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    Genoa, ufficiale: Goldaniga torna rossoblù

    GENOVA – Non solo Milan Badelj e Filippo Melegoni, per cui si attende solo l’ufficialità. Per un Genoa letteralmente scatenato sul mercato c’è un altro colpo, stavolta di “ritorno” e per la difesa: si tratta di Edoardo Goldaniga, già a Marassi nell’ultima stagione con 13 presenze e 1 rete a referto. Il difensore classe 1993 arriva dal Sassuolo con la formula del prestito con diritto di riscatto. LEGGI TUTTO

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    Genoa, ufficiale Calò in prestito al Pordenone

    GENOVA – Il Genoa saluta Giacomo Calò. È ufficiale, infatti, la cessione in prestito al Pordenone del centrocampista (classe ’97) fino al 30 giugno 2021. Il trequartista, nella scorsa stagione, si è messo in luce con la maglia della Juve Stabia laureandosi come miglior assist-man (14) nello scorso campionato di Serie B. LEGGI TUTTO

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    Ascoli, arriva l'ex Juve Buchel

    ASCOLI – Tramite un comunicato apparso sul proprio sito web l’Ascoli ha comunicato “di aver acquisito le prestazioni sportive del centrocampista austriaco Marcel Buchel fino al prossimo 30 giugno con opzione”. Classe 1991 con doppia nazionalità austriaca e liechtensteiniana, Buchel è reduce dall’esperienza nelle file della Juve Stabia. Cresciuto in Italia nei settori giovanili di Siena e Juventus (con cui ha totalizzato due presenze in Europa League), ha militato con Gubbio, Cremonese, Lanciano, Bologna, Empoli, Verona. “A Marcel – conclude il comunicato – che vestirà la maglia n. 77, il benvenuto del Club”. Oltre a Buchel, l’Ascoli ha annunciato “di aver acquisito le prestazioni sportive del centrocampista greco Christos Donis: nato ad Atene il 9 ottobre 1994, Donis è cresciuto nel settore giovanile del Panathinaikos, club nel quale ha collezionato 137 presenze, 6 gol e 7 assist. Lugano, Pas Giannina e Iraklis Salonicco le altre squadre in cui ha militato. Il Club di Corso Vittorio Emanuele con un accordo pluriennale si assicura, così, le prestazioni di un centrocampista di indiscussa esperienza, che vestirà la maglia bianconera n. 14”. LEGGI TUTTO

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    Marca: “Reguilon dal Real Madrid al Tottenham: trovato l'accordo per 30 milioni”

    MADRID (SPAGNA) – Il Real Madrid e il Tottenham hanno trovato l’accordo per il trasferimento del terzino spagnolo Sergio Reguilon. Il club inglese sborserà 30 milioni di euro, stando a quanto riporta il quotidiano spagnolo Marca. L’accordo è completo e manca solo la visita medica per l’annuncio ufficiale della firma. A meno di una clamorosa battuta d’arresto, i club annunceranno giovedì il trasferimento. Il passaggio del classe 1996 in Premier League è ormai in dirittura d’arrivo: gli Spurs sono pronti ad accoglierlo dopo aver vinto la concorrenza del Manchester United, altro club che aveva messo gli occhi sul calciatore quest’anno in prestito al Siviglia.  LEGGI TUTTO

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    Independent: “Inter in corsa con il West Ham per Emerson Palmieri”

    MILANO – Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, l’Independent, nonostante il fresco ingaggio di Kolarov l’Inter non ha ancora abbandonato la pista che porta a Emerson Palmieri. Sull’esterno del Chelsea, però, c’è anche il West Ham, che avrebbe chiesto il giocatore in prestito ai Blues.

    Calciomercato, Inter su Emerson Palmieri
    Il Chelsea preferirebbe cedere il calciatore a titolo definitivo e in Inghilterra si parla di un possibile inserimento nella trattativa del centrocampista Declan Rice, molto apprezzato da Lampard, ma giudicato incedibile dagli Hammers. Con questo stato di empasse, l’Inter potrebbe così riaprire nei prossimi giorni il discorso per l’ex terzino della Roma, ai margini nel progetto di Lampard. LEGGI TUTTO

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    Affare Torreira-Torino: Cairo gioca la carta di bonus e presenze

    TORINO – La svolta narrata in esclusiva un paio di giorni fa ha messo in moto nuove trattative: siamo passati alla Fase 2, per Torreira. Il regista, finito ai margini a Londra, ha aumentato il carico delle pressioni sull’Arsenal. Vuole essere ceduto al Torino: in assenza di offerte di mercato diverse, mirabolanti non solo per le casse dei Gunners ma anche per lui, la rotta è tracciata nella testa dell’uruguaiano. Anche se è ancora a libro paga dell’Arsenal, Torreira è più interessato a tornare in Italia da Giampaolo che a convincere Arteta: con il tecnico spagnolo la rottura è acclarata da tempo e le mancate convocazioni del regista contro il Fulham (prima giornata di Premier), così come nelle amichevoli precedenti, stanno tutte lì a cristallizzare il caso.

    La strategia
    L’Arsenal pretende di recuperare almeno 24 milioni di euro, dopo averne spesi 30 due anni fa per prendere Torreira dalla Samp. A queste cifre i londinesi festeggerebbero persino una plusvalenza. La svolta di Cairo, materializzatasi nell’ultimo weekend, alimenta le nuove trattative: il Torino si è detto disposto a valutare un riscatto obbligatorio (connesso a un prestito oneroso), purché condizionato. Ed è questo uno dei nodi da sciogliere. Trattativa sempre complicata. Cairo propone una piattaforma economica costellata da più rate di pagamento e valorizzata, dal suo punto di vista, da un insieme di bonus e condizioni. Qualificazione in Europa League, presenze del regista, gol segnati e assist, convocazioni in Nazionale. Il tutto spalmato sopra un prestito oneroso biennale (con obbligo di acquisto nel 2022) oppure annuale, ma allora con un riscatto molto più condizionato dal rendimento individuale e di squadra. Materia complessa (perché le cifre cambiano a seconda della struttura finale dell’operazione), a cui si deve aggiungere la particolarità dell’ingaggio di Torreira.
    Torino, Giampaolo aspetta Torreira e pensa a Praet e Andersen
    Torino, il giovane Ben Kone di nuovo in prestito al Cosenza
    Le agevolazioni fiscali
    Come già spiegato nei giorni scorsi, per godere dal 1° gennaio 2021 delle notevoli agevolazioni fiscali garantite dal Decreto crescita del 2019, l’uruguaiano (ex doriano: da 2 anni all’estero) dovrà tornare in Italia e restare sul nostro suolo per almeno un biennio (e qui vale l’anno fiscale, cioè solare). Torreira potrebbe anche cambiare squadra nell’estate 2021 o dopo: purché restando in Italia almeno sino al 31 dicembre 2022. Soltanto così le agevolazioni fiscali rimarrebbero garantite. Invece di spendere 6 milioni lordi a stagione, Cairo verserebbe (tasse comprese) 3,7 milioni all’anno: un risparmio eccezionale, che spiana la strada al Torino ma rende necessario trovare con l’Arsenal un accordo allungato nel tempo […]
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    Dybala resta alla Juve: rincorsa per il rinnovo fino al 2025

    TORINO – Rinnovo del contratto di Paulo Dybala? C’è una certezza: da ieri le parti sono molto più vicine.
    Quantomeno geograficamente. Nel senso che l’agente del talento bianconero in scadenza tra due stagioni, Jorge Antun, è sbarcato in Italia. A Torino.

    A questo punto, però, occorre precisare. Trattasi di viaggio programmato da tempo e anzi – semmai – posticipato a causa della pandemia e delle difficoltà logistiche che ne sono scaturite. Trattasi di viaggio programmato da tempo e peraltro all’insaputa della dirigenza bianconera, nel senso di “non concordato” con il direttore generale Fabio Paratici. Antun aveva innanzitutto desiderio di incontrare Paulo per “fare strategia” e pianificare alcune questioni di vario genere. Tanto è vero che nei prossimi giorni l’agenda prevede alcuni incontri a Milano per parlare di nuove sponsorizzazioni e collaborazioni sul fronte del marketing, nonché la messa a punto di progetti di beneficenza che coinvolgono anche la mamma di Paulo, Alicia.
    Sarebbe tuttavia ingenuo pensare che l’occasione non possa tornare utile per riallacciare quei discorsi che – a parte sporadici contatti a distanza – sono stati formalmente congelati un mesetto e mezzo fa, in attesa di un faccia e faccia magari risolutore. Discorsi, ovviamente, legati al nuovo contratto di Dybala in bianconero. Antun resterà in Italia circa 3-4 settimane e da oggi a metà ottobre ogni giorno sarà buono per un summit con Paratici e Cherubini.
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    Riecco Khedira: rivede la Juve ma il futuro è lontano

    TORINO – Ancora lui e non è detto che, battistianamente parlando, non debbano rivedersi più. Intanto ieri è ricomparso in gruppo, Sami Khedira, per una sorta di “toccata e fuga”: si è allenato in parte con i compagni alla Continassa, in parte da solo, tra uno sbuffo e l’altro per la fatica che evidentemente s’accumula dopo settimane trascorse in infermeria. L’ultima stagione del centrocampista tedesco – appena 18 presenze con un intervento al ginocchio sinistro effettuato a dicembre e un recupero non così celere nel curriculum – si è conclusa il 12 giugno alla ripresa dei lavori post lockdown: mezz’oretta finale senza squilli contro il Milan in semifinale di Coppa Italia, quindi la lesione parziale del tendine del muscolo dell’adduttore della coscia destra. E lì il destino ha disegnato due sole parole nel cielo: ciao Juventus.

    All’alba del sesto anno di militanza bianconera, Khedira non è più al dentro o fuori. Le porte dell’uscita, in sostanza, sono già state indicate da tempo al suo entourage, che a sua volta si fa forte di un contratto in scadenza nel 2021 con opzione 2022. Un’intesa in vigore, dunque, c’è ancora al pari dei vantaggi di uno stipendio da 6 milioni di euro netti, diretta conseguenza dell’ultimo rinnovo cronologicamente siglato nel settembre 2018. Un ingaggio di cui ai piani alti della sede juventina farebbero assai volentieri a meno nel sacro rispetto di una politica basata sul taglio del monte ingaggi e su una rosa riverniciata.
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