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    Brentford, Frank: “Abbiamo buone possibilità di tenere Eriksen”

    Christian Eriksen potrebbe rimanere al Brentford anche la prossima stagione. Così il tecnico dei londinesi Thomas Frank: “Abbiamo buone possibilità di tenerlo. So che è felice qui, si sta godendo il suo calcio. È una decisione che verrà presa a fine stagione”. Il giocatore danese è sbarcato ai Bees a gennaio, dopo aver rescisso con l’Inter in quanto non aveva ottenuto il via libera per scendere in campo per il defibrillatore che gli è stato impiantato a seguito dell’arresto cardiaco subito durante gli ultimi Europei nella partita d’esordio della sua Nazionale contro la Finlandia.

    Il Brentford ha vinto 6 partite con lui in campo

    L’ex nerazzurro ha dato una grossa mano ai suoi compagni nell’allontanarsi dalla zona retrocessione, nonostante ieri abbia subito un netto 3-0 per mano del Manchester United, prima sconfitta in otto incontri disputati con la nuova maglia: prima di ieri, infatti, erano arrivate ben sei 6 vittorie (compreso l’1-4 a Stamford Bridge, nel quale ha anche segnato un gol) e un pareggio per 0-0.

    Sullo stesso argomentoRonaldo batte Eriksen: 3-0 del Manchester United sul BrentfordPremier League

    Tre squadre lo seguirerebbero per il mercato 

    Gli stessi Red Devils, insieme al Newcastle e al Tottenham (sua ex squadra), sarebbero tra le squadre che lo starebbero seguendo per il mercato estivo. Alla domanda su come il Brentford stia cercando di convincerlo a restare, Frank ha detto: “Molto semplice, gli parlo. Presentiamo i nostri piani e ne discutiamo”.  LEGGI TUTTO

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    Eriksen, Il Ct danese: “Con l'Olanda ci sarà al 100%”

    MILANO – Parlando in vista dell’amichevole di sabato contro l’Olanda, Il Ct della Danimarca Kasper Hjulmand dice questo su Christian Eriksen: “Al Parken ci sarà al 100%”. Il centrocampista ex Inter dovrebbe tornare ad allenarsi con la sua nazionale giovedì e sabato potrebbe scendere in campo per la prima volta dopo aver subito un arresto cardiaco durante una partita del Campionato Europeo a giugno contro la Finlandia. L’ex Tottenham ha ripreso a giocare nelle ultime settimane con il club della Premier League del Brentford, ma ha saltato l’ultima partita contro il Leicester dopo aver contratto il Covid-19.Sullo stesso argomentoEriksen positivo al Covid: slitta il ritorno in nazionaleCalcio

    Hjulmand: “Quando avremo gli ultimi dati decideremo”

    Secondo l’emittente danese DR, l’ex giocatore dell’Inter dovrebbe unirsi al gruppo della nazionale danese già questo pomeriggio. Così Hjulmand: “Dobbiamo solo vedere cosa ha fatto esattamente a Brentford, dove ha ricominciato ad allenarsi domenica – ha spiegato il Ct -. Prima di allora, aveva saltato gli allenamenti per quattro giorni. Dobbiamo vedere quanto ha fatto e quando avremo gli ultimi dati decideremo”.

    Guarda la galleryEriksen, il ritorno in campo dopo 8 mesi: esordio con il Brentford LEGGI TUTTO

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    Eriksen positivo al Covid: slitta il ritorno in nazionale

    COPENAGHEN – Avrebbe dovuto vestire nuovamente la maglia della Nazionale per la prima volta dal grande spavento dello scorso giugno a Euro2020 ma Christian Eriksen dovrà rinviare il suo ritorno, anche se forse solo di qualche giorno. Il trequartista danese ex Inter, dal mese scorso tornato a giocare in Premier col Brentford, è risultato positivo al Covid-19 e dunque non potrà unirsi domani al resto dei compagni. Secondo la Federcalcio danese, però, Eriksen potrebbe raggiungere il ritiro nel corso della settimana, con la nazionale attesa dalle amichevoli contro Olanda e Serbia del 26 e 29 marzo.Sullo stesso argomentoEriksen torna in nazionale: è tra i convocati della DanimarcaCalcio Estero LEGGI TUTTO

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    Brentford, Eriksen sta tornando: due assist in amichevole

    Christian Eriksen sta tornando. Il danese, ex Inter, neo centrocampista del Brentford, lunedì 21 febbraio ha realizzato due assist nell’amichevole giocata dal team londinese contro una selezione dei Glasgow Rangers (terminata per la cronaca 2-2). Eriksen è rimasto in campo per quasi 80 minuti, prima di essere sostituito. Il 30enne danese è tornato all’attività agonistica a distanza di sette mesi dal malore accusato durante il match fra la sua Nazionale e la Finlandia, con conseguente intervento chirurgico per impiantare un defibrillatore cardiaco. Adesso spera in una imminente convocazione, magari già per la gara casalinga di Premier League del suo Brentford contro il Newcastle, in programma sabato 26 febbraio.Guarda la galleryBrentford, emozioni per Eriksen: che accoglienza dei tifosi LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt: “Allegri pensa solo a vincere. Eriksen il mio idolo”

    Matthijs De Ligt, tra i migliori difensori al mondo nonostante la carta d’identità dica 22 anni, ha rilasciato una lunga intervista a DAZN. Tanti i temi trattati dall’olandese della Juve. L’ex Ajax ha parlato di Massimiliano Allegri e a proposito del tecnico bianconero dice: “È un allenatore con grande esperienza che sa di calcio, che ha vinto tanto con Juventus e Milan. Sono contento che lui sia il mio allenatore adesso, questo è molto importante per migliorare. Tatticamente mi aiuta tantissimo, lui ha quest’idea di giocare per tutti i novanta minuti con la giusta mentalità, per vincere la partita. Non è importante se giochiamo un calcio bello o brutto, l’unica cosa che conta è vincere”.
    De Ligt su Bonucci, Chiellini e le critiche ricevute
    De Ligt in questi anni in bianconero ha avuto la possibilità di allenarsi e giocare con due grandi del ruolo, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci: “Ho parlato tantissimo con loro – ammette -, sono un riferimento molto grande per le vittorie che hanno ottenuto con la Juventus e l’Italia. Io ho tanta forza fisica e ho un buon feeling con la palla, ma mi hanno consigliato di stare concentrato e tranquillo per tutta la partita: questo lo sente anche la squadra, con la tranquillità tutte le squadre giocano meglio”. A chi lo critica risponde: “Secondo me nel calcio la critica è normale, io sono colui che critica di più la mia persona. È importante avere questa idea su cosa bisogna fare per migliorare, poi è normale che ognuno preferisca ricevere dei complimenti. La critica però è normale, tutti dobbiamo imparare e a volte può essere anche costruttiva”.
    De Ligt: ecco cosa avrei fatto se non fossi diventato calciatore
    Il difensore olandese ha poi svelato cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore: “Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un pallavolista. Tutti sottolineavano, soprattutto il primo anno, i miei interventi con la mano. A dire la verità non lo so, ho sempre pensato di fare il calciatore, ho fatto tutto per diventarlo e sono contento di com’è andata. I miei genitori tennisti? Sì, ho giocato a tennis per sei-sette anni: mi piaceva ma non come il calcio, il mio amore. Mi è sempre piaciuto giocare con gli amici. Il tennis è uno sport troppo individuale, mi piace di più giocare con la squadra”. Nella famiglia di De Ligt c’è anche un ex calciatore: suo suocero ha militato nell’Ajax. “Con il padre della mia fidanzata parliamo tanto di calcio, lui ha giocato e sa come funziona questo mondo. E’ sempre bello parlare con lui che ha più esperienza di me nella vita e nel calcio, questo mi fa sentire più tranquillo. Poi naturalmente discutiamo anche di altre cose”.
    De Ligt senza veli
    Si passa poi alle fatidiche sette domande. A proposito dell’avversario che vorrebbe sfidare in carriera, De Ligt risponde: “Lewandowski è difficile perché lui ha tanta esperienza e non ha bisogno di giocare sempre bene con il senso del goal che si ritrova: questo è molto complicato per un difensore”. Poi rivela il suo idolo da bambino: “Era Christian Eriksen, perché lui ha giocato all’Ajax da centrocampista e io lo sono stato in passato. Partita migliore? Quella contro il Real Madrid. Lo stadio più bello? L’Amsterdam Arena”. L’olandese parla poi dello spogliatoio: “McKennie ci mette un sacco a rispondere su Whatsapp, mentre Cuadrado ascolta troppa musica colombiana, non mi piace”. Infine un consiglio ai turisti di Torino: “I posti più belli sono: Parco del Valentino o Piazza San Carlo”.

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