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    Empoli-Spezia, la conferenza di Zanetti: le parole su Vicario, Vignato e Piccoli

    Sognare non costa nulla. Il mantra in casa Empoli è piedi per terra ma con lo sguardo fisso in avanti. La squadra di Zanetti sta raccogliendo risultati positivi e allo stesso tempo sta facendo crescere giovani interessanti. Baldanzi, Fazzini e chi più ne ha più ne metta. La filosofia è sempre la stessa e contro lo Spezia è una gara importante per capire le reali intenzioni di classifica dei toscani. Dopo la vittoria contro l’Inter l’asticella si è alzata per gli azzurri, poi l’Olimpico e ora la voglia di tornare grande contro lo Spezia. Vincere significherebbe allontanare ancora di più la zona rossa e guardare sempre più avanti. Della prossima sfida ha parlato anche in conferenza stampa Paolo Zanetti. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Spezia, la conferenza di Gotti: le parole su Nzola e Ekdal

    La classifica scotta e contro l’Empoli per lo Spezia è una partita fondamentale per il futuro. Dopo lo 0-3 subito in casa contro il Napoli, la parola d’ordine tra i liguri è quella di tornare a vincere al Castellani. La squadra di Gotti dovrà necessariamente mettere in campo una prestazione perfetta per fare risultato contro una delle sorprese del campionato e non sarà semplice. Le pressioni sono tante e alle volte possono anche giocare brutti scherzi. Gotti ha fiducia nel gruppo e nella sua squadra e anche in conferenza stampa ha voluto analizzare la sfida contro i toscani. LEGGI TUTTO

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    Vicario paratutto: “Io, un'ex riserva che ha rubato segreti ai migliori”

    Il portiere dell’Empoli è il più bravo del campionato: “Vado estremamente fiero del mio percorso. Ho scalato tutti i gradini che mi hanno permesso di essere ciò che sono ora”Dal nostro inviato Pierfrancesco Archetti9 febbraio
    – Empoli L’Empoli vive bene nella sua semplicità. Allenamenti ancora aperti, musica giovane che esce da uno spogliatoio di ragazzi di buonumore. Guglielmo Vicario da vicino fa risaltare l’altezza da portiere (194 cm), spalle armoniche ma non esagerate e mani ampie con dita affilate, “nonostante qualche fratturina”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Empoli 2-0: Ibanez e Abraham rilanciano Mourinho

    ROMA – La Roma si rialza dopo l’eliminazione subita in Coppa Italia e fa sua la partita con l’Empoli, centrando quota 40 punti in campionato agganciando temporaneamente l’Inter al secondo posto.  La squadra giallorossa chiude i conti subito nel primo tempo: Ibanez prima e Abraham poi indirizzano la gara verso gli uomini di Mourinho dopo soli sei minuti. L’Empoli prova a riorganizzarsi ma nella ripresa sono i padroni di casa a sfiorare anche il tris con un Vicario autore di un triplice intervento pazzesco per tenere in partita i suoi. Sempre fuori Zaniolo, ormai ai margini della squadra, da segnalare l’esordio del nuovo arrivato Llorente. LEGGI TUTTO

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    Baldanzi: “Miretti, Scalvini e Fabbian, anche in Italia abbiamo i Bellingham, i Gavi e i Pedri”

    L’Empoli è fucina di talenti. Storicamente ne ha sempre lanciati tanti. Una vera e propria fabbrica per la crescita del talento. Dall’arrivo a Monteboro fino alle porte della prima squadra sono tanti i giocatori che, tra presente e passato, hanno vissuto la gioia di cimentarsi con il calcio dei grandi. L’ultimo in ordine cronologico è Tommaso Baldanzi. Una stagione davvero importante la sua con quattro reti è uno dei classe 2003 più decisivo in Europa. Quattro gol in campionato compreso quello da tre punti contro l’Inter. I paragoni non si sprecano, ma piedi per terra senza montarsi la testa. Un po’ come l’intervista rilasciata a Dazn nel format ‘Piedi x Terra’ dove si è raccontato tra aneddoti, obiettivi e la sua Empoli. Guarda la galleryBaldanzi decide Inter-Empoli: l’esultanza alla Del Piero gela il Meazza
    Empoli, la fabbrica del talento: Baldanzi si racconta
    L’Empoli è casa sua. C’è cresciuto e da piccolo seguiva dallo stadio le partite della prima squadra: “Il mio primo ricordo dell’Empoli è una partita dei play-out di Serie B. Oggi è un onore giocare con Caputo e Tonelli, che qualche anno fa vedevo dalla tribuna Allo stadio andavo con mio nonno e sono sicuro che sarebbe orgoglioso di me”. La dedica con lo sguardo volto al cielo dopo ogni gol e quel “tatuagio a lui dedicato”. Ragazzo per bene e con la testa sulle spalle conscio delle sue qualità e di dover ancora migliorare sotto diversi punti di vista. 
    “Difficile azzardare paragoni con i vari Gavi, Bellingham o Pedri, ma anche in Italia ci sono tanti talenti”. Lui è tra questi, un diamante che ad Empoli hanno saputo coccolare e far brillare nel momento giusto. Ma per il classe 2003 ci sono anche altri ragazzi intressanti: “Miretti, Fabbian e Scalvini tra quelli della mia età mi piacciono tanto”. Poi il rapporto con i vari allenatori avuti: “Buscé è come un secondo padre”, ma non solo “Zanetti mi ha aiutato tantissimo. Se stiamo facendo cosi bene è merito suo. Poi devo ringraziare anche Dionisi e Andreazzoli per aver creduto in me”.  LEGGI TUTTO

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    Empoli-Torino, Paro: “Potevamo vincerla. Ilic? Non è stato ancora annunciato”

    EMPOLI – Rimonta folle del Torino che riesce ad acciuffare il pari, da 2-0 a 2-2, sul campo dell’Empoli grazie alle reti di Ricci e Sanabria. Nel finale anche la possibilità di vincerla con un clamoroso palo di Miranchuk e al termine della gara, Matteo Paro, vice di Juric, commenta così: “Nel primo tempo abbiamo sofferto il gioco dell’Empoli, ci stavano controllando bene. Nel secondo tempo abbiamo aumentato il palleggio mandandoli fuori giri e la squadra ha creatoparecchie occasioni. Sul 2-0 non era facile restare in partita, un applauso ai ragazzi per averci creduto. Peccato perchè abbiamo creato i presupposti per vincerla. L’Empoli ha messo in difficoltà tante squadre, ci eravamo preparati per essere più attivi, ma loro hanno preso l’inerzia. Nel secondo tempo abbiamo creato più occasioni”.
    Paro: “Ilic? Preferisco parlare di chi è sceso in campo”
    “Miranchuk e Sanabria? Ci hanno dato sicuramente una grande mano contro questo Empoli, con loro c’era più sintonia, forse perchè loro pensavano di controllare melgio il risultato. Siamo stati bravi e pazienti per creare occasioni”. Questi i due cambi che hanno permesso ai granata di cambiare la partita, con Paro che non interviene sul mercato: “Ilic non è stato annunciato, preferieri parlare dei giocatori scesi in campo oggi. Poi vedremo il futuro, quindi pensiamo a Firenze”. Sulle possibili uscite, conclude: “La società è al corrente dell’importanza dei giocatori, sceglierà il meglio per la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Torino, con la qualità si vince. Il problema è che entra tardi…

    INVIATO A EMPOLI – La qualità fa la differenza e il Toro riesce a evitare la sconfitta quando Juric cambia la faccia alla formazione innestando Miranchuk, Sanabria e Lukic. Da 2-0 per l’Empoli a 2-2 tra l’82’ e l’85’, con un palo preso dal russo giusto al 90’ (e in precedenza aveva già colpito un legno anche Ricci, ex dei toscani, autore di un secondo tempo splendido per efficacia e qualità). Se i granata avessero vinto non avrebbero rubato nulla, nel conteggio complessivo delle occasioni create. Resta una rimonta tonificante in vista del quarto di finale di Coppa Italia a Firenze.

    Empoli-Torino 2-2: tabellino e statistiche

    Primo tempo a passeggio…

    Il Torino si è allenato per 45 minuti, i primi, con un minimo di turnover adottato da Juric (dentro Seck, Radonjic e Bayeye per Sanabria, Miranchuk e Singo): un po’ per tattica specificatamente anti-Empoli, un po’ per evitare di sprecare troppe energie in vista dei quarti di Coppa Italia. Non inevitabile, ma quasi, che potesse combinare poco davanti e poi prendere un gol davanti a un Empoli più manovriero e portato alla corsa, pur quasi sempre controllato dallo schieramento corto dei granata. Cosa che infatti è capitata nell’unica situazione in cui una disattenzione in marcatura si è materializzata (37’): allorché un angolo battuto alla perfezione da Marin sul primo palo ha visto un solitario Luperto scattare da dietro (immobile Ricci, inizialmente vicino al difensore) e bruciare Rodriguez di testa in anticipo, con Milinkovic-Savic stecchito a metà strada.

    …secondo tempo di corsa

    La qualità fa la differenza nella ripresa, anche se dopo un palo di Ricci e un miracolo di Vicario su un tiro a giro di Miranchuk l’Empoli trova all’improvviso il classico golaço con Marin (un missile forse leggermente deviato da Schuurs all’incrocio). Gli ingressi del russo, di Sanabria e di Lukic trasformano comunque il Toro, progressivamente: i granata dominano il possesso, al 37’ l’ex Ricci sublima il suo ottimo secondo tempo con un tocco volpino in area riaprendo la partita e appena 3’ dopo Sanabria con un tiro da fuori firma il 2-2. L’Empoli, già da un po’ alle corde, rischia di crollare definitivamente, ma viene salvato ancora da Vicario (parata ancora su Ricci) e poi da un altro palo preso da Miranchuk col suo sinistro al solito vellutato. Curiosità, per concludere: Sanabria, autore del 2-2, aveva segnato con la maglia del Genoa 4 anni fa, anche all’epoca il 28 gennaio qui a Empoli, la sua prima rete in A.   LEGGI TUTTO