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    Pecchia: “Parma, Juve esame giusto. Una cosa sarà decisiva. Man…”

    Pecchia, conferenza Juventus-Parma
    Pecchia ha ricordato i momenti alla Juve: “Dal punto di vista umano ho conosciuto tante persone che mi hanno arricchito”. E sulla squadra: “È l’esame giusto, noi siamo la squadra più giovane della Serie A ma affrontiamo un top club con una rosa altrettanto giovane. Hanno un’idea chiara e vogliono giocare, mi auguro che ci sia una bella prestazione e una bella sfida. Bisognerà gestire le emozioni e indirizzarle sul campo su quello che dobbiamo fare, restando, ancora una volta, fedeli ai nostri principi. Difendendo e giocando per andare a fare gol”.

    Sulla gara tra Inter e Juve: “Mi è piaciuto di più, oltre all’organizzazione, una squadra che ha creduto nel risultato fino alla fine, non ha mollato. C’era un momento che poteva soccombere, ma è rimasta aggrappata al risultato con solidità, ed è venuto fuori il DNA della squadra bianconera”.
    Le condizioni del gruppo e il dubbio Man
    Pecchia ha poi parlato del percorso: “Il nostro percorso è questo, abbastanza chiaro. Mi piacerebbe vedere una certa solidità e un certo equilibrio che abbiamo mostrato nelle ultime partite. Ma anche nella fase di possesso, quando dobbiamo andare ad attaccare, essere sbarazzini, leggeri e con la voglia di attaccare gli spazi, giocare in velocità, per andare a fare gol”. Una sfida sulle fasce: “La partita si gioca qui, loro hanno calciatori di qualità e di velocità. Ma anche noi li abbiamo. Però sappiamo che cosa affrontiamo, chi abbiamo di fronte, che ha una struttura ed è forte in tutti i reparti”.
    Sulle condizioni del gruppo: “Il gruppo nel complesso sta bene ma non tutti sono nella stessa condizione. Qualcuno è in crescita come Charpentier, Almqvist e Cancellieri, altri invece stanno recuperando da infortuni come Benedyczak ed Estevez. Osorio torna in gruppo e possiamo di essere quasi al completo. Man? È una situazione particolare, perché dopo la stagione straordinaria che ha disputato, ha avuto gli Europei, continua a giocare e anche tanto. Il suo inserimento è quello di un calciatore forte e per noi importante, probabilmente anche in questo momento, dal punto di vista atletico, sta vivendo un calo fisiologico”.
    I convocati del Parma
    Questo l’elenco dei convocati di Pecchia:
    Portieri: 1 Chichizola, 40 Corvi, 31 Suzuki.Difensori: 4 Balogh, 26 Coulibaly, 15 Delprato, 46 Leoni, 3 Osorio, 5 Valenti, 14 Valeri.Centrocampisti: 10 Bernabé, 23 Camara, 8 Estévez, 20 Hainaut, 27 Hernani, 16 Keita, 19 Sohm.Attaccanti: 11 Almqvist, 7 Benedyczak, 13 Bonny, 22 Cancellieri, 9 Charpentier, 61 Haj, 98 Man, 28 Mihaila. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Buongiorno colonna del Napoli”. Poi la frase sul test di Ventrone

    Napoli, il commento di Conte sul mercato

    La conferenza inizia subito con il tema mercato: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane. Lo stessovale per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”.

    Quindi sull’ultima stagione degli azzurri: “È inevitabile che certe scorie non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì. Nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria. Ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo per rinfrescarci la memoria”.

    Napoli, Conte su Osimhen e lo scudetto

    Conte ha poi affrontato il tema del futuro di Victor Osimhen: “È un top player, un professionista con cui io ho parlato a lungo. È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Quello che conta è il presente, del futuro non mi interessa”.

    Sullo scudetto: “È stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions e -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato proprio l’Inter, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto… Detto questo, a me questi giochino non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurd e ingiustificabile. Abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico.”

    Napoli, Conte: “Ho trovato un gruppo consapevole”

    Quindi un commento sulla squadra dopo i primi giorni di ritiro: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Il ritiro? Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto. In albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    Napoli, Conte: “Kvara e Di Lorenzo? Promessa mantenuta”

    Conte è poi tornato a parlare delle situazioni legate a Kvaratskhelia e Di Lorenzo: “Il presidente mi aveva promesso che sarebbero rimasti ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

    Spazio poi al campo, con la sceltra tra la difesa a tre e quella a quattro: “Noi lavoreremo su un tipo di costruzione che va bene per entrambe. Cambierà il tipo di pressione che puoi andare a fare in campo. Anche il mercato è stato fatto in funzione di questa idea con calciatori come Buongiorno e Di Lorenzo. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei nostri calciatori, dando spazio alla qualità di giocatori come Kvara e Politano. La situazione è chiara dal punto di vista tattico, non voglio una squadra passiva. Dobbiamo fare la partita, poi è chiaro che quando giochi contro una squadra più forte devi anche saperti difendere”.

    Napoli, Conte sull’addio di Zielinski

    L’allenatore ha commentato il centrocampo a sua disposizione dopo l’addio di Zielinski: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Lo stesso vale per Folorunsho, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non è previsto l’arrivo di un nuovo centrocampista, poi in caso di cessione ci penseremo”.

    Conte non dimentica Ventrone: “Faremo lo yo-yo test”

    Conte ha poi dimostrato di non aver dimenticato l’ex preparatore atletico Gian Piero Ventrone, scomparso nel 2022, citando il metodo d’allenamento dello yo-yo test: “Lo faremo in corso d’opera, da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta. L’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. Quando a volte mi dicono se davvero facevano quelle corse… è inevitabile che c’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    Napoli, l’idea di Conte su Raspadori e Lindstrom

    L’allenatore ha parlato del possibile ruolo dei due calciatori nell’attacco del Napoli: “Per quanto riguarda Lindstrom, lui faceva l’esterno alto nel 3-4-3 al Francoforte. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per quel che riguarda Raspadori, è un calciatore per cui ho in mente un ruolo da sottopunta, ma sicuramente non in fascia. Poi mi aspetto delle risposte forti da parte di tutti”.

    Su Oriali che invece lo ha seguito dopo il percorso insieme all’Inter: “Abbiamo avuto il piacere di conoscerci in Nazionale, dove mi è stato proposto da Tavecchio. Siamo partiti insieme in Nazionale e poi l’ho riportato con me all’Inter e gli ho chiesto di accompagnarmi in questa esperienza al Napoli. Lui poteva stare anche a casa, ed invece ha accettato di buon grado di venire con me. È un po’ il mio braccio destro. È una persona molto importante per me e mi fa piacere che mi abbia seguito qui con grande entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    Palladino: Maldini una perla. Tanti miei ragazzi possono ambire all’Italia

    “Maldini ha tirato fuori una perla”. Così Raffaele Palladino ha commentato il gol vittoria del suo Monza contro un Cagliari arcigno e ben messo in campo da Ranieri. Non una gran partita per i brianzoli, come ha detto anche il tecnico biancorosso, ma la prodezza del figlio d’arte ha permesso alla squadra di trovare tre punti importanti e rispondere subito presente alla vittoria del Torino a Udine. Un botta e risposta a distanza con vista sull’Europa perché sognare non costa nulla: “Ci proveremo”.
    Monza-Cagliari, le parole di Palladino
    Raffaele Palladino ha analizzato in conferenza stampa la vittoria sul Cagliari: “Non abbiamo giocato bene tecnicamente per merito loro, ma è stata una vittoria bellissima. Dopo il gol di Daniel è uscito lo spirito della squadra e non abbiamo mai rischiato”. Sugli obiettivi il tecnico non si sbilancia troppo ma avvisa le avversarie per l’Europa: “Dobbiamo essere la mina vagante. Ce la giocheremo contro grandi squadra, non era il nostro obiettivo ma daremo il massimo. Vogliamo comunque superare il record di punti fatto lo scorso anno”. 
    Sulla squadra e l’assenza di giocatori del Monza dalla lista dei convocati dell’Italia: “Spalletti è un grande Ct e tanti dei miei ragazzi possono ambire alla maglia azzurra. Si stanno allenando al massimo e speriamo a fine campionato qualcuno possa essere nella lista”. Sul futuro: “Non si conosce. La dirigenza vi dirà tutto sull’argomento, ma per adesso penso alle nove finali che ci aspettano. Poi per quanto mi riguarda del mio futuro ci penseremo a fine stagione”. A chiudere su Maldini: “Ha tirato fuori una perla che ci ha portato in vantaggio. Ha talento e tiro, ha messo la palla all’incrocio. Non stava facendo bene e gliel’ho detto. E’ un ragazzo serio che mi piace molt e deve dare continuità alle sue prestazioni”.  LEGGI TUTTO

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    Palladino rivela l’esito del ricorso di Gomez: “Lo comunicherà la società”

    Genoa-Monza è sfida tra le due squadre rivelazione di questa stagione. Da un lato c’è Gilardino capace di portare le sue idee e il suo gioco anche in Serie A dopo la fantastica promozione dalla cadetteria, mentre dall’altra Palladino si conferma sulla scia dell’anno scorso. Una partita tra due allenatori giovanissimi e con un modo di giocare simile per interpretazione della gara stessa e per idee. Nell’ultimo turno sono usciti sconfitti rispettivamente contro Inter (2-1 meritando qualcosa di più) e con la Roma (4-1) e sono separati da soli tre punti con i brianzoli avanti. In conferenza stampa parla Raffaele Palladino che annuncia anche alcune novità riguardanti il ricorso sulla squalifica per doping di Gomez. 
    Genoa-Monza, conferenza Palladino
    Raffaele Palladino ha voluto analizzare come prima cosa la questione Gomez: “Il ricorso è stato respinto da quello che so, ma la società lo comunicherà a breve”. Poi è tornato a parlare della partita contro i rossoblù in programma sabato sera: “Sono legatissimo sia alla città che al Genoa, in quelle stagioni ci siamo tolti grandi soddisfazioni con il maestro come Gasperini. Come squadra devo dire che stanno facendo un campionato bellissimo, ho visto una loro crescita e sono molto forti. Non è una sfida tra me e Gilardino, dovremo andare là con personalità”.
    E sugli obiettivi: “Penso solo alla prossima partita, non so nemmeno chi affronteremo tra una settimana. Sono abiutato a non guardare troppo a lungo termine”. E sul futuro e l’interesse della Lazio: “Bisogna avere rispetto per Sarri, queste cose non mi interessano perché sono extracampo. Il mio futuro è la gara col Genoa”. A chiudere un pensiero sull’Europa: “Il nostro obbiettivo è solo fare bene con il Genoa. Questo club aveva come obbiettivo la salvezza e siamo vicini a centrarla. Tutto ciò che verrà dopo sarà un di più. Davanti al Monza ci sono squadre più forti. Ci proveremo ma sarà difficile arrivare dalla parte destra della classifica”. LEGGI TUTTO

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    Gilardino esalta l’Inter: “Tra le prime in Europa, senza punti deboli”

     
    Inter-Genoa, conferenza GilardinoAlberto Gilardino ha analizzato la prossima sfida contro l’Inter: “Dobbiamo continuare a interpretare le gare con spirito di sacrifico e umiltà, atteggiamento e prestazione. I ragazzi si meritano una partita di questo tipo per il percorso che stanno facendo. Sono una delle migliori in Europa e il merito è di Inzaghi per quanto sono riusciti a fare e dimostrare in questi anni. Dovremo esaltarci anche nei momenti di difficoltà”. E sui punti deboli degli avversari: “A oggi hanno dimostrato di non averne. In difesa non c’è Acerbi e gioca Pavard o De Vrij. Ha Carlos Augusto e Dumfries. In mezzo non gioca Calhanoglu ma c’è Asllani. Davanti c’è Sanchez, Lautaro… Noi dovremo avere coraggio e sofferenza quando non avremo il pallone e al contrario personalità in fase di possesso”. 
    Poi un commento sulle statistiche e i paragoni con l’allenatore dei nerazzurri: “Lavoro, lavoro e lavoro. Rispecchia la volontà che cerco di trasmettere alla squadra e che mi porta qui al campo per motivare il mio staff e i ragazzi per superare il limite. Tutto questo mi rende felice ma non basta”. Sugli infortunati: “Haps, Matturro e Ankeye saranno ancora fuori. Vasquez è recuperato”. In chiusura un commento sugli episodi arbitrali: “Siamo umani e facciamo errori, non mi va di polemizzare e voglio pensare alla mia squadra”.  LEGGI TUTTO

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    D’Aversa, conferenza Lecce-Inter: “Non credo nell’impossibile. Dobbiamo…”

    Il Lecce è chiamato a dare una svolta dopo i recenti risultati: 7 sconfitte nelle ultime nove gare, ultima vittoria nel 3 a 2 del Via del Mare contro la Fiorentina. Un momento non proprio positivo per i salentini che in questo turno affronteranno la capolista Inter. Non la miglior formazione con cui giocare in questa situazione, ma D’Aversa in conferenza ha detto: “Non credo nell’impossibile nel calcio”.

    Lecce-Inter, conferenza D’Aversa

    Roberto D’Aversa ha analizzato la prossima gara contro l’Inter: “Affrontiamo una squadra che viene da nove vittorie consecutive. I numeri del 2024 sono importanti, può sembrare impossibile fare risultato ma io non ci credo. Qualche aspetto positivo c’è: giochiamo in casa ad esempio. Dobbiamo cercare di mettere in difficoltà una squadra che ha giocato una gara di Champions. C’è sempre qualcosa da perdere. Dobbiamo dare il massimo e vedere come vanno le cose”. Poi il tecnico è tornato sulle ultime sconfitte: “Il Bologna sta dimostrando di essere una grande squadra. Son partite legate agli episodi. Al Dall’Ara abbiamo avuto occasioni clamorose che non abbiamo concretizzato. Con il Torino non ci è stato dato un rigore e poi alla fine queste cose indirizzano le partite”. Poi sui singoli: “Pierotti migliora allenamento dopo allenamento, ma ha bisogno di tempo per ambientarsi. Banda è recuperato, vedremo se potrà partire dall’inizio. Difesa? Baschirotto non avrà problemi, su chi lo affiancherà ho due solizioni, sceglierò domani”. In chiusura sui dubbi di formazione: “Sempre i soliti perché i ragazzi si allenano al massimo”.  LEGGI TUTTO

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    ‘Lepre o cacciatore?’: Monza, Palladino e la risposta in conferenza

    Dopo due sconfitte pesanti, contro Inter (5 a 1) ed Empoli (3 a 0), è arrivata la vittoria sofferta contro il Sassuolo all’U Power Stadium per il Monza. “A volte fa bene prendere uno schiaffo per rialzarsi” ha voluto spiegarlo così Palladino il doppio passa falso prima del successo con i neroverde. In conferenza il tecnico dei brianzoli ha parlato di “grinta e determinazione” come ingredienti giusti per proseguire nel cammino intrapreso dalla stagione scorsa e volto alla crescita del club. L’allenatore ha parlato alla vigilia della sfida contro l’Udinese.
    Udinese-Monza, conferenza Palladino
    Raffaele Palladino ha parlato del prossimo match contro l’Udinese: “E’ una delle squadre più fisiche del campionato e sa difendersi molto bene. Non sarà facile affrontarli. La loro calssifica è bugiarda e arrivano da una buona prestazione”. Sulla Serie A: “E’ un campionato difficile ed equilibrato a noi ci è mancata continuità delle vittorie. Ora viene il bello e siamo tutti focalizzati sull’obiettivo. Siamo consapevoli di essere una grande realtà e sono contento della reazione avuta dalla squadra dopo le ultime settimane”. Lepre o cacciatore? Palladino ha risposto così: “Con questa concezione c’è il rischio che si possa perdere il focus. Bisogna pensare solo alla partita di domani”. Sul mercato: “Sono contento e ringrazio la società, nel gruppo si è alzata l’asticella e quindi anche la competizione. I nuovi si sono inseriti molto bene: Djuric porta esperienza, Zerbin ha voglia di giocare e Maldini inizia a ingranare”. Sulla situazione infortunati: “Vignato è fuori, proveremo a recuperarlo. Popovic è fuori condizione perché è da sei mesi fermo. Gagliardini ha una piccola distorsione alla caviglia, ma con ogni probabilità rientrerà oggi in gruppo”. In chiusura un messaggio ai tifosi: “Ci dispiace che i tifosi non ci siano. Il loro sostegno è fondamentale. Siamo consapevoli che ci saranno vicini col cuore. Faremo la prestazione per loro”. LEGGI TUTTO

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    Juric esalta Zapata e scarica Radonjic: “Secondo lui ha mal di schiena…”

    Una sola sconfitta nelle ultime sette gare disputate e il Torino non ha nessuna intenzione di volersi fermare. Nell’anticipo di venerdì della Serie A i granata voleranno in Sardegna per affrontare un Cagliari affranto dalla scomparsa di Gigi Riva ma con la voglia di ricordarlo e dedicargli una vittoria all’Unipol Domus, là dove martedì è arrivato l’ultimo saluto alla Leggenda rossoblù. “La spinta del pubblico è impressionante, hanno grande attaccamento alla squadra e ora l’ambiente sarà ancor più teso e infuocato dopo quanto successo” ha avvisato Juric in conferenza stampa. Il tecnico ha parlato alla vigilia della gara contro i sardi. 
    Cagliari-Torino, conferenza Juric
    Ivan Juric ha presentato la prossima gara contro il Cagliari: “La sosta è andata bene sotto certi punti di vista. Domani sarà una battaglia e dobbiamo dare il massimo”. Il tecnico ha poi parlato delle assenze: “Djidji non è al massimo e non voglio rischiarlo. Ilic non sarà convocato per problemi alla schiena. Mancheranno anche Soppy e Karamoh”. Su Radonjic: “Non sarà convocato. Secondo lui aveva mal di schiena, ora sta facendo con il preparatore. Non si è allenato tutta la settimana”. Poi gli elogi a Zapata: “Quello scatto di 70 metri fatto a Genova ha dimostrato di avere uno spirito allucinante”. Su Ricci: “Prima dell’infortunio era a un livello molto alto, poi dopo ha fatto fatica. Ha avuto bisogno di alcune partite per rimettersi in carreggiata”.
    L’allenatore ha poi parlato del mercato: “Dipende dalle uscite. Se qualcuno vuole andare via dovremo sostituirli. Vediamo cosa succede”. In chiusura ha parlato della situazione del Torino e della formazione: “Stiamo andando bene in attacco ma dobbiamo migliorare certe situazioni perché a volte segniamo tre gol e altre volte facciamo fatica. Al posto di Djidji potrebbe giocare Sazonov, ma valuterò dopo l’allenamento. Ambizioni? Ogni partita è complicata. Abbiamo vinto contro Napoli e Atalanta poi abbiamo avuto difficoltà con squadre del nostro livello”. Intanto il Cagliari ha fatto richiesta per indossare una maglia speciale… LEGGI TUTTO