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    Juve-Paredes, ecco cosa manca per la chiusura: tutti i numeri dell'operazione

    La trattativa per il centrocampista del Psg dovrebbe concludersi nelle prossime 24-48 ore. Da definire solo gli ultimi dettagli per stabilire la linea di confine tra diritto e obbligo di riscatto sul prestito che non dovrebbe superare i 20 milioni Leandro Paredes e la Juventus sono ormai vicinissimi l’uno dall’altra. Manca davvero pochissimo per il trasferimento del centrocampista del Psg (convocato peraltro per la sfida di domani contro il Monaco) a Torino, giusto gli ultimi dettagli per stabilire la linea di confine tra diritto e obbligo di riscatto sul prestito che sarà concesso ai bianconeri su una cifra complessiva che non dovrebbe superare i 20 milioni. Il giocatore ha scelto di tornare in Serie A, di non perdere l’occasione di rivivere un campionato che conosce con un ruolo da protagonista principale. Mentre i bianconeri sono pronti a consegnare a Max Allegri quel regista che reclama da inizio mercato. LEGGI TUTTO

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    Juve, con Paredes in mediana sono dieci: ora chi parte? Il borsino

    La parte finale del mercato bianconero servirà ai bianconeri per risolvere i problemi di abbondanza in mezzo al campo. E ad alcuni giovani si dovrà rinunciare malvolentieri per la difficoltà a spostare certi veterani L’arrivo di Paredes – più che probabile, ormai prossimo – riporta a doppia cifra il numero dei centrocampisti a disposizione di Allegri in questo momento. Troppi: bisogna sfoltire, anche per il bene dei calciatori stessi che, avendo poco spazio, non avrebbero grandi possibilità di valorizzazione. La Juve proverà dunque a cedere almeno due – se non tre – centrocampista attualmente in rosa, con particolare attenzione ai giovani. Senza dimenticare chi – come Arthur – può portare a un risparmio dei costi annuali sulla voce “stipendi”. LEGGI TUTTO

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    Donadoni: “Leao non si tocca, ma dev’essere più concreto”

    L’ex c.t.: “Pioli e Inzaghi sono i miei favoriti per lo scudetto, tutte le altre a ruota compresa la Juve che ha fuori pezzi importanti. Il Bologna? La gente vorrebbe un salto di qualità”Invidia per chi è ancora in vacanza in Puglia? Grandi spiagge, sole, bella gente. Macché, Roberto Donadoni guarderà dal mare Milan-Bologna, la partita del suo passato, ma vorrebbe essere altrove. In città, in provincia, all’estero, a invecchiare a velocità tripla su quella strana macchina del tempo che è la panchina: ha più effetti collaterali che su un bugiardino ma attira come una calamita gigante. LEGGI TUTTO

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    Rezaei: “Marcavo Ibra, e mi parlava in farsi”

    L’ex difensore iraniano ora ha un ristorante a Teheran e sogna una panchina: “A Perugia Gaucci stracciò il contratto di Ahn, a Messina il presidente si allenava con noi. Da Sheva a Ronaldo, li ho marcati tutti e…”A Teheran c’è una torre che sorveglia la città. Si chiama Milad ed è alta 425 metri, il doppio del palazzo Unicredit a Milano. Da lì si vede tutto, compreso il via vai del bazar, dove il caos profuma d’Oriente e l’odore delle spezie impregna i vestiti. Lì vicino Rahman Rezaei gestisce un ristorante italiano. Centrale goleador, un passato tra Perugia, Messina e Livorno, per 7 anni ha marcato i più forti d’Europa: “Ronaldo, Ibra, Vieri, Totti…”. Oggi fa l’allenatore, ma quando non siede in panchina si occupa del ristorante. “L’ho chiamato ‘Del Re’, si cucina solo cibo italiano. LEGGI TUTTO

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    Lecce, così è nato il colpo Umtiti: retroscena e aneddoti dell'affare

    Umtiti al Lecce è uno di quegli affari alla Football Manager, quel colpo di mercato del quale vantarsi con gli amici il giorno dopo. Stavolta però è tutto vero, Samuel sarà giallorosso nel calcio reale. In Serie A. Un colpo fiutato e messo a segno in pochi giorni: arriva in prestito secco con ingaggio da 4,8 milioni di euro pagato interamente dal Barcellona, in cambio di alcuni bonus legati a salvezza e presenze del giocatore. L’INIZIO DI TUTTO – L’idea è nata durante un incontro con l’agente Arturo Canales per parlare di Joan Gonzalez, altro suo assistito arrivato a Lecce un anno fa dal Barça e che contro l’Inter ha debuttato dal primo minuto: “Se provassimo a fare Umtiti?”. A Corvino gli brillano gli occhi, può arrivare davvero. Da quel momento i contatti sono diventati sempre più intensi, finché due giorni fa è arrivato l’ok definitivo del Barcellona.  LEGGI TUTTO

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    L'altra faccia della LuLa: se a Lukaku e Lautaro il lavoro riesce solo a metà…

    L’argentino ha segnato ma il belga è ancora al 70%: il feeling c’è, ma all’Olimpico non s’è visto. E quando è così, la coppia dei sogni diventa arginabileCon un pezzo di LuLa non vai da nessuna parte. La coppia ragiona per due, ieri sera all’Olimpico Lautaro e Lukaku sembravano fare sport diversi e la cosa è tanto sorprendente quanto allarmante. Il salto in alto, forse, è ancora troppo in alto. Lo è stato per Romelu, in condizioni atletiche che definire approssimative è dire poco. LEGGI TUTTO