consigliato per te

  • in

    Cairo: ” Juric strepitoso . Ora un grande Toro anche a San Siro”

    Il presidente granata e il quarto posto: “La squadra è in palla ma siamo all’inizio, non esaltiamoci”Il regalo più bello per l’anniversario dei suoi diciassette anni di presidenza granata, caduto il 2 settembre, non poteva che essere un Toro entrato, con merito, nel salotto buono del calcio italiano. Il quarto posto dopo cinque giornate, davanti a Juventus e Inter (+1) e alla Lazio (+2), riempie di soddisfazione oltre a ripagarlo del lavoro e degli investimenti. Il presidente Urbano Cairo è chiaramente felice, a tratti pure orgoglioso di un progetto cresciuto progressivamente in questi quattordici mesi con Ivan Juric in panchina e Davide Vagnati alla scrivania. LEGGI TUTTO

  • in

    Salihamidzic: “Il successo del mio Bayern? Lavoro duro e occhio alle finanze”

    L’ex juventino è il manager dei bavaresi: “La squadra di oggi nacque grazie all’Inter” Finita la carriera da calciatore anche di Bayern e Juventus, Hasan Salihamidzic detto Brazzo (ragazzino, fratellino in bosniaco) ha percorso strade diverse: commentatore tv, imprenditore, finché il Bayern non lo ha reclutato nelle Leggende, vecchie glorie che danno lustro alla società. LEGGI TUTTO

  • in

    I rinforzi di centrocampo scalpitano: che fine hanno fatto Asllani e Mkhitaryan?

    Sono arrivati in estate per allungare le rotazioni di reparto, ma finora soltanto Gagliardini si è preso una maglia da titolare: inesperienza e problemi fisici, ma si attende quando arriverà il loro momentoNemmeno una partita completa, sommando i minutaggi di entrambi. Henrikh Mkhitaryan e Kristjan Asllani hanno finora giocato rispettivamente 60 e 24 minuti, spezzettati in due partite a testa. Comprensibilmente e per motivi differenti il loro spazio finora è rimasto risicato, ma con il passare delle partite comincia a sorgere spontaneo un quesito: quando i nuovi arrivati cominceranno a prendersi un po’ di Inter? LEGGI TUTTO

  • in

    Dal pellegrinaggio al Festival: Sinisa-Bologna, una storia in dieci scatti

    La Mihajlovic-story in rossoblù dalla prima volta del 2008 al ritorno del 2019, tra i momenti difficili del tecnico e il feeling con la squadra e la città. Fino alla fine della favola Finisce con una riunione in zona Fleming, Roma, a casa-Mihajlovic, l’avventura di Sinisa con il Bologna e con una città che lui ha rilanciato ricevendone anche una cittadinanza onoraria. Finisce tutto attorno alle 15 del 6 settembre 2022 dopo che la delegazione del club rossoblù formata dall’ad Fenucci, il dt Sartori e il ds di Vaio ha esonerato il tecnico che mai e poi mai avrebbe accettato di dimettersi. È “game over” anche triste di una storia lunga 1317 giorni farciti di passione e paure, forza e coraggio, esempi e risultati, salite e discese, terapie e condivisione, Bologna United e Bologna che oggi, forse, non ha avuto più la forza di seguire – inconsciamente e non per ammutinamento – il suo generale. Ecco i suoi tre anni e mezzo in dieci piccole storie, considerando che Sinisa divenne allenatore debuttante in serie A proprio a Bologna nel lontano 2008. LEGGI TUTTO