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    Pogba, ecco cosa c'è dietro la scelta di non operarsi. Il problema non è solo il Mondiale

    Il club ha deciso di non forzare la mano nonostante l’indicazione unanime dei consulti: la terapia conservativa scelta può eliminare il dolore ma non la lesione al menisco, il recupero è un’incognita. Sulla scelta pesa anche il parere dell’osteopata di fiducia del francese Non è un mistero che ci fosse una diversa convenienza, tra Paul Pogba e la Juventus, tra le varie soluzioni che c’erano sul tavolo per la miglior strategia di recupero dalla lesione al menisco del ginocchio destro del Polpo. In questi casi è normale che sia il giocatore ad avere l’ultima parola, trattandosi della sua salute, e per questo la decisione finale sulla volontà di percorrere la strada più soft è arrivata senza strappi. Ma, inevitabilmente, dopo essersi a lungo cercati e appena riabbracciati per celebrare il matrimonio-bis, questa scelta e quel che ne conseguirà sono la prima occasione per mettere alla prova la fiducia reciproca di un rapporto ritrovato. LEGGI TUTTO

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    Roma, il Marsiglia a un passo da Veretout

    Secondo quanto riportato da l’Equipe, l’affare per portare Veretout al Marsiglia sarebbe alle battute finali. Il club francese avrebbe già trovato l’accordo con il calciatore (contratto triennale). La società transalpina è ancora in trattativa con la Roma, ma si stanno limando gli ultimi dettagli. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 10 milioni di euro con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Il centrocampista, inoltre, sarebbe atteso a Marsiglia già nel weekend per firmare il suo nuovo contratto. LEGGI TUTTO

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    Inter, quasi mezza squadra in scadenza nel 2023: in bilico 9 giocatori (più uno)

    Quasi la metà della rosa di Inzaghi ha meno di un anno di contratto davanti: gli scenari, tra rinnovi all’orizzonte e situazioni in stand-byNove giocatori dell’Inter, documenti alla mano, non possono essere sicuri del proprio futuro a medio termine, oltre il 30 giugno 2023. È infatti consistente la mole di calciatori che sta per cominciare la stagione con un contratto in scadenza, tra chi è già consapevole di dover trattare un rinnovo e chi invece si aspetta di saperne di più tra qualche mese. Sono tutti dossier che il club prenderà in mano con calma dopo la fine del calciomercato, quando le danze della sessione estiva saranno ormai dichiarate concluse. LEGGI TUTTO

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    Eroe di Salonicco e maestro delle stelle: i balzi e la testa di Villiam con la V

    Un portiere piccolo che quella notte contro il Leeds fu il più grande di tutti, un prezioso insegnante per gente come Buffon e Dida, la coscienza critica di Ancelotti: tutte le facce dell’ex colonna del Milan Si è difeso come un leone, come fece quella volta a Salonicco, contro quei giganti del Leeds, ma alla fine, a settantrè anni, Villiam Vecchi ha dovuto cedere. Con lui se ne va non solo il portiere che, grazie ai suoi interventi da funambolo, regalò al Milan la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia nel 1973, ma anche il primo allenatore di Gigi Buffon in Serie A e lo storico collaboratore di Carlo Ancelotti. Già, perché Villiam (scritto con la V e non la W, come ci teneva a sottolineare) è stato tutto questo in una persona sola: una vita dedicata al calcio, sempre sul campo, sempre pronto a una sessione di tiri per scaldare le mani ai suoi allievi, e per verificarne i riflessi, sempre disponibile a dare un consiglio, un suggerimento o a prenderli sotto braccio e spiegare loro che cosa dovevano fare. LEGGI TUTTO

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    Chi è Yildiz, il super teenager che la Juve ha soffiato a Bayern e Barça

    Classe 2005, il trequartista tedesco di origine turca è già stato l’mvp al primo torneo con la Primavera bianconera: è pronto all’Under 23, e pensare che il suo destino pareva in un altro sport… Ci storie che sembrano già scritte. Poi però – trattandosi di sport – cambia tutto in una manciata di minuti, in un groviglio d’emozioni che spinge a fare delle scelte controcorrente. Quella di Kenan Yildiz poteva essere la scena perfetta con un nipote in campo arbitrato dal nonno, di un papà alla guida del pullman della squadra del figlio, e ancora quella di un affare in prospettiva concluso con la solita efficacia da parte del Barcellona. E invece, in crescente sorpresa per ciascun colpo di scena, non sarà nulla di tutto questo. LEGGI TUTTO

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    Henry: “Verona, per te ho detto no agli Usa e al mio maestro Zanetti”

    Il centravanti francese: “La Serie A mi ha insegnato molto e so che posso migliorare ancora. Punto a superare la doppia cifra” Dal nostro inviato Fabio Bianchi 3 agosto
    – PESCHIERA DEL GARDA (VR)Il giovane Thomas va veloce, con la testa e coi piedi. Sorride quando spiega che ha ancora tanta voglia di studiare e crescere. Perché il giovane Henry ha già quasi 28 anni, ma come calciatore è un baby, vero? “Eh sì, è la mia storia. facevo altri sport, seguendo le orme dei miei genitori. Ho tirato il primo calcio a un pallone a 15 anni, spinto dagli amici. Siamo finiti in un piccolo club, si chiamava Fontenay-Aux-roses, solo per divertirci la sera dopo la scuola. Non pensavo certo di diventare un pro. Poi qualcuno ha creduto in me ed eccomi qui”. LEGGI TUTTO

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    Inter, quanto costa l'addio di Sanchez

    Alexis Sanchez e l’Inter sono pronti a dirsi addio. L’attaccante cileno risolverà il contratto con una stagione d’anticipo per andare al Marsiglia da Tudor: i nerazzurri pagheranno una buonuscita di 7 milioni di euro lordi per lasciare andare il giocatore. LEGGI TUTTO