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    Diretta Genoa-Fiorentina ore 15: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Reduce dal successo a Cagliari, il primo in questo campionato, il Genoa di Davide Ballardini ospita al Luigi Ferraris la Fiorentina di Vincenzo Italiano, settima in classifica con Lazio e Torino a quota 6 e che nell’ultimo turno si è imposta a Bergamo contro l’Atalanta. Nei 50 precedenti in Serie A e in terra ligure i rossoblù si sono imposti 15 volte, contro le 14 dei viola: è però il pareggio il risultato più frequente, maturato in 21 occasioni.
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    Dove vedere in tv e streaming Genoa-Fiorentina
    Genoa-Fiorentina, gara valida per la 4ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 allo stadio Luigi Ferraris e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN. In alternativa sarà possibile seguire la cronaca live del match sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Genoa-Fiorentina
    GENOA (3-5-2): Sirigu; Vanheusden, Maksimovic, Criscito; Cambiaso, Rovella, Badelj, Toure, Fares; Pandev, Destro. ALL.: Ballardini. A disposizione: Marchetti, Semper, Vazquez, Biraschi, Sabelli, Masiello, Melegoni, Ghiglione, Hernani, Behrami, Kallon, Ekuban. Indisponibili: Sturaro, Caicedo, Cassata. 
    FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. ALL.: Italiano. A disposizione: Terracciano, Rosati, Igor, Nastasic, Terzic, Maleh, Benassi, Amrabat, Pulgar, Saponara, Duncan, Kokorin. Indisponibili: Venuti. 
    Arbitro: Marinelli di Tivoli. Assistenti: Meli-Colarossi.IV uomo: Santoro. Var: Chiffi. Avar: Cecconi. 
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    Commisso su Vlahovic non si sbilancia: “Senza certezze non faccio promesse”

    Presente all’inaugurazione dell’impianto sportivo dell’ACD Bagno a Ripoli, società affiliata alla Fiorentina, il presidente Rocco Commisso si è concesso ad una breve intervista con i giornalisti presenti tra cui anche Calciomercato.com. Importante le risposta sul rinnovo di Vlahovic ancora non firmatoCOMMOSSO – “Il Bagno a Ripoli è una squadra affiliata alla Fiorentina: sono stato ragazzino anche io, mi commuovo. Speriamo di vedere uno o due di questi ragazzi un giorno in viola. Al Viola Park dobbiamo fare più campi come questo, abbiamo bisogno di aiuti concreti, non finanziari, ma logistici.STADIO – “Lo stadio? Il Comune coi soldi suoi fa quello che vuole, io coi soldi miei faccio quello che voglio io”.RINNOVO VLAHOVIC – “Vlahovic? Lasciamo stare… È un bravo ragazzo, un bene per Firenze. Spero resti a lungo. Firma? Non faccio promesse che non sono certo di poter mantenere…” LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Vlahovic: il rinnovo ha basi solide, Dusan sia grato a chi lo ha lanciato

    Commisso ha superato i 4 milioni a stagione per convincere il giovane attaccante a prolungare il contratto che scade nel 2023. Da discutere anche il valore della clausola La storia di Vlahovic in chiave rinnovo è la più semplice che ci sia. Non ci sono riflessioni profonde da fare, neanche coinvolgimenti emotivi da affinare e perfezionare. Il riepilogo è chiarissimo: il gioiello classe 2000 ha un contratto in scadenza tra meno di due anni, giugno 2023. Vlahovic è reduce da un’estate complicata, quella della resistenza, più di Commisso che la sua. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, il rinnovo (con clausola) si avvicina. Appuntamento al 2022 con la Juve

    “Quando mi offrono, firmo”. Lo aveva detto proprio lui, Dusan Vlahovic, nei primi giorni di ritiro estivo della Fiorentina, rispondendo ad alcuni tifosi. Ebbene, l’offerta tanto attesa – non certo la prima ipotizzata in questi mesi – è in dirittura d’arrivo. Il clima fra le parti è disteso: a confermarlo è stato lo stesso attaccante dal ritiro della Nazionale serba. “Rimanere è stata una mia scelta”. Facile credergli, visto che oggigiorno se un calciatore punta i piedi trattenerlo diventa quasi impossibile. Merito di Vincenzo Italiano e del clima di entusiasmo che sta venendo a generarsi a Firenze, un clima che ha convinto anche il connazionale e amico Milenkovic a mettere la firma sul rinnovo (annuale).I DETTAGLI – Nel caso di Vlahovic, il contratto dovrebbe essere prolungato fino a al 2025) Tuttavia, la durata dell’accordo non è che un dettaglio, perché la clausola rescissoria è ancora una ‘conditio sine qua non’, una condizione obbligatoria per la fumata bianca: c’è la sensazione che essa possa salire ancora, fino agli 80 milioni ai quali parevano potersi spingere le pretendenti. Del resto, il numero 9 viola ha cominciato la stagione nello stesso modo in cui l’aveva finita: segnando. Sono tre i gol in tre partite ufficiali – doppietta in Coppa Italia contro il Cosenza e sigillo in campionato contro il Torino, a secco solo nella difficile gara contro la Roma. Lo stipendio? Sarebbe il più ricco della storia della Fiorentina: più dei 4 milioni percepiti da Ribery, e coi bonus la soglia dei 5 sarà alla portata. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic e Koopmeiners, due colpi che possono spostare gli equilibri

    La conferma del centravanti alimenta le ambizioni della Fiorentina che con un rinforzo sugli esterni farebbe un ulteriore salto di qualità. Il colpo dell’Atalanta arricchisce il centrocampo di Gasperini Ci sono due storie che emergono in queste ultime 48 ore di trattative. La straordinaria accoglienza che Firenze ha fatto a Dusan Vlahovic. L’ennesimo contropiede dell’Atalanta che ha corteggiato Koopmeiners per almeno due mesi e che adesso sta raccogliendo il frutto di tanta pazienza. LEGGI TUTTO

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    Festa Fiorentina con Gonzalez e Vlahovic, Torino a zero punti: Cairo, che dici?

    TORINO – Al Franchi, il Toro di Juric affonda e la Fiorentina fa festa. Da una parte gli attaccanti segnano (Nico Gonzalez e Vlahovic), dall’altra non la vedono mai se non nel finale con Verdi. La squadra di Italiano sa come stare in campo e si appoggia bene sui due davanti scatenati, i granata non hanno inventiva e quando i padroni di casa alzano i giri soccombono. Al Toro manca qualità, manca solidità. Non basta un sussulto in conclusione per salvare la serata: restano zero punti in classifica e tante lacune da provare a colmare negli ultimi giorni di mercato. Ma sarà difficilissimo riuscire nell’intento. Troppo tempo è passato senza rifare un gruppo che andrebbe arricchito in ogni settore. Il presidente Cairo, in tribuna, avrà preso nota? Così sarà un’annata di sola sofferenza, è chiaro.

    LE SCELTE – Juric, dopo la sfuriata della vigilia, cambia anche la formazione, lasciando in panchina Pjaca. Così, a supporto di Belotti e Sanabria c’è l’adattato Linetty; dietro fiducia in Izzo. Italiano punta sul tridente formato da Vlahovic, iper-chiacchierato sul mercato, Callejon e Nico Gonzalez.

    NICO-GOL – Grande atmosfera al Franchi, con il ritorno dei tifosi sugli spalti. Il primo rischio è per Vanja Milinkovic Savic, con Gonzalez che si dispera. Pericoloso Pulgar sui calci da fermo, ma resta l’equilibrio sostanziale in avvio di match. Bene Aina in difesa su traversone infido di Vlahovic. Poi il portiere granata dice no a Milenkovic: paratona, di riflesso. Adesso i viola assediano il Toro. Duro Mandragora su Callejon: gara tosta. Commosso il ricordo di Astori al 13’ e nuova azione della Fiorentina subito dopo, è assalto totale. Izzo alza il muro ma il Toro soffre. Milinkovic è sicuro in presa a terra: chiede anche il cambio del pallone, sgonfio. Nel ribaltamento, Aina non la prende di testa: che peccato. Poi crossa bene per Singo che tira alto. La squadra granata risponde colpo su colpo. Al 37’ stoccata di Callejon,ma Vanja c’è. Belotti si invola: giallo a Milenkovic. Cartellino anche per Djidji. Al 40’ la sblocca Gonzalez che fa esplodere il Franchi: assist di Castrovilli, l’argentino arretra un po’ e così manda fuori tempo la difesa: gol con stoccata. Fiorentina avanti 1-0. E in campo è bagarre. I viola chiedono un rigore, l’arbitro (vicino all’azione) lascia correre. Finisce così il primo tempo: viola in vantaggio, Toro a rincorrere.

    DUSAN BIS – Si riparte e Buongiorno prende il posto dell’ammonito Djidji in mezzo alla difesa del Toro. Granata avanti, Linetty non riesce a tirare. La squadra di Juric prova a rimettersi in partita, più con la volontà che con la qualità: mai visti gli attaccanti andare al tiro e in mezzo non si inventa nulla… Al terzo però Bonaventura sfiora il bis. Al 61’ squillo del Toro con Sanabria: non va. Dentro Verdi e Pjaca per provare a pareggiare. Ma è Vlahovic che la butta dentro e raddoppia, finendo in braccio ai compagni. Male Verdi che perde palla su Duncan, non benissimo Vanja sull’incornata del connazionale. Dall’altra parte, Terracciano è sicuro. Poi tran tran con Lukic che inventa per lo stesso Verdi di prima: 2-1 e sussulto Toro per gli ultimi minuti di battaglia e di schermaglie, anche di perdita di tempo. La storia non cambia: viola che sorridono, granata che vanno via a testa bassa. C’è davvero poco da salvare.

    Le formazioni inizialiFiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. All. ItalianoTORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Izzo, Djidji, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic, Ola Aina; Linetty, Sanabria; Belotti. All. Juric LEGGI TUTTO