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    Voci dalla Turchia: “Con Juric al Toro può tornare Ljajic”

    TORINO – Al momento non succede: non esistono spiragli concreti in tal senso. Ma se davvero dovesse succedere i tifosi del Toro di sicuro lo accoglierebbero nuovamente a braccia aperte. Già, perché chi indossa la maglia numero dieci alla maniera di Adem Ljajic non può che far felice la gente. Come una bella birra ghiacciata sul divano, con vista sulla partita in televisione. Il serbo è uno di quei talenti che, soprattutto in un contesto di medio-alta classifica, può far saltare il banco. E in effetti Sinisa Mihajlovic, quando nel 2016 convinse Gianluca Petrachi a prenderlo dalla Roma per quasi 9,5 milioni di euro, ne era assolutamente consapevole. Sfacciataggine, scarsa attitudine al sacrificio, sbalzi d’umore continui. Ma anche tecnica allo stato puro, giocate illuminanti e la sensazione che, sui piedi di Adem, la palla fosse sempre al posto giusto.

    Ljajic al Toro: per adesso è solo un sogno di mezza estate

    Rivederlo con la maglia granata addosso è però, almeno per adesso, soltanto un sogno di mezza estate. Perché le ragioni per far sì che non torni sotto la Mole, dopo l’ennesima esperienza agrodolce al Besiktas, sono molteplici. Innanzitutto il nodo relativo all’ingaggio. Il serbo classe ’91 percepisce circa tre milioni di euro l’anno più bonus. Cifra che al Toro sogna pure Andrea Belotti, giusto per far capire il tenore dello stipendio di Ljajic, certamente inarrivabile sia per la portata del denaro attualmente percepito che per la salvaguardia dei già precari equilibri di spogliatoio. E poi c’è il ruolo che andrebbe a ricoprire nello scacchiere di Ivan Juric, allenatore che comunque lo stima molto, ma non per questo lo ha messo in cima alla lista della spesa di Davide Vagnati. Ljajic può diventare il nuovo Zaccagni o il nuovo Barak, peccato che alla soglia dei 30 anni debba adattarsi ad assomigliare sempre di più ad uno dei due. Se puntasse ad essere come il primo, dovrebbe intensificare non poco la propensione ad adattarsi ad una snervante fase di copertura. Se puntasse ad emulare il ceco, invece, avrebbe il compito di migliorare corsa e tempi di inserimento, due caratteristiche essenziali nel gioco di Juric.

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    Mercato, Juve in attesa della decisione di Ronaldo: ecco le ipotesi

    Gli sforzi in entrata di Cherubini sono concentrati su Locatelli e sul rinnovo di Paulo Dybala. Le antenne restano dritte anche sull’attacco, ma prima di affondare per uno tra Dusan Vlahovic (Fiorentina), Gabriel Jesus (Manchester City) o Mauro Icardi (PSG) alla Continassa attendono di conoscere con certezza le intenzioni di Cristiano Ronaldo. In caso di separazione da CR7, la Juventus si muoverà per un nove top. Altrimenti l’obiettivo sarà una punta Under 23 (da Scamacca a Kaio Jorge) da aggiungere ai vari Ronaldo, Dybala e Morata. Intanto negli ambienti bianconeri continuano a lavorare sulle uscite: se a Merih Demiral i corteggiatori non mancano (Atalanta, Roma, Everton e Leicester), Aaron Ramsey insiste per il ritorno all’Arsenal. In attesa c’è anche Daniele Rugani, oggetto di sondaggi da parte di Fio-rentina, Bologna, Genoa, Besiktas e Betis. Per Gianluca Frabotta è sfida tra Atalanta e Genoa, mentre su Mattia De Sciglio sono attive Everton e Villarreal.

    Juve, il futuro di Ronaldo

    Dopo l’eliminazione del Portogallo a Euro 2020, Ronaldo è pronto a sciogliere i suoi dubbi e a decidere se il suo futuro sarà a Torino o altrove. La Juve resta in attesa della decisione del fuoriclasse portoghese e in base alla sua scelta valuterà le mosse per l’attacco. Nel frattempo, Max Allegri ha deciso che a metà luglio ci sarà il ritiro alla Continassa, dove si svolgerà tutta la preparazione in vista della prossima stagione. Ora non resta che aspettare per capire cosa deciderà CR7. LEGGI TUTTO

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    Juve, Ramsey libera il posto in mezzo

    TORINO – Come detto e ricordato, se Locatelli non è già da un annetto buono un giocatore della Juventus è perché la scorsa estate risultò difficile liberargli un posto in organico: Arthur arrivò al posto di Pjanic, McKennie al posto di Emre Can. Khedira rimase (in panchina…) fino a gennaio e tutti gli altri erano più o meno intoccabili in ottica bianconera oppure inavvicinabili, dal punto di vista dei potenziali acquirenti spaventati dagli ingaggi dei vari Rabiot e Ramsey. Quest’anno la situazione è diversa: Locatelli sarà innanzitutto acquistato e poi occuperà il primo slot disponibile. Verosimilmente sarà liberato, lo slot, da Aaron Ramsey (se non anche Rodrigo Bentancur). Il gallese, del resto, pure la scorsa stagione ha faticato a mettersi in mostra, a trovare continuità, a uscir da una spirale di acciacchi e infortuni. Insomma a convincere gli altri e se stesso del fatto che la sua permanenza alla Juventus fosse la soluzione migliore per tutti. L’ipotesi di un ritorno in Premier League è al momento la più accreditata: Everton e West Ham hanno preso informazioni e sondato il terreno. Ma attenzione anche all’eventualità di un clamoroso ritorno all’Arsenal. LEGGI TUTTO

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    Inter, Vidal apre all'addio: “Sogno di giocare nel Flamengo”

    “Dico sempre che il mio sogno è giocare nel Flamengo. Ho un contratto con l’Inter ma forse l’anno prossimo verrò qui. Sarebbe un sogno. La mia grinta è quella di sempre”. Così Arturo Vidal, centrocampista nerazzurro, ai microfoni dell’emittente cilena W Radio. Il futuro dell’ex Juve, attualmente impegnato con la sua nazionale in Coppa America, è un rebus, visto che è legato all’Inter da un contratto da 7,5 milioni di euro all’anno, cifra che rende difficile una sua uscita, nonostante il club stia cercando diverse soluzioni per “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti, tra cui quello dello stesso Vidal. LEGGI TUTTO

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    Musso, Cragno, Sepe, Rui Patricio e… tutti gli intrecci del mercato dei portieri

    Donnarumma e Buffon hanno già aperto le danze: ecco tutte le trattative e le indiscrezioni sul futuro dei “numeri uno” L’estate dei portieri sul mercato è partita da poco con un paio di botti impressionanti e promette ancora molto. Gigio Donnarumma al Psg e Gigi Buffon al Parma sono due storie diverse: la fine di un film con il primo amore (il Milan), il ritorno a fine carriera di una vecchia fiamma (il Parma). LEGGI TUTTO

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    Juve, Pellegrini torna a Torino: i movimenti sulla fascia sinistra

    Niente primarie a sinistra. Almeno per il momento il candidato unico per la fascia mancina della Juventus è Alex Sandro, reduce da due stagioni brillantissime, ma sul quale Massimiliano Allegri è pronto a lavorare per riportarlo ai livelli di qualche anno fa. E peraltro dalle recenti prestazioni con la maglia del Brasile sono rimbalzate in Italia immagini di un gioca-tore in netta ripresa (ha anche fatto gol contro il Perà la scorsa settimana). Se non arrivano offerte e se Alex Sandro non chiede di essere ceduto, il titolare da quella parte sarà lui. Sì, è vero, la Juventus ha adocchiato Robin Gosens, terzino di Atalanta e Germania, ma senza prima cedere Alex Sandro non può portare il tedesco a Torino, sia per una questione tecnica (non ci sarebbe posto nelle liste) che, soprattutto, per una questione economica, visto che la valutazione di Gosens è di almeno 40 milioni. Certo, se Alex Sandro trovasse una strada in uscita dalla Juventus, lasciando il club senza terzino, allora il tedesco potrebbe essere un candidato credibile. Anche perché, rimanendo in ambito di fascia mancina, l’Atalanta ha effettuato un primo sondaggio per Gianluca Frabotta, il terzino sinistro che Andrea Pirlo ha lanciato, schierandolo spesso titolare, soprattutto nella prima parte della stagione. L’ Atalanta ha chiesto informazioni, ma per il momento la trattativa non è partita. Così come quella per Merih Demiral, l’altro giocatore della Juventus che è entrato nel mirino della Dea. Demiral ha una valutazione più consistente di Frabotta e potrebbe essere, effettivamente, una contropartita per un pezzo importante come Gosens. Per ora, tuttavia, questi discorsi sono periodi ipotetici legati a qualcosa di molto difficile.

    Pellegrini vice Alex Sandro

    Alex Sandro, infatti, vuole rimanere a Torino e Allegri è molto contento di tenerselo. Piuttosto è necessario trovare un’alternativa per fare turnover. È vero che Danilo può anche coprire la fascia mancina, ma è probabile che Danilo debba già occupare in modo stabile la fascia destra, visto che Allegri vorrebbe utilizzare Cuadrado più alto. Così torna molto utile il ritorno alla base di Luca Pellegrini, il terzino sinistro che quest’anno è stato in prestito al Genoa. È stata una stagione meno proficua di quella della stagione precedente al Cagliari: ha giocato solo 12 partite e segnato 1 gol, ma è anche vero che ha dovuto saltare un meze e mezzo fra Covid e infortunio muscolare alla coscia. In compenso si è tolto la soddisfazione di esordire nella Nazionale maggiore (dopo aver accumulato presenze in Under 21): l’11 novembre 2020, a 21 anni, entrando al posto di Emerson Palmieri nel secondo tempo dell’amichevole vinta 4-0 contro l’Estonia a Firenze. Sarebbe, dunque, un’altra pedina della ricostruzione bianconera basata su giovani e italiani. Max lo ha battezzato in modo positivo ed è soddisfato di averlo nella rosa a sua disposizione. La situazione a sinistra, dunque, vedrebbe Alex Sandro titolare e Luca Pellegrini come prima alternativa, con la possibilità che in quella posizione possa giocare in emergenza anche Danilo. LEGGI TUTTO

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    Juve, caccia al bomber: Kaio Jorge scatena la sfida Juve-Milan

    TORINO – E’ derby con il Milan per Kaio Jorge, l’attaccante 19enne del Santos considerato uno dei talenti più promettenti del Brasile. Una punta per completare il reparto d’attacco: alla Juventus potrebbe partire come vice Morata, in caso di permanenza di Cristiano Ronaldo, mentre per i rossoneri sarebbe di supporto a Zlatan Ibrahimovic e a Olivier Giroud, prossimo ad accasarsi a Milano. Il Santos non ha preclusioni a cederlo in questa sessione di mercato: il 31 dicembre Kaio Jorge va in scadenza di contratto e, pur di non perderlo a zero euro, il club brasiliano si accontenta di una decina di milioni. Pochi se le premesse verranno confermate.

    Al momento Cherubini aspetta: ecco perché

    In questi ultimi giorni si sono intensificati i contatti tra la dirigenza bianconera e l’entourage del giocatore: il Napoli, che in passato era interessato all’attaccante, sembra essersi defilato, mentre la concorrenza del Milan resta forte. Al momento, però, Federico Cherubini aspetta prima di affondare perché Kaio Jorge è extracomunitario e la Juventus ha un solo posto libero per giocatori non europei. Il club bianconero non vuole precludersi l’unico slot a disposizione per una quarta punta ancora prima che sia ufficialmente aperto il mercato. Che cosa succederebbe, infatti, nel caso in cui CR7 decidesse di andarsene e la Juventus volesse prendere il brasiliano Gabriel Jesus per sostituirlo? Non potrebbe e dovrebbe cedere, per esempio, il gallese Aaron Ramsey che, con la Gran Bretagna ormai fuori dall’Unione Europea, è ormai un extracomunitario per avere un altro posto libero. E’ un dettaglio non da poco perché l’anno scorso la Juventus terminò subito gli spazi per i giocatori non europei ingaggiando Arthur Melo e Weston McKennie e fu così costretta poi a rinunciare a Luis Suarez.

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