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    Rezaei: “Marcavo Ibra, e mi parlava in farsi”

    L’ex difensore iraniano ora ha un ristorante a Teheran e sogna una panchina: “A Perugia Gaucci stracciò il contratto di Ahn, a Messina il presidente si allenava con noi. Da Sheva a Ronaldo, li ho marcati tutti e…”A Teheran c’è una torre che sorveglia la città. Si chiama Milad ed è alta 425 metri, il doppio del palazzo Unicredit a Milano. Da lì si vede tutto, compreso il via vai del bazar, dove il caos profuma d’Oriente e l’odore delle spezie impregna i vestiti. Lì vicino Rahman Rezaei gestisce un ristorante italiano. Centrale goleador, un passato tra Perugia, Messina e Livorno, per 7 anni ha marcato i più forti d’Europa: “Ronaldo, Ibra, Vieri, Totti…”. Oggi fa l’allenatore, ma quando non siede in panchina si occupa del ristorante. “L’ho chiamato ‘Del Re’, si cucina solo cibo italiano. LEGGI TUTTO

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    Lecce, così è nato il colpo Umtiti: retroscena e aneddoti dell'affare

    Umtiti al Lecce è uno di quegli affari alla Football Manager, quel colpo di mercato del quale vantarsi con gli amici il giorno dopo. Stavolta però è tutto vero, Samuel sarà giallorosso nel calcio reale. In Serie A. Un colpo fiutato e messo a segno in pochi giorni: arriva in prestito secco con ingaggio da 4,8 milioni di euro pagato interamente dal Barcellona, in cambio di alcuni bonus legati a salvezza e presenze del giocatore. L’INIZIO DI TUTTO – L’idea è nata durante un incontro con l’agente Arturo Canales per parlare di Joan Gonzalez, altro suo assistito arrivato a Lecce un anno fa dal Barça e che contro l’Inter ha debuttato dal primo minuto: “Se provassimo a fare Umtiti?”. A Corvino gli brillano gli occhi, può arrivare davvero. Da quel momento i contatti sono diventati sempre più intensi, finché due giorni fa è arrivato l’ok definitivo del Barcellona.  LEGGI TUTTO

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    L'altra faccia della LuLa: se a Lukaku e Lautaro il lavoro riesce solo a metà…

    L’argentino ha segnato ma il belga è ancora al 70%: il feeling c’è, ma all’Olimpico non s’è visto. E quando è così, la coppia dei sogni diventa arginabileCon un pezzo di LuLa non vai da nessuna parte. La coppia ragiona per due, ieri sera all’Olimpico Lautaro e Lukaku sembravano fare sport diversi e la cosa è tanto sorprendente quanto allarmante. Il salto in alto, forse, è ancora troppo in alto. Lo è stato per Romelu, in condizioni atletiche che definire approssimative è dire poco. LEGGI TUTTO

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    Vucinic: “Paulo e Mourinho fanno la differenza. E Vlahovic già si muove come un big”

    Il montenegrino, doppio ex della partita: “Mi sarebbe piaciuto farmi allenare da José, la sua Inter ai miei tempi era un carrarmato…”L’Italia lo ha adottato nell’estate del 2000, quando aveva 16 anni e arrivò a Lecce. Adesso, Mirko Vucinic è rientrato in patria e presto tornerà al lavoro con la sua nazionale: ad inizio 2022, è entrato nello staff del c.t. Radulovic. “Mi piace allenare, voglio imparare il più possibile”. Da calciatore si è esaltato con Zeman, Spalletti, Ranieri e Conte. Adesso guarda in tv la Roma di Mourinho. Per Mirko, giallorosso fino al 2011 e poi campione con i bianconeri, una gara speciale. LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Matuidi: “Dybala alla Roma mi ha sorpreso, ma a rimetterci non è lui…”

    L’ex bianconero, partner della Joya nel fondo Origin: “A Torino è stato fondamentale, sentiranno la sua mancanza. Però che colpo i bianconeri con Di Maria, è uno speciale” Gli scarpini sono in un angolo della villa di Miami. Blaise Matuidi li ha lasciati lì da qualche mese. “Per ora il calcio l’ho messo da parte”, dice senza giri di parole il francese. E’ ancora ambassador dell’Inter Miami e i tanti titoli vinti in carriera, a cominciare da quelli con la Juve o il Mondiale 2018 con la Francia, restano nella memoria, ma il suo presente si chiama Origin, il fondo che ha contribuito a creare e in cui ha coinvolto anche l’amico Dybala. “La cosa bella è che in questo progetto noi calciatori siamo protagonisti come fossimo in una squadra. Ma non ci sono allenatori, dirigenti o agenti. Così io chiamo Paulo e decidiamo senza intermediari”. Origin è un fondo che ha come fine quello di aiutare nello sviluppo le start up tecnologiche. Dall’azienda che produce e-bike di ultima generazione a quella che si occupa di salute mentale nelle aziende, passando per il credito speciale ai gamers o gli Nft. Se un progetto lo merita e ha anche un fine etico, il team di Matuidi, di cui fa parte anche l’ex difensore Yohan Benalouane, valuta la possibilità di finanziarlo. LEGGI TUTTO

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    Milan, a centrocampo sale Vranckx. E in difesa c’è una scelta da fare…

    Con Onyedika quasi sfumato e Onana in calo, cambiano le strategie rossonere in mediana. Per l’ultimo difensore invece ci sono due progetti sul tavolo Il Milan non è convinto di Jean Onana. Il camerunese, in questa fase del mercato, è stato uno dei candidati per il centrocampo, dove il Milan cerca un rinforzo giovane, a costo limitato, con qualità difensive. Negli ultimi giorni non c’è stato alcun contatto con Bordeaux e agenti del centrocampista, che in settimana sono andati in Francia per parlare con il club proprietario del cartellino. Onana si può prendere per 6 milioni più 1 di bonus e percentuale sulla rivendita, forse meno, ma il Milan sembra orientato a passare oltre. LEGGI TUTTO

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    Inter, così dominante e così indifesa: i quattro motivi della batosta

    I nerazzurri illudono, poi Sarri spacca la partita con due cambi. Ma dietro il 3-1 dell’Olimpico c’è molto di più…Come lo scorso anno: prima caduta in campionato a Roma contro la Lazio, stesso risultato, 3-1. Ma allora avvenne dopo otto giornate, stavolta alla terza l’Inter è già in ginocchio. Ora i nerazzurri rischiano di essere staccati da Napoli e Roma (se passa a Torino) e sorpassati da un gruppetto di squadre, tra le quali Juve (se batte Mou) e dal Milan che medita di giocarsi il derby di sabato prossimo guardando i cugini dall’alto in basso. LEGGI TUTTO