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    Fiorentina-Juve 2-0: i bianconeri si congedano con una sconfitta

    TORINO – La Juventus chiude mestamente il campionato: tanti assenti e nessun obiettivo da raggiungere contro una Fiorentina invece alla ricerca di un posto in Europa dopo cinque anni. Finisce 2-0 per i viola, con il gol di Duncan e il rigore di Gonzalez, per un settimo posto che significa Conference League. La Juventus, invece, incassa l’ottava sconfitta in stagione e saluta molti protagonisti: da Chiellini, rimasto in campo per 45′, a Bernardeschi, fino a Dybala che si congeda con la fascia da capitano. Ora i pensieri si concentrano sul mercato, con Pogba e Di Maria primi obiettivi da portare a casa.Guarda la galleryJuve, Chiellini ferito e sostituito dopo lo scontro con Piatek

    Chiellini-Bonucci 200

    La Juventus si presenta con un 3-5-2 tendente al 4-4-2, con De Ligt che si trasforma in terzino destro, mentre la Fiorentina si affida inizialmente in attacco alla coppia Piatek-Gonzalez supportata da Saponara. La partita scorre via senza particolari emozioni. I viola vanno a strappi, i bianconeri controllano abbastanza agevolmente, con la coppia Bonucci-Chiellini all’ultima uscita, festeggiata con cifra tonda: 200 partite insieme da titolari. Tra gli uomini di Italiano il più attivo è Bonaventura, che vede un suo sinistro deviato da De Ligt in angolo al 19′ e un’altra conclusione al 27′ impattare su Chiellini, con traiettoria che spiazza Perin, ma finisce sul fondo. La rete arriva improvvisa, dopo un doppio giallo a Kean (diffidato) e Igor che litigano per un pallone. Ci pensa Duncan a risolvere una situazione confusa in area con un sinistro imparabile. Nella stessa azione Chiellini si procura l’ennesimo infortunio alla testa, che provoca una vistosa perdita di sangue senza ulteriori conseguenze.

    Guarda la galleryLa Juve chiude con un ko: la Fiorentina vince e vola in Europa

    C’è anche Pinsoglio

    Il capitano esce nell’intervallo (dentro Rugani), la fascia passa a Dybala, mentre tra i pali si vede Pinsoglio. Poche le emozioni, da segnalare un altro litigio che vede protagonisti Venuti e Rabiot: ammoniti entrambi e squalifica anche per il francese. La partita si accende dopo la mezz’ora, prima Rugani anticipa Bonaventura, pronto a colpire, quindi Pinsoglio regala una doppia parata decisiva su Piatek. Tra i bianconeri, nel frattempo, è entrato anche Vlahovic (accolto dai fischi del Franchi), ma la Juventus non trova la strada verso la porta viola. È invece la Fiorentina a confezionare il 2-0 finale, con un rigore trasformato da Gonzalez e decretato per un fallo di Bonucci su Torreira. E la dedica per il ritorno in Europa è una tshirt dedicata a Davide Astori, il capitano che non c’è più. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Juve, Vlahovic bersagliato da fischi e cori dei tifosi viola

    FIRENZE – Una pioggia di fischi assordanti ha accompagnato l’ingresso sul terreno di gioco della Juventus allo Stadio Franchi, dove stasera è in programma il match contro la Fiorentina, con inizio fissato alle 20.45. Il più bersagliato è stato Dusan Vlahovic, a cui i tifosi viola non perdonano il passaggio in bianconero nell’ultimo mercato di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Il sogno di Mutu: “Ora sono saggio e voglio allenare la Fiorentina”

    Il romeno, ex dei viola e della Juve, guida il Rapid Bucarest: “I miei modelli? Inzaghi e Italiano. E su Vlahovic…”Mai visto un numero di cellulare che termina con cinque 0? Adrian Mutu sì: è il suo. Lo usa da quando era calciatore e faceva discutere per i gol – per la Fiorentina, ne ha segnati più di Gilardino, Baggio, Rui Costa, Toni, i due Chiesa – e gli errori fuori campo. Il numero c’è ancora, quel Mutu no. “Ora sono un uomo equilibrato”, dice Adrian. Da anni è un allenatore, da mesi l’allenatore di una delle grandi di Romania: il Rapid Bucarest. LEGGI TUTTO

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    Juve, si torna al lavoro in vista dell'ultima fatica con la Fiorentina

    TORINO – Dopo il pareggio per 2-2 con la Lazio nel monday night e il toccante tributo a Chiellini e Dybala, riprende la preparazione della Juventus in vista dell’ultima fatica della stagione, che vedrà i bianconeri di scena al Franchi, contro una Fiorentina ancora a caccia di punti preziosi per centrare la qualificazione in Europa. La squadra si è ritrovata agli ordini di Allegri nel pomeriggio allo Juventus Training Center per il classico allenamento postpartita: lavoro di scarico per chi è sceso in campo contro la squadra di Sarri, mentre il resto del gruppo ha lavorato sul campo con esercizi sulla gestione del possesso palla, per poi concludere con una partitella in famiglia. Domani seduta mattutina. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria-Fiorentina 4-1: show al Ferraris, Italiano resta a -1 dalla Roma

    Sampdoria-Fiorentina, le scelte di Giampaolo ed Italiano
    Privo di Sensi, Conti e Gabbiadini, Marco Giampaolo si affida ad Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Colley ed Augello in difesa, Candreva, Rincon, Vieira, Thorsby e Sabiri a centrocampo, con Quagliarella che vince il ballottaggio con Caputo nel ruolo di unica punta. La risposta di Italiano – che non potrà contare sullo squalificato Amrabat e Sottil, oltre a Castrovilli costretto ad un lungo stop – è il classico 4-3-3 con Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi a protezione di Terracciano e Bonaventura, Torreira e Duncan alle spalle di Ikoné, Arthur Cabral e Nico Gonzalez. Solo panchina per Saponara, Callejon, Maleh e Piatek.
    Ferrari-Quagliarella: Sampdoria-Fiorentina 2-0 al 45′
    La Sampdoria impiega appena quattro giri di lancetta per confezionare la prima occasione da rete, con Sabiri che pesca Augello in profondità, il quale, in posizione di offside, sbaglia clamorosamente a tu per tu con Terracciano. Ci prova poi Candreva al 5′, Quagliarella al 7′, Duncan sfiora l’autogol sull’insidioso cross di Bereszynski (12′) e – dopo un timido tentativo di Nico Gonzalez (13′) – Sabiri e Candreva fanno ammonire l’ex Torreira (14′) e il fantasista argentino (15′). Il gol è nell’aria ed arriva puntuale al 16′: punizione di Candreva dall’out destro ed Alex Ferrari ruba il tempo a tutti e sigla l’1-0 deviando la sfera col petto. Al 18′ anche Vieira entra nel taccuino dell’arbitro Mariani per un tackle in ritardo su Nico Gonzalez: è l’ex Argentinos Juniors e Stoccarda a guidare la reazione di una Fiorentina che sembra non essere scesa in campo e dalla sua testa, al 28′, nasce il primo vero tiro in porta della Viola, allungato in corner da Audero. Immediata la controrisposta della Doria un minuto più tardi, con Terracciano chiamato al super intervento sulla botta di Candreva, poi non può nulla alla mezz’ora esatta sullo splendido scavino di Quagliarella – ben imbeccato da Sabiri – che porta il risultato sul 2-0. Al 36′, invece, Bonaventura si divora la chance di riaprire le sorti dell’incontro, sparando clamorosamente fuori il pallone da spingere soltanto dentro messo in mezzo dal solito Nico Gonzalez. Il primo tempo volge al termine mentre la formazione toscana insiste con uno sterile giro palla e quella blucerchiata che chiude tutti gli spazi, pronta poi a ripartire in contropiede. 
    Thorsby-Sabiri-Gonzalez, Sampdoria-Fiorentina termina 4-1
    C’è Maleh al posto di Duncan in campo per la Fiorentina al rientro in campo dagli spogliatoi: Italiano cerca una scossa dai suoi e la prima sortita degna di nota porta la firma di Ikoné, il cui sinistro a giro termina alto di un soffio (51′), quindi il neoentrato centrocampista italo-marocchino offre un’invitante sponda ad Arthur Cabral, che di testa sbaglia il tap-in (55′). Attimi di paura al 59′ per il violento scontro tra Igor e Vieira, entrambi riprendono il proprio posto in campo con una vistosa fasciatura. Il cronometro scorre velocemente, la Fiorentina cerca con maggiore convinzione le verticalizzazioni sui propri esterni, ma la retroguardia blucerchiata sembra imperforabile: al 65′ Giampaolo concede la meritatissima standing ovation a Quagliarella, forse all’ultima apparizione al Ferraris, sostituito da Ciccio Caputo, Italiano risponde con l’ex Genoa Piatek (sommerso dai fischi) e Callejon per Arthur Cabral (che aveva appena fallito una buona chance con una zuccata a lato) ed Ikoné. Maleh si prende un giallo per una durissima entrata su Candreva al 69′ (un’ammonizione pesante che lo costringerà a saltare l’ultima di campionato al Franchi contro la Juventus), due minuti dopo la Samp fa calare il sipario sul match: assist al bacio di Candreva e Thorsby, totalmente indisturbato, sigla il 3-0. Il tecnico dei toscani si gioca le carte Saponara e Terzic per Torreira e Venuti, facendo alzare Biraghi e stringendo Maleh e Bonaventura, ma è l’undici ligure – sulle ali dell’entusiasmo – ad infiammare il pubblico con una serie di pregevoli giocate. Sabiri prova a partecipare alla festa dopo una splendida progressione e scegliendo la soluzione dalla distanza, lontana dai pali, prendendosi qualche parola di troppa dai compagni. Candreva, invece, fallisce il poker a tu per tu con Terracciano: la posizione di fuorigioco avrebbe vanificato l’eventuale rete, ma non gli evita la dolorosissima pallonata in pieno volto dopo il rimpallo con il portiere scuola Avellino. Otto minuti per Damsgaard, che fa tirare il fiato all’esterno ex Juve, Lazio ed Inter, e il danese è subito protagonista, avviando l’azione che porta al bellissimo 4-0 di Sabiri all’84’: boato per Audero, che fa posto per una manciata di minuti a Ravaglia, con lui in campo anche l’ex capitano della Primavera Trimboli per Vieira. Il dodicesimo blucerchiato, invece, si prende la scena all’87’, respingendo con una grandissima parata la potente volée di Saponara. C’è però un tocco di mano di Trimboli (ammonito), sul dischetto va Nico Gonzalez che, all’89’, rende un po’ meno amaro il passivo per la Fiorentina. A tempo scaduto espulso Colley per proteste: non ci sarà contro l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria-Fiorentina, precedenti e pronostico

    Penultimo turno di campionato anche per Sampdoria e Fiorentina, di fronte lunedì a Marassi. Si affrontano due delle squadre del campionato meno propense a pareggiare, con la viola che oltretutto continua a rimandare l’appuntamento col primo 0-0 in Serie A.
    Serie A, indovina il risultato di Sampdoria-Fiorentina
    Il pronostico? Meglio la Fiorentina
    Precedenti alla mano uno score con entrambe le porte inviolate sarebbe da scartare. Non solo, negli ultimi 13 scontri diretti tra Samp e Fiorentina (12 in campionato più uno in Coppa Italia) c’è sempre stato almeno un gol per parte.
    Quanto allo stato di forma e al morale sembra star meglio l’undici di Italiano, che si è rilanciato in chiave Europa battendo 2-0 la Roma. La Samp negli ultimi 10 turni, a parte i due sussulti con Venezia e Genoa, ha fatto registrare 7 ko e un pareggio.
    Insomma, difficile dare fiducia ai blucerchiati. Come pronostico, quindi, occhio alla combo X2+Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Roma 2-0: Nico Gonzalez-Bonaventura, Italiano aggancia Mourinho

    FIRENZE – Dopo tre sconfitte di fila torna al successo la Fiorentina di Italiano. Lo fa con un netto 2-0, frutto delle reti firmate da Nico Gonzalez su calcio di rigore dopo 5′ e da Bonaventura all’11’, nel confronto diretto con la Roma, agganciata al sesto posto della classifica di Serie A a quota 49 punti conquistati in 36 partite, a -3 dalla Lazio quinta. Partita senza storia, dominata per larghi tratti dalla formazione viola, che si è vista annullare il tris dello stesso centrocampista ex Milan ed Atalanta e ha chiesto invano a gran voce un nuovo penalty in avvio di ripresa. Per i ragazzi di Mourinho – che hanno sembrato pagare le fatiche accumulate in Conference League, ma che hanno riabbracciato l’ex Juve Leonardo Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020 Italia-Belgio del 2 luglio 2021, unica nota lieta della serata – sale a quattro il numero di partite consecutive senza vittorie.
    Fiorentina-Roma, le scelte di Italiano e Mourinho
    Classico 4-3-3 per Vincenzo Italiano con Venuti – confermato al posto dell’infortunato Odriozola – Milenkovic, Igor e Biraghi davanti a Terracciano e Bonaventura, Amrabat – schierato al posto di Torreira, non al meglio – e Duncan alle spalle del tridente composto da Nico Gonzalez, Arthur Cabral ed Ikoné. Solo panchina per Saponara. La risposta di Mourinho è un 3-5-1-1 con Rui Patricio tra i pali, il confermatissimo terzetto difensivo Mancini-Smalling-Ibanez, Karsdorp e Zalewski a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia, Cristante e Veretout mezz’ali e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. La grande novità è l’esclusione dall’undici titolare di Zaniolo.
    Rigore di Nico Gonzalez e Bonaventura: Fiorentina-Roma 2-0 al 45′
    Parte fortissimo la Fiorentina, Ikoné attacca la porta a tutta velocità e soltanto la provvidenziale chiusura difensiva di Smalling tiene la Roma al riparo da spiacevoli sorprese. Proteste viola al 2′ per un contatto Karsdorp-Nico Gonzalez, l’arbitro fa proseguire in un primo momento poi, richiamato dal Var, concede il calcio di rigore: sul dischetto va lo stesso esterno argentino che apre il piattone, spiazza Rui Patricio ed esulta come Gabriel Omar Batistuta, grande doppio ex della sfida (5′). La reazione giallorossa è un timido tentativo di Pellegrini neutralizzato da Igor e, sul capovolgimento di fronte, i toscani firmano il 2-0: è soltanto l’11’ quando Jack Bonaventura controlla col mancino e, complici le approssimative marcature di Zalewski ed Ibanez, trova il rasoterra vincente sull’angolo lontano. Per il primo tiro in porta degli ospiti, invece, bisogna attendere il 20′: arriva sul calcio di punizione di Pellegrini costato il giallo ad Amrabat, sul quale è attento Terracciano. Ancora Fiorentina al 24′: prima Arthur Cabral, splendidamente innescato da Gonzalez (che fa ammonire Mancini, salterà il Venezia), va via a Smalling in progressione sbagliando tuttavia il cross in mezzo, quindi una posizione di fuorigioco di Biraghi vanifica il clamoroso 3-0 di Bonaventura (anche lui sanzionato di lì a poco dall’arbitro Guida). Al Franchi segue una fase del match a ritmi più contenuti rispetto all’avvio di gara, la Roma sembra pagare le fatiche accumulate in Conference League e la Viola appare in totale controllo: Milenkovic ci prova senza troppe pretese dalla lunga distanza, Mancini rischia il doppio giallo. Il primo tempo volge al termine su un’azione personale di Ikoné, fermato a tu per tu con Rui Patricio (punita una presunta spintarella ai danni di Ibanez, decisione contestata in maniera veemente dalla panchina toscana) e su una gran palla scodellata nel cuore dell’area da Pellegrini, su cui Abraham non arriva per centimetri. In quest’ultima occasione Mancini reclama a gran voce un penalty non assegnato dal direttore di gara. Qualche scintilla tra Bonaventura e Sergio Oliveira accompagna il duplice fischio.
    Gonzalez chiede un rigore, si rivede Spinazzola: Fiorentina-Roma termina 2-0
    C’è Zaniolo in campo nella Roma alla ripresa delle ostilità – a fargli posto è Sergio Oliveira – ma il copione non cambia: Bonaventura ci prova invano dal limite, Duncan spende un’ammonizione, poi Nico Gonzalez recrimina per una trattenuta in area subita da Cristante. I giallorossi si rivedono al 54′ con una magia di Zalewski sull’out mancino quindi, sul bellissimo cross teso messo in mezzo, Abraham la schiaccia a terra di testa ma non inquadra lo specchio. Al 56′ Rui Patricio mette una pezza sul bel tiro di Amrabat dai 25 metri, due minuti più tardi Arthur Cabral sovrasta Ibanez ma non riesce ad impensierire il portiere portoghese, al 61′ ci prova invano su calcio da fermo Biraghi e al 62′ il muro capitolino respinge la conclusione di Ikoné al termine di un’impressionante accelerazione: la Fiorentina torna a spingere a caccia del gol della tranquillità. Mourinho getta nella mischia El Shaarawy per Zalewski e il Faraone è subito protagonista di un bellissimo uno-due con Abraham, chiuso in extremis in corner. Il cronometro scorre rapidamente, le occasioni da rete iniziano a latitare e Vincenzo Italiano concede un quarto d’ora a Maleh e Piatek per Bonavenura ed Arthur Cabral, applauditissimi dal pubblico del Franchi. Lo Special One, invece, si gioca la carta Carles Perez per uno stremato Pellerini. I due neo-entrati in casa viola cercano la combinazione – potente traversone dell’italo-marocchino e difficoltoso aggancio del polacco – ma la retroguardia giallorossa si salva. Sull’altro versante del campo, invece, una timida reazione targata Abraham-Zaniolo viene agevolmente arginata da Terracciano. All’84’ i padroni di casa hanno la palla del 3-0, ma il suggerimento di Ikoné è leggermente troppo lungo e Maleh cerca uno scavino in allungo su cui si oppone Rui Patricio. Nel finale triplo cambio per la Fiorentina (Callejon, Terzic e Saponara per Nico Gonzalez, Biraghi ed Ikoné) e, in casa romanista, si rivede Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020: con lui in campo Shomurodov, fuori Karsdorp ed Abraham. Non accade più nulla, a parte un pallone regalato alla Fiesole da Piatek, la Fiorentina aggancia così la Roma al sesto posto, a -3 dalla Lazio quinta: per i verdetti circa le qualificazioni in Europa e Conference League saranno decisive le ultime due giornate di campionato. LEGGI TUTTO