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    Dilemma Skriniar: come convivere due settimane col fantasma del mercato

    Nervoso, non impeccabile all’esordio, in bilico tra cessione al Psg e permanenza in nerazzurro, il difensore ha davanti giorni di fuoco: rischia di risentirne il campoMilan Skriniar, all’uscita dal campo di Lecce-Inter, si è mostrato nervoso e contrariato per la sostituzione. Simone Inzaghi ha inserito Joaquin Correa al posto dello slovacco per dare gambe all’arrembaggio finale e l’ex Sampdoria non l’ha presa benissimo. Nulla di preoccupante ovviamente, perché si è trattato del classico brontolio di chi vuole restare in campo a lottare per i tre punti. Tuttavia, quel volto tutt’altro che sereno può fungere da metafora di questo agosto, per il numero 37 nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Cessioni e prestiti: come hanno aiutato il mercato. E se Paquetà lasciasse Lione…

    Maldini e Massara sono stati tra i più attivi sul fronte uscite, utili per alleggerire le casse della società. E per dare maggiore slancio alla campagna acquisti e ai rinnovi contrattuali da definire Il grande colpo è arrivato, è sbarcato a Milano, si è visto in allenamento e in campo con i nuovi compagni di squadra: subito assist, prime accelerate, poi la tripletta nella partitella contro la Pergolettese e infine l’esordio a San Siro, contro l’Udinese, arrivato al 71′. Charles De Ketelaere ha usato i venti minuti di passerella finale per raccontare chi è e che cosa può fare. Il tormentone dell’estate rossonera si è dunque concluso nel migliore dei modi, ma il mercato non è concluso: manca ancora l’innesto a centrocampo e c’è anche il capitolo difesa (si pensa a Tanganga o a Diallo, con N’Dicka sullo sfondo). Inizia a muoversi qualcosa sul fronte dei rinnovi. Tomori può fare da apripista: il difensore inglese ha rinnovato il suo contratto, che sarebbe scaduto nel 2025, fino al 2027 con un aumento sull’ingaggio. Ancora nessuna fumata bianca, invece, per Leao, senza dimenticare anche i contratti sul tavolo di Bennacer e Tonali che richiedono un adeguamento e un prolungamento. Ma cosa rende possibili le mosse rossonere sul mercato, visto il budget limitato a disposizione, consumato quasi tutto per arrivare a CDK? L’attenzione ai conti, con un occhio puntato sui risparmi derivanti dalle uscite.TRA RINNOVI, ACQUISTI E CESSIONI—  
    Il Milan è costantemente a lavoro per le cessioni di alcuni giocatori diventati esuberi in squadra, oppure non più principali nelle trame di gioco di mister Pioli. Per alcuni giovani, invece, Maldini e Massara hanno studiato un piano crescita molto accurato: monitorare i propri gioielli della Primavera (ora un po’ cresciuti) facendoli giocare in prestito tra squadre di Serie A e di Serie B. Sempre nell’ottica della sostenibilità dei conti: evitare spese folli e puntare sull’auto-finanziamento per acquisti funzionali al gioco della squadra. LE USCITE UFFICIALI—  
    Non tenendo conto dei risparmi dai mancati rinnovi di Romagnoli (5,5 milioni di ingaggio nell’ultima stagione) e di Kessie (2,2 milioni di ingaggio), oltre al rinnovo a ribasso di Ibrahimovic (da 7 milioni percepiti a 1 milione più bonus), il Milan, comunque, grazie alle cessioni ufficializzate di Maldini (circa 300 mila euro l’ingaggio), Caldara (circa 2,2 milioni di euro l’ingaggio), Castillejo (circa 1,5 milioni l’ingaggio), Colombo (circa 300mila euro l’ingaggio), Nasti (circa 100mila euro l’ingaggio), Brescianini (circa 100mila euro l’ingaggio), Tsadjout(circa 100mila euro l’ingaggio), Plizzari (circa 300mila euro l’ingaggio) e Duarte (circa 900mila euro l’ingaggio) è riuscito a risparmiare un totale di 10.440.000 (considerando però il lordo indicato poi nella tabella sottostante). Se poi si dovesse anche contare il cartellino di Duarte, che l’Istanbul Basaksehir ha pagato 2,2 milioni di euro (oltre al 40% sulla futura rivendita), si arriverebbe a circa 12.640.00 milioni di “tesoretto”. Non una cifra esorbitante, vero, ma comunque fondamentale per un Milan che, come detto è particolarmente attento ai dettagli e si vede anche dalle formule che la squad dell’MM utilizza quando acquista o vende i calciatori: bonus o percentuali sulla futura rivendita, come è avvenuto anche per Hauge. A tal proposito, a questi calcoli si potrebbe inserire l’ultimo guadagno fatto dalla società rossonera. Grazie alla vittoria dell’Europa League da parte dell’Eintracht, il Milan ha ottenuto altri 3 milioni dalla cessione dell’esterno norvegese. E quindi il conto sale a poco più di 15,5 milioni di euro. Ecco tutti i risparmi già certi che il Milan ha ottenuto LEGGI TUTTO

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    Bakayoko aspetta il regalo di compleanno: il punto sulla trattativa con il Nottingham

    Un compleanno in attesa. Tiémoué Bakayoko festeggia oggi 28 anni, ma per il regalo deve attendere. Qualche giorno, probabilmente l’ultima settimana di mercato, quando sarà chiaro il suo futuro. Le opzioni sono due, una permanenza al Milan o un addio, delle due la seconda è quella ad avere la percentuale più alta. Il francese ex Monaco, per il quale Maldini la scorsa estate ha strappato al Chelsea il prestito biennale con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro, non è riuscito a convincere Pioli, per questo con ogni probabilità sarà costretto a cambiare aria per giocare con continuità.LA SITUAZIONE – Il Chelsea non intende riportarlo a casa, è disposto a rompere l’accordo con il Milan solo se c’è un club pronto a prendere il posto dei rossoneri. Negli ultimi giorni si è fatto avanti il Nottingham Forest, ma il club inglese non ha ancora accelerato. E valuta le alternative. Dopo aver preso Freuler dall’Atalanta e Kouyaté dal Crystal Palace tratta Aouar del Lione e Sow dell’Eintracht Francoforte. Alla base del rallentamento ci sono ragioni economiche, per questo bisogna tenere viva l’ipotesi turca, con il Galatasaray pronto a inserirsi. LEGGI TUTTO

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    Roma, Cristante manda un segnale alla società: lavori in corso per il rinnovo

    Nel giorno del debutto ufficiale di Paulo Dybala, la Roma vince a Salerno con Bryan Cristante in copertina. Josè Mourinho ha lanciato tutti insieme Pellegrini, Zaniolo, La Joya ed Abraham. Sì, ma il gol decisivo è arrivato dall’uomo che non ti aspetti. Per capirci, l’anno scorso Cristante in campionato aveva segnato due gol. In questa stagione avrà vita dura tra Matic e Wijnaldum, dovrà sgomitare per un posto da titolare; Cristante però fa il suo, come sempre. Giocatore silenzioso ed efficace, uno di quelli che si sente più quando manca che quando gioca. INDISPENSABILE – Quantità più che qualità, ma quando meno te l’aspetti lascia partire un sinistro dal limite dell’area che si infila all’angolino. Mourinho sorride, la Roma vince. E Cristante è l’uomo copertina. Bryan è un pupillo dell’allenatore, che l’anno scorso non ne ha mai fatto a meno: quasi 50 partite stagionali, ha saltato solo cinque gare perché indisponibile (squalifica, covid e lombalgia). Il contratto è in scadenza a giugno 2024, il tecnico portoghese ha mandato segnali alla società per spingere sul rinnovo. Lavori in corso, per allungare la scadenza di altri due anni. LEGGI TUTTO

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    L’esubero, l’ultimo arrivato e il giovane: le tre opzioni di Allegri per sostituire Di Maria

    La possibilità di usare Cuadrado su entrambe le fasce permette alla Juventus di cercare un sostituto naturale al Fideo sulla destra, oppure riportare il colombiano sul proprio lato preferito per cambiare a sinistra Almeno dieci giorni per rivalutarlo, ma è un tipo di infortunio da cui si rientra in genere nel giro di 20-30 giorni, anche qualcosa in più vedendo i suoi precedenti personali: per la lesione all’adduttore della coscia sinistra Angel Di Maria salterà verosimilmente Sampdoria, Roma, Spezia, Fiorentina sperando di mettere nel mirino la prima di Champions League del 6-7 settembre, col rischio di aspettare la successiva partita con la Salernitana o la seconda sfida europea del 13-14. Sul medio termine a dare manforte al tridente è atteso Memphis Depay, a suo agio da esterno di sinistra. Ma deve arrivare, per poterlo considerare una soluzione, e di certo non può esserlo da subito dopo l’atterraggio. Già privo di Pogba in mezzo al campo, Allegri sfoglia la margherita delle soluzioni tampone fino ad allora. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ecco “Kvaradona”: nessuno meglio di lui all'esordio

    Gol, assist, show e l’intesa con Osimhen: Kvaratskhelia al debutto ha fatto meglio di Cavani, Callejon e di… Diego. Il soprannome datogli dai tifosi inizia a portargli bene La prima è stata meglio di Maradona. Non suoni come bestemmia ma Khvicha Kvaratskhelia ha esordito in Serie A al Bentegodi di Verona, come Diego nel settembre del 1984. Allora l’argentino, bloccato da Briegel, perse contro la squadra di Bagnoli che avrebbe poi vinto lo scudetto. Diverse oggi le scale di valori e il georgiano ha debuttato segnando e risultando decisivo nel successo degli azzurri. Insomma quel Kvaradona col quale lo hanno battezzato a Napoli comincia non solo a piacergli, ma a portargli pure bene. LEGGI TUTTO

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    Diaz, Dzeko, Raspa e… Le 5 big, 5 nomi e 5 domande al campionato

    Cinque temi ispirati dalla prima giornata di A che fanno già discutere tecnici e appassionati. Cinque interrogativi ai quali proveremo a dare una risposta, cominciando dalle partite del weekend di Ferragosto. E anche qualche provocazione, perché no? In fondo è questo il bello del calcioCinque domande al campionato. Cinque temi ispirati dalla prima giornata di A che fanno già discutere tecnici e appassionati. Cinque interrogativi ai quali proveremo a dare una risposta, cominciando dalle partite del weekend di Ferragosto. E anche qualche provocazione, perché no? In fondo è questo il bello del calcio. LEGGI TUTTO

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    Gli auguri a Pioli, l'idea derby: Cardinale è già vicino al Milan

    Mentre attende di completare l’acquisizione del club rossonero, il numero uno di RedBird non fa mancare l’appoggio alla squadra. Senza sovraesporsiParola d’ordine: discrezione. Attenzione e vicinanza, sì, ma con rispetto dei ruoli. Gerry Cardinale non sembra prospettarsi come il genere di proprietario in cerca di visibilità. Il closing che porterà RedBird a completare l’acquisizione del Milan dista ormai poco più di un mese – c’è tempo fino al 30 settembre e questa scadenza verrà rispettata – ma intanto la continuità è garantita da Elliott. Nessun bisogno per Cardinale, dunque, di affrettare azioni o dichiarazioni. LEGGI TUTTO