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    Chiesa, Juve in ansia: si ferma in allenamento, problema muscolare

    Juve, le condizioni di Chiesa

    La risonanza è risultata negativa, escludendo dunque possibili lesioni. La sua presenza nell’importante sfida contro la squadra di Juric, in ogni caso, dipenderà dall’allenamento in programma domani. Se dovesse prenderne parte, ci sarà una possibilità di vederlo in campo. Si tratta dunque di un altro problema per Max Allegri, che ancora non sa se potrà fare affidamento anche su Dusan Vlahovic. Il rischio di non avere entrambi per la sfida contro la squadra di Juric dunque c’è, ma le condizioni sono ancora da monitorare. LEGGI TUTTO

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    Chiesa e le 100 presenze con la Juve: post social dedicato ai tifosi

    Chiesa, fede Juve
    Chiesa, che ha iniziato la stagione con quattro gol e un assist in sei presenze, ha a sua volta utilizzato il web per ringraziare i tifosi per i tantissimi messaggi ricevuti, intrisi di affetto e stima nei suoi confronti, con un post su Instagram. Una foto in cui avanza palla al piede accompagnata da un messaggio: “100 con questa maglia! Grazie per il vostro costante supporto, come sempre, Fino Alla Fine Forza Juventus!” LEGGI TUTTO

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    Vlahovic nella storia Juve con la doppietta a Sarri: il dato

    I numeri non mentono e quelli aggiornati dopo il successo per 3-1 dei bianconeri contro la Lazio restistuiscono uno scenario incoraggiante, che gratifica i due attaccanti della Vecchia Signora. Gol, due per il serbo, che pesano, decidono, ed il cui valore è stato analizzato anche da Opta attraverso la lente d’ingrandimento dell’approfondimento statistico.
    Vlahovic da record, Chiesa macchina da gol
    Dunque, Dusan Vlahovic è il primo giocatore nella storia della Juventus a segnare almeno quattro gol nelle prime quattro gare dei bianconeri in una stagione di Serie A per due annate consecutive. Federico Chiesa ha, invece, segnato cinque gol nelle ultime sette presenze in massima serie: tanti quanti ne aveva segnati nelle precedenti 48. Crescita è la parola che sintetizza il momento di Vlahovic, Chiesa e della Juve. Se sono rose… LEGGI TUTTO

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    Chiesa, infortunio e sollievo: risonanza negativa, le condizioni

    TORINO – L’ansia per Federico Chiesa viene frenata dalla risonanza magnetica effettuata nel primo pomeriggio. L’esame strumentale ha escluso lesioni all’adduttore che sarebbe solo affaticato. Chiesa ha quindi lasciato il ritiro della Nazionale a Coverciano per la la vicinanza dei due impegni con la Nazionale (domani contro la Macedonia e martedì contro l’Ucraina a San Siro) che non avrebbe lasciato spazio al suo utilizzo. La decisione è stata quindi condivisa con i medici della Nazionale e con il neo ct Spalletti. Da domani Chiesa inizierà un percorso di recupero con lo staff bianconero che potrebbe anche portarlo a giocare contro la Lazio, anche se per il momento prevale la prudenza.

    Chiesa, con la Lazio in panchina?

    Resta, comunque, certa la mancanza di lesioni e, quindi, di preoccupazione per uno stop prolungato. Chiesa potrebbe andare in panchina contro la Lazio (sabato ore 15) e comunque essere disponibile a partire dal primo minuto per l’impegno successivo dei bianconeri sabato 23 contro il Sassuolo (ore 18). C’è, insomma, ottimismo, ma tutto viene gestito con cautela, anche per evitare che il giocatore possa effettivamente aggravare il piccolo inconveniente muscolare. LEGGI TUTTO

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    Juve: il bianco e il nero. Dopo 270 minuti, cosa va e cosa non va

    Prima sosta del campionato, prima analisi: cosa ha funzionato bene e cosa meno nella Juventus in queste prime tre giornate? Ha funzionato l’attacco: la squadra di Allegri ha segnato sei gol in due partite (più tre annullati per fuorigioco minimi) ed è la terza formazione della Serie A per xGol creati (il dato che indica, sulla base di dati statistici storici relativi a tipo di conclusione, distanza, posizione ecc., quante reti una squadra dovrebbe aver segnato in base ai tiri fatti). Al di là dai dati, è evidente la crescita – anche nell’atteggiamento – di Chiesa e Vlahovic, che si sono chiaramente lasciati alle spalle i problemi fisici e stanno affinando l’intesa: intesa che presenta ancora ampi margini di crescita. LEGGI TUTTO

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    Chiesa bomber: la sfida di Allegri dopo aver vinto la scommessa su Rabiot

    TORINO – Certi amori sbocciano con il tempo: al terzo anno insieme Massimiliano Allegri e Federico Chiesa mettono in scena prove di felling. Più da parte del tecnico, a dire il vero, mentre il giocatore a parole resta ancora critico, elogiando il lavoro di Magnanelli. Il campo dice però che la rinascita dell’attaccante passa dal nuovo ruolo e dall’obiettivo in termini realizzati che il tecnico gli ha assegnato: seconda punta al fianco di Dusan Vlahovic con la prospettiva di arrivare a 16 gol. Uno stimolo e una grande responsabilità che il Conte Max ha affidato a uno degli uomini più talentuosi della rosa che, però, sotto la sua gestione finora aveva brillato soltanto a tratti.
    Chiesa, Pirlo e Mancini prima di Allegri
    L’exploit di domenica a Udine, in gol dopo appena 108 secondi, al primo pallone toccato, ha confermato come i cambiamenti possano dare i suoi frutti. Determinante nella Juventus di Pirlo e all’Europeo con Mancini, al ritorno di Allegri sulla panchina bianconera Chiesa si era quasi involuto, prima che il serio infortunio lo costringesse a un lungo stop e a una ripresa in salita, tanto che l’anno scorso Allegri non lo ha considerato un titolare. Il giocatore e il tecnico hanno sempre faticato a capirsi: Allegri chiedeva a Chiesa di giocare più con i compagni e di gestire meglio i momenti del match. Niente testa bassa e puntare avversario e porta, niente strappi a cento all’ora, ma più lucidità, sapere quando tenere e giocare la palla e quando invece dribblare e tirare. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: Cambiaso top, Vlahovic allontana Lukaku, Chiesa da biliardo

    La Serie A 2022/23 della Juventus inizia nel migliore dei modi. La squadra di Allegri è tornata a volare, superando in trasferta l’Udinese per 3-0: Chiesa, Vlahovic (su rigore) e Rabiot a segno. Una risposta diretta a Napoli e Inter: compatta, aggressiva e tosta, la Juve travolge la formazione di Sottil e manda subito un messaggio alle rivali scudetto. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Juve 0-3: la festa di Allegri la firmano Chiesa, Vlahovic e Rabiot

    Attenti a quei due. Se Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dovessero superare indenni le colonne d’ercole del calciomercato e le trappole dei bilanci da sistemare, la Juventus si troverebbe già in casa una coppia d’attacco da Scudetto. Il numero 7, già incensato da Allegri come arrivato “con una gamba diversa” a questa stagione, sembra essere ritornato ai livelli pre crociato e aver travasato la sofferenza di tanti mesi nel serbatoio del cinismo che un fuoriclasse deve tenere sempre pieno; al numero 9, glaciale su rigore che di fatto chiude subito la partita, sembra aver fatto molto bene tutta la messa in discussione e il balletto Lukaku: prestazione da protagonista, dentro la partita, e doppietta negata solo da un fuorigioco di un compagno di squadra. Ah, poi c’è la costante Rabiot, ma quella nella matematica allegriana era già considerata come inevitabile.

    Chiesa spietato, Vlahovic sigilla, Rabiot puntuale

    Novità Udinese rispetto all’anno scorso: Kabasele nel terzetto difensivo, Ebosele ed Elanga sugli esterni e Zarraga al posto di Samardzic, che Pozzo ha confermato essere sul mercato. Anche la Juventus cambia le fasce: Weah e Cambiaso facce ed energie nuove per Allegri che si gode il vantaggio dopo neanche due minuti, Vlahovic ruba palla sulla trequarti e innesca Chiesa, destro a incrociare che fredda spietato Silvestri. Esultanza col dito indice alzato e l’urlo “una, una”, come a dire mi basta un pallone per decidere, ricordando Cristiano Ronaldo a Cardiff dopo aver firmato l’1-0 al primo pallone toccato, firma sul regalo Champions al Real Madrid contro i bianconeri. LEGGI TUTTO