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    Frabotta e Da Graca, la Samp di Pirlo fa mercato in casa Juventus

    GENOVA – La nuova Sampdoria è ancora un cantiere aperto. Quella precedente invece continua a perdere i pezzi. Dopo l’addio di Antonio Romei ieri si è dimesso dal consiglio d’amministrazione del club anche Gianni Panconi, che dal dicembre 2021 aveva fatto parte del board emergenziale – dopo le vicissitudini giudiziarie dell’ex azionista di maggioranza Massimo Ferrero – che aveva portato poi tra la fine di maggio e la metà di giugno al tanto sospirato passaggio di proprietà ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che ha evitato il fallimento della società. LEGGI TUTTO

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    Verona-Juventus, Da Graca voglia Max

    TORINO – Sarà una Juve ancora spuntata, quella che potrebbe presentarsi al Bentegodi per la penultima dell’anno, prima della Lazio e del Mondiale. Già contro l’Inter in panchina non c’erano Vlahovic (pubalgia) e Kean (infiammazione al retto femorale). E verso la sfida contro il Verona di domani, sia il serbo sia l’ex Psg potrebbero rientrare nella lista dei convocati ma ancora a mezzo servizio. In questo momento Milik è l’ultimo highlander dell’attacco bianconero, l’unico centravanti abile e arruolabile al 100 per cento. E di necessità virtù – per riempire una panchina che domenica sera aveva quattro giocatori in meno rispetto ai nerazzurri – mister Allegri questa volta potrebbe decidere di pescare una punta dalla Next Gen. Guardandosi indietro, come fatto recentemente con il terzino destro Barbieri, l’esterno sinistro Iling-Junior, l’ala destra Compagnon e l’interno di centrocampo Barrenechea. O come sperimentato in passato, all’occorrenza, con il portiere Garofani e il trequartista Rafia.Guarda la galleryJuventus, lo sprint verso il Verona: Paredes e Kean in gruppoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, Da Graca e i grandi sogni

    TORINO – Il segreto, forse, è già racchiuso nel nome. Marco Cosimo Da Graca è nato a Palermo nel maggio del 2002 e, come impone un’usanza diffusa soprattutto nelle regioni del sud, conserva il nome del nonno. Così per tutti è Marco, ma all’anagrafe risulta anche come Cosimo. Il nome del nonno, appunto. «È stato lui, quando avevo 7 anni, a portarmi per la prima volta su un campo da pallone: così ho iniziato nel Calcio Sicilia, poi mi ha selezionato il Palermo e, a 16 anni, è arrivata la chiamata della Juventus – racconta l’attaccante a Juventus Tv –. Non scorderò mai la telefonata del mio procuratore, anche se nei primi mesi a Vinovo ho sofferto un po’ la lontananza dalle persone che amo di più». Come nonno Cosimo, che in questo 2021 ha fatto il pieno di lacrime e di emozioni. Perché l’ex bomber della Primavera – 15 reti in 17 gare lo scorso anno – si è tolto una lunga serie di soddisfazioni. E non si è mai dimenticato di chi ha permesso che questo lungo viaggio potesse avere inizio. «A gennaio ho esordito in prima squadra con Pirlo, nella gara di Coppa Italia contro la Spal: è stato un momento indescrivibile, a fine partita ho chiamato nonno ed è scoppiato a piangere. La maglia di quella sera? L’ho regalata a lui, naturalmente».Sullo stesso argomentoJuve, quattro positivi al Covid nell’U23: ecco chi sonoSerie C

    La fiducia della Juve

    Quindi a marzo è arrivata la prima volta anche in Serie C con la maglia dell’Under 23, presenza subito bagnata da un gol decisivo contro il Grosseto su imbeccata di Fabio Miretti, classe 2003, quasi fosse un manifesto programmatico del progetto bianconero. E in aprile la Juventus ha dimostrato di credere in lui al punto da proporgli un contratto da professionista con scadenza attualmente fissata al 30 giugno 2024. Sul gong dell’anno solare, infine, la gioia forse più grande, quella dell’ingresso in campo nel finale della partita con il Malmoe in Champions League: «Ringrazio Allegri per l’opportunità, perché ho realizzato il sogno di qualunque bambino che corre dietro ad un pallone. Il mister, prima del cambio, mi ha detto soltanto di restare tranquillo e di giocare senza preoccupazioni. La maglia? Sempre a mio nonno, così fa compagnia all’altra!». E chissà che la collezione non prosegua a breve: «Al 2022 chiedo l’esordio in Serie A e tanti gol in Under 23 per aiutare la squadra».

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