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    Coppa Italia, Juve-Sassuolo 2-1: Vlahovic regala la Fiorentina ad Allegri

    TORINO – A due minuti dalla fine, Dusan Vlahovic è lanciato in contropiede, senza compagni che lo seguono e defilatissimo sulla sinistra. Ma, esattamente in quel momento, il serbo decide che lui deve andare a fare gol e nessuno deve rompergli le scatole. Neppure il quarantenne Pegolo, in serata Buffon. Così punta la porta, dribbla Muldur, si accentra per caricare il sinistro e scaglia il pallone verso la porta: il tiro viene deviato da Ruan Tressoldi e porta la Juventus in semifinale, proprio contro la Fiorentina.

    Effetto V

    È un’azione clamorosa, quella di Vlahovic, un gesto atletico e tecnico mostruoso per cattiveria agonistica e voglia di vincere. Il modo con cui si è integrato nella squadra è sorprendente e il peso con cui incide lo è ancora di più. Perché non solo segna e decide, ma energizza la squadra. La Juventus di Vlahovic è una Juventus che ha visto impennare i tiri in porta (ieri 13 nello specchio, 21 totali) e che nel secondo tempo di ieri gioca un calcio offensivo, aggressivo e intenso. La Juventus, che soffre di un blackout (il solito) di vento minuti nel primo tempo, nella ripresa mette due marce in più e impone la sua superiorità. Era accaduto anche contro il Verona domenica ed era tanto che non succedeva.

    Juve avanti

    È iniziata alla grande per la Juventus: due minuti e arriva il gol di Dybala. Strappo sulla sinistra di Alex Sandro, palla in area, McKennie tira, il pallone viene respinto e ci si butta Dybala che lo infila di controbalzo. Sembra l’inizio di un monologo, con il Sassuolo in confusione e che rischia subito di subire il raddoppio, ma bastano dieci minuti agli emiliani per schiarirsi le idee e ai bianconeri per confondersele in modo preoccupante.

    Sassuolo comanda

    Il Sassuolo supera con grande facilità il centrocampo della Juventus, allestito con uno schieramento inedito, forse non bene assortito, certamente carente di intesa: Zakaria, Arthur e McKennie non hanno quasi mai le distanze giuste in fase di non possesso, faticano a riconquistare il pallone, si lanciano in iniziative follemente solitarie che aprono corridoi in cui l’organizzatissimo Sassuolo si infila con gusto. A questo si aggiunga un Cuadrado non lucidissimo e un Bonucci che fatica a calarsi nel clima partita, da dove mancava dal 21 dicembre. Miscelare energicamente e si ottengono 20/25 minuti di dominio del Sassuolo, nei quali si registrano due miracolose parate di Perin e il gol, meraviglioso e meritato, del pareggio di Traorè al 24′: destro a giro dopo essere entrato in area con indisturbato dribbling e aver scoccato il tiro con l’aiuto di una deviazione malandrina di Zakaria, che sicuramente avvelena la traiettoria per Perin.

    Risveglio Juve

    La Juventus riappare negli ultimi 10 minuti del primo tempo, quando il Sassuolo tira il fiato, il centrocampo bianconero si riorganizza (a parte McKennie che stabilisce il primato di passaggi sbagliati) e nascono due nitide occasioni sventate da Pegolo (prima su Vlaohvic, poi su Alex Sandro, in brillante serata vecchi tempi). Insomma, anche se la Juventus non disputa certamente un buon primo tempo (con ampiamente prevedibile sfuriata di Allegri nell’intervallo), alla fine potrebbe chiuderlo lo stesso in vantaggio, a riprova di una ritrovata convinzione e una consistente superiorità tecnica. E dopo 10′ della ripresa arriva il palo clamoroso di McKennie, che potrebbe replicare il gol di Traorè (stessa posizione, stesso tiro a giro), ma il destro si stampa sul palo.

    La Juve di Dusan

    Quando è passata un’ora, Allegri butta dentro anche Morata e ricostruisce il tridente che ha battuto il Verona. E il predominio juventino si consolida, nonostante un Sassuolo tutt’altro che chiuso nella sua metà campo. Arrivano nell’ordine: il salvataggio sulla linea di Ferrari sul tiro di Morata, il palo di De Ligt e la conseguente occasione sprecata da Vlahovic, la paratona di Pegolo su Morata tutto in dieci minuti (dal 65′ al 75′) di arrembaggio totale. Tutto culmina nel gol di Vlahovic (che la Lega assegna come autogol a Ruan) che esalta lo Staidum e suggella il momento magico dei bianconeri che intorno al serbo stanno ritrovando se stessi.

    Juventus-Sassuolo 2-1: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Atalanta-Fiorentina 2-3: Gasperini beffato al 93’

    Gol, rigori, legni, vari interventi al Var e un rosso: quello del Gewiss Stadium è stato un quarto di finale sensazionale, vinto clamorosamente all’ultimo minuto di recupero da una Fiorentina in dieci uomini, che ha strappato il pass per la semifinale di Coppa Italia grazie alla zampata di Milenkovic dal limite. L’Atalanta, nonostante una prova brillante soprattutto tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, ha ceduto per 3-2 non riuscendo a far valere la superiorità numerica per il rosso a Martinez Quarta. Sfida perfettamente in equilibrio (sia nel risultato che nel gioco) fino al colpo del definitivo ko, arrivato dopo la doppietta di Piatek e le reti di Zappacosta e Boga.Guarda la galleryColpo della Fiorentina: bolide di Milenkovic al 94′, Atalanta ko
    Capolavoro Zappacosta
    L’Atalanta non è riuscita ad approcciare la partita nel migliore dei modi, andando subito sotto (gol di Piatek su rigore al 9’) per il pestone di De Roon su Nico Gonzalez visto al Var. Senza l’infortunato Zapata e con Muriel inizialmente in panchina, la squadra di Gasperini – dopo alcune situazioni di pericolo – ha iniziato ad alzare i giri del motore, trovando l’1-1 con un capolavoro creato da Freuler e finalizzato dal tiro a giro all’incrocio di Zappacosta (30’), ormai un’arma fondamentale per la squadra nerazzurra.
    Inizia lo show di Boga
    L’amarezza per il cambio non previsto di Palomino (problema alla gamba destra da valutare per la sfida di domenica contro la Juve) è stata ingigantita dalla clamorosa occasione del neo-acquisto Boga, che s’è visto bloccare dal palo un tocco delizioso che gli avrebbe permesso di servire la rimonta. Ma la gioia è stata soltanto rimandata, perché al 56’ l’ex Sassuolo ha sfoggiato tutto il suo bagaglio tecnico piazzando in rete il gioiello del 2-1, dopo aver saltato Castrovilli e vinto il contrasto con Martinez Quarta. 
    Clamoroso al Gewiss Stadium
    In un’altalena di emozioni, la Fiorentina ha ripreso il sopravvento ringraziando (anche) l’ingenuità di Koopmeiners, entrato in maniera scomposta su Maleh: episodio chiave che ha portato al rigore parato da Musso e all’imminente ribattuta vincente di Piatek al 71’. Gasperini ha mischiato le carte, optando per il doppio cambio Pessina-Muriel: il primo è andato a un passo dal tris, il secondo ha fatto espellere con la sua velocità Martinez Quarta (79’) e in mezzo è arrivato il secondo legno dell’Atalanta colpito da Zappacosta. Al 92’ Djimsiti ha mancato il colpo del ko, a ridosso del fischio finale invece la beffa che ha raggelato l’intero Gewiss Stadium: Milenkovic dal limite dell’area ha piazzato un diagonale imparabile (convalidato dal Var) portando la Fiorentina in semifinale. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve-Sassuolo ore 21: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    TORINO – Dopo Inter e Milan, che hanno eliminato rispettivamente Roma e Lazio e si giocheranno l’accesso in finale di Coppa Italia in una doppia sfida, tocca oggi alla Juventus, impegnata alle ore 21 – nei quarti in gara secca – contro il Sassuolo all’Allianz Stadium di Torino. Chi passa il turno se la vedrà con la vincente del match tra Atalanta e Fiorentina (calcio d’inizio al Gewiss alle 18). I bianconeri arrivano all’incontro dopo il 4-1 inflitto alla Samp negli ottavi (con gol di Cuadrado, Rugani, Dybala e Morata su rigore), gli emiliani hanno invece eliminato il Cagliari grazie alla rete di Harroui.
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    Dove vedere in tv e streaming Juve-Sassuolo
    Il match tra Juventus e Sassuolo, in programma alle ore 21 all’Allianz Stadium di Torino, sarà trasmesso in diretta esclusiva e in chiaro da Mediaset su Canale 5, oltre che in streaming su Infinity. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Juve-Sassuolo, le probabili formazioni
    JUVENTUS (4-3-3): Perin; De Sciglio, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Zakaria, Arthur, McKennie; Cuadrado, Kaio Jorge, Morata. All. Allegri. A disp. Szczesny, Pinsoglio, Danilo, Rugani, Lu. Pellegrini, Rabiot, Locatelli, Miretti, Aké, Vlahovic, Dybala. Indisponibili: Chiesa, Bernardeschi, Chiellini. Squalificati: Kean. Diffidati: Alex Sandro.
    SASSUOLO (4-3-3): Pegolo; Toljan, Ayhan, G. Ferrari, Kyriakopoulos; Henrique, M. Lopez, Frattesi; D. Berardi, Scamacca, Raspadori. All. Dionisi. A disp. Satalino, Consigli, Ceide, Chiriches, Muldur, Tressoldi, Harroui, Magnanelli, Oddei, Traoré, Ciervo, Defrel. Indisponibili: Romagna, Obiang, Rogerio, Djuricic. Squalificati: – Diffidati: G. Ferrari.
    Arbitro: Marinelli di Tivoli.Assistenti: Paganessi e Rocca.IV uomo: Miele.Var: Nasca.Avar: Lo Cicero. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Ora il primo posto. Ibrahimovic? Soffre molto”

    MILANO – Dopo aver vinto il derby in rimonta, Stefano Pioli ha ancora motivo di sorridere per la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia del suo Milan, che ha annientato la Lazio, battuta per 4-0 a San Siro: “Abbiamo approfittato dell’entusiasmo per la vittoria nel derby per avere ancora più convinzione – le parole dell’allenatore rossonero a Mediaset – l’ambiente è positivo, abbiamo giocato con qualità per 90 minuti”. Grande protagonista della gara è stato Giroud, autore del secondo e del terzo gol: “Ha avuto tanti problemi all’inizio, schiena, caviglia e altre situazioni, ma ora sta meglio fisicamente e mentalmente. È un centravanti forte, ma credo che oggi sia stato importante il lavoro di tutta la squadra. Siamo stati pericolosi, è quello che dobbiamo continuare a fare”.Guarda la galleryMilan nel segno di Giroud: è 4-0 alla Lazio
    Pioli: “Ibrahimovic soffre molto”
    In semifinale il Milan ritroverà l’Inter, per un altro derby, che si giocherà due volte, tra andata e ritorno: “Sono sempre partite particolari e stimolanti da preparare. È una semifinale di Coppa Italia, daremo il massimo per vincere, sapendo della forza degli avversari. So che i nostri tifosi ci spingono sempre con grande entusiasmo e passione. Di quello che fanno gli altri non ci interessa: saranno due sfide importanti e difficili”. Domenica c’è la Sampdoria in campionato e un successo potrebbe portare il Milan al primo posto: “Un pensierino ce lo facciamo perché questa settimana diventi perfetta; dobbiamo affrontare con grande concentrazione la Sampdoria. Abbiamo iniziato bene, ma manca una partita. Dobbiamo fare la corsa su noi stessi, abbiamo un’altra possibilità per migliorare la classifica. Possiamo determinare i nostri risultati, non quelli degli altri”. Dell’assenza di Ibrahimovic infortunato dice, in chiusura: “Soffre molto, perché sa che è il momento importante della stagione. Vorrebbe aiutare i compagni in campo, ma lo fa da fuori con il suo carisma. Speriamo torni il prima possibile perché abbiamo bisogno delle sue qualità e dei suoi gol. Ma è lo spirito di questa squadra che fa la differenza”.
    Milan-Lazio 4-0, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Juve, Coppa Italia nel mirino: squadra al lavoro in vista del Sassuolo

    TORINO – Dopo il trionfo di ieri contro il Verona di Igor Tudor, con le reti dei due nuovi arrivati Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, la Juve è già proiettata sulle prossime gare. Giovedì all’Allianz Stadium i bianconeri affronteranno il Sassuolo per cercare di approdare in semifinale di Coppa Italia. La squadra si è riunita questa mattina allo Juventus Training Center: lavoro di scarico per chi è sceso in campo ieri contro gli scaligeri, mentre il resto del gruppo ha svolto una seduta tecnica con esercitazioni sulle combinazioni e lo sviluppo del gioco, prima di proseguire con il lavoro tattico e una partitella.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

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    Juve, missione Coppa Italia con Bonucci e Locatelli

    TORINO – Prima dello scontro diretto con l’Atalanta (domenica), sotto con la missione Coppa Italia. La Coppa di casa – di cui la Juventus è campione in carica – è uno degli obiettivi principali dei bianconeri. Massimiliano Allegri lo ha fatto capire chiaramente già negli ottavi schierando quasi tutti i titolari contro la Sampdoria. Giovedì, nel quarto contro il Sassuolo, sarà la stessa cosa. Rotazioni dei big ridotte al minimo con l’obiettivo di staccare il biglietto per le semifinali di marzo-aprile in modo tale da potersi concentrare sulla corsa al quarto posto e sugli ottavi di Champions League contro il Villarreal (match d’andata il 22 febbraio, in Spagna). Archiviato il campionato per qualche giorno, la Juventus si dedicherà alla Coppa Italia. Appuntamento tutt’altro che scontato: allo Stadium arriverà quel Sassuolo che già lo scorso ottobre si è imposto in casa dei bianconeri. Un successo storico che la squadra di Alessio Dionisi, ieri ko 4-0 contro la Sampdoria, proverà a bissare.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social

    Riecco Leo

    Per tutti questi motivi, al netto delle condizioni fisiche post Verona e nonostante lo scontro diretto contro l’Atalanta di domenica prossima, Allegri giovedì si affiderà a quasi tutti i titolari. A partire da Leonardo Bonucci, pronto a tornare a guidare la difesa dopo aver trascorso ai box l’ultimo periodo. Il vice capitano, tornato in panchina ieri sera, non gioca da prima della sosta per le nazionali. Per il posto al suo fianco sarà ballottaggio tra Matthijs De Ligt e Daniele Rugani, grande protagonista in questo avvio di 2022. In difesa potrebbe trovare spazio anche Alex Sandro, atteso in gruppo dopo aver superato il Covid. Il brasiliano sfiderà Luca Pellegrini per la titolarità della fascia sinistra. Di sicuro, dietro a Bonucci, ci sarà Mattia Perin, il portiere di Coppa Italia. L’ex genoano nei giorni scorsi si è negativizzato dal Covid e contro il Sassuolo proverà a regalarsi la doppia semifinale contro la vincente di Fiorentina-Atalanta.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Lecce ore 21: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – La Roma di José Mourinho fa il proprio esordio stagionale in Coppa Italia e negli ottavi di finale sfida il Lecce di Marco Baroni. I giallorossi inseguono il decimo successo nella competizione e cercano continuità dopo l’1-0 in campionato contro il Cagliari firmato dal neo acquisto Sergio Oliveira su calcio di rigore. I salentini, quinti in classifica IN Serie B, hanno già superato due turni eliminando Parma (3-1) e Spezia (2-0). La vincente della gara in programma stasera all’Olimpico alle 21 affronterà ai quarti l’Inter di Simone Inzaghi che, negli ottavi, ha superato l’Empoli per 3-2 in un match ricco di emozioni e colpi di scena. La Roma ha perso le ultime due gare giocate in Coppa Italia (vs Juventus e a tavolino vs Spezia), solo due volte i giallorossi hanno registrato tre sconfitte consecutive nella competizione: nel 2004 e nel 1971. 
    Roma-Lecce: come vederla in tv e in streaming
    Roma-Lecce, gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 21 allo stadio Olimpico di Roma e sarà visibile in esclusiva in diretta su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Roma-Lecce 
    ROMA(4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Kumbulla, Ibanez, Viña; Oliveira, Cristante; El Shaarawy, Mkhitaryan, Felix; Abraham. Allenatore: Mourinho.
    A disposizione: Boer, Mastrantonio, Maitland-Niles, Keramitsis, Oliveiras, Tripi, Volpato, Veretout, Bove, Zalewski, Perez, Shomurodov, Zaniolo.
    LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Lucioni, Calabresi, Barreca; Faragò, Hjulmand, Gargiulo; Strefezza, Coda, Di Mariano. Allenatore: Baroni.
    A disposizione: Bleve, Vera, Rodriguez, Olivieri, Helgason, Listowski, Bjorkengren, Majer, Gallo, Blin, Hasic, Samoja, Dermaku.
    ARBITRO: Volpi di Arezzo.
    ASSISTENTI: Saccenti-Scatragli.
    IV UOMO: Cosso.
    VAR: Sozza.
    ASS. VAR: Peretti. LEGGI TUTTO

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    Inter-Empoli 3-2: Sensi ai supplementari qualifica Inzaghi

    MILANO – Poteva essere clamoroso a San Siro, perché l’Empoli ha accarezzato il sogno dei quarti di Coppa Italia fino all’ultimo, ma la mezza rovesciata da figurine Panini al 91′ di Ranocchia e la gemma di Sensi nel primo tempo supplementare regalano a Inzaghi una qualificazione soffertissima. I nerazzurri vincono 3-2 dopo una partita folle: sblocca Sanchez, entrato al posto di Correa, finito ko dopo due minuti, rimontano e ribaltano Bajrami e l’autogol di Radu, poi Ranocchia fa 2-2 allo scadere. Al 104′ ci pensa il giocatore con le valigie pronte e con un piede già alla Sampdoria, quel Sensi a cui Inzaghi non rinuncia nemmeno sotto mercato e che manda l’Inter ai quarti contro la vincente di Roma-Lecce. Pazza Inter, è proprio il caso di dirlo.Guarda la galleryRovesciata di Ranocchia e gol di Sensi: Inter ai quarti
    Correa ko, Sanchez entra e segna
    Non inizia col piede giusto la partita dell’Inter perché dopo appena 2′ Romagnoli mette ko Correa, che esce dal campo in lacrime per un problema al flessore. Ma al suo posto entra Sanchez che alla prima palla buona sblocca la gara: cross di Dumfries per la testa del Niño che supera Furlan al 13′. Gli affondi dell’Empoli sono timidi e mai pericolosi, quelli dei nerazzurri tutto l’opposto: Lautaro esalta i riflessi di Furlan con una doppia conclusione ravvicinata, è bravissimo il portiere a opporsi. Solo Stulac prova a impensierire Radu, ma la sua punizione alla fine del primo tempo finisce sopra la traversa.
    Guarda la galleryRomagnoli mette ko Correa in Inter-Empoli: il Tucu in lacrime
    L’Empoli la ribalta e Ranocchia pareggia al 91′
    L’Empoli nella ripresa tiene in bilico la partita per un quarto d’ora, durante il quale Ranocchia si divora il raddoppio di testa con la porta sguarnita e Bajrami (entrato insieme a Ricci e Henderson) spara – a salve – dalla distanza, e al 61′ l’approccio più coraggioso viene premiato: Bajrami controlla di petto in area e calcia al volo, battendo Radu e firmando l’1-1. Male l’Inter, spenta e meno brillante. Inzaghi chiede la reazione e manda dentro Perisic, Calhanoglu e Barella. La reazione arriva, ma i nerazzurri si scoprono in contropiede e su uno di questi Sacchi dà il rigore per un fallo di mano di Dumfries che non c’è, e infatti il Var interviene e rivede la decisione dell’arbitro. L’Empoli insiste e al 76′ ribalta tutto: cross per Cutrone che gira di testa, la palla sbatte prima sulla traversa e poi su Radu, che fa autogol. È cambiata ogni cosa a San Siro, Inzaghi chiama anche Dzeko per il forcing finale. Al 91′ Ranocchia si trasforma in centravanti e al volo in mezza rovesciata realizza una prodezza che vale i supplementari.
    Sensi qualifica l’Inter ai supplementari
    Inzaghi chiede equilibrio a un’Inter che però continua a sbilanciarsi, lasciando campo alle ripartenze avversarie. Ecco spiegato l’ingresso di Sensi (promesso già alla Sampdoria) per Lautaro: è l’uomo del controsorpasso. Con la valigia pronta e un piede già nella Genova blucerchiata, l’ex Sassuolo al 104′ raccoglie al limite e fulmina Furlan per il 3-2. Esultanza liberatoria di Inzaghi e di tutto San Siro, che se l’è vista brutta, ma che alla fine festeggia i quarti di finale perché nel secondo supplementare l’Inter non rischia più e difende la qualificazione. LEGGI TUTTO