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    Juve-Fiorentina, Dybala e compagni: “Lottiamo fino alla fine”

    TORINO – “Stasera era importante vincere, bravi ragazzi”. Rodrigo Bentancur festeggia sui social il successo contro la Fiorentina raggiunto in extremis grazie alla rete segnata da Cuadrado. L’esterno colombiano, pubblicando l’immagine della sua esultanza, preferisce affidarsi ad un salmo della Bibbia: “Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore”. Dybala e Morata, preferiscono puntare sulla voglia della squadra di non mollare: “Fino alla fine”, scrivono i due attaccanti. Stesso concetto espresso da Federico Bernardeschi, che aggiunge anche un “Tutti insieme”. Ancor più esplicito il commento di Bonucci: “Avanti con questo spirito. Sempre”. Mentre Chiellini preferisce pubblicare solo un’immagine di festa con i colori bianconeri, Perin, titolare contro i viola, pubblica l’immagine di una sua parata, accompagnandola con la frase: “Lottiamo punto su punto e su ogni pallone, sempre, con questa testa e con questo spirito”. Guarda la galleryJuve, festa sui social per la vittoria contro la Fiorentina LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt esulta: “Abbiamo annullato Vlahovic, tutti insieme”

    TORINO – “Per vincere c’era bisogno di annullare un attaccante come Vlahovic e lo abbiamo fatto tutti insieme. Sono contento di questo. I tifosi? È importante il loro sostegno. Con loro c’è un altro stimolo, giochi meglio e con più attenzione. Questo ci aiuta molto”. Al termine della sfida vinta 1-0 grazie al gol dell’ex Cuadrado contro la Fiorentina, il difensore della Juventus Matthijs de Ligt è intervenuto in zona mista. Poi, ai microfoni di Dazn, aggiunge: “Mi piace giocare contro un attaccante come Vlahovic, forte e che segna tanto. Per me è una grande sfida. Ho avuto bisogno della squadra e l’abbiamo fatto bene. Noi quest’anno giochiamo più bassi per avere più solidità dietro, ma è indubbio che sia più difficile segnare. Dobbiamo trovare un equilibrio. Io sono cresciuto tatticamente e anche fisicamente. All’Ajax giochi meglio con la palla e alla Juventus un po’ meno, ma oggi i difensori mondiali devono avere qualità difensiva prima che offensiva. La fiducia? Non è facile dire che abbiamo trovato il modo giusto per vincere ma gli ultimi due risultati sono stati buoni e questa è l’unica cosa che conta dopo le sconfitte. Bisogna migliorare ancora”.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci LEGGI TUTTO

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    Cuadrado: “Ritiro importante. Juve lontana dalla vetta? Silenzio e lavorare”

    TORINO – “Sono molto contento per la prestazione della squadra. Era importante soprattutto chi entrava dalla panchina e abbiamo dimostrato di essere la Juve. Dobbiamo continuare a crescere e cercare di avere quest’atteggiamento in ogni partita. Oggi abbiamo giocato contro una grande squadra, che ha un gran palleggio e che ci costringeva a stare indietro, ma penso che se difendiamo bene poi attacchiamo meglio. Sono davvero contento per la vittoria della squadra, adesso dobbiamo continuare su questa linea”. Al termine di Juve-Fiorentina, match vinto 1-0 grazie ad un suo gol al 91′, l’esterno bianconero Juan Cuadrado commenta la sfida dell’Allianz Stadium ai microfoni di Dazn: “Il ritiro? È stato importante per fare gruppo, ogni tanto ci sta, anche se siamo molto uniti, stare insieme ci unisce ancora di più. Siamo una squadra, una famiglia e ognuno deve lottare per il compagno, come diciamo sempre ‘Fino alla fine’. Il distacco dalla vetta? Non dobbiamo parlare ma soltanto lavorare e cercare di restare più vicini possibile al gruppo di testa. Il mio gol simile a quello di Udine? Sì, sì, è vero ed è stato molto speciale per me. Lo dedico a mia moglie, i miei figli e la mia famiglia, la cosa più importante che ho”.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci LEGGI TUTTO

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    Juve-Fiorentina 1-0: Cuadrado decisivo al 91'

    Vince la Juventus: 1-0. Il siuuu perentorio di Cristiano Ronaldo è ormai un lontano ricordo ed è semmai tornato di moda l’allegriano fiuuu da scampato pericolo. Griffato Cuadrado, nella fattispecie. Il colombiano – fedelissimo del tecnico livornese – ha risolto in extremis la partita contro una pur tenace Fiorentina che stava strenuamente resistendo in inferiorità numerica. E ha puntellato, Cuadrado, quella convinzione nei mezzi e serenità di fondo che s’era ripalesata grazie al ritiro… spirituale voluto da Allegri e società e grazie al conseguente successo contro lo Zenit. Bene inteso, i problemi e le difficoltà di manovra restano. Così come quelle, palesate in maniera netta, di forma fisica e condizione atletica. Ma dopo due sconfitte consecutive in campionato era fondamentale invertire la rotta e andare in sosta con un morale al di sopra del minimo sindacale.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci

    Rabiot a centrocampo

    Primo tempo vivace. Rispetto alla squadra che ha battuto lo Zenit, Allegri interviene poco. La novità bianconera tatticamente più vistosa è l’inserimento di Rabiot a centrocampo, al posto di Bernardeschi. In difesa, invece, le scelte sono obbligate più che volute, visti i guai fisici di Bonucci (affaticamento) e Chiellini (problema all’adduttore). Confermata, rispetto alla Champions, anche la verve di Paulo Dybala che svaria liberamente, dà imprevedibilità, semina giocate. Fa da raccordo, l’argentino, tra attacco e centrocampo aprendo così il campo agli inserimenti di McKennie e alle incursioni di Chiesa. La Fiorentina fatica, insomma, a trovare punti di riferimento e corre qualche brivido: al 6′ Morata prova ad approfittare di un errore in rilancio di Terracciano; al 12′ Chiesa è bene imbeccato da McKennie ma non ne approfitta. I viola non si limitano però a resistere e anzi crescono in convinzione con il passare del tempo. Le occasioni più nitide sono di Saponara (33′) dopo una eccellente giocata di Odriozola; pochi minuti dopo è Vlahovic a insidiare le certezze di Perin.Al 45′, comunque, si ritorna negli spogliatoi così come ci si era usciti: reti inviolate.

    Cuadrado decisivo 

    Nella ripresa, dentro Pellegrini per Alex Sandro. La Juve insiste, anche se con ritmo medio basso: Morata sfiora il palo con un tiro da fuori nei primi minuti, più o meno lo stesso fa Rabiot da lì a poco.Sale il nervosismodella controparte: Milenkovic prende due gialli in 7 minuti (prima su McKennie e poi su Chiesa) e a seguire prende la via degli spogliatoi. Italiano prova a limitare i danni inserendo Sottil (comunque deputato ad aiutare Vlahovic in fase offensiva) e Igor.Ma non basta, la Juve è un po’ sconclusionata ma qualche guizzo – tra qualità ed azioni personali – lo produce. Al 30′ incredibile Chiesa che colpisce la traversa con una bordata.La Juve alza il baricentro, Morata in particolar modo: pure troppo, visti i costanti fuorigioco… Ancora Chiesa pericoloso al 40′ con Terraccianoperò superbo.Ma è infineCuadrado a risolverla nel recupero con una incredibile azione personale.

    Juve-Fiorentina 1-0: statistiche e tabellino  LEGGI TUTTO

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    Marchionni, l’uomo Champions in viola e bianconero: “Juve, occhio: oggi devi fare la Juve”

    L’ex centrocampista ha vestito entrambe le maglie: non ha abbandonato la Signora in B ma a Firenze è stato degobbizzato. Adesso allena il Novara in D: “Ripartiamo da zero”Marco Marchionni ha disputato 153 partite totali con le maglie di Juventus e Fiorentina. A Torino 78 presenze tra il 2006 e il 2009 con 7 reti e 5 assist, in Toscana 75 gare con 9 gol e altri 5 assist nelle tre stagioni successive. Oggi allena il Novara in Serie D con ottimi risultati e punta alla promozione, ma in passato in carriera ha vissuto quattro incontri tra bianconeri e viola: tocca a lui fare le carte a una sfida mai banale. LEGGI TUTTO

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    Serie A, allo Stadium sbarca una Viola… impareggiabile

    In attesa del derby di Milano di domenica sera, la dodicesima giornata di Serie A regala un Juventus-Fiorentina da brividi. Gara da non sbagliare per la Vecchia Signora, che domina in Champions ma che fatica a trovare il ritmo giusto in campionato.
    Serie A, indovina il risultato di Juventus-Fiorentina
    Soltanto quattro successi e senza vittoria da tre turni
    La Juventus ha ritrovato quest’anno sulla panchina Allegri ma, almeno in campionato, sembra aver perso sia il gioco che i risultati. Ha iniziato il torneo raccogliendo due soli punti nelle prime quattro giornate e poi, dando l’impressione di essere uscita dal tunnel, ha infilato una striscia di quattro vittorie consecutive. Ma è stata soltanto una illusione. A seguire sono infatti arrivati il pareggio al Meazza contro l’Inter e i due ko di fila rimediati prima a Torino contro il Sassuolo e poi a Verona contro l’Hellas.
    Dividere la posta? Per l’undici toscano non se ne parla
    Se i bianconeri, come abbiamo appena accennato, hanno fin qui collezionato tre pareggi non si può certo dire lo stesso per la Fiorentina che, dopo undici turni, ha messo insieme sei vittorie e cinque sconfitte ma non ha ancora mai diviso la posta. E’ andata al riposo sullo 0-0 a Marassi contro il Genoa (quarta giornata) e all’Olimpico contro la Lazio (decima giornata) chiudendo sull’1-1 la prima frazione di gioco in casa contro il Napoli alla settima giornata. Nel primo di questi match ha poi vinto per 2-1, nel secondo ha perso per 1-0, nel terzo è uscita battuta per 2-1. E adesso? Tendenza confermata anche allo “Stadium” oppure arriva il primo segno “X” della stagione? In questi casi è giusto che ognuno faccia la scelta che preferisce. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Juventus sul mercato, sfida tra veleni e casse (viola) piene

    Veleno, rancore e risentimento separano Firenze da Torino. Un tragitto che ha visto tanti campioni passare dal capoluogo toscano a quello piemontese, ma sempre a un caro prezzo Sergio Cervato costò 50 milioni di lire e l’ira funesta dei fiorentini che videro andar via il loro giocatore-simbolo, Roby Baggio, costò un dolore eterno, una città in fiamme e un rifiuto clamoroso a undici metri di distanza dal passato. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic: che sia Fiorentina, Juve, Milan, Inter. Non fatelo andar via dall'Italia

    La favola con la Viola sembra alla fine.Ma lasciarlo scappare all’estero sarebbe un peccato. Perché parliamo di un goleador autentico Lo ha scoperto Corvino, che lo ha portato giovanissimo a Firenze. Non era ancora maggiorenne, quando il ds – allora in viola – decise di puntare dritto su di lui. Lo ha lanciato e valorizzato Prandelli, che conosce e sa leggere il calcio, anche nelle pieghe più nascoste. Gli ha dato piena fiducia, evitandogli quel tira e molla tra campo e panchina che è sempre un freno per chi deve mettersi alla prova, capire il mondo dei grandi e sentire di potersi migliorare, giorno dopo giorno. Vlahovic – perché è di lui che stiamo parlando – lo ha ripagato nel modo migliore: segnando e correndo ventuno volte ad abbracciarlo. Un bottino da giocatore già consacrato. LEGGI TUTTO