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    Infortuni, scelte e mercato: (quasi) mai Milan-Juve era stata così poco italiana

    In campo Tonali e probabilmente Gabbia per il Diavolo, Bonucci e Locatelli per la Signora: solo altre due volte la quota azzurra era stata tanto bassaL’Italia chiamò, ma pure gli infortuni, le strategie di mercato e ovviamente le scelte di Pioli e Allegri. Risultato: un probabile pareggio, con un punteggio da minimi storici. Perché stasera a San Siro gli italiani titolari di Milan-Juventus si conteranno sulle dita di una mano, anzi meno: le ultime proiezioni dicono che si balla tra i tre e i quattro giocatori in campo dal primo minuto. Tonali è la certezza del Milan, mentre le quotazioni di Gabbia, in forte ascesa nelle ultime ore, potrebbero alzare la presenza italiana nella formazione di Pioli. Dall’altra parte guida il solito Bonucci, con Locatelli favorito su Paredes per affiancare Rabiot in mezzo al campo. LEGGI TUTTO

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    Boniek: “Pioli allenatore già a 18 anni. La Juve? Che coppia Milik-Vlahovic!”

    Il vicepresidente Uefa condivise lo spogliatoio bianconero con il tecnico del Milan nell’84-85: “Freddo, bravo ed equilibrato. Non mi stupisce la sua carriera. De Ketelaere va aspettato. I bianconeri hanno grande qualità” Da un lato un vecchio amico conosciuto in spogliatoio a Torino. Dall’altro i colori con i quali – al netto di qualche incomprensione in tempi più o meno moderni – ha vinto cinque titoli in tre stagioni. Milan-Juve per Zibì Boniek non è una partita qualunque e per il vicepresidente Uefa è bello partire proprio da quel vecchio amico. LEGGI TUTTO

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    Riscatto De Vrij: sembrava perso, poi ha annullato Lewa. E Inzaghi vuole blindare la difesa

    Dopo la doppia rete inviolata in Champions League i nerazzurri devono ritrovare l’imbattibilità in campionato: contro il Barcellona l’olandese è stato tra i migliori in campo, la speranza dell’allenatore è che sia l’inizio di una rinascitaA leggere in sequenza i voti di Stefan De Vrij pare di trovarsi di fronte a un alunno in difficoltà che si deve dannare per evitare un’insufficienza sulla pagella del primo quadrimestre. La media è ancora insufficiente come per tutti i difensori dell’Inter – Acerbi escluso -, ma il 7,5 meritato contro il Barcellona ha proprio il suono del segnale che dà speranze ai professori. Insomma, l’impegno non manca e le potenzialità nemmeno. LEGGI TUTTO

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    Pirlo traballa, Turchia bollente: che succede col Karagumruk?

    ISTANBUL (Turchia) – Tempi duri per Andrea Pirlo. Il tecnico, dopo l’esperienza vissuta alla Juventus, ha accettato una nuova avventura in Turchia. Ma dalle parti del Bosforo, le cose non stanno andando al meglio. Il Karagümrük non vince dallo scorso 27 agosto con l’Ankaragücü, ma quel successo è rimasto finora l’unica affermazione della squadra allenata dall’ex allenatore della Juventus.Guarda la galleryPirlo in Turchia: quante stelle giocano e allenano in Super Lig
    La sconfitta nel derby
    Una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte. Nelle prime sette partite di campionato la formazione di Andrea Pirlo ha conquistato soltanto sei punti. L’ambiente non risparmia critiche all’allenatore. La sconfitta nel derby contro l’Istanbulspor è stata l’ennesima prova scarsamente convincente; una partita persa nonostante il vantaggio iniziale che ha palesato tutte le criticità della formazione rossonera. “La nostra prestazione è stata molto brutta” – ha commentato Pirlo – dopo il vantaggio avremmo dovuto chiudere la partita, ma non c’è stata la voglia di farlo: in circostanze simili, risultati del genere diventano inevitabili”.

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    Higuain shock: “Il calcio è tossico. Juve, Napoli e Argentina, vi svelo tutto”

    MIAMI (Usa) – Il centravanti argentino Gonzalo Higuain torna a parlare dopo l’annuncio del proprio ritiro. Il calciatore ha rilasciato una lunga intervista in cui parla delle sue esperienze nel mondo del calcio. “Ho iniziato a giocare per amore del gioco – afferma in esclusiva a Goal – sono stato spinto dalla passione. Speravo che crescendo e diventando un calciatore professionista, avrei provato le stesse cose, ossia che fosse molto simile alla passione e all’amore che avevo da bambino, ma poi ti accorgi che non è la stessa cosa. L’amore per lo sport non è lo stesso per tante altre cose: soldi e finanze, direttori sportivi e contratti. La tua vita cambia completamente, quindi ho dovuto conviverci. Nel calcio devi essere mentalmente forte, altrimenti non arrivi in alto. Serve una grande forza mentale per poter raggiungere la vetta”.
    “Le mie squadre? Real, Napoli e Juve”
    In carriera Higuain ha vestito la maglia di diverse squadre giocando nella Liga, in Serie A e in Premier League. ”La squadra dove ho giocato più a lungo è stata il Real Madrid – sottolinea il centravanti argentino – poi sono stato quattro anni alla Juve, tre anni al Napoli, sei mesi al Milan e sei mesi al Chelsea. Se devo giudicare in base al tempo che ho passato in un club, posso dire Real Madrid, Napoli, Juve per l’affetto reciproco che mi lega a queste piazze. Ho vissuto bei momenti in tutti i club, ho giocato in molte squadre perché volevo spostarmi, provare cose diverse, sfidare me stesso giocando per club differenti e mostrare cosa potevo fare ovunque ed essere in grado di vincere ovunque”.
    L’argentino più costoso di sempre
    “Quando sei il numero 9 sei costantemente nell’occhio del ciclone – confessa Higuain – a volte fai tre goal, e sbagli il quarto ed è quello che ricordano, ma sono più che orgoglioso e contento del successo che ho avuto. Dai brutti momenti impari a maturare, a crescere e io personalmente non rimpiango niente. Io ho perso, molte finali: Copa America e Coppa del Mondo. E ho avuto la sfortuna di essere quello che ha fallito un occasione da goal importante. Importante. Erano tempi duri, ma poi un anno dopo sono stato venduto per 90 milioni alla Juventus e sono diventato l’argentino più costoso di sempre. Ed proprio lì che capisci che nulla può distrarti dal tuo obiettivo”.
    Guarda la galleryHiguain, da Dybala a Cuadrado: quanti messaggi social dagli “juventini”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Thiago Motta, Stankovic e… De Rossi: diamo una chance ai “Mister Futuro”

    Nel weekend scontro fra due eroi del Triplete, ma anche l’ex bandiera della Roma scalpita per una chiamata Bologna-Sampdoria è una partita piena di significati, con due allenatori chiamati a dare immediatamente una sterzata. Da una parte Thiago Motta, dall’altra Stankovic: due grandi calciatori, addirittura compagni di squadra all’Inter, che da non molto hanno cominciato la loro carriera di tecnici. LEGGI TUTTO

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    Zaccheroni: “Juve più carica, ma Pioli ha l'arma segreta Maldini: il Milan non si ferma”

    L’allenatore romagnolo, ex di entrambe le squadre, fa le carte al big match di San Siro: “I bianconeri stanno trovando la quadra a centrocampo, ma devono ricostruire la mentalità. Per Leao e C. occhio ai cali di tensione”Lo aspetta una giornata con gli amici a Comacchio, a base di anguilla e chiacchiere. Ma Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Milan e Juventus fra le altre, ha la disponibilità di sempre, oltre a un occhio che vede oltre le apparenze, quando si parla di calcio in generale e big match in particolare. LEGGI TUTTO