consigliato per te

  • in

    Inter, è fatta per Chivu: sarà lui il nuovo allenatore, manca solo l’ufficialità. Rivivi la diretta

    22:15

    Inter, terminato l’incontro con Chivu: la situazione

    Finito l’incontro con Chivu senza intoppi tra le parti. Domani nuovo vertice per chiudere.

    21:50

    Lautaro e l’emozionante lettera social ai tifosi dell’Inter: “Vi chiedo scusa…”

    Cinque giorni dopo la finale di Champions League persa il capitano nerazzurro scrive un lungo messaggio ai suoi tifosi: “Sono orgoglioso di indossare questa maglia”. LEGGILA QUI!

    21:38

    Inter, incontro in corso tra Chivu e la dirigenza

    Incontro in corso tra Chivu e la dirigenza in un hotel del centro di Milano.

    21:34

    Il no del Como all’Inter per Fabregas e di Conte e Gasp alla Juve: il vento cambia

    La prova di forza lariana con Marotta dopo il quarto scudetto del Napoli con Antonio che resta alla sua guida; l’Atalanta in Champions per la quinta volta in 7 anni; il Bologna che vince la Coppa Italia dopo 51 anni: nuovi equilibri in Serie A

    21:15

    Mondiale per Club, il programma della fase ad eliminazione diretta

    Gli eventuali ottavi di finale si disputeranno tra il 27 e il 30 giugno, seguiti dai quarti di finale in programma il 3 e 4 luglio. Le semifinali si giocheranno tra il 7 e l’8 luglio, mentre la finale, che assegnerà il titolo mondiale giovanile, è fissata per il 13 luglio.

    21:00

    Inter, due rinforzi per il Mondiale per Club

    In vista del Mondiale per Club, l’Inter potrà contare su due rinforzi freschi di mercato. Tra i convocati ci saranno infatti anche Petar Sucic, centrocampista croato acquistato a gennaio dalla Dinamo Zagabria, e Luis Henrique, esterno brasiliano il cui trasferimento dal Marsiglia è stato definito proprio nei giorni a ridosso della finale di Champions.

    20:38

    Inter, quando comincia il Mondiale per Club?

    Lunedì 9 giugno la squadra si ritroverà ad Appiano per iniziare la preparazione in vista del Mondiale per Clu. Dopo due giorni di allenamenti, mercoledì 11 giugno è prevista la partenza per gli Stati Uniti,Tre le sfide in programma: il 18 giugno contro il Monterrey (Messico), il 21 contro gli Urawa Reds (Giappone) e il 26 contro il River Plate (Argentina). 

    20:29

    Chivu ha già allenato l’Inter

    Dal 2021 al 2024 Chivu è stato l’allenatore della Primavera nerazzurra, prima ancora ha allenato l’Under 14 e l’Under 18.

    20:15

    Inter, i numeri di Chivu da giocatore

    Con l’Inter Chivu, tra 2007 e 2014, ha collezionato 169 presenze, 3 gol e 8 assist. Nel 2010 faceva parte della squadra che ha vinto il Triplete.

    20:00

    Inter, serata l’incontro decisivo con Chivu

    Stasera è in programma a Milano l’incontro decisivo per la panchina nerazzurra.

    19:43

    Marotta ha lasciato la sede dell’Inter, atteso incontro con Chivu

    Giuseppe Marotta ha lasciato la sede dell’Inter. Atteso nelle prossime ore l’incontro decisivo con Cristian Chivu, per mettere nero su bianco l’accordo biennale.

    19:30

    All’Inter Chivu troverà anche il nuovo acquisto Sucic

    Parallelamente all’addio di Simone Inzaghi, l’Inter ha già ufficializzato l’ingaggio di Petar Sucic, duttile centrocampista classe 2003. Si tratta dell’ottavo croato della storia del club nerazzurro, nonché del primo innesto estivo. Sarà subito al servizio di Cristian Chivu. SCOPRI LA SUA STORIA

    19:16

    Chivu a Milano con il suo agente

    In questo momento, Cristian Chivu è a Milano insieme al suo agente. Si attende l’incontro che sancirà la firma sul contratto che lo legherà all’Inter fino al 2027.

    19:12

    Inter, Chivu scelta suggestiva

    Cristian Chivu, uno degli eroi del triplete del 2010, rappresenta senza dubbio una scelta suggestiva per l’Inter. Dopo il no del Como per Fabregas, la dirigenza nerazzurra ha puntato sul grande senso di appartenenza dell’ex difensore della nazionale rumena, che non vede l’ora di tornare a Milano. Chivu, del resto, ha già vissuto parentesi importanti da allenatore nel settore giovanile dell’Inter.

    19:00

    Chivu, domani può essere il giorno della firma

    Una volta definiti i termini dell’accordo con l’Inter, Cristian Chivu sarà pronto per firmare il suo nuovo contratto. In tal senso, domani, venerdì 6 giugno, può essere il giorno giusto.

    18:50

    Inter, per Chivu pronto un biennale

    Per Cristian Chivu all’Inter è ormai questione di ore, forse di minuti. Per l’attuale tecnico del Parma, sarebbe pronto un contratto biennale, con scadenza 2027.

    18:44

    È fatta per Chivu: sarà il nuovo allenatore dell’Inter

    È fatta per Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter. Accordo raggiunto tra le parti.

    18:40

    Inter, affondo per Chivu

    Affondo dell’Inter per Cristian Chivu. L’allenatore del Parma è ora l’obiettivo numero uno per la panchina nerazzurra, dopo l’addio di Inzaghi.

    18:28

    Piero Ausilio è arrivato nella sede dell’Inter: si lavora per Chivu

    Dopo essere atterrato a Milano, Piero Ausilio si è immediatamente recato nella sede dell’Inter. Si lavora per chiudere l’accordo con Cristian Chivu.

    18:18

    Ausilio rientrato da Londra, nessuna dichiarazione

    Piero Ausilio è rientrato a Milano dopo il viaggio londinese. Il direttore sportivo dell’Inter, dopo il no di Fabregas, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione dinanzi a microfoni e telecamere presenti a Linate.

    18:08

    Chivu ritroverebbe l’ex compagno Arnautovic

    Cristian Chivu, all’Inter, ritroverebbe anche l’ex compagno Arnautovic, con cui ha giocato ai tempi del triplete del 2010. Il tecnico rumeno ha otto anni in più rispetto al centravanti austriaco.

    17:54

    Lautaro Martinez chiede scusa dopo la finale, nessun riferimento a Inzaghi

    In attesa del successore di Simone Inzaghi, sono arrivate le scuse di Lautaro Martinez dopo la nefasta finale di Champions: “Mi scuso con tutti voi per non essere riuscito a regalarvi quello che era il sogno di tutti noi – ha scritto Lautaro Martinez sui suoi canali social ufficiali -. Voglio ringraziare tutti i neroazzurri che erano a Monaco, a San Siro e in giro per il mondo. Siete sempre unici. Nel calcio contano i trofei vinti, è innegabile! Ma credo anche che riportare con tanti sacrifici la nostra squadra in finale di Champions per due volte negli ultimi tre anni, voglia dire tanto. Abbiamo lottato per riprovare queste emozioni, per vincere titoli e vivere notti indimenticabili come quel 22 aprile. Dal primo giorno abbiamo lavorato perché l’Inter ritrovasse il suo posto nella storia, perché ritornasse dove merita di stare”, ha sottolineato il capitano dell’Inter, senza fare alcun riferimento all’addio di Simone Inzaghi.

    17:40

    Parma, Krause prossimo al rientro in Italia

    Il presidente del Parma, Kyle Krause, è atteso in Italia nelle prossime ore. Il numero uno dei ducali parteciperà al sorteggio del calendario della Serie A 2025/26, in programma domani alle ore 18:30 al Teatro Regio di Parma. Si parlerà inevitabilmente anche del futuro di Chivu, attualmente in trattativa con l’Inter.

    17:28

    I moduli più utilizzati da Chivu e Vieira nell’ultima stagione

    Chivu e Vieira, entrambi entrati in corsa nell’ultimo campionato di Serie A, hanno utilizzato prevalentemente due sistemi di gioco: il rumeno ha restituito solidità difensiva al Parma schierando i suoi con il 3-5-2, stesso modulo di Simone Inzaghi, mentre il manager del Genoa si è affidato più di una volta al 4-2-3-1.

    17:14

    Le esperienze di Vieira da allenatore

    Dopo aver chiuso la sua carriera da calciatore nel 2011, Patrick Vieira ha iniziato a intraprendere il percorso da allenatore nel vivaio del Manchester City, prima di volare negli Stati Uniti nel 2016 per sposare il progetto tecnico del New York City. Dopo due stagioni, il francese è tornato in Europa per accettare l’offerta del Nizza, dove è rimasto per 18 mesi. Poi, l’agrodolce parentesi in Premier League con il Crystal Palace e la successiva esperienza al timone dello Strasburgo. A novembre 2024, la chiamata del Genoa, condotto verso una salvezza tranquilla.

    17:00

    Fabregas tornato in Italia, non risponde alle domande

    Cesc Fabregas non ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo quanto accaduto con l’Inter una volta tornato a Milano. Nessuna risposta anche sul futuro.

    16:45

    Como, Suwarso: “Fabregas? L’Inter ci ha chiesto di parlare, abbiamo detto no”

    Le parole del presidente del Como, tornato in Italia, ha risposto alle domande relative a Fabregas: “Non c’è nulla di nuovo. Con l’Inter non è successo nulla: ci hanno chiesto di poter parlare con Fabregas, gli abbiamo detto di no”.

    16:30

    Dal 2017 a oggi è soltanto il quarto cambio di allenatore dell’Inter

    Dal 2017 al 2025 l’Inter ha visto solamente Spalletti (2017-19), Conte (2019-21), e Simone Inzaghi (2021-2025) come allenatori. Il prossimo sarà il quarto in questo lasso di tempo.

    16:10

    La questione contrattuale di Chivu

    Dopo la salvezza ottenuta con il Parma, Chivu aveva fatto scattare l’opzione per il rinnovo. Questa, al momento, non sarà esercitata, con l’allenatore rumeno che sta trattando con l’Inter.

    15:55

    Intanto Darmian saluta Inzaghi

    Mentre l’Inter sta proseguendo le trattative per scegliere il successore di Inzaghi, Darmian, attraverso un post su Instagram, ha salutato l’allenatore: “Sono giorni difficili per noi interisti. Noi come voi siamo i primi tifosi e capiamo perfettamente come ci si sente nel veder svanire quello che per tutti noi era un sogno. Questo non cancellerà il cammino che grazie a te Mister, insieme al tuo staff, siamo riusciti a fare in questi 4 anni meravigliosi. Traguardi importanti che ci legheranno per sempre e che mi rendono orgoglioso di far parte di questa grande Famiglia. Grazie per tutto Simone! E’ stato un onore essere allenato da te. Noi andremo avanti sempre a testa alta, perché l’Inter si ama, non si sceglie”.

    15:35

    Chivu, i numeri al Parma

    Chivu ha guidato il Parma in 13 partite. In queste ha totalizzato tre vittorie, sette pareggi e tre sconfitte. Quattordici i gol segnati, tredici i subiti. 

    15:15

    Chivu già allenatore delle giovanili nerazzurre

    Chivu ha iniziato la carriera da allenatore proprio all’Inter, dove ha guidato le formazioni giovanili dall’under-17 alla Primavera, con cui ha vinto anche uno Scudetto. 

    14:55

    Il palmares di Chivu con l’Inter

    Classe 1980, Chivu ha giocato all’Inter dal 2007 al 2014. Con i nerazzurri ha giocato 169 partite, segnando 3 gol e servendo 8 assist. In nerazzurro ha vinto tre volte lo Scudetto, due la Coppa Italia, altrettante la Supercoppa, la Champions League e un Mondiale per club

    14:39

    Il Parma ha autorizzato Chivu a parlare con l’Inter

    Dopo il no del Como per Fabregas, l’Inter sta studiando piani alternativi. Uno di questi porta il nome di Chivu. Il Parma ha autorizzato l’allenatore e il suo staff a parlare con il club nerazzurro.

    14:15

    Inter in campo il 18 giugno

    L’Inter tornerà in campo tra due settimane. Il 18 giugno (notte italiana), 17 sera orario statunitense, i nerazzurri sfideranno il Monterrey in occasione della prima giornata del proprio girone nel Mondiale per club.

    13:51

    Oltre a Vieira?

    Oltre a Vieira c’è anche il nome di Chivu. L’ex difensore, già allenatore della Primavera nerazzurra, non ha ancora avuto contatti con l’Inter. Il rumeno ancora oggi incontrerà il Parma per il di contratto. LEGGI QUI

    13:38

    I numeri di Vieira all’Inter da giocatore

    Vieira ha già indossato i colori nerazzurri dell’Inter da calciatore dalla stagione 2006/07 fino a gennaio 2010. Per lui 91 presenze, 9 gol e 9 assist vincendo Scudetti, due volte la Supercoppa e una la Coppa Italia. Risulta tra i vincitori della Champions League, avendo lasciato il club a gennaio in quella stagione.

    13:21

    Como, terzo no per Fabregas

    Cesc Fabregas negli ultimi giorni è stato in cima alla lista di Bayer Leverkusen e Roma, prima che dell’Inter. In tutti e tre i casi è arrivato un “no” come risposta. Il Como intende proseguire con lui in panchina.

    13:05

    Inter, il favorito adesso è Vieira

    Il favorito per la panchina dell’Inter cambia: non più Fabregas, dopo il no del Como, ma l’ex centrocampista dell’Inter ed attuale tecnico del Genoa, Patrick Vieira. LEGGI TUTTO

    13:04

    Inter, no per Fabregas intanto Baroni è ufficialmente l’allenatore del Torino

    Continua il valzer delle panchine. L’Inter ha incassato il no del Como per Fabregas nella mattinata che ha visto Marco Baroni legarsi al Torino per le prossime due stagioni. LEGGI TUTTO

    12:54

    I numeri di Vieira con il Genoa

    Ventisei partite, otto vittorie, nove pareggi e altrettante sconfitte; media di 1,27 punti a partita: sono i numeri di Patrick Vieira alla guida del Genoa. L’ex centrocampista è in corsa con Chivu come alternativa a Fabregas per la panchina dell’Inter.

    12:40

    Inter, cosa succede dopo il no del Como per Fabregas: le alternative

    A questo punto l’Inter, salvo clamorosi colpi di scena, sarà costretta a virare su un’alternativa a Fabregas: chi potrebbe arrivare sulla panchina dei nerazzurri. LEGGI TUTTO

    12:27

    Como, il club su Fabregas: “Comunicato il rifiuto al presidente dell’Inter”

    Nota del Como su Fabregas a Sky Sport: “Abbiamo appena comunicato il nostro rifiuto direttamente al presidente dell’Inter, che lo ha riconosciuto con la cortesia e la chiarezza che ci si aspetta tra club che nutrono reciproco rispetto. Per questo motivo trattiamo le voci inistenti sul loro interesse per il nostro allenatore come pura fantasia. Difficilmente qualcuno insisterebbe dopo una risposta tanto chiara, soprattutto un club del calibro dell’Inter”.

    12:18

    Fabregas, l’Inter non molla la presa

    Si sta rivelando molto difficile liberare Fabregas dal Como, che dovrebbe trovare un sostituto per l’allenatore spagnolo. L’Inter spera che il tecnico possa chiedere di essere liberato, alzando le proprie pretese in virtù del pressing nerazzurro, e non molla la presa. 

    12:09

    Allenatore Inter, cosa succede se non arriva Fabregas

    Cosa succede se non arriva Fabregas all’Inter? LEGGI TUTTO

    11:55

    Fabregas all’Inter? La replica social di Suwarso

    Sono ore caotiche. Nelle scorse, dopo aver respinto gli assalti di Bayer Leverksuen e Roma, il presidente del Como, Suwarso, ha lasciato intendere di essere pronto a respingere anche quello dell’Inter. Una sua frecciata su Instagram è stata, in tal senso, eloquente. LEGGI L’APPROFONDIMENTO

    11:41

    Inzaghi, via all’avventura con l’Al-Hilal: Fabregas l’erede?

    Intanto, sempre ieri, l’Al-Hilal ha ufficializzato l’arrivo di Simone Inzaghi che dal 2021 era alla guida dei nerazzurri. LEGGI TUTTO

    11:31

    Inter, Vieira e Chivu le alternative a Fabregas

    Insomma, l’allarme è rientrato rapidamente. Ma il traguardo deve comunque essere ancora tagliato. In casa nerazzurra non manca la fiducia, come fatto intendere da Marotta, a margine del funerale di Pellegrini, pur non indicando nomi. «Siamo un’Inter forte. Sapremo superare anche questo momento imprevisto e di difficoltà ma che non ci spaventa. Lavoriamo per il bene del club e lo faremo con la passione, la determinazione e il senso di appartenenza che abbiamo sempre dimostrato in questi anni». Chiaro, però, che esistano anche soluzioni alternative. E non potrebbe essere altrimenti. Di fatto le altre opzioni sono due: Vieira, che può liberarsi dal Genoa in cambio di 500 mila euro, ma solo a luglio e quindi non è una pista semplice, e Chivu, che, però, non ha ancora avuto contatti con l’Inter. Il rumeno ancora oggi incontrerà il Parma per il rinnovo di contratto, ma con la salvezza è scattata la clausola per il prolungamento automatico. 

    11:21

    Suwarso e Fabregas, le dichiarazioni a Londra

    Sempre ieri, ma all’ora di pranzo, il tecnico spagnolo aveva partecipato ad un dibattito con Suwarso, proprio per parlare del Como. E le dichiarazioni rilasciate sul palco dai due protagonisti, a una prima lettura erano sembrate una chiusura rispetto ad un futuro nerazzurro per Cesc. «Il nostro percorso è lungo, sarà per più stagioni e ruota attorno a Fabregas, che non lascerà il club», ha detto il massimo dirigente. «Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio», ha aggiunto Cesc. In realtà, non ci poteva aspettare nulla di diverso proprio perché il dibattito aveva il club lariano come tema centrale. Non era la sede giusta, dunque, per ipotizzare scenari differenti per il tecnico catalano. 

    11:15

    Fabregas e Ausilio ieri a Londra

    Fino a ieri, Fabregas era a Londra, dove ha ancora casa dopo aver giocato a lungo con la maglia dell’Arsenal. E, sempre ieri, nella città inglese è volato pure Ausilio. Ufficialmente per una serie di incontri di mercato. Tuttavia, la coincidenza temporale ha immediatamente fatto pensare ad un blitz per l’allenatore catalano, frenato, però, dallo stop del Como. Per la verità, sono comunque circolate voci di un incontro/contatto tra il ds interista e Fabregas, ma senza conferme concrete. La certezza, semmai, è che Cesc ha concluso la serata a cena per festeggiare il 50esimo compleanno della moglie Daniella Semaan.

    11:09

    Fabregas vuole la panchina dell’Inter

    Fabregas vuole la panchina dell’Inter a tutti i costi. Ma tocca a lui liberarsi dal Como, che invece continua a fare resistenza. Prova ne sia che, avanzata ufficialmente la richiesta di parlare con il tecnico spagnolo, ieri, il club nerazzurro si sia trovato davanti il muro alzato dal presidente Suwarso e dall’ad Terrazzani. La partita resta aperta. Ma, come premesso, adesso la palla passa a Cesc: dovrà essere lui a trovare gli argomenti giusti per abbattere le barriere della società lariana. E le prossime ore potrebbero già essere decisive in questo senso, con Fabregas atteso di rientro in Italia.

    Milano LEGGI TUTTO

  • in

    Como, la salvezza da festeggiare. E Vojvoda è rinato

    Mistero fitto sulle scelte anti-Torino di Cesc Fabregas. Il tecnico del Como è stato netto nel presentare la sfida: «Sono cambiate le regole, anche la squadra sarà informata solo due ore prima della partita», ha detto. Ma è abbastanza scontato che, in gran parte, si ripartirà dalla formazione che ha battuto in trasferta il Monza, ipotecando di fatto la salvezza in serie A. Tutti disponibili, Fabregas ha grandi margini d LEGGI TUTTO

  • in

    Ranieri cita Guardiola ed esalta Fabregas: i denti della Roma all’esame Como

    ROMA – Due mesi e mezzo da imbattuto in Serie A, dieci risultati utili messi in fila e 20 punti totalizzati nel 2025 che lo rendono l’allenatore più prolifico del campionato nel nuovo anno solare. Sembra passata una vita da quando Gabrielloni prima, e Nico Paz poi, condannavano in riva al lago una Roma sempre più in crisi e di nuovo sull’orlo del baratro. Ora che il mondo giallorosso si è rovesciato, ci sar&a LEGGI TUTTO

  • in

    Juve LIVE, segui la partita contro il Como in diretta

    21:54

    Subito Como!

    Subito pericolosa la formazione di Fabregas, che costringe ancora una volta Di Gregorio a respingere su Nico Paz che calcia di prima su assist di Diao. Il portiere bianconero evita lo svantaggio con il piede. 

    21:52

    Si ricomincia! Fuori Savona: c’è Kelly

    Inizia il 2º tempo. Subito cambio per la Juve: Kelly per Savona. 

    21:50

    Como: possesso palla e tiri in porta

    Il Como chiude il primo tempo con il 60% di possesso palla, con 3 tiri in porta su 9 contro i 2 degli ospiti sui 3 complessivi. Sono invece 7 i calci d’angolo conquistati dai Lariani: solo 1 il corner calciato dai bianconeri.  

    21:48

    Kolo Muani: dopo Tevez, superato anche Baggio

    Con la 4ª rete messa a segno nelle prime 3 gare disputate con la maglia della Juve, il francese ha superato sia il record di 2 reti di Carlos Tevez che quello di Roberto Baggio, autore di 3 reti nelle prime 3 gare in bianconero nella stagione 1990/91.

    21:40

    Como-Juve, 1-1 al 45′: il commento

    Più Como che Juve in questi primi 45 minuti di gioco. I padroni di casa prevalgono sulla destra grazie alle incursioni di Strefezza e alle letture di Nico Paz. A pagarne le spese è Savona, che rimedia acnhe un giallo per un fallo sull’ex Lecce. Poi, il lampo di Kolo Muani, che ancora una volta fa a sportellate verso la porta e gela il Sinigaglia. Ma gli uomini di Fabregas non ci stanno e pareggiano i conti con la complicità di un errore di Koopmeiners che si lascia portar via palla da Cutrone – a  seconda metà di stagione inoltrata, si cerca ancora il tanto atteso (e pagato) Koop – . L’ex Milan la butta dentro e Diao firma l’1-1 nel momento peggiore. Un minuto dopo infatti, Abisso manda tutti negli spogliatoi.

    21:34

    Fine primo tempo

    Duplice fischio al Sinigaglia: 1-1 il parziale.

    21:33

    1-1 Como: Diao

    I padroni di casa pareggiano i conti. Decisivo il recupero di Cutrone su Koopmeiners che anticipa il cross in area ricevuto da Diao che di testa firma l’1-1 (45’+1′). 

    21:32

    Nico Paz di testa: il Como non molla

    I Lariani non si abbattono e tornano nell’area ospite, dove Strefezza serve in area un traversone intercettato di testa da Nico Paz. L’argentino però non inquadra la porta. 

    21:29

    Reazione Juve

    Altro bel segnale restituito dagli uomini di Motta, che nonostante le difficoltà iniziali riescono comunque a trovare la via del gol. E questa volta, senza dovere neppure rimontare lo svantaggio. 

    21:26

    Ammonito Valle

    Giallo anche per il difensore dei Lariani (37′).

    21:24

    Ancora Kolo Muani: 4º gol in 3 partit e

    Dopo il vantaggio di Napoli e la doppietta contro l’Empoli, l’ex Psg lascia ancora una volta il segno. Il francese finalizza il contropiede dei bianconeri, vincendo l’uno contro uno con il portiere con un destro imprendibile che vale il vantaggio. È il 4º gol nelle ultime 3 partite di campionato. 

    21:22

    Kolo Muani! 1-0 Juventus!

    Juve in vantaggio! Il francese sblocca le marcature al 34′.

    21:20

    Ci prova Nico Gonzalez: palla alta

    L’argentino ci prova di sinistro ma il tiro termina alto sopra la traversa.

    21:18

    Ammonito Savona

    Cartellino giallo per il difensore bianconero (28′), sanzionato per l’intervento su Strefezza. 

    21:17

    Nico Paz-Strefezza: la Juve si difende

    Crescono i pericoli sull’asse Nico Paz-Strefezza. L’argetino è ispiratissimo e legge bene il gioco, servendo il compagno che si buca ancora una volta la difesa bianconera e calcia in porta.

    21:14

    Gatti di testa: nessun problema per Butez

    Il difensore bianconero ci prova di testa, ma il tentativo non impensierisce il portiere dei Lariani che blocca il pallone: 0-0 al 26′.

    21:12

    Il Como continua a pressare

    Como messo benissimo in campo. Gli uomini di Fabregas costruiscono sulla trequarti e risalgono in velocità per inibire le manovre offensive dei bianconeri: Nico Gonzalez arginato a ogni iniziativa.  

    21:10

    Da Cunha da fuori: angolo Como

    Ci prova anche Da Cunha da fuori area, dopo aver ricevuto palla da Nico Paz. Di Gregorio respinge in corner.

    21:07

    Juve: 0 tiri in porta al 20′

    Al 20′ minuto, il Como è in vantaggio di 4 tiri di cui 1 in porta: 4 anche i calci d’angolo conquistati. Ancora a secco invece la formazione di Motta. 

    21:03

    Savona in affanno su Strefezza

    Il difensore bianconero soffre le incursioni dell’esterno del Como, che calcia da posizione defilata e conquista il 4º calcio d’angolo. Fatica a ripartire la Juve dopo 15 minuti di gioco. 

    20:59

    Ancora Como! Di Gregorio dice no a Nico Paz

    Sfiorano il vantaggio i Lariani, con Nico Paz che riceve palla in area da Strefezza e chiama in causa Di Gregorio che con la punta delle dita devia in angolo. È la prima grande occasione del match. La Juve soffre la pressione alta del Como subendone troppo facilmente le incursioni in area.

    20:54

    Cutrone pericoloso, palla respinta!

    La formazione di Fabregas alza subito l’asticella e costringe la difesa ospite a respingere sulla conculsione a rete di Cutrone. 

    20:52

    Al Como i primi 2 corner

    È dei padroni di casa il primo calcio d’angolo dell’incontro, che conquistano subito anche il secondo dopo una nuova deviazione. Valle è l’ultimo a calciare dalla distanza ma senza inquadrare la porta. 

    20:47

    Si comincia!

    È iniziata Como-Juventus. Ai bianconeri il primo pallone dell’incontro.

    20:45

    Juve: a novembre le ultime 2 vittorie consecutive

    L’ultima volta che i bianconeri si sono aggiudicati 2 incontri consecutivi rimanda alla sfide contro Udinese e Torino del 2 e 9 novembre, entrambe vinte per 2-0. 

    20:41

    Manca poco a Como-Juve

    Ancora pochi minuti prima del fischio d’inizio di Como-Juventus.

    20:27

    Giuntoli: “Momento difficile. Dobbiamo vincere”

    “È sempre tutto sullo spalle del club, del mister e dei ragazzi – ha detto a Sky – . Dobbiamo lottare sempre tutti insieme. È stato un periodo difficile perché siamo stati tanti mesi sotto numero e non ci hanno permesso di fare rotazioni. Siamo contenti del mercato che abbiamo fatto. Dobbiamo affrontare le gare una per volta. Ci è mancata continuità nei risultati. Diventa fondamentale vincere anche per questo motivo. Motta ha provato Kolo Muani e Vlahovic anche insieme, possono giocare insieme anche con gli altri attaccanti. Le decisioni vanno prese in base agli avversarsi. Rimpianto per Kean? Noi pensiamo di avere parco attaccanti molto valido. Pensiamo alla Juventus e non agli altri. Abbiamo cercato di sopperire con questi tre difensori che ci daranno sicuramente una mano – ha aggiunto a Dazn – . Dopo l’infortunio di Milik abbiamo cercato un rinforzo sul mercato. Abbiamo trovato questa opportunità e l’abbiamo colta al volo. Kolo è un giocatore molto importante e può giocare sia prima punta che esterno. Può giocare anche con tutti gli altri attaccanti. Cambiaso? C’è stato l’interesse di un importante club inglese che poi non si è concretizzato. Niente di strano. Abbiamo tanti ragazzi giovani che interessano ma ce li teniamo stretti. La Juventus ha sempre il dovere e la voglia di fare il massimo in tutte le competizioni”.

    20:20

    Fabregas: “Yildiz? Sono innamorato”

    “Difficoltà è una parola negativa, oggi vogliamo energia e positività e dopo la partita vediamo che succede – ha dichiarato ai microfoni Sky – . Ho fatto tanta esperienza dalla prima contro la Juventus. Allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. Sono giovane e per me è un piacere essere qua e affrontare squadre come la Juventus. Serve una bella atmosfera al Sinigaglia per mettere in difficoltà la Juve. Partita per Nico Paz? Assolutamente si. Il calcio è molto veloce. Abbiamo provato a portare i giocatori pronti per quello che vogliamo fare – ha aggiunto a Dazn – C’è tutto un processo di adattamento, ma devo fare capire ai ragazzi che devono darsi da fare subito. Abbiamo un’emergenza a livello di numeri in difesa. Sono sicuro che il messaggio sia entrato nella testa dei giocatori. Anche dei nuovi arrivati. Dobbiamo guardare alle squadre a cui vogliamo somigliare. La Juve è una grande squadra che ha iniziato un progetto nuovo con un allenatore moderno e giovane. Alla Juve si deve vincere oggi oggi oggi, ma nel calcio ci vuol tempo. In panchina ci sono giocatori da 50 milioni. Yilidz e Nico Paz? La gente vuole talento. Yildiz mi è panciuto molto all’andata. Si vedeva qualcosa di diverso. Qualità e talento. Sono innamorato di questo tipo di giocatore”.

    20:17

    Savona: “Obiettivo Nazionale”

    “Non mi sarei mai aspettato di diventare un titolare della Juve. Ricordo l’esordio all’andata davanti ai nostri tifosi. Una sensazione indimenticabile per me. Il Como è cambiato, è molto tecnico e con grandi giocatori di talento soprattutto davanti. Non sarà semplice. Spalletti? È motivo d’orgoglio che il ct della Nazionale venga a guardare le partite del nostro campionato. La Nazionale è un obiettivo e lo sarà sempre”.

    20:03

    Como-Juventus 37 anni dopo

    La Juventus torna a giocare al Sinigaglia per la prima volta dal 9 ottobre 1988, quando i bianconeri si imposero per 3-0: reti di De Agostini, Laudrup e Buso. In panchina sedeva Zoff. Le due formazioni si sono poi ritrovate nel 2003, affrontandosi però sul campo neutro di Piacenza. 

    19:54

    Motta schiera la stessa formazione per la 2ª volta consecutiva

    Il tecnico bianconero non schierava la stessa formazione per due incontri consecutivi dalla 2ª e 3ª giornata di campionato contro Verona e Roma.

    19:47

    Como-Juventus: le formazioni ufficiali

    COMO (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Goldaniga, Dossena, Valle; Perrone, Da Cunha; Strefezza, Nico Paz, Diao; Cutrone. Allenatore: Fabregas.

    A disposizione: Vigorito, Reina, Iovine, Douvikas, Jack, Ikoné, Engelhardt, Braunoder, Chinetti, Van der Brempt, Caqueret, Lesjack. 

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona; Locatelli, Koopmeiners; Nico Gonzalez, McKennie, Yildiz; Kolo Muani. Allenatore: Motta. 

    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alberto Costa, Kelly, Rouhi, Thuram, Douglas Luiz, Adzic, Conceiçao, Mbangula, Vlahovic. 

    19:35

    Como-Juve: la designazione arbitrale

    Questa la designazione arbitrale della sfida al Sinigaglia:

    Arbitro: Abisso 

    Assistenti: Vecchi-Bahri 

    IV ufficiale: Monaldi 

    Var: Guida

    Ass. Var.: Maggioni

    19:30

    Juve-Como: il tris dell’andata

    La sfida di andata tra Juve e Como si è tenuta il 19 agosto allo Stadium in occasione del match inaugurale del campionato. La formazione di Motta esordì nel migliore dei modi imponendosi per 3-0: risultato che ha visto Mbangula segnare la prima marcatura dei bianconeri in Serie A (23’), seguita da quelle di Weah (45’+1’) e Cambiaso (90’+1’)

    WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

    Stadio Giuseppe Sinigaglia, Como LEGGI TUTTO

  • in

    Samp, Pirlo e la corsa playoff

    Cittadella-Ascoli (ore 14) I padroni di casa sembrano aver messo in sicurezza il campionato e dopo un periodo difficile sono in serie positiva da 4 gare in cui hanno raccolto 6 punti che hanno permesso al Cittadella di riportarsi a 2 punti dalla zona playoff, grazie soprattutto al bel successo nell’ultimo turno in casa della Reggiana. L’Ascoli invece, da tre gare sotto la guida dell’ex Juve Massimo Carrera, in cui ha raccolto 4 punti, resta comunque terzultimo ed è chiamato al cambio di passo, prima che sia troppo tardi.

    Como-Bari (ore 14) I lariani conducono la volata per il 2° posto (l’ultimo buono per andare direttamente in A) con due punti di vantaggio sulla Cremonese e tre sul Venezia. Il duo Roberts-Fabregas viene da tre vittorie di fila e da 4 successi nelle ultime cinque uscite. Il Bari invece, è di fatto in zona playout, con Iachini ha raccolto 8 punti in 9 gare, passo insufficiente per sperare di salvarsi. E oggi mancheranno due colonne come Sibilli e Di Cesare, squalificati. Se Iachini dovesse ancora cadere, gira il nome di Ventura per la sostituzione.

    Cremonese-Ternana (ore 14) I grigiorossi di Stroppa, con la vittoria di Bari nell’ultimo turno, hanno archiviato le due sconfitte con Feralpisalò e Sudtirol che avevano fatto perdere il 2° posto, ora bisogna confermarsi. La Ternana di Breda, che oggi disputerebbe i playout, cerca l’impresa per provare a raggiungere la salvezza, oggi distante 2 punti, sarà priva del portiere Iannarilli, punto di forza degli umbri.

    Pisa-Feralpisalò (ore 14) I toscani di Aquilani, nell’ultimo turno a Brescia, hanno per l’ennesima volta fallito l’occasione per agganciare la zona playoff. La Feralpisalò, nonostante il penultimo posto è ancora viva, ha fatto 4 punti nelle ultime 2 uscite, è a -2 dai playout e a -4 dalla salvezza.

    Sampdoria-Sudtirol (ore 14) I blucerchiati di Pirlo cercano di confermarsi in zona playoff (hanno due punti di vantaggio sul Cittadella nono), squadra comunque lanciatissima, in serie positiva da 5 gare in cui ha raccolto 13 punti, tifosi convocati in massa al Ferraris per continuare l’ascesa. Il Sudtirol di Valente, dopo l’ottimo punto conquistato nell’ultimo turno in casa con la capolista Parma, ormai “vede” la salvezza, mentre la zona playoff dista 5 punti.

    Cosenza-Palermo (ore 16.15) Calabresi alla quarta uscita con Viali in panchina che finora ha raccolto un solo punto, nell’ultimo turno, il pari a Piacenza con la Feralpisalò, un 2-2 con una rete spettacolare del leader Tutino che rientrava dopo il ko rimediato nel derby col Catanzaro. Palermo alla seconda partita con Mignani: il 2-2 del debutto, in casa con la Samp, ha dato discrete indicazioni, ora bisogna confermarsi per cercare di chiudere il campionato con miglior piazzamento possibile, in vista dei playoff.

    Lecco-Reggiana (ore 16.15) Padroni di casa alla seconda uscita con Malgrati, all’esordio 1-1 a La Spezia, anche se agganciare soltanto un posto ai playout è un’autentica mission impossible. La Reggiana di Nesta nell’ultimo turno ha mancato il decollo, sorpresa in casa dal Cittadella. Ma i granata fuori casa si esprimono meglio e nell’ultima trasferta sono stati capaci di vincere a Venezia, passando da 2-0 a 2-3.

    Parma-Spezia (ore 16.15) La capolista emiliana deve dimostrare di non essere in vacanza anticipata: dopo il ko di Pasquetta, in casa col Catanzaro, è arrivato il deludente 0-0 di Bolzano col Sudtirol. Meglio evitare altri passaggi a vuoto perché adesso il Como è a -5 (ma la Cremonese terza resta a -7). Lo Spezia invece, nell’ultimo turno raggiunto in casa dal Lecco sull’1-1, una settimana fa ha perso l’occasione di acciuffare per la prima volta la zona salvezza. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Como non va sottovalutato per la A diretta

    TORINO – Nella lotta a tre per il secondo posto – Venezia punti 57, Cremonese 56, Como 55 – , l’ultimo buono per salire direttamente in A, i lariani raccolgono il minor credito ma ci si potrebbe sbagliare. Innnazitutto perché offre al Como la possibilità di viaggiare a fari spenti, che spesso dà una mano. Ma anche perché il cammino delle tre squadre nelle ultime 4 giornate è lo stesso: tutte e tre ne hanno vinte tre e perse una. Certo, già ad agosto Venezia e Cremonese erano più quotate del Como nella lotta per la promozione diretta. Ma poi sono cambiate un po’ di cose. Come al mercato di gennaio, dove i lariani hanno fatto le cose in grande stile e gli effetti potrebbero vedersi solo nelle ultime delle otto giornate che restano, perché si tratta di element interessanti ma che hanno bisogno di ambientarsi, arrivando a stagione in corso, non è semplice trovare spazio se il telaio è comunque già affidabile e competitivo. Diciamo che, a parte gli arrivi dell’attaccante italo-brasiliano Strefezza – l’acquisto più oneroso di tutta la B, non solo a gennaio, circa 6 milioni – e del difensore Goldaniga (una garanzia in B) tutti gli altri (Gioacchini, Ballet, Nsame, Fumagalli, Braunoder), per ora hanno un ruolo secondario ma sono comunque elementi da alta B e danno a Roberts (e Fabregas) la possibilità di aumentare le rotazioni, ora la rosa ha l’ampiezza giusta per giocarsi la A diretta fino all’ultima giornata. Ed, eventualmente, dosare meglio le forze in vista dei playoff (chiudendo al 4° posto attuale, il Como partirebbe dalle semifinali, saltando il turno preliminare). Ma poi, avere un autentico trascinatore, non guasterebbe. E quei panni, potrebbe indossarli Patrick Cutrone, alla seconda stagione nella squadra della sua città, dove potrebbe covare il ritorno in grande stile nel calcio che conta dopo gli esordi nel Milan e il poco fortunato passaggio in Premier League per il Wolverhampton. Cutrone, per un problema muscolare, aveva saltato le cinque uscite di febbraio. Rientra per la sfida chiave col Venezia ed è suo il gol del definitivo 2-1, rete di grande bellezza. Non c’è nel ko di Cremona per un’influenza, gioca 34’ contro il Pisa, ancora da subentrato come col Venezia, e va ancora a segno. In totale, fanno 11 gol in questo campionato, già due in più di quanti ne aveva segnati nella scorsa stagione coi lariani. Insomma, gioca per la sua città, vive l’esperienza unica di diventare papà, ci sta che stia tornando ai suoi livelli migliori. Per certi versi, anche superiori a quelli dei tempi d’oro del Milan. Perché all’epoca, Cutrone era un promettente ragazzino, non poteva certo essere un leader dei rossoneri mentre in questa stagione, in diverse partite, è un ruolo che ha ricoperto, galvanizzando alcune gare. Dunque, meglio andarci piano prima di considerare il Como come la squadra meno attrezzata delle tre che si contendono l’ultima piazza che porta direttamente in A senza passare dai playoff. E senza mai dimenticarsi che i padroni del Como, i fratelli indonesiani Hartono, sono di gran lunga la proprietà più ricca d’Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    Como: riecco Cutrone nella volata per la A

    TORINO –  Talvolta ci si dimentica del Como: quando a diversi addetti ai lavori si chiede qual è la squadra che la spunterà nella corsa per il secondo posto in B che vede coinvolte anche Venezia, Cremonese ma anche Palermo e Catanzaro (senza dare per scontato che il Parma capolista vinca il campionato). Non pochi si dimenticano o non fanno il nome dei lariani. Spesso, insomma, vengono un po’ snobbati, si preferisce puntare su altri nomi. Ma la bella vittoria del Como, martedì nel derby sentitissimo di Lecco, ha detto che la squadra di Roberts-Fabregas può lottare fino all’ultimo per la A diretta. Il 3-0 inflitto al Rigamonti-Ceppi ai blucelesti, ha portato il Como a quota 49, un punto meno della Cremonese seconda, tre più del Palermo, quattro sul Catanzaro mentre il Venezia, dopo la vittoria sul Cittadella nel posticipo di mercoledì, si è portato a 51 punti. Per il Como, dominare così il derby del Lario fatto di una rivalità secolare che va oltre quella sportiva, è stata una buona iniezione di fiducia. E pensare che soltanto il 17 febbraio, il Como ne prendeva tre a Palermo, risultato che faceva ipotizzare come i lariani fossero meno attrezzati della concorrenza nella lotta per la A diretta. Niente di più sbagliato. A Lecco, il Como ha dimostrato che il robusto mercato fatto a gennaio inizia a pagare, ci voleva solo un po’ di tempo, perché gli innesti sono stati veramente tanti e quasi tutti gli arrivati sono a digiuno di calcio italiano. E un conto è inserirsi in un gruppo con gradualità in estate, avendo tutto il tempo per integrarsi. Un conto è sbarcare a gennaio in una squadra che comunque aveva già i suoi oliati meccanismi. Inoltre, con la vittoria nel derby, tipo di successo che dà sempre una marcia in più, il Como ha dimostrato di poter sopperire a quel pesante doppio ko che aveva colpito la mediana, con gli infortuni di Baselli e Kone. Ebbene, al Rigamonti-Ceppi, dopo la rete del difensore Goldaniga (grande colpo di cui s’è parlato poco, ma in B è difficile trovare un centrale più affidabile di lui), chi sono andati a segno? Proprio due mediani: il prezioso e sottovalutato Bellemo, colonna lariana dal 2019, oltre al danese Abildgaard. Dunque, il Como, almeno fino al rientro di Baselli (per Kone purtroppo la stagione è già finita), in mezzo sarà un po’ contato. Ma intanto chi gioca, lascia il segno. Più in generale, si ha l’impressione che i tanti acquisti di gennaio, a iniziare dalla punta Nsame, stiano terminando il loro periodo rodaggio sul Lario e che possano arrivare alla volata per la A nelle migliori condizioni. E per le partite che decideranno tutto o quasi, probabilmente il Como ritroverà in attacco Patrick Cutrone che per infortunio non gioca dal 27 gennaio, ha dunque saltato le ultime cinque uscite. L’ex punta di Milan e Wolverhampton, prima di fermarsi, stava facendo un’ottima stagione, era già a quota 9 gol. Giocando per la squadra della sua città, stava indossando anche i panni del leader, cosa che mai prima gli era capitata in carriera. Una responsabilità che lo ha fatto crescere a livello di personalità, pareva di vedere il miglior Cutrone, quello capace di finire a suo tempo in Premier League. Ecco, se nelle partite chiave, ci sarà anche lui e sui livelli del resto della stagione, allora potremmo vederne delle belle. E chissà che, chi considera il Como meno attrezzato delle altre contendenti, possa presto cambiare idea. A partire da domenica, fischio d’inizio alle 16.15, quando il Como ospiterà al Sinigaglia il Venezia secondo, con la possibilità di sbarcare in zona A in caso di vittoria. E potrebbe esserci anche Cutrone, come non ha escluso lo stesso Roberts. Mal che vada, l’ex Milan sarà pronto per la successiva gara, quella del 9 marzo in casa Cremonese, cioé due scontri diretti di fila che valgono una bella fetta di promozione. Due partitone che diranno se il Como ha veramente i mezzi per puntare alla A diretta. LEGGI TUTTO

  • in

    Como-Brescia, un derby cruciale

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con uno dei tanti derby lombardi della B, Como-Brescia. Riduttivo definirla una sfida da playoff. Vincendolo, i lariani conquisterebbero, almeno per una notte, la zona promozione diretta, scalzando dal 2° posto la Cremonese che verrebbe sopravanzata di una lunghezza. Il Brescia invece, con 3 punti, almeno per un giorno si troverebbe in settima posizione, con gli stessi punti del Catanzaro e, più in generale, le rondinelle metterebbero pressione alle non poche squadre che possono ambire agli ultimi due-tre posti della griglia playoff. Sulla carta, parrebbe favorito il Como, reduce da un grande mercato di riparazione che ha portato i lariani, in teoria, sul livello tecnico delle più forti. Ma il Brescia, da quando è guidato da Maran, dimostra di essere una delle squadre più organizzate della B e va guardato con molto rispetto, non parte certo battuto anzi, mai dimenticare che nei derby, spesso chi parte sfavorito poi se lo aggiudica. Dei tanti acquisti fatti a gennaio dal Como, basta citarne uno, l’attaccante italo-brasiliano Gabriel Strefezza, 26 anni, acquistato dal Lecce per 5 milioni, l’affare più oneroso fatto nell’intera stagione della B. Strefezza che al suo esordio coi lariani a Terni ha deciso la partita con un gran gol dei suoi, è tornato in B, insomma, come quando l’aveva lasciata nel 2022, quando in avanti con Coda, il bomber simbolo della B, nel Lecce era uno spettacolo vederlo giocare. Ma anche il Brescia è reduce da una vittoria convincente, un 2-0 che ha formalmente aperto la crisi del Cittadella che al Rigamonti ha incassato la terza sconfitta di fila. Risultato chiave per il Brescia che dà linfa nella corsa per un piazzamento ai playoff, prendendo tre punti a una diretta concorrente che se continua di questo passo, rischia di non farli. Il Brescia invece, non va dimenticato che non è molto dissimile dalla squadra che nella scorsa stagione retrocedette in C dopo i playout col Cosenza e che è stato riammesso in B soltanto per l’esclusione dal professionismo della Reggina. E che a inizio stagione, sotto la guida di Gastaldello, a un certo punto sembrava potesse ripetere la scorsa complicata annata. E qui sta la grandezza del lavoro di Maran che ha portato una squadra poco accreditata su livelli difficilmente immaginabili prima del suo avvento. Ed è una bella rivincita anche per lo stesso Maran, una gran risposta la sua a chi lo dava già sul viale del tramonto dopo le sue precedenti fallimentari esperienze per Genoa e Pisa. Ma anche il lavoro del gallese Roberts – Fabregas, che deve conseguire il patentino, è rimasto nello staff – va visto con molto rispetto. A parte Strefezza, subito titolatissimo, gli altri nuovi arrivati vengono inseriti con gradualità: gli interessanti Braunoder, Ballet e Nsame a Terni sono subentrati a partita in corso, Gioacchini e Fumagalli sono rimasti in panchina. Di certo c’è che Roberts adesso dispone di una rosa sulla carta molto più competitiva, con la quale il Como può aggiudicarsi la volata per la A diretta perché adesso potrebbe disporre di almeno 18 titolari teorici. Ma stasera resta un derby. E per definizione può succedere di tutto. Come accadde all’andata, il 16 dicembre, quando il Brescia s’impose 2-0 (reti di Borrelli e Moncini nella ripresa), infliggendo a Fabregas l’unica sconfitta del suo breve mandato. LEGGI TUTTO