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    Tutti pazzi per Iliev, il gioiellino dell'Inter che incanta in Youth League

    Pagato mezzo milione al Botev Plotov per strapparlo alla concorrenza, l’attaccante bulgaro è la stella della Primavera di Chivu. Contro il Viktoria ha segnato 4 gol e ora Inzaghi… “Fisico ancora acerbo e giocate alla Insigne”. In uno dei primi report, c’è scritto proprio così. L’Inter lo legge e dà un’occhiata al giocatore, poi si convince a presentare un’offerta: nell’estate 2020, il 16enne Nikola Iliev finisce ufficialmente nel mirino del club nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Il 22 aprile scorso erano in campo nella semifinale di Youth League. Col Benfica in Champions hanno suonato la sveglia: scopriamo da dove vengono e dove possono arrivare Uno lo ha cresciuto in casa, gli altri due li ha pescati in giro per il mondo strappandoli alla concorrenza di molti altri top club europei. I tre diciannovenni che hanno addolcito la serata di Lisbona, pur non evitando la sconfitta finale (4-3), sono tre calciatori che la Juve ha formato in Seconda squadra. LEGGI TUTTO

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    Sbagliata la scelta di puntare su Di Maria, priorità al rinnovamento e alla difesa. E i ragazzi meritano più spazio Il disastro Juve in Champions inciderà inevitabilmente sul mercato. E bisognerà non sottovalutare alcune situazioni per non rendere più pesante una situazione insopportabile. Urge partire da un presupposto: non ci sono intoccabili, a parte due o tre tra gli investimenti più recenti. LEGGI TUTTO

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    Di Maria snobba la Juve? “Il mio sogno è tornare al Rosario Central”

    Le parole di Di Maria ai canali ufficiali della CONMEBOL:”Il mio grande sogno è tornare Rosario Central. Lo spero da tanto tempo, non è facile ma mi piacerebbe. I giocatori in Argentina sognano il futuro in Europa, mentre io sogno di tornare al Rosario Central”.                                                                                                               LEGGI TUTTO

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    Epurazione Juve: tra gennaio e l’estate tanti addii, ecco quello che succederà

    L’uscita della Champions rimette in discussione la presenza di Di Maria ma apre anche all’uscita anticipata di chi è in scadenza, a partire da Rabiot. La cura dimagrante di un organico fuori scala è l’occasione di rinnovamento C’entra la questione anagrafica: a Lisbona, come già altre volte in stagione, la Juventus è stata tradita dai “vecchi”, e la misura l’ha data l’impatto nel finale del sangue fresco dei più giovani. Ma poi ci sono le valutazioni più fresche offerte dall’uscita dalla Champions League, sommate a quelle note sulla situazione contrattuale dei giocatori in scadenza oltre ai ragionamenti di lungo termine sui giocatori al centro di un progetto tecnico. Mescolare bene e quel che ne esce sono scenari di ampio rinnovamento, se non rivoluzione, tra quello che sarà possibile fare già a gennaio, con vista poi sulla prossima estate. LEGGI TUTTO

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    L’idea di Alfredo, il sudore di Gino: così nacque l’ala a tutta fascia

    Un presidente che voleva vincere subito e un allenatore che sapeva come fare: serviva un uomo che difendesse come un terzino e attaccasse come un fantasista. Così Foni e Armano s’inventarono 70 anni fa l’esterno come va di moda oggi Adesso si chiamano laterali, offensivi o difensivi che siano. Una volta, no: erano le ali tornanti. Avanti e indietro lungo una striscia di campo, a correre per ricamare l’azione offensiva o a rincorrere per placare la foga degli avversari. Doppio lavoro, sudore e fatica garantiti. Muscoli che, alla fine della partita, erano doloranti e ci voleva un bravo massaggiatore per farli tornare elastici e pieni di energia. Nel calcio di una volta, quello della televisione in bianco e nero (ma anche nei primi anni del technicolor), l’ala tornante di solito portava sulla schiena il numero 7. LEGGI TUTTO

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    Allegri ora è davvero a rischio: i temi su cui sarà valutato durante la sosta Mondiale

    Il tecnico non valuta le dimissioni e dal club non arrivano segni di sfiducia immediata. Blackout, infortuni, trasferte, obiettivi mancati: a novembre è atteso un confronto franco Con la Juve fuori dall’Europa che conta si riapre una delle questioni più ricorrenti di questa prima parte di stagione: la posizione di Max Allegri. Ci aveva pensato Andrea Agnelli a togliere pressione dopo la disfatta di Haifa, quella che ha compromesso definitivamente il percorso in Champions, ma la panchina del tecnico livornese è rimasta pur sempre traballante e oggetto di valutazioni rinviate a momenti più opportuni. LEGGI TUTTO

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    Il sogno di Napoleone e quello di Berlusconi: vita e rinascita dell’Arena di Milano

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