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    Pirlo, l’amarezza per l’eliminazione: “Samp timorosa e apatica”

    SALERNO – Andrea Pirlo non affronterà la Juventus agli ottavi di finale di Coppa Italia dopo che la Sampdoria è stata sconfitta ed eliminata dalla Salernitana. I ragazzi di Inzaghi si sono imposti in casa per 4-0, queste le parole dell’ex allenatore della Juventus nel post-partita: “Ho schierato calciatori che hanno giocato poco e mi aspettavo dimostrassero che mi sbagliavo a tenerli fuori. Siamo stati apatici e non siamo riusciti a entrare in partita, ho visto una Sampdoria timorosa. Ho cercato di far riposare qualcuno perchè ho quattro difensori contati e non posso correre rischi. Ho gettato nella mischia anche Conti per dargli minuti nelle gambe. Ma la coperta, da qualche parte, resta sempre corta. Di certo potevamo far meglio. Volevamo fare una buona partita qui, ci mancherebbe, ma il nostro obiettivo è il campionato e noi vogliamo toglierci rapidamente da questa situazione. Da domani penseremo al Palermo”. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen show a Vercelli: tris di Mancini, 5-1 in Coppa Italia

    Esordio show della Juventus Next Gen in Coppa Italia di Serie C. I bianconeri dilagano 5-1 al Silvio Piola contro la Pro Vercelli e si qualificano per il secondo turno della competizione. Un torneo in cui la squadra di Brambilla si è messa in mostra anche lo scorso anno, arrivando fino alla finale, persa poi contro il Vicenza. Anche in questa stagione sono partiti con il piede giusto, trascinati da un super Mancini, autore di una tripletta. Grande prestazione del giovane attaccante, finito anche nel mirino di Allegri e convocato nell’ultima partita contro l’Atalanta.
    La Juve Next Gen “saluta” la Pro Vercelli
    Sembra un paradosso ma a partire meglio è la Pro Vercelli, che passa in vantaggio dopo appena nove minuti con Gheza. I bianconeri però reagiscono subito e trovano il pari al 18′ con Ntenda. Il match continua a vivere di tante fiammate e non c’è un momento di respiro. Prima della fine del primo tempo ci pensa Mancini a portare in vantaggio la Juve Next Gen. Pronti via con la ripresa e subito Nonge aumenta le distanze. I padroni di casa perdono fiducia e lasciano campo alle avanzate degli ospiti. Il poker bianconero porta ancora la firma di Mancini, che poi al 65′ chiude definitivamente i giochi con la tripletta personale. Una prestazione da incorniciare, così come quella di tutta la squadra, che ha rialzato subito la testa dopo la sconfitta contro la capolista Torres.  LEGGI TUTTO

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    Il Torino di Juric ricomincia da Sanabria

    TORINO – Ci si era lasciati con la sconfitta in campionato contro l’Inter, epilogo della seconda stagione con Ivan Juric alla guida del Torino, si riparte con la Coppa Italia che rappresenta il primo appuntamento ufficiale del 2023-24. Avversaria quella Feralpisalò già incrociata e superata in amichevole a Pinzolo. La prima disputata dai granata nel corso del ritiro: 2-0 firmato da Schuurs e Savva.
    Torino subito con Vlasic
    Stasera si gioca invece per il passaggio ai sedicesimi di Coppa, con la vincente che affronterà il Frosinone. Per superare l’ostacolo Juric si affida al centro dell’attacco a Tonny Sanabria, nella scorsa annata riscopertosi bomber di razza da gennaio in avanti. Ben 10, le reti messe a segno dal paraguaiano dalla 17ª giornata in poi (22 partite). E in attacco Sanabria sarà supportato da Nikola Vlasic, riconsegnato al tecnico croato che lo aveva messo in cima alla lista dei colpi in entrata. LEGGI TUTTO

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    Torino, tutto fatto con il West Ham: riecco Vlasic. Lunedì in Coppa Italia

    TORINO – Tutto fatto per il ritorno al Toro di Nikola Vlasic, per la gioia di Ivan Juric, dei compagni e dei tifosi. Il club granata ha trovato l’accordo con il West Ham sulla cifra di 10 milioni più 2 di bonus. L’agente del giocatore in sede ha formalizzato l’accordo per un triennale a 2 milioni a stagione. Domani visite e firma. Juric convocherà il connazionale subito per la Coppa Italia che il Toro giocherà lunedì sera al Grande Torino contro l’Albinoleffe. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, il Catanzaro batte il Foggia e avanza: c’è l’Udinese

    Successo di misura per i neopromossi in Serie B grazie ad una rete di Curcio al 70′. Al  “Luigi Razza” di Vibo Valentia gli uomini di mister Vivarini sprecano parecchio ma trovano il gol a venti minuti dalla fine grazie a un colpo di testa del numero 10 sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
    Il Catanzaro trova l’Udinese
    I calabresi adesso affronteranno ai trentaduesimi l’Udinese in trasferta. Domenica le altre tre gare del turno preliminare con Reggiana-Pescara alle ore 18, Feralpisalò-Vicenza alle 20 e Cesena-Virtus Entella alle 20.30. Le vincenti delle ultime tre gare dei playoff affronteranno rispettivamante Bologna, Monza e Torino andando così a completare il tabellone che vedrà le migliori 8 della passata Serie A entrare in scena dagli ottavi di finale. LEGGI TUTTO

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    Juve-Roma Women 1-0: dove vederla in tv, streaming e formazioni ufficiali

    Finale Coppa Italia, Juve-Roma: 1-0, Bonansea 93′!

    Si riparte senza cambi, con Greggi e Salvai ammonite nella prima frazione. Ci prova Caruso da fuori area, palla di poco alta, la partita è più aperta, la Roma ha più il possesso ma le squadre sono più allungate. Lampo Bonansea: siluro dalla linea corta dell’area di rigore, la palla sibila vicino al palo quando manca meno di mezz’ora alla fine! Dall’altra parte doppio intervento decisivo di Peyraud-Magnin, Roma a un passo dal vantaggio. Occasionissima giallorossa ancora all’82’, Andressa semina il panico poi scarica per l’inserimento di Giugliano che non trova la porta. La brasiliana poi non ce la fa, sostituita con Losada tra gli applausi. Finale che va verso i supplementari ma Bonansea al 93′ supera la Linari in un duello aereo e insacca l’1-0 che decide la finale! La Coppa è della Juventus!

    Primo tempo: poche occasioni, nervi tesi

    Inizia la partita. Giornata calda a Salerno. Primi assalti Roma con Giacinti in evidenza, nessun problema per Peyraud-Magnin. Si vede anche la Juve, destro di Girelli parato a terra da Ceasar. Ventiquattro minuti senza grandi emozioni, cooling break per respirare e recuperare energie. Andressa pericolosa dopo il mini intervallo, Glionna impegna ancora Peyraud-Magnin: la Roma fa la partita, la Juve riparte in contropiede, Greggi ammonita per un brutto fallo su Beerensteyn, scarpata da dietro e trattenuta. Linari durissima su Girelli, neanche giallo per un intervento anche se fortuito comunque violento. Prende un duro colpo anche la Andressa, poi scontro Di Guglielmo-Bonansea con siparietto tra le due panchine per una rimessa laterale che la Roma pretendeva fosse restituita. Nervi tesi, primo tempo che si chiude senza reti

    Juventus-Roma Women, dove vederla

    Alle ore 16:30 scenderanno in campo la Juventus Women e la Roma per la finale di Coppa Italia. La gara sarà visibile su La7 in chiaro oppure si potrà vedere su Dazn o Timvision anche sulle rispettive app scaricabili su pc, tablet e smartphone. In alternativa anche su Juventus Tv oppure con la diretta sul nostro sito. 

    Juventus-Roma Women, le formazioni ufficiali

    Juventus (4-3-3) Peyraud-Magnin; Gama, Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso, Gunnarsdottir, Grosso; Bonansea, Girelli, Beerensteyn. All. Montemurro

    Roma (4-2-3-1) Ceasar; Bartoli, Wenninger, Linari, Di Guglielmo; Giugliano, Greggi; Glionna, Andressa, Haavi; Giacinti. All. Spugna 

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    Lautaro e Handanovic decisivi, bene Bonaventura: pagelle Fiorentina-Inter

    Terracciano 6
    Fulminato da Lautaro, pronto su Lukaku.
    Dodo 6.5
    Bravo nel conquistare la palla che da il via all’azione dell’1-0, spinge. Attento dietro.
    Milenkovic 4.5
    Primo tempo sciagurato: tiene in gioco Lautaro sull’1-1 e sull’1-2 si fa bruciare senza oppure resistenza col fisico.
    Quarta 5
    Si alza spesso a centrocampo, mossa che sorprende inizialmente l’Inter, ma il rovescio della medaglia sono le voragini che lascia dietro.
    Ranieri (26’ st) 6
    Entra per contrastare Lukaku, ci riesce. Biraghi6 Primo tempo senza acuti, nella ripresa un sinistro di poco alto e un paio di buoni cross.
    Amrabat 6
    Tanto lavoro di copertura, ma non può essere ovunque.
    Jovic (26’ st) 5.5
    Due occasioni enormi per il 2-2, una gliela nega Handanovic, l’altra la fallisce lui di testa.
    Castrovilli 5.5
    Pimpante nell’avvio viola, ma quando l’Inter sale di tono, non riesce a opporsi.
    Mandragora (15’ st) 6
    Prova a dare più geometrie.
    Nico Gonzalez 7
    A destra, scelta vincente visto il gol dopo tre minuti. È il più pericoloso dei suoi, ma il sinistro spesso non è preciso.
    Bonaventura 6.5
    È il simbolo della partenza sprint dei viola, costruisce l’1-0 e morde Brozovic. Patisce la crescita dell’Inter, ma è l’ultimo dei suoi a mollare.
    Ikoné 5.5
    Pronti via e serve l’assist per l’1-0, ma poi fatica a pungere.
    Sottil (15’ st) 5.5
    Non riesce a mettersi in moto. Cabral5 Nel primo tempo la vede poco, poi prova un paio di colpi di testa, entrambi centrali.
    All. Italiano 6.5
    Aggredisce bene la partita e finisce in crescendo. Perde, avrebbe meritato qualcosa di più. Buone sensazioni per la finale di Conference League. LEGGI TUTTO

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    Frey: “La ragione dice Inter. Fiorentina se faccio parlare il cuore”

    Chi alza la Coppa?

    «La ragione dice Inter perché oggi è la squadra più forte. Ma se faccio parlare il cuore allora direi Fiorentina anche se provo ancora tanto affetto per l’Inter…».

    Entrambe per fortuna si possono rifare…

    «Mi piacerebbe che tutte e due le squadre portassero a casa un trofeo quest’anno. Quindi se fossi sicuro che l’Inter si portasse a casa la Champions, vorrei che la Fiorentina vincesse la Coppa Italia…».

    Quanto le sarebbe piaciuto giocare questa finale?

    «Tanto, tanto davvero. Farei volentieri un salto all’indietro, nel mio passato per poter giocare una finale come questa, per poter entrare nella storia di un club. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto. Ci sono andato vicino con la Fiorentina in Europa League e ancora oggi provo tanto dispiacere non essere riuscito ad arrivare fino in fondo. Giocarla, viverla, poter condividere le emozioni con i miei compagni. Sì mi piacerebbe tanto entrare in campo…».

    Nell’Inter c’è Handanovic.

    «Samir merita tanto rispetto per la sua storia con l’Inter. Una grande storia nerazzurra. Ora Samir è arrivato alla fine della sua carriera: la chiuderà da capitano e con la possibilità di vincere un ultimo trofeo. Se lo meriterebbe davvero».

    Il futuro è Onana?

    «No, è il presente. Onana è il portiere moderno. Nelle due gare con il Milan in Champions mi ha ulteriormente impressionato per la sua facilità di giocare il pallone con i piedi: destro, sinistro. Sempre tranquillo, mai in difficoltà. È un giocatore a tutti gli eff etti. E poi è un portiere con grande carisma».

    Dall’altra parte tra i pali c’è Terracciano…

    «Sono contento per Pietro. La sua storia con la Fiorentina è particolare. A Firenze non è arrivato per fare il titolare. Ma il posto se l’è guadagnato. Si è dimostrato forte e nonostante tutte le critiche che ho sentito nei suoi confronti se la Fiorentina si gioca due finali credo che anche lui abbia contribuito con le sue parate…».

    È più facile “parare” Cabral-Gonzalez o Dzeko-Lautaro?

    «Gonzalez a me piace tanto, Cabral invece mi ricorda un po’ Lukaku. Per un fase del campionato ha sofferto, non riusciva a segnare poi è tornato a fare quello per cui è nato. Si assomigliano in questo, anche nel modo di giocare. Lautaro appena è arrivato all’Inter mi ha impressionato per la sua grinta, per quello che mette sempre in campo. Lui è fondamentale per l’Inter».

    L’abitudine a giocare le finali può fare la differenza?

    «L’Inter in questi anni ha giocato delle finali, ha portato a casa dei trofei. È più abituata a convivere con lo pressioni. Sa come si preparano queste partite. Questo può essere un piccolo vantaggio…».

    Le è mai capitato di vincere una partita da sfavorito?

    «A Firenze ne abbiamo vinte tante così. Abbiamo vinto a Torino con la Juventus. Con la Lazio e Roma che lottavano per vincere. E il Liverpool in casa, poi ad Anfield…».

    Può succedere ancora?

    «Secondo te chi andrà più serena in campo: l’Inter che è favorita e deve vincere o la Fiorentina che invece cercherà di fare l’impresa? L’Inter deve vincere, la Fiorentina se la giocherà. Ha meno da perdere di Inzaghi…». LEGGI TUTTO