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    Bremer, l'Inter non rilancia (ma non molla): semaforo verde Juve, in arrivo l'offerta

    Salutato De Ligt, alla firma col Bayern, scatto dei bianconeri per il brasiliano del Torino facendo salire a 40 milioni più bonus la proposta, da formalizzare in giornata. I nerazzurri non alzano la posta dall’offerta di 30 milioni più Casadei e provano a restare in corsaNella giornata in cui saluta Matthijs de Ligt, volato nel tardo pomeriggio a Monaco di Baviera, la Juve fa un passo deciso verso il candidato numero uno a essere il suo sostituto, quel Bremer da mesi promesso sposo dell’Inter. I nerazzurri non mollano la pista che porta al difensore brasiliano del Torino, ma la proposta dei bianconeri è balzata ora in pole, sia lato club che per quanto riguarda il giocatore. Tutto in un intenso lunedì di mercato, con intrecci degni di un legal thriller alla Grisham. LEGGI TUTTO

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    Forza, fisico e leggerezza: chi sono e come giocano i nuovi Pogba

    Da Tchouameni a Thuram junior, dalla padronanza della scena alla forza: il nuovo ruolo dei “fratellini” del PolpoNel momento in cui Pogba – come in un film distopico: Pogback, oh yes – ringiovanisce tornando indietro nel tempo e riabbraccia la Juve, siamo qui a chiederci – sei anni dopo il suo addio all’Italia – chi sono e che fine hanno fatto i nuovi Pogba, fatto salva la premessa che il centrocampista (meglio: tuttocampista) francese ha davvero rivoluzionato il ruolo imponendo un modello di forza fisica unita alla leggerezza, di movimenti felpati che sanno essere feroci, di gioco corto e gioco lungo, di lotta e di governo, di mansioni rivisitate all’interno dello stesso compito: mezzala, mediano, regista come non si era mai visto prima. Una quercia piantata in mezzo al campo, che ricama con i piedi e ha una visione del mondo completa. 190 centimetri di altezza, le gambe lunghe, la capacità di liberarsi negli spazi stretti (da qui: il Polpo), la facilità nel tiro dalla distanza: queste le caratteristiche dei nuovi Pogba. Ma non basta. Pensiamoci: di Gravenberch a Tchouameni, i fratellini piccoli di Paul e anche i nomi più gettonati quando si parla di giocatori scontornati sul contorno di Paul, impressiona l’assoluta padronanza della scena, la capacità di essere “dominanti”. Uno, dieci, cento Pogba; uno, dieci, cento modi diversi di essere la stessa cosa. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Koulibaly lascia una voragine: Kim riprende quota. E che succede in porta?

    La società di De Laurentiis torna in corsa per il difensore che potrebbe raccogliere l’eredità di KK. Meret sta per rinnovare, ma restano i dubbi. Ma Deulofeu si avvicina Il nuovo Napoli vive un momento difficile, passerà. È difficile archiviare in pochi minuti o in poche settimane l’addio di Koulibaly, ma la tendenza è quella di andare oltre. Venerdì sera si era complicata non poco la trattativa con il Fenerbahce per il coreano Kim, ma l’avanzata del Rennes è stata per il momento bloccata. I francesi avevano proposto i 20 milioni della clausola, pensavano di aver staccato il tagliando anche perché il Napoli stava trattando sulla base di 15 milioni, chiedendo uno sconto sulla stessa clausola. LEGGI TUTTO

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    Milan, operazione difesa: Kjaer è quasi pronto, per Tanganga si entra nel vivo

    Il danese dovrebbe rientrare nell’amichevole del 27 luglio contro il Wolfsberger. S’intensificano i colloqui per il centrale del Tottenham, ma non c’è ancora l’affondoGol subiti dal Milan nelle ultime 11 giornate dello scorso campionato: due. Uno dalla Lazio e uno dal Verona. Lo scudetto, il Diavolo, l’ha conquistato soprattutto così, nello sprint finale. Blindando la porta di Maignan, che ci ha messo del suo ma è stato anche aiutato da una difesa super. LEGGI TUTTO

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    Da Ostigard a Casale fino a Gatti: i difensori del futuro dopo la diaspora dei big

    È l’estate della perdita dei centrali di grido, da Koulibaly a De Ligt e Skriniar: il milanista Kalulu ha già dimostrato maturità, Anche Scalvini e Zima in rampa di lancioLa ricchezza della Serie A è nella difesa. Un antico adagio è sempre di moda, lo testimonia il mercato internazionale che stiamo vivendo in questa estate. I più richiesti del campionato italiano, i più pagati, sono i difensori puri: cresciuti come livello tattico-qualitativo nel nostro campionato, sono contesi dalle big d’Europa, una categoria in cui faticano a entrare squadre di casa nostra. LEGGI TUTTO

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    Da Dalbert a Mulattieri: l'Inter e l'”altro” tesoretto da 25 milioni

    Dalle operazioni “minori” come Lazaro e Pinamonti si punta a ottenere un gruzzolo da reinvestire. E ci sono esuberi che consentirebbero di alleggerire il monte ingaggi Non solo Skriniar. Per definire le ultime operazioni in entrata, l’Inter aspetta di capire quanto riuscirà a incassare non solo dalla cessione del centrale slovacco (ancora tutt’altro che certa), ma anche da tutti gli altri giocatori inseriti in lista di partenza. LEGGI TUTTO

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    Zaccheroni sta con Arrigo: “Sì, nel supercorso per il patentino poca meritocrazia”

    Arrigo aveva sollevato il dibattito sull’ingresso alla professione di allenatore: “Gli ex calciatori vengono aiutati, forse si teme che non trovino lavoro”La compagnia eccellente dei grandi tecnici “non giocatori” è numerosa. Alberto Zaccheroni ne fa parte. Ha smesso di giocare molto presto per un problema fisico. Dunque non ha conosciuto né la Serie A, né la B, tantomeno la Nazionale. Oggi gli risulterebbe molto difficile ottenere il patentino di allenatore di Prima Categoria Uefa Pro: dovrebbe star dietro a tanti. Come lui, Sacchi, Mourinho, Eriksson, Zeman, Sarri. Una collezione di “scudetti” e Champions. Sacchi è sbottato. LEGGI TUTTO

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    Gli 80 anni di Facchetti: come giocherebbe oggi?

    Il “Cipe” a capotavola, i compagni della Grande Inter intorno per applaudirlo, il calcio che fu e il calcio moderno… Oggi lo immaginiamo a capotavola, come i veri leader. Attorno a lui, in questo ideale banchetto, i suoi amici di sempre. Tutti, proprio tutti: quelli che adesso gli fanno compagnia lassù tra le nuvole e quelli che si giocano ancora la vita in questo mondo. E così, con il mago Herrera che osserva la scena, seduto a un tavolo in disparte, e controlla che nessuno esageri con il cibo o con il vino, “ché stasera c’è da giocare, ragazzi, mi raccomando”, ecco sfilare la Grande Inter: Sarti, Burgnich, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. LEGGI TUTTO