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    Pogba, Di Maria e… Il futuro della Juve passa da sette uomini

    Trattative in via di definizione, big da confermare, calciatori in bilico: i nodi da sciogliere o da stringere che condizionano il mercatoIl nuovo volto della Juventus, impegnata nel piano di rilancio, dipende da sette uomini chiave, tra arrivi, conferme e variabili ancora da decifrare. Da Pogba a De Ligt, da Di Maria a Rabiot, scopriamo le carte bianconere. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sospiro di sollievo per Oliveira: non ci sono lesioni. I tempi di recupero

    L’infortunio di Mathias Olivera ieri con l’Uruguay ha spaventato il Napoli, ma dal Sudamerica arrivano buone notizie per gli azzurri: secondo le prime analisi dei medici dell’Uruguay, non si evidenzierebbe nessuna rottura dei legamenti del ginocchio sinistro, ma solo una distorsione senza interessamento di menisco e crociato. I tempi di recupero, dunque, dovrebbero aggirarsi intorno ai 20 giorni.  LEGGI TUTTO

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    Milan, il piano rinforzi: prima Sanches, poi Scamacca. Le trattative

    Dopo i rinnovi di Maldini e Massara verranno ufficializzate le prime operazioni. C’è anche da rinforzare la mediana: da Lang a De Ketelaere, il puntoGerry Cardinale ha definito “fantastico” il tempo trascorso con Paolo Maldini, tre ore e mezzo insieme per condividere progetti e strategie lontano dai riflettori. Mancano diciotto giorni alla scadenza dei contratti del direttore tecnico e del d.s. Massara: due settimane in cui formalizzare i prolungamenti. Magari già nella prossima. Solo quando l’organigramma societario sarà ufficialmente composto verranno annunciati i primi rinforzi sul campo. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Allegri ha scelto: ecco i 5 giovani che completeranno la rosa

    Il piano di rilancio bianconero passa anche attraverso l’inserimento in rosa di cinque Under 23. Scopriamo quali sono i maggiori indiziati Il piano di rilancio estivo della Juve prevede l’inserimento in rosa di cinque giovani Under 23. La strategia punta a risparmiare sui costi relativi alle seconde e terze linee, al fine di avere un margine superiore per qualche top player da reperire sul mercato a parametro zero o a basso costo. Il sistema – se ben collaudato – permetterà di continuare a investire su quei giocatori che hanno le carte in regola per fare il salto in una big e garantire prospettiva al nuovo ciclo, sulla scia di Chiesa, Locatelli e Vlahovic. Di seguito il punto su chi sono i maggiori candidati alla promozione dalla seconda alla prima squadra. LEGGI TUTTO

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    Inter e Dybala, arriva l’incontro decisivo: tutti i dettagli

    Domani o martedì nuovo summit tra il club nerazzurro e gli agenti della Joya: il sì è in arrivo, la firma pure…Il countdown è ufficialmente cominciato: domani, o al massimo martedì, andrà in scena il nuovo faccia a faccia tra l’Inter e Dybala, una sorta di ultimo step di avvicinamento alla firma sul nuovo contratto. Da una parte Beppe Marotta e Piero Ausilio, a.d. e d.s. dei nerazzurri, dall’altra Jorge Antun, legale rappresentante dell’attaccante argentino, uno dei pezzi pregiati del mercato dei giocatori in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. LEGGI TUTTO

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    Camoranesi: “Se sei la Juve non ti puoi permettere pause. Chiellini? Favoloso”

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    10:00

    di
    Antonio Romano

    Mauro German Camoranesi, pezzo importante della storia della Juventus, si trova in questi giorni a Torino, mentre è in attesa di definire il suo futuro: “Sto aspettando un’offerta per un campionato turco, per ripartire con una panchina, sperando vada a buon fine”. Nel frattempo, si è concesso ai microfoni de ilBianconero, per un’intervista esclusiva: CHIELLINI – “Dal primo giorno un ragazzo umile, è sempre stato così. Frutto di una famiglia che lo ha aiutato, è molto intelligente, sempre consapevole delle sue capacità. Tantissimo carattere già a 20 anni, in allenamento non aveva premura, sapeva che il punto forte era la forza. In squadra era un giocatore importante. Con gli anni ha fatto un percorso da leader. Credo continuerà a farlo anche all’estero. Per me, l’ultimo difensore della vecchia scuola, che sa fare reparto da solo. Ha migliorato tutti i suoi compagni di reparto, un giocatore favoloso, da fare un dvd e far vedere nei settori giovanili”. DYBALA – “Con il pubblico bisogna andare piano, ragiona con il cuore, non con il budget. Sono cose separate, quello che Dybala ha regalato al pubblico è indelebile, va detto e preservato. Poi, gli accordi si fanno in due. Non è questione di colpe. Lui rimane un giocatore che, come lui, in Italia, ce ne sono pochi. Negli ultimi 10 anni è sempre stato protagonista”. LA STAGIONE DELLA JUVE  – “Da tifoso è difficile fare un’analisi. Negli ultimi 4 anni determinati obiettivi sono cambiati, cosa vogliono lo sanno all’interno. 3 allenatori in 3 anni, diversi giocatori con diverse caratteristiche. Quello che non capivo, 2 anni fa c’era un certo progetto, poi è arrivato un allenatore (Sarri ndr) che ha avuto calciatori non adatti alle sue idee. Vero che si è vinto il campionato, ma perché le altre erano sotto un treno. Primo segnale che il futuro sarebbe stato difficile. Quest’anno la Serie A l’ha vinta la miglior squadra, è stata coerente tra quello che proponeva in campo e quello che cercava. Quanto ci metterà la Juve a riprendere il Milan? Una questione di investimenti, come allenatore ti inventi poco. Non importa come giochi, conta fino ad un certo punto, ma ci vogliono buoni giocatori, quando vai in campo i valori si vedono. Per la Juve è un anno di transizione, anche se nelle grandi squadre l’anno di transizione non esiste”. DA ALLEGRI A SARRI – “Nel passaggio da una mentalità all’altra, i calciatori erano quasi gli stessi ed entrambi sono arrivati all’obiettivo. L’idea conta poco, se hai giocatori di qualità in campo puoi giocare come ti pare, loro ti portano al risultato. Lo stesso allenatore, con altri valori, arriva a metà classifica. Allegri ha ragione, se no i giocatori varrebbero tutti uguali, ma non è così”. FINALE DI CHAMPIONS – “Non mi è piaciuto il Liverpool, non ha fatto la partita che doveva. Si è adattato molto ad un gioco che conveniva al Real Madrid. Il Madrid ha vinto la coppa giocando come era comodo”. PASSATO NELLA JUVE – “Bei ricordi, 15 chili fa. Sono sempre a Torino, son sempre qua, dimostra l’amore e l’affetto per questa città. Allo stadio? Ne ho viste un paio, ho visto anche gli ottavi contro il Villarreal”. TIFOSI – “Lo stadio fa, durante la pandemia era strano, il pubblico aiuta o penalizza. Nelle piazze importanti aiuta”. DE LIGT – “Un giocatore strepitoso, ha un futuro enorme, ha già dimostrato il suo valore. Non conosco giocatori che non hanno commesso errori. Lo vedo fuori dall’Italia, in altri campionati con più duelli individuali, lo vedo più in Premier che in Serie A. A me piace da morire”. CUADRADO – “Sempre stato il mio preferito, quello che mi fa divertire di più”. DANILO – “Mi piace molto”. KESSIE’ – “Calciatore moderno, adatto a chi vuole qualcosa di importante”. PJANIC – “Mi piaceva molto, per come fa girare la squadra, peccato non ci sia più”. CHIESA – “Quando c’è e sta bene è diverso dagli altri”. CENTROCAMPO – “Le cose si decidono in area, devi avere un buon attaccante e un buon portiere, il resto si sviluppa”.  LEGGI TUTTO

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    Milan, se Origi e Giroud non bastassero? Scamacca nella lista dei desideri, ma le alternative…

    Il club rossonero riflette sui suoi centravanti e cercherà di rinforzare ulteriormente il reparto al di là dell’arrivo del belga. Ma occhio ai falsi 9 e alle soluzioni interne…Al centro dell’Italia lo è senz’altro. Un po’ per merito suo e un po’ per colpa dei colleghi di reparto, che fanno disperare Mancini da parecchi mesi. Il prossimo passaggio sarà capire se Gianluca Scamacca si ritroverà anche al centro del Milan. Il nome non è nuovo, l’interesse del Diavolo ovviamente è reale, anche se probabilmente al momento in via Aldo Rossi ritengono prioritarie altre zone del campo. Ma la casella del centravanti andrà in qualche modo affrontata: dalla dirigenza rossonera filtra tranquillità per un ruolo dove però al momento ci sono un 36enne (Giroud), un punto interrogativo grande come tutta Casa Milan (Ibra), un ragazzino appena arrivato (Lazetic) e un attaccante di qualità che sta per arrivare ma non ha un rapporto troppo stretto con il gol (Origi). LEGGI TUTTO