consigliato per te

  • in

    Chiesa azzoppato da Alex Sandro: ancora fuori dal gruppo, dubbio per Napoli

    Mancano pochi giorni alla sfida contro il Napoli e Chiesa resta ancora in dubbio. Ieri, 28 febbraio, l’attaccante della Juventus è rimasto a terra dolorante dopo uno scontro con Alex Sandro e ha interrotto la seduta di allenamento su consiglio di Allegri, dopo qualche prova. Ora le condizioni non sono migliorate, sente ancora dolore e non è riuscito a lavorare con il resto della squadra. Un momento sfortunato per il bianconero che non riesce a trovare continuità.
    Chiesa-Alex Sandro: cosa è successo
    Durante la classica partitella a ranghi ridotti, davanti anche a 400 tifosi, Chiesa in un’azione di conduzione ha provato a saltare Alex Sandro e ha rimediato una botta alla caviglia, a causa dell’intervento in ritardo del brasiliano. Gli è stato applicato del ghiaccio spray dai medici e poi ha riprovato a rientrare in campo con il resto del gruppo, senza però riuscirci. Dopo circa 24 ore la situazione non è migliorata e la sua convocazione per la sfida contro il Napoli al Maradona è in bilico. Un altro problema che si va ad aggiungere ai precedenti al ginocchio, che gli hanno fatto saltare le partite con Salernitana, Lecce ed Empoli. Un periodo decisamente negativo per il giocatore della Juventus, con il gol che manca da sei partite e una forma fisica che non ingrana.   LEGGI TUTTO

  • in

    “Yildiz maturo come lo erano Baggio e Maradona. Chiesa? Parlai con il padre…”

    “Yildiz promette bene, ha solo 18 anni. Il ragazzo ha già dimostrato di avere non solo tecnica da vendere, ma anche grande personalità. Sarà un campione sicuramente, per me è già maturo al 100% come lo erano Maradona e Baggio alla sua età”- ha detto Antonio Caliendo, storico procuratore sportivo, a Tv Play. Anche all’estero lo hanno notato e su di lui sono caduti gli occhi delle big inglesi.
    “Yildiz titolare, Chiesa non è continuo”
    “Io la maglia da titolare a Yildiz la darei subito” – ha poi precisato Caliendo. Il turco dall’eurogol contro il Frosinone, al suo esordio da titolare in Serie A,  è ormai entrato nelle rotazioni di Allegri, anche se nelle ultime settimane è stato anche al centro di qualche dibattitto, viste le panchine negli ultimi match. Poi il procuratore ha proseguito parlando anche del suo diretto concorrente nel 3-5-2: “Sono un ammiratore di Chiesa e devo dire che è un grandissimo calciatore ma non ha continuità. Ricordo un colloquio tra me e il padre di sei o sette anni fa: Federico era ancora ventenne nella Fiorentina E pensavo che potesse giocarsela addirittura con Ronaldo nel ruolo del portoghese. Sono stato un po’ deluso per i risultati e per la continuità che non ha avuto fino adesso”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Juve, la formazione ufficiale di Allegri per la sfida scudetto

    TORINO – Cresce l’attesa per il Derby d’Italia che potrebbe valere una stagione. In caso di successo dell’Inter, infatti, i nerazzurri di Simone Inzaghi scapperebbero a +4 in classifica, con un potenziale +7, considerando il match da recuperare con l’Atalanta, che metterebbe una seria ipoteca sullo Scudetto. Al contrario, la Juventus, al momento distante una lunghezza e con un match giocato in più, potrebbe mettere nuova pressione ai rivali dopo il mezzo passo falso con l’Empoli. Per il big match, in programma domenica sera al Giuseppe Meazza di Milano, con tutta probabilità Massimiliano Allegri recupererà due pezzi da novanta assenti nelle ultime uscite stagionali.

    Chi in porta e in difesa nella Juve che affronta l’Inter

    In porta agirà ancora Wojciech Szczesny, protetto dai confermatissimi Gatti sul centro-destra, Bremer nel mezzo della linea a tre e capitan Danilo sul centro-sinistra. Convocato il neo-acquisto Djalò. Pronti a subentrare in caso di evenienza Rugani e Alex Sandro, mentre l’unico assente – dalla seconda parte della scorsa stagione – è Mattia De Sciglio. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Juve, la probabile formazione di Allegri per la sfida scudetto

    TORINO – Cresce l’attesa per il Derby d’Italia che potrebbe valere una stagione. In caso di successo dell’Inter, infatti, i nerazzurri di Simone Inzaghi scapperebbero a +4 in classifica, con un potenziale +7, considerando il match da recuperare con l’Atalanta, che metterebbe una seria ipoteca sullo Scudetto. Al contrario, la Juventus, al momento distante una lunghezza e con un match giocato in più, potrebbe mettere nuova pressione ai rivali dopo il mezzo passo falso con l’Empoli. Per il big match, in programma domenica sera al Giuseppe Meazza di Milano, con tutta probabilità Massimiliano Allegri recupererà due pezzi da novanta assenti nelle ultime uscite stagionali.
    Chi in porta e in difesa nella Juve che affronta l’Inter
    In porta agirà ancora Wojciech Szczesny, protetto dai confermatissimi Gatti sul centro-destra, Bremer nel mezzo della linea a tre e capitan Danilo sul centro-sinistra. In attesa delle convocazioni ufficiali di Allegri, potrebbe ricevere la prima chiamata il neo-acquisto Djalò. Pronti a subentrare in caso di evenienza Rugani e Alex Sandro, mentre l’unico assente – dalla seconda parte della scorsa stagione – è Mattia De Sciglio. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve al lavoro verso l’Inter: come stanno Chiesa, McKennie e Rabiot

    Questo pomeriggio i bianconeri sono concentrati prima sul possesso palla e sul lavoro di ripartenza e di azioni veloci che hanno coinvolto l’intero gruppo. Poi, per concludere la sessione di allenamento, la consueta partitella lavorando sempre sotto pressione. Ad essere sicuro di saltare il Derby d’Italia è Arkadiusz Milik, dopo l’espulsione rimediata contro l’Empoli. Alcuni elementi all’interno della rosa bianconera sono invece sottoposti ad attenta valutazione. Quest’oggi allenamento in gruppo per Weston McKennie e Federico Chiesa. Non era invece presente Adrien Rabiot, che ha svolto lavoro personalizzato. Il centrocampista francese, che ha giocato l’ultima gara lo scorso 16 gennaio contro il Sassuolo all’Allianz Stadium, si aggregherà al resto dei compagni nella giornata di domani. Dopo il mancato passaggio all’Atletico Madrid, Moise Kean ha fatto il suo rientro e proseguirà con il programma di riatletizzazione. Domani, intanto, è prevista una seduta pomeridiana di allenamento. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, come sta Chiesa: prognosi ancora incerta. E l’ipotesi Bernardeschi…

    Con la finestra del mercato invernale che si sta per chiudere, mancano appena 11 giorni al primo febbraio quando alle 20 suonerà il gong, la Juventus resta vigile e attiva sia in fase di uscita che di entrata. Cominciamo dalla situazione di Djalò. Il difensore portoghese, dopo essere atterrato in Italia, ha svolto al J Medical le consuete visite di rito che lo porteranno a firmare il contratto con il club bianconero sino al 2028.
    Per lui inizierà un periodo di ambientamento con la nuova squadra di Massimiliano Allegri, mirato a completare il recupero dall’intervento al legamento crociato del ginocchio subito a marzo. E in questa seconda parte di stagione dovrebbe già anche fare il suo esordio. Il lusitano, un gigante destinato a rappresentare uno dei pilastri del muro bianconero per la prossima annata insieme alle altre torri Danilo, Bremer e Gatti, è costato 3.5 milioni più bonus a fronte di determinati risultati sportivi individuali e collettivi, oltre al 10 per cento che dovrà essere corrisposto ai francesi in caso di futura vendita. Ma non basta. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, rischio Chiesa e Rabiot. Prudenza Allegri: cosa filtra dall’allenamento

    TORINO – Di sicuro il Sassuolo in questa stagione non porta bene alla Juventus. All’andata in casa dei neroverdi la squadra bianconera è incappata nell’unica giornata storta (per usare un eufemismo) e nell’unica sconfitta. Anche per merito degli uomini di Dionisi, certo, ma è innegabile che i bianconeri ci misero molto del loro (e l’arbitro pure, vista la mancata espulsione di Berardi a inizio ripresa, inserita dal designatore Rocchi tra gli otto errori arbitrali del girone d’andata).
    Juve, il punto in vista del Sassuolo
    In attesa di vedere se martedì gli uomini di Allegri riscatteranno quel passo falso maldestro, neanche l’avvicinamento alla partita di ritorno è stato finora molto fortunato: le ammonizioni rimediate a Salerno hanno portato alla squalifica di Gatti e McKennie e Rabiot ha accusato un sovraccarico muscolare alla coscia destra che lo ha tenuto fuori dai convocati per il quarto di Coppa Italia con il Frosinone e lo ha costretto ad allenarsi a parte anche ieri. Questo per l’ultima settimana: sono da aggiungere i problemi di Chiesa per il colpo al ginocchio sinistro subito alla vigilia della sfida di Salerno e quelli alla tibia per Kean (peraltro in uscita). Insomma, Allegri rischia di trovarsi a dover affrontare i neroverdi senza diversi elementi importanti (ai quali sono sempre da aggiungere il lungodegente De Sciglio e i “lungosqualificati” Pogba e Fagioli). LEGGI TUTTO