consigliato per te

  • in

    Giuntoli e Chiellini, la Juve e la Next Gen in cattedra a Coverciano

    Da Firenze a Coverciano, un tragitto breve quello che ha dovuto percorrere Cristiano Giuntoli. Il dirigente della Juventus ieri sera è stato al Franchi per seguire da vicino la vittoria dei bianconeri sulla Fiorentina e questa mattina è stato docente nel corso per Ds nel Centro Tecnico Federale. Ultimi tre giorni di lezioni dal vivo per i corsisti e ad aprire  le danze è stato proprio l’ex Napoli che ha raccontato le sue esperienze professionali confrontandosi proprio con i presenti. Non solo Giuntoli perché nel corso della giornata intereverrà anche Claudio Chiellini, Ds della Next Gen, con Fabio Gatti dell’Atalanta U23 per parlare delle rispettive seconde squadre. Un corso a 360 gradi che abbraccia sia la parte di campo e sia quella più organizzativa e incentrata più al conoscere le norme. 
    Giuntoli-Chiellini a Coverciano
    Cristiano Giuntoli ha aperto queste ultime ore di corso parlando agli allievi illustri che si sono presentati a Coverciano, tra cui l’ex Juve, e ora capo delegazione dell’Italia, Gianluigi Buffon. Oltre al portiere hanno presenziato anche Massaro, Legrottaglie, attualmente dirigente nella Sampdoria di Pirlo, Missiroli, l’ad Grella e il dg Carra del Catania, il team manager e collaboratore di Farioli Simone Ricchio, Marta Carissimi e Isabella Cardone per il calcio femminile. Ultimi tre giorni di corso, dunque, che ha previsto in totale 144 ore di lezione (di cui 24 online). LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer, le domande su Allegri a Chiellini e l’arrivo alla Juve: “Tutto facile”

    “Quando è arrivata la Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d’Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Era un’occasione d’oro. Inoltre, le convocazioni per il Mondiale del 2022 si avvicinavano sempre di più e avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io”. Così Gleison Bremer spiega a ESPN la scelta di passare dal Torino ai bianconeri nell’estate del 2022. Dopo aver collezionato 43 presenze, condite da cinque gol e un assist alla prima stagione, il difensore brasiliano è sempre sceso in campo nelle nove partite di questo campionato saltando solo sei minuti nel finale del match contro l’Atalanta. 804 minuti su 810, numeri che ne rivelano l’importanza nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri. 
    Bremer e il rapporto con Chiellini
    A proposito del rapporto con Giorgio Chiellini spiega: “Gli ho fatto qualche domanda sul club e sullo stile di gioco dell’allenatore, lui si è dimostrato subito disponibile dicendomi: ‘Puoi andare senza paura, sei pronto!’. Dopo quella chiacchierata è stata una scelta facile. Gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme”. Sui connazionali e compagni Danilo e Alex Sandro: “Mi hanno dato il benvenuto e mi hanno aiutato a capire cosa fosse la Juventus. Anche grazie a loro il mio adattamento e il mio inserimento nel gruppo non è stato difficile. La scorsa stagione abbiamo persino formato un trio di difensori centrali tutto brasiliano”. 
    Berhalter dalla Juve: colloquio con Weah e McKennie, abbracci con Allegri LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer diventa Chiellini: la scarpata di Kean e il turbante icona

    TORINO – Gleison Bremer come Giorgio Chiellini. Il difensore della Juventus ha dovuto ricorrere all’iconico “turbante” dopo uno scontro di gioco avvenuto in occasione della rete del vantaggio bianconero nel derby contro il Torino. Bremer è stato colpito in testa, involontariamente, da Moise Kean mentre l’attaccante eseguiva una rovesciata per mettere in mezzo la sfera nell’azione convulsa che ha portato poi il gol di Gatti. Il brasiliano, ex di giornata, è rimasto a terra dolorante per diversi minuti ricevendo il trattamento medico che spesso l’ex leggenda bianconera era sottoposta per poi tornare in campo a lottare. LEGGI TUTTO

  • in

    Chiellini, primo gol con i Los Angeles FC e dedica ad Astori

    LOS ANGELES (California) – È arrivato il primo gol di Giorgio Chiellini con la maglia dei Los Angeles FC. Ed è arrivato proprio nel giorno in cui veniva celebrato il quinto anniversario della morte di Davide Astori. Una coincidenza che non è passata certo inosservata per l’ex capitano della Juventus, che subito dopo aver segnato ai Portland Timbers la rete del provvisorio 1-0, ha fatto il gesto del saluto militare e poi ha rivolto un bacio verso il cielo. LEGGI TUTTO

  • in

    Chiellini torna alla Juve: l’incontro con Allegri e l’abbraccio con la squadra

    TORINO – “Guardate chi è venuto a trovarci oggi!”. Così, sul proprio account ufficiale Twitter, la Juventus – allegando quattro foto che immortalano l’emozionante reunion – documenta la visita di Giorgio Chiellini alla Continassa. Al termine della seduta mattutina dei bianconeri, orfana dei calciatori impegnati in Qatar (o freschi di eliminazione ed attualmente in vacanza), l’ex capitano ha salutato i vecchi compagni presenti, prima di lasciarsi andare ad un intenso abbraccio con l’allenatore Massimiliano Allegri.

    Chiellini, passato in estate a parametro zero al Los Angeles Fc dove chiuderà la propria straordinaria carriera, potrebbe tornare a Torino in un futuro neanche troppo lontano in qualità di dirigente.  LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, perché c'è sempre bisogno di bandiere come Del Piero e Chiellini

    Alessandro Del Piero (705 presenze in gare ufficiali, primo assoluto) e Giorgio Chiellini (561, terzo dietro a Buffon, 685). In rigoroso ordine di fedeltà, sono i due Capitani simboli della grandezza bianconera, scandita dalle rispettive, inimitabili carriere e da un letterale, pervicace attaccamento alla maglia che nessuna tempesta può scalfire. Nemmeno quella scatenatasi dalle 21.28 del 28 novembre 2022, quando il terremoto dirigenziale ha scosso la Juve sin nelle fondamenta. John Elkann ha imposto le dimissioni del Cda presieduto da Andrea Agnelli; ha nominato Maurizio Scanavino nuovo direttore generale; ha indicato Gianluca Ferrero quale nuovo presidente, la cui nomina verrà ratificata il 18 gennaio all’atto dell’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione che risulterà essere il governo chiamato a fronteggiare lo stato d’emergenza, nella morsa delle giustizie ordinaria e sportiva. Avvocati, tributaristi, professionisti di fama, tutti fedelissimi del Signor Exor che la crisi sta gestendo in prima persona. Ma quali uomini di calcio governeranno la Juve? La risposta, esemplare, l’ha data oggi Alessandro Del Piero: “La Juventus è una parte della mia vita, e nemmeno piccola. Per la mia storia, non sarò mai altro da quei colori. Come tutti i tifosi, seguo questa vicenda con grande attenzione e trasporto. Anche per il mio lavoro e il mio ruolo pubblico, in situazioni come queste inevitabilmente mi vengono chiesti commenti, e altrettanto inevitabilmente si scrive e si dice tanto. Questo però è un momento delicato per il club e adesso l’unica cosa che conta e che può fare chi ama la Juventus è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali il club è stato affidato, per guidarlo in questa fase così complessa. E’ un compito di grande responsabilità che merita tutto il nostro supporto, è il momento di essere ancora più juventini. Per questo credo sia giusto non commentare notizie e indiscrezioni, che magari possono poi tramutarsi in speculazioni. Così faccio oggi e così farò per i prossimi giorni. Ci tengo soltanto ad augurare buon lavoro a tutti coloro che oggi si stanno occupando della Juventus, lo faranno con la professionalità, la dedizione e la passione – ne sono certo – che meritano il Club, i tifosi, la nostra maglia”. Del Piero, come Chiellini, è pronto: se la Juve chiama, in qualunque momento, loro rispondono presente. Subito. Sempre.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Del Piero e Chiellini, forse in un futuro riassetto della Juve

    TORINO-  Se il calcio aiuta a sognare, gli idoli portano allo zenit le emozioni che il pallone smuove nell’animo. E allora per il popolo juventino questo momento di rivoluzione profonda, con il cambiamento della governance a seguito delle dimissioni corali del Consiglio d’amministrazione, è destinato a rimanere impresso nella memoria. I momenti di cambiamento non solo rappresentano un addio al passato – in questo caso secco più che mai – ma anche l’arco temporale in cui si gettano le basi per il futuro. Che da sempre è l’orizzonte preferito dai tifosi, di qualunque bandiera. Perché è nel domani che si possono proiettare le speranze più o meno avverabili, più o meno realistiche.Sullo stesso argomentoNasce una nuova Juventus: cosa è successo e cosa succederàJuventus

    E allora, con il cambio di presidenza, atteso nella concretizzazione per il 18 gennaio, quando si riunirà l’assemblea dei soci, risulta quasi fisiologico registrare indiscrezioni, voci, rumors e desiderata che in questi giorni convulsi si intrecciano con una rapidità ingovernabile confondendo le diverse identità. Sta di fatto che il comunicato di ieri mattina presto, in cui Exor, l’azionista di maggioranza della Juventus, ha anticipato il futuro presidente indicando il nome di Gianluca Ferrero, ha mitigato il florilegio di potenziali candidati alla successione di Andrea Agnelli, ultimo numero a sedersi sulla poltrona presidenziali dal maggio del 2010 al 28 novembre 2022. Dunque hanno subito uno stop importante le suggestioni che sono comparse.

    Sullo stesso argomentoJohn Elkann: “Grazie Andrea, la Juve continuerà a vincere”Juventus

    Il ritorno di Chiellini e Del Piero

    Da Alessandro Del Piero, icona assoluta nell’immaginario della tifoseria con il suo primato di presenze e gol realizzati con la maglia della Juventus (705 e 290) a Michel Platini, altro ex numero dieci capace di illuminare con la sua classe le vittorie che ha saputo ottenere in bianconero. E Alex, ha detto: «A Torino ho ancora casa, e il legame è sempre forte».

    Sullo stesso argomentoDel Piero e il ritorno alla Juventus: “Legame profondo, ho ancora casa a Torino”Juventus

    Ma ecco poi i nomi di Giorgio Chiellini, ormai ai titoli di coda della carriera che lo ha recentemente visto trionfare in Mls con la maglia dei Los Angeles Fc, vincitori del titolo statunitense, oppure dell’ex centrocampista Claudio Marchisio. Una cosa è certa: almeno per la prima fase, quella in cui la società dovrà mettere a posto i conti e fronteggiare le contestazioni della Procura di Torino e della Consob, si andrà avanti con la nuova governance tecnica che prevede Gianluca Ferrero presidente e Maurizio Scanavino direttore generale. Ciò però non significa che anche a livello apicale non si possa registrare la presenza di una figura competente calcistica, con l’ingresso di una delle figure sopra citate, o una promozione interna, ogni riferimento a Cherubini non è puramente casuale. 

    Sullo stesso argomentoJuve, perché si sono dimessi tutti? Cosa è successo nel CdA di lunedìJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO