consigliato per te

  • in

    Roma-Juve, Capello severissimo su Kean: “Non perderei tempo a parlare con lui”

    TORINO – Non ha usato mezze misure Fabio Capello, per spiegare come si sarebbe comportato adesso se avesse dovuto parlare con Kean. L’attaccante della Juventus è stato espulso nel match con la Roma pochi secondi dopo il suo ingresso in campo per un fallo di reazione su Mancini. Un gesto che è stato rimproverato da Allegri nel post-partita, pur sottolineando che il ragazzo ha chiesto scusa negli spogliatoi per aver lasciato la squadra in inferiorità numerica. LEGGI TUTTO

  • in

    Capello sulla Juve e i giovani, Leao come Zaniolo e Ancelotti ct del Brasile

    TORINO – Fabio Capello, intervenuto a Radio Anch’io lo sport su RadioRai, ha parlato del momento del Milan: “Contro il Torino, il Milan ha fatto vedere qualcosa nel secondo tempo, perché nel primo in campo c’erano solo i granata e i rossoneri sono rimasti a guardare. Hanno dato la colpa al cambio di modulo, ma non è così: i moduli sono tutti validi. Se scendi in campo con paura e timore, non hai serenità e giochi male, come è avvenuto nel primo tempo contro il Torino. Anche il Tottenham, nell’ultima partita a Leicester, è apparso in difficoltà: sono mancati il centrocampo e la fase difensiva. Gli inglesi, che hanno ottimi giocatori come Kane, possono creare grossi, grossi problemi al Milan, che deve stare molto attento alla fase offensiva perché, quando deve difendere, il Tottenham qualche problema ce l’ha”. LEGGI TUTTO

  • in

    Benfica-Juventus, Capello: “Mancati carattere e determinazione”

    MILANO – Dopo 9 anni la Juventus saluta la Champions League alla fase ai gironi dopo il ko per 4-3 a Lisbona contro il Benfica. Fabio Capello ha commentato così questa delusione bianconera: “Ad Allegri sono mancati i giocatori sui quali aveva fondato questa squadra che però non ha dimostrato carattere e determinazione. Pur non avendo questi giocatori deve sempre dimostrare quello che è la Juve, una squadra che non molla mai, che ha voglia di combattere e stasera non si è vista come nelle precedenti”.
    Capello e la serenità Juventus
    “Serenità? La si ritrova vincendo. Questa è una batosta grave, devi partire da questo momento con tutti compatti. Non mi sembra di vedere questo spirito, anche nei cambi c’era qualcuno non era contento e questa cosa è negativa. Ritrovare giocatori, gente che ci crede ma aumentare il ritmo. La Juve è sempre sotto ritmo anche quando vince in campionato. Vince perché in quel momento ha giocatori migliori dell’avversario, quando ha trovato giocatori di pari o superiore qualità questo è il risultato. Errori semplici perché c’è un’altra velocità”.
    Capello e i giovani della Juventus
    “Miretti per me è uno dei pochi giocatori della Juve che gioca in verticale, uno dei pochi che con la palla può farti il passaggio filtrante e quindi devi giocare. anche Iling ha dimostrato i avere qualità e dribbling.- In questo momento la Juve deve pensare a recuperare in campionato ma ha in casa dei giocatori che possono essere già pronti per il futuro”.

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Capello: “Squadra demoralizzata, Vlahovic isolato”

    TORINO – Le dichiarazioni di Fabio Capello a Sky dopo il ko della Juve contro il Maccabi Haifa non lasciano spazio ad interpretazioni: l’ex tecnico bianconero è sicuro che alla base del momento no della squadra di Allegri ci sia un problema di concentrazione e umore: “Ho visto una squadra demoralizzata, che non arrivava mai prima sul pallone: prendevano sempre palla loro”, afferma Capello. “La difesa non è stata attenta, e quando la squadra andava in attacco erano tutti isolati, compreso Vlahovic. E la difesa era sempre oltre la metà campo creando buchi a centrocampo: sono mancati del tutto i movimenti di squadra”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Capello: “Di Maria, quanto si è sentita la sua mancanza”

    TORINO – Fabio Capello è intervenuto negli studi di Sky Sport per commentare la prestazione della Juve nel 3-1 contro il Maccabi. L’ex tecnico ha esaltato le qualità di Di Maria, autore di ben 3 assist: “Quello che ha fatto questa sera è stato molto importante. Quanto si è sentita la sua mancanza nella Juve”.
    Capello: “La Juve non mi è piaciuta nell’ultimo quarto d’ora”
    Su Rabiot: “Allegri lo ha sempre difeso. Questa sera nel momento delicato è stato determinante”. Capello ha però criticato la prestazione della squadra nel finale, quando ha subito la rete del 2-1 di David: “La Juve non mi è piaciuta nell’ultimo quarto d’ora. Nel complesso però una buona prestazione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Boom di presenze: oltre 1300 per il provino Play2Give con Capello e Diletta

    TORINO – Nei giorni in cui impazza il calciomercato e si intensificano le trattative per rinforzare le rose, un fondamentale passo in avanti è stato compiuto anche dalla Play2Give, la squadra nata per iniziativa di Gianluca Pecchini (cuore pulsante e storico direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti) che persegue fini benefici attraverso eventi sul territorio e nelle periferie milanesi e che milita dallo scorso anno nel campionato di terza categoria del circuito FIGC. Sabato scorso, presso il centro sportivo Olmi di Milano, più di 1300 aspiranti calciatori si sono presentati ai casting utili per selezionare le nuove leve per la stagione 2022/2023. Allenamento e partite, cui hanno partecipato alcuni tra gli artisti della Play2Give, tra i quali ZW Jackson, Moreno e Junior Cally, sotto gli occhi attenti di Diletta Leotta e di Fabio Capello, che per l’occasione è tornato eccezionalmente in panchina, supportando nel processo decisionale il mister Umberto Maria Chiaramonte. In tutto sono stati circa 20 i calciatori selezionati in considerazione non solo delle loro qualità tecniche, ma anche di quelle comportamentali dentro e fuori il campo, e delle capacità di fare gruppo condividendo i valori solidali che guidano la mission della Play2Give. Alla fine dei provini, complice l’attività social delle colonne portanti della Play2Give, l’hashtag #roadtosecondacategoria, che rivela l’obiettivo sportivo della prossima stagione, è andato in tendenza. Anche sabato scorso, accanto alla Play2Give, è scesa in campo GIVOVA per supportare questa importate e significativa tappa del progetto. LEGGI TUTTO

  • in

    La Juve festeggia Fabio Capello, 76 anni oggi

    TORINO – Spegne oggi 76 candeline Fabio Capello, ex giocatore ed allenatore della Juventus. Il club bianconero ha festeggiato “Don Fabio” sui propri canali social con il pù classico dei: “Tanti auguri di buon compleanno a Fabio Capello”. Capello ha vestito la maglia bianconera dal 1970 (arrivando dalla Roma) al 1976 vincendo ben 3 scudetti consecutivi e totalizzando 165 presenze con 27 reti. Capello che poi tornò alla Juve ma da allenatore guidando i bianconeri allo scudetto 2004-05. LEGGI TUTTO

  • in

    Capello gioca il derby: “Vlahovic come Ibra. Belotti, risorgi”

    Fabio Capello ha vinto molto in campo, da giocatore, e ha vinto ancora di più in panchina, come allenatore di alcuni dei club più blasonati d’Italia e d’Europa. […]. Diventa sfizioso, dunque, provare ad anticipare il derby della Mole con chi conosce a fondo l’ambiente bianconero, ma si colloca per lo più sopra le parti. Al punto da ricordare: «Il gol decisivo che feci nel 1971? No, guardi. Per me il derby della Mole è un’altra immagine. É il gol tecnicamente più bello che ho fatto nella mia carriera, spettacolare: stop, controllo, giravolta e rete. A pochi minuti dalla fine. Ma poco dopo, subimmo gol e perdemmo il derby (30 marzo 1975, finì 3-2; ndr). Gioie e dolori… Ma è proprio questo il bello di una stracittadina».

    E questa volta, signor Capello, che derby può venir fuori?

    «Il Toro ha ormai in mente un tipo di gioco e l’ha assimilato perfettamente: interpreterà la partita aggredendo l’avversario, saltandogli addosso, giocando in verticale. La Juve con Vlahovic è diversa da prima: occupa bene il campo e quando riuscirà a liberarsi della pressione dei giocatori del Toro sarà molto, molto pericolosa».

    Vlahovic ha cambiato proprio tutto.

     «Sì, perché mancava un uomo che, ogni qualvolta la squadra entrava in possesso di palla cercasse la profondità. Ronaldo la cercava, ma partendo da lontano. Non era il punto cetrale. Invece adesso con Vlahovic c’è la possibilità sia per Morata di arrivare dall’esterno, sia per Dybala di portar via degli uomini».

    Vlahovic ha detto di avere Ibrahimovic come modello calcistico. Lei ha forgiato il giovane Ibra, imprimendo una svolta alla sua carriera. Al neobianconero cosa consiglierebbe?

     «É giovane, ha forza fisica, velocità, intuito… Gli consiglierei di lavorare ancora e sempre sulla tecncia: in base a quello che ancora gli manca o che può ancora essere migliorato. E’ esattamente quello che feci fare a Ibrahimovic».

    Guarda la galleryJuve, Vlahovic e Zakaria si scaldano per il primo derby in bianconero

    Morata, Vlahovic, Dybala: è un tridente su cui puntare?

     «Sì, perché Morata aiuta e Dybala ha dimostrato di poter avere l’approccio giusto. Se fanno sempre così, possono giocare contro tutti con quel tridente lì perché è un tridente che corre, si sacrifica, si aiuta. Il calcio di adesso è così: innanzitutto devi correre e aiutarti, poi se nella corsa e nell’aiuto c’è la qualità, questo fa la differenza».

    Chiellini per quanto ci stupirà ancora?

    «Pensi che pur giocando all’80 per cento del potenziale fisico che aveva, è il miglior difensore italiano… Anche Mancini spera che sia a posto! E lo speriamo noi come italiani».

    Da capitan Chiellini a capitan Belotti.

    «Belotti a me piace, è un giocatore importante. Farebbe bene anche alla Nazionale tanto per essere chiari. Però dopo quelle grandi offerte che ha avuto, e poi è rimasto al Toro, si è un po’ perso».

     In questi casi è meglio restare dove si è o rimettersi in gioco altrove?

    «Ah, in questi casi bisogna avere la forza della Goggia. Volere, volere, volere e dimostrare. Dire: voglio tornare quello di prima».

    Tutta l’intervista sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTevez, Pirlo, Cuadrado, Dybala, Ronaldo, Bonucci: Juve-Torino allo Stadium LEGGI TUTTO