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    Gigio, Ramos e quel fantasma chiamato “scadenza di contratto”

    È il fenomeno dell’estate e una delle conseguenze della crisi. La promessa, per calciatori e procuratori, è quella di un ingaggio più ricco C’è fantasma che si aggira per l’Europa del calcio. Si chiama “scadenza di contratto”. È un fantasma curioso: a volte la sua apparizione può fare accapponare la pelle, altre volte invece può essere messaggero di buoni affari. LEGGI TUTTO

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    Il paradosso di De Paul: ricca cessione ma per l'Udinese sarà minusvalenza

    L’argentino, protagonista alla Coppa America, era stato oggetto di una rivalutazione a bilancio da 50 milioni. Effetto patrimoniale comunque positivo. Come per Musso Rodrigo De Paul, subito dopo la conquista della Coppa America giocata da protagonista, è volato a Madrid per firmare il contratto con l’Atletico. Si tratta, al momento, della seconda cessione più remunerativa per un club italiano in questo mercato condizionato dalla pandemia, dopo quella di Hakimi dall’Inter al Psg (68 milioni più 3 di bonus). Ma per l’Udinese si tradurrà in una minusvalenza a bilancio. Così come per Musso. LEGGI TUTTO

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    Juve, c’è il nodo Ramsey: non trova squadra

    TORINO – Otto milioni di euro netti all’anno. Già, non sono solamente i 7 noti a tutti, quelli che rappresentano l’ingaggio base, ma va aggiunto un milioncino di bonus. I classici premi che non guastano mai. Lo stipendio, centesimo più centesimo meno, di Aaron Ramsey fa riflettere il popolo juventino, soprattutto se confrontati con il rendimento offerto dal centrocampista gallese nel corso delle due stagioni torinesi.

    Ramsey si è integrato poco nel calcio di Sarri e Pirlo

    Era arrivato come colui che con qualità ed esperienza avrebbe potuto/dovuto far svoltare la squadra. Eppure al netto della fragilità dei suoi muscoli soggetti a frequenti infortuni, rimane forte la sensazione che il mancato impatto di Ramsey sui destini bianconeri dipenda da altro. S’è integrato poco, l’ex Arsenal, nel calcio di Maurizio Sarri prima, di Andrea Pirlo poi. E il ko al bicipite femorale maturato in Europa League contro il Napoli nell’aprile 2019 (Aaron era ancora un Gunner) ha davvero stoppato la sua ascesa.

    La morale, se c’è? Detto che Ramsey in avvio di Europeo non ha pronunciato parole carine sui bianconeri, adesso il gallese rischia di rivelarsi un peso a livello tecnico – Massimiliano Allegri non lo vedrebbe granché nella sua idea di Juve – e di sicuro il suo lauto ingaggio è un freno a eventuali nuovi investimenti, che ci saranno (per Manuel Locatelli, soprattutto) ma ridurre il monte stipendi resta un obiettivo alla Continassa.

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    Juve, Chiellini firma il rinnovo. Dybala rientra e tratta

    TORINO – Prima di Cristiano Ronaldo, sicuramente Carlo Pinsoglio ritroverà Paulo Dybala in campo per le mitiche sfide a tiri in porta di fine allenamento. Già, perché se CR7 godrà di qualche giorno di vacanza in più come tutti i reduci dall’Europeo, la Joya, avendo saltato la trionfale Coppa America dell’Argentina, mercoledì vivrà fin dalla prima seduta l’Allegri bis. Un’opportunità per programmare una grande ripartenza dopo i tanti acciacchi dell’ultima stagione, ma anche un’occasione per far ripartire in prima persona le trattative per il rinnovo di contratto. L’accordo tra la Juve e il numero 10 scade nel 2022. Dybala, dopo una lunga fase di stallo, è pronto a riprendere il negoziato: stavolta al posto di Fabio Paratici (trasferitosi al Tottenham) ci sarà il suo successore Federico Cherubini dall’altra parte del tavolo. Rivedersi di persona sarà il primo passo della cosiddetta Fase 2, ma non l’ultimo: Paulo vuole capire bene il progetto che la Juventus ha in mente per lui e nelle prossime settimane è atteso a Torino anche Jorge Antun, il rappresentante dell’ex Palermo. LEGGI TUTTO

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    Juve e Allegri, strategie per l'attacco: Gabriel Jesus il favorito

    TORINO – La Juventus. E Massimiliano Allegri. All’attacco. All’attacco un po’ di tutto: dell’Inter campione d’Italia, e quindi dello Scudetto; della Champions League; del tempo perso (forse) negli ultimi due anni di involuzione di risultati e di gioco. All’attacco, anche, sul mercato. Giacché pur in attesa di capire una volta per tutte cosa abbia intenzione di fare Cristiano Ronaldo, il dg Federico Cherubini e il tecnico Massimiliano Allegri sono già operativi alla ricerca di uno ed eventualmente due nuovi elementi in grado di fornire un contributo in termini qualitativi epperò anche quantitativi al reparto avanzato. S’è visto, del resto, l’anno scorso, cosa succede ad avere soli tre giocatori offensivi di ruolo (CR7, Alvaro Morata e Paulo Dybala): si entra cioè in un circolo vizioso per cui se manca uno spremi l’altro e poi allora l’altro va in riserva e rischia l’infortunio anche lui, mentre l’allenatore deve inventarsi chissà che pur di imbastire una squadra sensata e una formazione ragionata. Nel frattempo, lo Scudetto si accasa altrove e pure i primi posti della classifica (quelli validi per la qualificazione alla Champions League) diventano oggetto di contese da vincere di corto muso. Meglio evitare, insomma. Meglio agire per tempo. La lista della spesa – tradotto: l’elenco di gradimento – è bell’e pronto. E il summit di ieri è tornato utile per confermare talune preferenze ma anche per riportare in auge altre soluzioni.Guarda la galleryJuve 2021-22: quando arriveranno tutti i calciatori di Allegri

    Juve, gli obiettivi per l’attacco

    A prescindere da tutto, comunque, in termini di apprezzamento tecnico e fors’anche di analisi costi- benefici, il più allettante tra i bomber potenzialmente a disposizione della Juventus – secondo i dirigenti della Juventus – resta Gabriel Jesus: da anni, ormai, è nel mirino.Il brasiliano, comunque, ovviamente, non è l’unico obiettivo bianconero. Oltre ai già noti Mauro Icardi, Dusan Vlahovic, Arek Milik, Andrea Belotti… Un nome su tutti, in grande risalita. Un ritorno in auge, cioè, ma in realtà anche un ritorno alla base: Moise Kean.

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