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    Calciomercato, da Hojlund a Dovbyk: rivi la giornata

    16:30

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    16:28

    Cremonese, ceduto Castagnetti al Cesena 

    Dopo più di 200 presenze, Castagnetti lascia la Cremonese e passa a titolo definitivo al Cesena. L’addio è ufficiale: “U.S. Cremonese comunica di aver ceduto a titolo definitivo alla società Cesena FC i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Michele Castagnetti. Si chiude così uno dei capitoli più importanti e longevi della storia recente grigiorossa: il centrocampista emiliano, a Cremona dall’estate del 2018, è stato il primo giocatore di movimento a superare quota 200 presenze in maglia Cremo dagli anni 2000 ad oggi, oltre a vivere da protagonista le promozioni in Serie A del 2022 e 2025. Nel corso della sua esperienza all’ombra del Torrazzo si è affermato come uno dei migliori interpreti della Serie B nel ruolo di regista, diventando inoltre un punto di riferimento per i compagni dentro e soprattutto fuori dal campo, vestendo a più riprese la fascia di capitano. In totale ha giocato 222 partite in grigiorosso (di cui 27 in Serie A), mettendo a segno 11 reti e 23 assist: dal gol alla Juve Stabia nella semifinale playoff dello scorso anno alle prodezze dalla distanza contro Frosinone, Virtus Entella e Venezia, sono tanti i momenti indimenticabili che rimarranno impressi nella memoria dei tifosi della Cremo. Il club grigiorosso ringrazia Michele per la grande professionalità mostrata in questi anni e gli augura le migliori soddisfazioni personali”. 

    16:20

    Il Palermo saluta Magnani

    Magnani passa alla Reggiana in prestito e dice arrivederci al Palermo. L’affare è ufficiale: “Il Palermo FC comunica di aver ceduto all’AC Reggiana il calciatore Giangiacomo Magnani. Il difensore si trasferisce a titolo temporaneo. A Giangiacomo un “in bocca al lupo” da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero”.

    16:07

    Chelsea, Maresca annuncia Garnacho

    “So che è qui intorno. Non so esattamente dove, ma è qui. È un giocatore il cui ruolo è abbastanza chiaro: è un’ala. Io lo vedo come un’ala”. Maresca ha di fatto annunciato Garnacho in conferenza stampa che quindi sfiderà il Napoli in Champions. 

    15:46

    Marsiglia, De Zerbi e il caso Rabiot

    Il futuro di Adrien Rabiot non è ancoro chiaro. Il centrocampista è fuori rosa e sul mercato dopo la rissa scaturita al termine del match di campionato del 15 agosto. De Zerbi, l’allenatore del Marsiglia, è tornato a parlare del caso: “Rabiot? Gli ho consigliato, e ripetuto, di andare a parlare con i dirigenti del club, di scusarsi per il suo gesto di Rennes, perché a causa del suo entourage le cose si sono amplificate. Ciò non è giusto nei confronti del presidente e dei suoi collaboratori. Io devo solo interessarmi al comportamento di Adrien, non a quello di coloro che lo circondano. Gli ho dato questi consigli, ora non ho più niente da fare al riguardo. La cosa riguarda lui e il club. Sarà una sua decisione se e quando andare a parlare con i dirigenti o meno. Per il momento, non è  più un argomento che mi riguarda”. 

    15:30

    Milan, finite le visite mediche di Nkunku

    Nkunku sta per diventare un nuovo giocatore del Milan. Sono finite le visite mediche svolte presso la Casa di Cura La Madonnina. Si attende l’ufficialità del colpo. L’accordo con il Chelsea è stato raggiunto. 

    15:25

    Udinese, Runjaic blinda Solet

    Solet non lascerà l’Udinese. Ne è convinto l’allenatore Runjaic: “Solet? Le offerte devono essere soddisfacenti per tutti, in questo caso non lo è stata. Si parlava dell’interesse dell’Inter ma non è che io sia stato coinvolto, so però che la questione è chiusa, ho parlato con Oumar, mi ha detto che continuerà con noi, è un professionista assoluto e non cederemo lui come altri. Fa parte della nostra filosofia che alcuni giocatori lascino la società e poi ne arrivino altri, però poi bisogna considerare la proposta che arriva. Solet ha ancora molto potenziale da dimostrare, quando ci riuscirà diventerà uno dei migliori difensori della Serie A, tutti lo vorranno”. 

    15:04

    Psg, Luis Enrique sul caso Donnarumma

    “Donnarumma? Non lo so, dipende dal mercato, dai giocatori, dagli agenti, dagli altri club. Ma noi continuiamo come sempre. Lo spero perché è meglio per lui se riesce a trovare delle soluzioni”. L’ha detto Luis Enrique in conferenza stampa, rispondendo a una domanda visibilmente imbarazzato. Donnarumma, infatti, continua ad allenarsi con il Psg in attesa di una possibile partenza verso la Premier League. A Parigi sono arrivati tra i pali Lucas Chevalier e il baby Renato Marin, ex Roma, considerato in Brasile il ‘nuovo Alisson’. 

    14:54

    Sassuolo, ufficiale: Missori ceduto all’Avellino

    Missori è passato in prestito secco all’Avellino, squadra che milita in Serie B. E’ ufficiale la cessione del prodotto del settore giovanile della Roma, che è di proprietà del Sassuolo (era arrivato in Emilia insieme a Volpato). Ecco il comunicato “L’U.S. Sassuolo Calcio comunica di aver ceduto il calciatore Filippo Missori all’US Avellino con la formula del prestito fino al 30 giugno 2026. La società augura a Filippo le migliori fortune umane e professionali”.

    14:44

    Bologna, Fenucci e l’affare Dominguez con la Roma

    Claudio Fenucci, ad del Bologna, ha messo il focus sul possibile trasferimento di Dominguez alla Roma: “Abbiamo un interessamento del Milan per Fabbian, c’è il pressing su Lucumi da parte del Sunderland ed è arrivato l’interessamento della Roma per Dominguez, che potrebbe portare a un’offerta. Vedremo il da farsi: abbiamo tanti calciatori sugli esterni, ma abbiamo bisogno della rosa lunga in una stagione che potrebbe portarci a giocare fino a 61 partite. Dove non avremo la possibilità di sostituire adeguatamente i calciatori rimarremo così, nel caso invece valuteremo le cessioni”.

    14:42

    Atalanta, Juric sulla questione Lookman

    “Nel mercato qualcosa possiamo fare in due o tre giorni, su Lookman difficile indovinare quel che accadrà e se rimarrà”. Così Ivan Juric, allenatore dell’Atalanta, sulla questione dell’attaccante nigeriano. I bergamaschi, quasi sfumato Musah, dovrebbero puntare in difesa su Comuzzo della Fiorentina o Geetruida del Lipsia. 

    14:27

    Parma, ufficiale Cutrone 

    Cutrone passa dal Como al Parma in presisto con diritto di riscatto: è ufficiale. “Parma Calcio annuncia che Patrick Cutrone è stato acquistato dal Como 1907 a titolo temporaneo con diritto di opzione. Oltre 100 gol in carriera (fra Serie A, Premier League e le competizioni europee), 7 realizzati nell’ultimo campionato di Serie A (insieme a 5 assist): è nato per il gol, Patrick, lo ha dimostrato ovunque abbia giocato. E oggi il mondo gialloblu non vede l’ora di vedere la sua carica e la sua energia in campo, per festeggiare il suo primo gol con la maglia del Parma Calcio”, si legge sul sito dei ducali. 

    14:18

    Roma, Gasperini parla di Sancho

    “Se hai il numero chiamalo… Avete scritto di tutto e di più. Non so quali siano i margini e non bisogna mai pregare nessuno. È sicuramente una possibilità, ma è anche un’opportunità enorme per loro. Se si ragiona così diventa un vantaggio per tutti, altrimenti no. Se lo capisce ha senso, altrimenti resterà dov’è”, ha detto l’allenatore della Roma in conferenza stampa rispondendo a una domanda diretta sull’affare Sancho. 

    14:12

    Fiorentina, Lamptey dipende da Parisi

    L’ultimo colpo della Fiorentina rischia di rimanere in canna. I viola hanno da tempo messo nel mirino Tariq Lamptey, 24 anni, esterno sinistro in scadenza con il Brighton e la distanza da limare rispetto ai 10 milioni di euro richiesti dagli inglesi non è insormontabile. Tutto però ruota attorno a Parisi, scalzato al momento nelle gerarchie di Pioli dal 2006 Fortini, promosso dal tencico a vice-Gosens, e in cerca di sistemazione: prima di un’eventuale cessione però, il club gigliato vorrebbe rinnovare fino al 2029, intenzione che potrebbe far slittare in maniera decisiva i tempi di mercato.

    13:55

    Hellas Verona, corsa contro il tempo per Baldanzi

    Il mercato dell’Hellas Verona è decollato quasi fuori tempo massimo. Dopo tanti indugi la società scaligerà sta compiendo una corsa contro il tempo per rinforzare la rosa a disposizione di Zanetti e la perla della campagna acquisti potrebbe e dovrebbe essere Tommaso Baldanzi, in uscita dalla Roma. La speranza del club sarebbe quella di tesserare il fantasista in tempo per schierarlo nel “suo” Olimpico per il match contro la Lazio, in programma domenica 31 agosto.

    13:40

    Napoli, Politano si merita il rinnovo

    A Napoli dal 2020, importante con Spalletti, addirittura fondamentale per Conte, che lo ha trasformato in un esterno a tutta fascia di grande qualità, Matteo Politano sarebbe prossimo a firmare un importante rinnovo. Dopo 234 presenze in azzurro, dovrebbe prolungare a breve fino al 2028, quando avrà compiuto i 35 anni.

    13:24

    Lazio, mercato bloccato ma tre nodi da sciogliere

    Il mercato in entrata della Lazio, come noto, è attualmente bloccato e potrebbe anche restarlo a gennaio, nel caso in cui il club non riuscisse a sistemare i conti. Tra questi, la voce ‘costo del lavoro’, che potrebbe essere migliorata attraverso alcune cessioni o una revisione dei contratti in essere, rinnovando e spalmando a cifre di ingaggio più basse. In base a questo ragionamento, restano caldi in uscita i nomi di Basic, Fares e Kamenovic, ancora in cerca di sistemazione e però non tutti convinti delle soluzioni proposte, anche perché prossimi alla scandeza di giugno.

    12:59

    Fiorentina, fatta per Nicolussi-Caviglia. Ottimismo per Lindeloff

    Manca solo la fumata bianca per il passaggio di Nicolussi-Caviglia alla Fiorentina. Il club gigliato ha raggiunto l’intesa con il Venezia sulla base di un prestito oneroso con obbligo condizionato a 7-8 milioni di euro. Attesa, ma anche ottimismo, sul fronte Lindeloff: il difensore svedese in uscita dall’Everton non ha ancora sciolto le riserve, ma il suo amico De Gea sta lavorando in tandem con Pradè e Goretti per convincerlo ad accettare la proposta viola, che garantirebbe al giocatore i 2 milioni di euro a stagione richiesti.

    12:53

    Como, si trattano due difensori ma occhio a Diao

    Non si ferma il rigoglioso calciomercato del Como, in trattativa per due difensori da regalare last-minute a Fabregas: si tratta di Igor, 27enne del Brighton, e di Diego Carlos, 32enne del Fenerbahce. Occhio però alla situazione di Diao, che notizia di oggi, resterà fermo per almeno cinque settimane. Non è da escludere un nuovo innesto in attacco, vista anche la cessione di Cutrone al Parma.

    12:48

    Hellas Verona, rinforzo in arrivo sulla mediana

    Rinforzo sulla mediana per l’Hellas Verona di Cristiano Zanetti: è orami fatta per il centrocampista Moatasem Al-Musrati, libico-portoghese del Besiktas, noto come Alì Elmusrati, che approda in gialloblu in prestito oneroso con riscatto già fissato a 7 milioni di euro.

    12:43

    Cremonese, c’è l’alternativa a Colpani

    Non solo Vardy, la Cremonese cerca un nuovo ritocco di qualità a centrocampo: la prima scelta sarebbe Colpani, che però si sta prendendo troppo tempo per sciogliere le proprie riserve, pronta dunque la contromossa con Youssef Maleh del Lecce.

    12:33

    Juventus, Zeghrova può sfumare

    Non più vincolato alla cessione di Nico Gonzalez, che per bocca di Comolli dovrebbe restare in bianconero, può comunque sfumare l’affare Zeghrova. Il kosovaro con passaporto albanese era pronto a trasferirsi alla Juventus, ma la valutazione del Lille resta troppo alta: 20 milioni a fronte dei 12-15 offerti. 

    12:24

    Milan, apertura da parte di Akanji

    Non solo Nkunku, il Milan resta attivo in Inghilterra e dalla Premier League, via Turchia, potrebbe arrivare il rinforzo anche per la difesa: rossoneri su Manuel Akanji, che glissa sull’accordo rinnovato tra Manchester City e Galatasaray e apre ai rossoneri. Tare ci proverà dopo le cessioni di Alex Jimenez, rimasto fuori dai convocati per Lecce, e di Chukwueze, che all’indomani del match del Via del Mare, dovrebbe attraversare la Manica e passare al Fulham, per 25 milioni di euro.

    12:15

    Parma, due rinforzi in dirittura d’arrivo

    Il Parma sistema l’organico a disposizione di Cuesta con due prestiti con diritto di riscatto: dal Como, per sostituire l’infortunato Frigan, arriva l’espero Patrick Cutrone, che ha già sostenuto le visite mediche; annunciato anche l’accordo raggiunto con il Venezia per Gaetano Oristanio.

    12:05

    Cagliari, difensori di piede destro cercasi

    C’è una lacuna evidente nell’organico del Cagliari, mancano difensori di piede destro. Sorprendentemente abbondante di mancini, il reparto necessità invece ancora di due innesti, con Pisacane che si accontenterebbe anche di uno solo. Sfumato Posch, che preferisce tornare in Germania, difficile Kofler, il preferito del direttore Angelozzi, che si concentra su nomi top-secret. Più vicini invece l’attaccante Cheddira e il giovanissimo centrocampista Romano.

    11:49

    Juventus, Savona saluta: “Mi dispiace, ma sono pronto”

    Il giovane Savona saluta la Juventus per trasferirsi in Premier League: ceduto al Nottingham Forest a titolo definitivo per circa 16 milioni di euro, più il 10% sulla futura rivendita. In partenza per l’Inghilterra, il ragazzo ha timidamente ammesso: “Sicuramente mi dispiace lasciare la Juve, che per me sarà sempre casa. Ma sono pronto e determinato per affrontare questa nuova avventura”.

    11:37

    Pisa, ufficiale Stengs. Attesa Albiol

    Mentre è ufficiale l’arrivo di Calvin Stengs e vicino anche quello di Bonfanti, il Pisa continua a lavorare per il colpo Albiol. Lo spagnolo risponde all’identikit del difensore esperto richiesto da Gilardino e terminata a 39 anni l’avventura al Villarreal, vorrebbe chiudere la carriera in Italia, aprendo alla soluzione toscana. Trattativa confermata dal presidente dei nerazzurri Giuseppe Corrardo, che a Sky ha confermato: “Forse riusciamo a convincerlo”. L’offerta sarebbe per un anno, con opzione per un’altra stagione.

    11:27

    Cremonese, si lavora per realizzare il colpo Vardy

    Si lavora alacremente in casa Cremonese per rendere possibile quel che sembrava solo qualche giorno fa inimmaginabile: portare in grigiorosso Jamie Vardy, uomo simbolo dell’incredibile titolo conquistato dal Leicester di Ranieri. L’esperto attaccante, 38 anni, è svincolato da qualche mese ed ha atteso invano qualche proposta dall’Inghilterra, quindi all’inizio di questa settimana ha aperto alla Cremonese, dopo che alcuni intermediari avevano preso contatto con i suoi agenti. Da definire i termini del contratto, che dovrebbero in qualche modo essere vincolati alla salvezza della squadra.

    11:17

    Bologna, Saliu dice “no” e blocca Lucumi

    Brusca frenata per il Bologna, che incassa il “no” di Mohammed Salisu, ghanese del Monaco, che segue quello di Lillian Brassier del Rennes. Un doppio stop sul mercato che finisce per coinvolgere anche Jhon Lucumi, ad un passo dal suo sogno di giocare in Premier League: congelato il suo trasferimento al Sunderland, con beffa conseguente anche per il club felsineo, che al momento deve rinunciare a un’entrata da 15 milioni di euro.

    11:05

    Juventus, Vlahovic resta e Kolo Muani…

    Con l’annuncio ufficiale del direttore generale Comolli, si chiude la lunga estate calda tra la Juventus e Vlahovic, che resterà a Torino. Meno certezze invece su come andrà a finire l’altra telenovela estiva bianconera con protagonista Kolo Muani. LEGGI TUTTO

    10:55

    Inter, Taremi verso l’Olympiacos

    Ha chiesto 24 ore di tempo, ma sarebbe orientato ad accettare, Mehdi Taremi, che dal ritiro della sua nazionale riflette su un possibile trasferimento in Grecia. Inter e Olympiacos hanno infatto trovato un accordo per l’attaccante iraniano, con il club di Atene che sarebbe pronto a corrispondere un indennizzo sul cartellino ai nerazzurri, che dal canto loro si sgraverebbero di un ingaggio pesante, da circa 3 milioni di euro l’anno.

    10:47

    Roma, ecco Ziolkowski: il difensore polacco è arrivato a Fiumicino

    Dopo aver giocato solamente poche ore fa la sua ultima partita con la maglia del Legia Varsavia, con tanto di assist qualificazione nel preliminare di Conference League contro l’Hibernian, Jan Ziolkowksi è sbarcato a Fiumicino per firmare con la Roma. Accolto dallo staff giallorosso e da un gruppo di tifosi, il difensore polacco nelle prossime ore si sottoporrà alle visite mediche per poi firmare il contratto e presentarsi al suo nuovo allenatore e ai suoi nuovi compagni di squadra. L’accordo già raggiunto con il Legia prevede un esborso di 6 milioni di euro, più un milione di bonus e il 10% sull’eventuale rivendita. LEGGI QUI

    10:38

    Milan, Nkunku ha iniziato le visite mediche

    Cristopher Nkunku ha iniziato le visite mediche con il Milan. L’attaccante, atterrato nella tarda serata di giovedì a Linate, ha iniziato l’iter che lo porterà alla firma sul contratto con il club rossonero per quattro anni. Nkuku è l’ottavo acquisto del Milan in questa sessione di mercato: arriva dal Chelsea per circa 40 milioni di euro, bonus compresi.

    10:28

    Roma, tre rinforzi in tre giorni: la sfida di Massara

    È il momento della verità per il mercato della Roma e il direttore sportivo Massara è al lavoro su più tavoli per accontentare l’irrequieto Gasperini. La sfida è quella di mettere a segno altri tre colpi: da George del Chelsea a Tsimikas del Liverpool, passando per la ricerca di una destinazione per Dovbyk. LEGGI L’APPROFONDIMENTO

    10:20

    Napoli, doppio colpo per Conte

    Si sblocca il mercato del Napoli, che si appresta a completare il reparto offensivo dopo il grave infortunio di Lukaku. C’è il sì di Hojlund, pronto a lasciare il Manchester United, e intanto torna in azzurro Elmas, tra i protagonisti dello scudetto di Spalletti. LEGGI TUTTO

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    Manchester United, Ten Hag e l’esordio di Hojlund: “Non è ancora pronto”

    Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico dei Red Devils ha toccato diversi temi tra cui la situazione fisica dell’ex Atalanta Hojlund: “Non è pronto per domani, ma è vicino al rientro. Oggi per la prima volta si è allenato con la squadra, quindi ci aspettiamo che la prossima settimana si alleni interamente con il resto dei compagni”.
    Ten Hag e gli infortuni: le parole su Shaw e Malacia
    Successivamente, Ten Hag ha parlato degli altri indisponibili: “Shaw? Non possiamo sbilanciarci sui tempi di recupero. Malacia? Ci vorranno alcune settimane prima che torni. Sicuramente abbiamo soluzioni interne per far fronte a queste assenze” per poi fare un resoconto sulla situazione complessiva della squadra: “I tifosi si aspettano un Manchester United vincente e io sono responsabile di questo. Devo mettere tutto il mio impegno e la mia concentrazione per farci giocare meglio di quanto facciamo ora”. LEGGI TUTTO

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    Hojlund-United, ci siamo: offerta da 75 milioni e 10 di bonus

    MANCHESTER (Inghilterra) – L’attaccante dell’Atalanta Rasmus Hojlund è ad un passo dal trasferimento in Premier League alla corte del Manchester United. Il danese non ha giocato l’amichevole a Bournemouth nella giornata odierna in quanto il cub bergamasco e i Red Devils stanno arrivando alla fumata bianca per il trasferimento: raggiunto l’accordo sulla base di 75 milioni di euro più 10 di bonus, con la squadra inglese che attende solo di formalizzare l’accordo una volta limati gli ultimi dettagli. Accontentato quindi l’allenatore dei Red Devils Erik Ten Haag che aveva espressamente richiesto un attaccante in questa sessione di mercato, nella scorsa stagione Hojlund ha disputato 34 partite con la maglia della Dea realizzando 10 gol e 4 assist. LEGGI TUTTO

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    Pagliuca: “Stregato da Percassi e Atalanta, Gasp ai Celtics. Così ho preso Hojlund”

    Sono con il co-proprietario dell’Atalanta Stephen Pagliuca e, finalmente, ho l’occasione di parlare con lui, dato che è da tempo che voglio intervistare questi nuovi proprietari che, partendo dal Nord America, hanno attraversato l’Atlantico e hanno acquistato quote in molte squadre di Serie A. In particolare, Pagliuca ha acquisito quote dell’Atalanta nel febbraio 2022. Per cui la prima domanda riguarda le ragioni dietro la sua scelta: perché proprio Atalanta?
    «La presenza della famiglia Percassi è stata una dei principali motivi alla base della nostra scelta di investire nell’Atalanta. Il nostro primo contatto è avvenuto grazie anche all’intermediazione di Luca Bassi, un mio partner d’affari in Italia, e da lì in poi abbiamo sviluppato un’ottima intesa. La famiglia Percassi voleva rafforzare la squadra cercando al contempo di creare un brand conosciuto a livello mondiale, noi abbiamo fatto un lavoro simile qui con i Celtics. In più, avere origini italiane, dato che i miei nonni erano nativi di Muro Lucano, in provincia di Potenza, ha sicuramente aiutato. È stato incredibile, appena sceso dall’aereo mi sono sentito subito come a casa: il legame tra Bergamo e l’Atalanta è qualcosa di incredibile, l’intera città vive per la squadra. Io mi appassionai al calcio, o meglio al “soccer” se usiamo la denominazione statunitense, negli anni ’70. Ai tempi vivevo in Olanda e, sia perché non c’era modo di seguire altri sport, sia perché la tv non trasmetteva altro, sono diventato un grande appassionato di calcio».
    Quando prende una squadra come l’Atalanta, si guarda intorno, sa che dovrà confrontarsi con squadre come la Juventus, il Milan, l’Inter che fanno parte del gotha del calcio da decenni. Quali sono i passaggi per riuscire , o perlomeno provare, a ridurre lo svantaggio competitivo esistente er far sì che una squadra come l’Atalanta riesca ad avvicinarsi ai livelli di certe superpotenze, influenzando al contempo la percezione che le persone hanno del brand Atalanta, in modo che il nome del club entri nell’immaginario collettivo ed inizi ad essere accostato con sempre maggiore frequenza a traguardi prestigiosi quali la Champions League o le zone alte della classifica?
    «Credo che, limitatamente al caso dell’Atalanta, la chiave di volta di questo processo sia il fantastico lavoro svolto dalla famiglia Percassi con il settore giovanile: considerando che attualmente annovera nelle varie categorie dell’Academy nerazzurra oltre 400 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, risulta quasi logico come, per un piccolo centro come è Bergamo, la maggior parte degli investimenti sia prevalentemente rivolta al settore giovanile, rendendolo quindi un asset strategico di importanza assoluta. A questo si aggiunge pure l’importante lavoro svolto, anche a livello globale, dal dipartimento di scouting scovando giocatori del calibro di Lookman e Højlund. Sono fiducioso e mi sbilancio nel dire che possiamo affrontare chiunque a viso aperto».
    Credo che lei già conosca qualche aneddoto su Højlund, ad esempio che sua madre è una tifosa sfegatata dei Celtics, avendo studiato qui negli Stati Uniti. È vero che si è recato personalmente in Austria allo Sturm und Graz per convincerlo a firmare per l’Atalanta?
    «Assolutamente sì: io ero accompagnato da Lee (Congerton) e Luca (Percassi). Ci sediamo a parlare con la madre di Rasmus e mentre, tra le altre cose, ci racconta del suo passato e che anche lei è stata un’ottima calciatrice, scopriamo che giocava qui a Nashville, nel New Hampshire, che aveva ancora molti amici negli Usa e i Celtic erano veramente forti a quei tempi. Per cui, come parte dell’accordo, le abbiamo offerto di vedere una partita dei Celtics a bordo campo al termine della stagione. Højlund è talmente un portento fisico che, quando l’ho incontrato per la prima volta allo Sturm Graz, facevo fatica a credere che fosse solo 19enne per via della sua struttura fisica imponente, così imponente che farebbe impallidire anche certi giocatori dell’NBA: alto 1,91 velocissimo e mancino. I nostri scout hanno fatto un lavoro stupendo scovandolo: volevamo fortissimamente che si unisse a noi».
    Le statistiche sono fondamentali per lo staff dell’Atalanta, al punto tale da usare processi analitici all’avanguardia come chiave per cercare i campioni del futuro. Ci dica qualcosa in più a riguardo.
    «Quando approdammo ai Celtics, 20 anni fa non esisteva alcun dipartimento incentrato sull’analisi statistica. Decidemmo quindi di crearne uno ex novo e, per giunta, di grandi dimensioni. Considerato l’impatto fondamentale e decisivo che questa scelta ha avuto nel successo delle nostre strategie di drafting e di acquisizione di nuovi giocatori, stiamo cercando di replicare questo modello anche con l’Atalanta. Sono convinto che il duro lavoro svolto sia da Luca Percassi sia da Lee Congerton stia portando grandi risultati anche grazie all’esperienza di entrambi. Lee può vantare anni di esperienza in Premier League e Luca è stato a suo tempo un giocatore di calcio, se non sbaglio nelle giovanili del Chelsea, per cui sanno sicuramente cosa stanno facendo».
    La cifra stilistica del gioco espresso dall’Atalanta si può riassumere con il termine resilienza: l’intensità e la costanza del loro pressing, il gioco sempre spumeggiante si devono soprattutto alle tattiche di Gian Piero Gasperini, l’uomo dietro a tutto ciò, che lei ha anche invitato personalmente a Boston. Ci puoi raccontare qualcosa di più su Gasperini?
    «Quando Gasperini è venuto a trovarci a Boston con tutto il suo staff, gli abbiamo regalato un pallone da basket autografato dei Celtics che attualmente conserva nel suo ufficio. Dopo aver assistito a una partita di basket da bordo campo, quindi proprio al centro dell’azione, ha incontrato il nostro staff e, dopo aver confrontato gli appunti presi dagli staff tecnici di entrambe le squadre, abbiamo notato forti somiglianze dal punto di vista delle strategie usate nello sviluppo dei giovani e nell’uso del talento. Per cui è stato uno scambio tanto divertente quanto costruttivo, perché entrambe le squadre ne hanno tratto beneficio e hanno imparato molto l’una dall’altra. Alla fine il trait-d’union che ci unisce è il metodo basato sul duro lavoro, organizzazione e disciplina, tutti valori che applichiamo anche qui come Celtics».
    Quando Gasperini è venuto a Boston, ha avuto modo di osservare il suo tiro in sospensione? Potrebbe essere il 15° uomo dei Celtics?
    «Assolutamente! Credo che il nostro giocatore che più somiglia a Gasperini potrebbe essere Marcus Smart, un tipo tosto, disciplinato che si getta su tutti i palloni, si somigliano molto».
    Come Italo-americano, quale significato ha per lei far parte di questa lista di patron che sono andati in Italia e hanno acquisito, anche parzialmente, una delle venti squadre della Serie A?
    «Sono molto a mio agio e onorato. In un certo senso, per me è come un ritorno alle origini, al paese dal quale proveniva mio nonno. C’è una componente emotiva sostanziale ogni volta che torno in Italia: abbiamo ancora dei parenti in Italia. Ripeto, mi sono subito sentito a casa non appena sono sceso dall’aereo, e lavorare con la famiglia Percassi è stato fantastico fin dal primo minuto anche grazie alla calorosissima accoglienza che hanno riservato a mio figlio, alla mia famiglia e a tutto il nostro entourage. È stato tutto un meraviglioso atto d’amore».
    Quanto appassionato è il tifo a Bergamo? Sentirli in tv è un conto, ma quando sei lì, dal vivo, puoi veramente sentire la passione dei tifosi e la loro energia, senza contare le cronache virtuose circa le innumerevoli iniziative realizzate per la loro comunità.
    «È qualcosa di indescrivibile, e in ciò mi ricordano i tifosi dei Celtics. Sotto certi aspetti il tifo a Bergamo è addirittura più intenso: arrivano prima della partita, cantano e fanno il tifo per tutto il tempo, a prescindere da qualsiasi cosa accada in campo. Quando nasce, ogni bambino di Bergamo riceve una maglia dell’Atalanta, e anche per questo il club è parte integrante della città, e indissolubilmente legata a doppio filo con la comunità, al punto tale che Atalanta e Bergamo finiscono per diventare una cosa sola, tutti ad appoggiare la squadra. I tifosi e i giocatori percepiscono tutto ciò, e questo rende ogni secondo allo stadio un’esperienza indimenticabile». LEGGI TUTTO

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    Atalanta, guarda Hojlund! Sta diventando grande e vale tutti i 17 milioni

    BERGAMO- Quando l’Atalanta lo ha preso a fine agosto dallo Sturm Graz, a stupire non fu poi tanto il fatto che i nerazzurri puntassero su un nome sconosciuto al grande calcio. Rasmus Hojlund, ovvero il centravanti classe 2003 della Dea, venne pagato ben 17 milioni, davvero molti peri canoni nerazzurri. Oggi, a distanza di qualche mese e tante buone prestazioni dopo, si capisce perché sul 19enne danese ci fossero diverse squadre. Per battere la loro concorrenza l’Atalanta ha dovuto muoversi con l’amministratore delegato Luca Percassi e l’uomo mercato Lee Congerton già alla vigilia della sfida giocata il 21 agosto contro il Milan a Bergamo. La rete segnata lunedì sera a Bologna è stata splendida, senza dubbio l’accelerata di Boga va rimarcata ma Hojlund è stato bravo sia nel movimento che nel controllo in avanti che gli ha poi permesso di scavalcare Skorupski con un morbido tocco sotto. La rete del 2-1 è un concentrato di forza, astuzia e tecnica, grazie a quel gol la Dea ha ribaltato la situazione così come pochi giorni prima, a La Spezia, in una gara decisamente molto complicata e sul 2-0 per i padroni di casa da diversi minuti era stato ancora Hojlund a riaccendere i motori del gruppo grazie ad un gran diagonale di destro.Sullo stesso argomentoL’Atalanta è carica: 3-0 al Nizza in amichevole firmato da Hojlund, Zapata e BogaAtalanta

    I numeri di Hojlund e le qualità tecniche

    I numeri stagionali del ragazzino danese sono importanti, con 13 presenze e 643 minuti giocati in A il numero 17 nerazzurro ha una media gol di una rete ogni 214 minuti (3 finora le marcature) cui va aggiunto anche l’assist per Scalvini sul campo della Roma. Solo 5 volte incampo da titolare, il giovanotto è quasi sempre protagonista sia sul piano tecnico (quando i compagni lo cercano con palla lunga nello spazio lui è bravo nella difesa del pallone con scarico per chi arriva a rimorchio oppure a costruirsi occasioni da rete) che atletico. La velocità in sprint è uno dei suoi tratti distintivi, Gasperini spesso ha parlato della “fame” e della voglia che Hojlund mette incampo ed effettivamente, guardando le sue partite dal vivo, si percepisce in continuazione la sua caparbietà. Un altro dettaglio che lo rende particolare è la personalità: con i compagni di squadra piuttosto che con l’arbitro per chiedere un giallo (è accaduto a Bologna lunedì scorso), è già capitato di vedere Hojlund gesticolare con grande trasporto per far valere le sue ragioni. In ultima analisi, il rapporto con i tifosi sta diventando molto forte sia per i segnali che il ragazzo manda dal campo (a Bergamo i calciatori generosi sono sempre molto apprezzati, “Molà mia” è un tratto distintivo degli orobici) che per la carica che lo stesso Hojlunnd trasmette. Al Picco di La Spezia, nel finale che poi ha regalato il pari di Pasalic, l’attaccante degli orobici ha invitato i tifosi ad alzare i decibel del sostegno. Gli occhi di diverse big si stanno posando su di lui, il ragazzo è già nel giro della Danimarca e ha sfiorato la convocazione per il Mondiale in Qatar: il tempo è tutto dalla sua parte, la sensazione che Gasperini abbia per le mani un diamante grezzo è forte. Ad inizio stagione, con lo Sturm Graz ai gironi di Europa League, Hojlund scelse Bergamo e l’Atalanta per diventare grande con i nerazzurri.

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