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    Napoli, Spalletti può sorridere: Lozano ha recuperato

    NAPOLI – l Napoli è tornato ad allenarsi questa mattina dopo un giorno di riposo concesso dal tecnico Spalletti all’indomani del brillante successo ottenuto in Champions League. Gli Azzurri – in testa alla classifica con Milan e Atalanta – preparano il big match contro la formazione rossonera allenata da Pioli. Le buone notizie arrivano da Lozano che ha smaltito l’influenza ed è tornato ad allenarsi a pieno regime con i propri compagni: domenica ci sarà. I giocatori che non avevano preso parte alla partita contro i Rangers Glasgow, hanno concluso la seduta di lavoro odierna con una partita a campo ridotto.
    Solo terapie per Osimhen
    L’appuntamento di domenica sera a San Siro – 20.45 – rappresenta uno snodo fondamentale del campionato. La squadra – dopo l’iniziale lavoro muscolare in palestra, è scesa in campo per le prove tattiche. Demme ha svolto un lavoro personalizzato mentre Osimhen è ancora fuori: il centravanti nigeriano – dopo l’infortunio muscolare – non è ancora tornato ad allenarsi: il centravanti nigeriano si è sottoposto a terapie riabilitative. LEGGI TUTTO

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    Pioli studia il vice Leao. E se fra tre soluzioni spuntasse la sorpresa?

    In vista del big match di domenica sera il tecnico rossonero prepara la mossa migliore per sostituire il portoghese, squalificato. Tra gli esperimenti in settimana, è stato provato anche AdliIl cantiere a Milanello sarà breve, ma è un’opera di ristrutturazione importantissima. Stefano Pioli ci sta lavorando dalle 22.30 di sabato scorso, ovvero dalla fine di un Samp-Milan dal quale il suo Diavolo è uscito con una vittoria vitale ma pagata a un prezzo fuori mercato: a casa con i tre punti ma senza Leao. Maledetti cartellini gialli. Uno magari eccessivo, un altro sciocco, però tant’è: Marassi ha tolto di scena il top player rossonero nella sfida col Napoli che così tanto profuma già di tricolore. Cantiere, quindi: come fare? Come rattoppare un giocatore che comunque, a prescindere, non ha repliche in rosa (e nemmeno nell’intero campionato)? Il riassunto, ora come ora, dice: tre soluzioni più logiche e una possibile sorpresa. LEGGI TUTTO

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    Sedici infortuni in due mesi: è allarme in casa Juve

    È il bilancio dei k.o. registrati fra il 16 luglio e il 16 settembre. Un dato che preoccupa. Il preparatore atletico è Simone Folletti, storico collaboratore di AllegriDal 16 luglio al 16 settembre la Juve ha contato 16 infortuni. Sembra un algoritmo ma è solo un numero da record, ovviamente negativo, in soli due mesi esatti di una stagione che è solo all’inizio. L’argomento spinoso non è nuovo dalle parti della Continassa, tant’è che negli ultimi anni la scelta del preparatore atletico ha avuto una particolare attenzione. LEGGI TUTTO

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    Galli e l'alternanza Handa-Onana: “Attento Inzaghi, io ci sono passato: in porta serve chiarezza”

    L’ex portiere del Milan: “In porta serve certezza e fiducia, si può creare una situazione di duello tra due calciatori. Handanovic sa di non essere eterno” Uno in campionato, l’altro nelle coppe. Oggi si stanno dividendo così Samir Handanovic e André Onana nell’Inter di Simone Inzaghi, ma tre decenni prima a provare lo stesso trattamento sulla propria pelle è anche Giovanni Galli, nel 1989-1990, sull’altra sponda del Naviglio. In quella stagione il portiere toscano comincia come titolare del Milan per il quarto anno consecutivo, ma da novembre in poi lo diventa solamente per la Coppa Italia e per la Coppa dei Campioni, perché in Serie A tocca ad Andrea Pazzagli, appena arrivato a Milano. LEGGI TUTTO

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    Juve senza identità né gioco: ecco perché Allegri va esonerato

    Il tema non è se la squadra gioca bene o male, ma è quello di presentare in campo una formazione che sappia cosa fare nelle due fasi, che sia organizzata, che abbia uno sviluppo di gioco riconoscibile. E questo dopo 14 mesi ancora non c’èL’esonero di un allenatore non sempre risolve i problemi ed è più facile che accada nella zona bassa della classifica che non in quella alta. Nel caso di Massimiliano Allegri, poi, ci sarebbe un’enorme motivazione economica a spingere nella direzione opposta. Sarebbe più semplice e più lineare anche con la storia bianconera tirare avanti fino a giugno e poi salutarsi, riportando magari Antonio Conte a casa. LEGGI TUTTO

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    Milan, come mai cambia la proprietà ma non i manager?

    Il nuovo corso di RedBird è cominciato all’insegna della continuità: si punta al salto definitivo del club, con l’occhio vigile di Elliott Cambia la proprietà del Milan, restano il management e i membri del board nominati dai vecchi proprietari. Con la nomina del nuovo cda da parte dell’assemblea degli azionisti è cominciata l’era di RedBird, il fondo di private equity fondato e gestito da Gerry Cardinale. LEGGI TUTTO

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    Kalulu convocato con la Francia U21 per le gare con Germania e Belgio

    Durante la pausa per le nazionali scenderà in campo anche la Francia Under 21, impegnata il 23 settembre contro la Germania e tre giorni dopo col Belgio. Nella lista del commissario tecnico Sylvain Ripoll ci sono 23 calciatori, tra cui anche il milanista Pierre Kalulu. Di seguito l’elenco completo.I convocati: Dietsh, Y.Fofana, Meslier, Diakité, W.Fofana, Gusto, Kalulu, Kouassi, Lukeba, Merlin, Truffert, Caqueret, Chotard, S.Diop, K.Koné, Le Fée, K.Thuram, Cherki, Cho, Gouiri, Kalimuendo, N’Goumou, Rutter LEGGI TUTTO

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    Dal clima teso con i giocatori alle rivolte dei tifosi: così Allegri è rimasto solo

    Lo scambio fra Di Maria e Milik, le parole di Arrivabene, il gioco che si è perso: la scomoda situazione dell’allenatore della Juventus, contestato e sfiduciato come mai prima d’oraMassimiliano Allegri mercoledì ha concluso la serata al J Hotel, con la solita cena post partita nella saletta riservata, cercando conforto tra familiari e amici stretti. Da tempo ha abbandonato i social e probabilmente non sa che l’hashtag #Allegriout è diventato trend topic sul web dopo la serataccia dello Stadium, però i fischi li ha sentiti e anche i cori (irripetibili) intonati dalla curva e dedicati solo a lui. I tifosi, ormai anche molti di quelli che avevano accolto il suo ritorno alla Juventus come una benedizione, lo hanno mollato e lo considerano il principale responsabile della balbettante partenza bianconera, soprattutto in Champions League. LEGGI TUTTO