in prestito dalla Juve: “Vorrei fare 2 gol e 5 assist. Arnautovic mi sgrida e mi sveglia. I miei idoli? Cancelo e Curry”È di proprietà della Juve, ha un soprannome da… Inter e passa le giornate calcistiche con uno “dei calciatori più forti con i quali abbia giocato, Marko Arnautovic. Lui, calcisticamente, ti cambia la vita”. Andrea Cambiaso è di quelli che non sanno cosa significhi banalità e paura. “Rischiare mi piace” dice lui, terzino ambidestro ma mancino di nascita, figlio della gavetta, anima (fra le tante… buone) dell’Under 21 e di Thiago Motta che convince Bologna. LEGGI TUTTO

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    Dzeko, l’Europa e il futuro: può restare all’Inter, le basi della trattativa

    Lukaku stasera tornerà “solo” in panchina: accanto a Lautaro ci sarà Edin che, a dispetto dei 36 anni, finora si è rivelato importante. E un altro anno da centravanti part time non è un’utopia, a patto che…Edin Dzeko vuole vivere un altro pomeriggio da protagonista in Champions. Come quello all’andata proprio sul campo del Viktoria Plzen quando, grazie a un suo gol e a un suo assist (per Dumfries), l’Inter conquistò la Boemia e si presentò in condizioni ottimali di classifica alla doppia sfida contro il Barcellona. LEGGI TUTTO