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    Fiorentina, Pradè: “Viola Park importantissimo. Kokorin andrà aspettato”

    FIRENZE – “Il Viola Park è importantissimo. Mostra la forza di Commisso, che vuole portare la società ad alti livelli, a competere con le grandi”. Così il ds della Fiorentina Pradè sulla nuova struttura inaugurata oggi dal club. Un progetto importantissimo, tra i migliori in Europa, con diversi campi nei quali potranno allenarsi la prima squadra maschile, femminile e la Primavera. Su Dusan Vlahovic, calciatore più in forma nella rosa viola al momento: “Abbiamo dato la massima fiducia, Prandelli gli ha detto che la maglia è la sua. È giovane, ha entusiasmo e voglia, ma anche le caratteristiche per diventare importante”. 

    Fiorentina, Pradè su Kokorin
    A proposito del nuovo acquisto Kokorin: “Può esserci utile, ed ha caratteristiche diverse da Vlahovic e Kouame. Andrà un pochino aspettato per la condizione fisica ma può essere importante per noi. Non viviamo un momento felicissimo, ora dobbiamo avere sostanza e non essere belli. Per i giocatori che abbiamo possiamo fare più moduli, oggi le certezze dell’allenatore sono con una punta ed un altro a sostegno che sarebbe Ribery e che purtroppo oggi manca”. Infine sull’ex Napoli Malcuit, acquistato nella finestra invernale di mercato: “Non è uno da difesa a quattro, è anche un quinto. Cercavamo uno che avesse uno-contro-uno, se ci serve un esterno con qualità offensive poi abbiamo anche Callejon che non va dimenticato”. LEGGI TUTTO

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    Prandelli-Conte, passato comune e anche un battibecco: ricordate?

    Gli allenatori di Fiorentina e Inter, che si sfideranno stasera, condividono il passato alla guida della Nazionale e non solo. E pure un momento di tensione…

    Euro 2020 è ancora storia da scrivere, il perché è noto a tutti. Mancini scalpita, l’attesa è lunga ma inizia a intravedersi il traguardo. Chissà se il c.t. starà prendendo ispirazione dalle ultime partecipazioni dell’Italia agli Europei. Le due più recenti, 2012 e 2016, non hanno portato la coppa. Ma entusiasmo negli italiani senza dubbio: una finale contro la Spagna e un’eliminazione ai quarti contro la Germania, ai rigori. LEGGI TUTTO

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    Passarella: “Il mio cuore diviso tra Viola e Inter. Lautaro crescerà. Commisso? È ok”

    L’argentino ha giocato in entrambi i club: “Ho consigliato Martinez Quarta a Pradè, sarà un top. Il Toro è perfetto con Lukaku. E dopo quel gol da ex che segnai a Firenze…”

    Quattro stagioni di qua, due di là. In mezzo una moltitudine di battaglie, falli, polemiche e gol, non solo subiti: Daniel Passarella era un Caudillo anche nell’area avversaria, ne ha segnati 11 con la Viola nel solo 1985-86. Il leggendario difensore argentino ha giocato fino al 1986 a Firenze, poi altri due anni felici nell’Inter del Trap: “Purtroppo non vedo tantissimo calcio italiano, ma questa è la partita del mio cuore e non posso perderla”, racconta da Buenos Aires. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Commisso avverte: “Franchi? Non ci investirò più soldi”

    FIRENZE – “Ho incontrato Nardella e gli ho detto che, a queste condizioni, non metterò soldi nello stadio Franchi. Devo sapere quali saranno i tempi per la sua ristrutturazione, sperando siano veloci, e come potrà essere il controllo della Fiorentina sull’impianto. E dovranno inoltre dirmi quale controllo avrà la sovrintendenza, perché non intendo mettermi sotto il suo potere…”. Così Rocco Commisso, parlando ai canali ufficiali della Fiorentina. “Durante l’incontro abbiamo parlato anche dell’ipotesi Campi Bisenzio e il sindaco Nardella, con il quale c’è sempre stato un ottimo rapporto, mi è stato assicurato che, se voglio andare verso quella direzione, non mi intralcerà: mi aiuterà anche la Regione e io voglio avere più di un’opzione, per quella di Campi Bisenzio servono tempi e soldi, capire se tempi e controllo ci saranno. Comunque, lì sono disposto a investire – ha dichiarato il presidente dei viola -. I fiorentini hanno aspettato molto tempo per avere una casa degna per la propria squadra, io parlo a nome di tutto il popolo viola. Sono deluso, perché due anni fa eravamo dal sovrintendente Pessina, per mostrare cosa volevamo fare. I tifosi non sono stati tutelati, aspettavo qualcosa di più per poter far andare più veloce la Fiorentina”. Quanto al progetto del Centro sportivo a Bagno a Ripoli ha affermato: “Stiamo concludendo i contratti e molto presto annuncerò quando potremo mettere la prima pietra”.  LEGGI TUTTO

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    Astori, la perizia: non poteva essere evitata la morte

    FIRENZE – La morte del capitano della Fiorentina Davide Astori non avrebbe potuto essere evitata. E’ quanto emergerebbe da una delle conclusioni riportate nella perizia disposta dal gup Angelo Antonio Pezzuti per fare luce sulle cause del decesso del calciatore, che sarà discussa il 4 febbraio prossimo al processo con rito abbreviato che vede imputato con l’accusa di omicidio colposo il professor Giorgio Galanti. Sempre secondo quanto appreso, Astori non fu sottoposto all’holter che era invece indicato dalle linee guida Cocis per l’idoneità sportiva, ma anche quest’esame probabilmente non avrebbe permesso di salvargli la vita. 

    La perizia
    La perizia confermerebbe le cause della morte individuate dal medico legale: il capitano della Fiorentina morì nel sonno per una aritmia ventricolare maligna, provocata dalla grave patologia cardiaca della quale soffriva e che non gli fu mai diagnosticata. I periti nella loro relazione avrebbero sostenuto che la notte in cui si sentì male, mentre dormiva, solo in una camera d’albergo, l’unica possibilità di salvarlo sarebbe stata quella che gli fosse stato installato in precedenza un defibrillatore. Eventualità quest’ultima impensabile in assenza di una diagnosi. T uttavia, sosterrebbero sempre i periti, anche se Astori fosse stato sottoposto all’holter, sarebbe stata bassa la probabilità che questo esame potesse permettere di rilevare anomalie tali da imporre ulteriori approfondimenti. Per la morte di Astori il professor Giorgio Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, è a processo in qualità di direttore sanitario della medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Secondo i consulenti tecnici nominati dal pm, se Astori fosse stato sottoposto a esami piu’ approfonditi, come avrebbero suggerito aritmie rilevate in controlli di routine, sarebbe stato possibile salvargli la vita.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Iachini: “Futuro? Quello che si deciderà non dipende da me”

    PARMA – Beppe Iachini ha analizzato a Dazn lo 0-0 contro il Parma: “La squadra ha fatto la partita che doveva fare, mostrando predominio, con velocità, anche con qualità – esordisce il tecnico della Fiorentina – Il Parma era chiuso, basso, non era facile, non abbiamo trovato la giocata finale. Loro si sono abbassati, il Parma quando ti ruba palla può far male in contropiede con giocatori come Inglese e Gervinho. Il nostro portiere non ha fatto interventi, dietro abbiamo fatto bene senza concedere nulla, era una partita da sbloccare visto che la squadra era molto chiusa”. Sul perché non mettere altri attaccanti: “Il nostro attaccante era Kouame, poi è entrato Cutrone. Noi usiamo molto gli inserimenti dei centrocampisti, anche gli esteni sono andati alla conclusione, è chiaro che dovevamo sbloccare la partita, i risultato ne è stato un conseguenza, la squadra come spirito ha fatto la partita che doveva fare”.

    Ribery e Castrovilli si sono calpestati i piedi: “Quando loro accorciavano su Ribery, era Castrovilli che doveva cercare la profondità e farsi trovare dietro le spalle per creare diffciotà, a volte l’ha fatto bene a volte con meno efficacia. Ripeto, l’ha squadra ha giocata, ma il Parma ha fatto 2-2 in casa dell’Inter, ci è mancato il gol, Sepe è stato molto bravo, il migliore in campo, dimostra che abbiamo calciato in porta. 4-3-3? Ci stiamo lavorando sopra, innanzitutto Callejon lo volevamo portare a una condizione ottimale, ieri è arrivat questa notizia, dispiace innanzitutto per lui, era un’opportunità nella quale credevamo. Vado a casa sereno? Sono voci che c’erano nel finale dello scorso campionato, l’anno scorso siamo andati dal quartultimo posto fino al decimo. Dopo le prime due partite ce ne è capitata di ogni tipo, meritavamo qualche punticino in più. I ragazzi danno tutto e dobbiamo ritrovare serenità. Quello che si deciderà non spetta a me, sono contento di allenare la Viola, ci sono legato per la mia storia”.
    PARMA-FIORENTINA 0-0: NUMERI E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Iachini: “Dispiaciuto per Calllejon. Pezzella assente col Parma”

    FIRENZE – Domani la Fiorentina dovrà battere e bene il Parma: ne va della permanenza in panchina di Beppe Iachini. L’allenatore marchigiano è in bilico dopo un avvio di stagione deludente. Queste le sue parole in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Tardini: “Sono dispiaciuto per Callejon perché già da qualche settimana stavamo lavorando per portarlo alla miglior condizione: la positività è un fulmine a ciel sereno: peccato perché stava cercando di raggiungere i suoi ritmi migliori”. La panchina di Iachini è assai traballante: “Le voci fanno parte del calcio, dobbiamo rimanere concentrati: Iachini o non Iachini, conta il sudore sulla maglia. Dobbiamo fare una buona partita non commettendo gli errori di Roma, dove dopo un’ottima partenza siamo stati lacunosi in compattezza e intensità. Commisso mi è sempre stato vicino, quando abbiamo ripreso dopo il lockdown le voci su di me c’erano: mi dispiace perché se ci fosse stato un clima così difficile, non sarei rimasto oppure non si sarebbe giudicato in modo positivo il mio operato. Sono cresciuti tanti calciatori in questi mesi, come Castrovilli. Sono arrivato con la squadra quartultima e abbiamo concluso al 10° posto”.

    “L’assenza di Pezzella si è fatta sentire, abbiamo pagato oltre le nostre possibilità la sua indisponibilità: nemmeno domani ci sarà perché ha fastidio al piede”. Iachini smentisce poi alcune voci: “Non è vero che la dirigenza ha chiesto le mie dimissioni: vogliamo uscire fuori da una situazione difficile che si è creata fin da subito. Potevamo avere qualche punto in più e abbiamo avuto fin da questo inizio anomalo di campionato delle difficoltà: abbiamo pagato dazio con infortuni e mancanza di serenità. Noi però siamo tutti professionisti, la vicinanza della proprietà c’è stata: io non ho mai guardato ai soldi, lo avrei fatto ieri di dimettermi se avessi percepito un brutto clima attorno a me da parte del club o dei giocatori. Siamo la squadra che tira di più in area di rigore, dobbiamo continuare a lavorare e a far girare questa ruota”.

    Un parere anche sul Parma: “Con i miei abbiamo evidenziato le ottime individualità di Liverani: dovremo fare una gara di spessore, in ogni partita ci sono tante gare: dobbiamo trovare la serenità dello scorso anno, servirà continuità di punti e risultati visto che eravamo partiti bene, con un precampionato dove avevamo fatto vedere buone cose”. Sulle gerarchie in attacco: “All’inizio dell’anno ha giocato Kouame perché era quello che stava più in forma. Non possiamo chiedere ai ragazzi che indossano la maglia numero 9 di essere come Batistuta. Adesso tutti stanno ritrovando la loro fiducia e il loro entusiasmo. Firenze è una piazza particolare, con pressioni e responsabilità: guardate quello che sta facendo Simeone al Cagliari. Ora anche i nostri attaccanti hanno bisogno di fiducia, non possiamo avere da loro tutto e subito
    “Ribery? Solo il campo è la medicina”
    “Ribery? È partito bene ma a Milano ha preso una botta alla caviglia dove si è infortunato l’anno scorso. Questa settimana è stato meglio della scorsa: facciamo fatica a tenerlo fuori anche se non è al 100% ma prima dobbiamo fargli ritrovare la giusta brillantezza. Gli serve campo, solo quella è la medicina. Quando sente un po’ di dolore sembra abbia un atteggiamento particolare ma va solo accompagnato per farlo tornare al top. Più settimane starà sul campo e maggiore sarà la brillantezza. Pedro visto che sta segnando tantissimo in Brasile? Coi se e i ma… si va poco lontano. Quando sono arrivato io, aveva un percorso di lavoro da portare avanti dopo un infortunio. Abbiamo scelto di investire su Cutrone pur sapendo che Pedro è un ragazzo di qualità, che si sta mettendo in luce in un campionato diverso dal nostro”. LEGGI TUTTO