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    Supercoppa Milan-Inter, più che una finale: dall’Arabia parte la rincorsa al Napoli

    Obiettivi

    Discorsi che riguardano il futuro, il presente è milanese. In campo alle 20, per una partita che sa già di salvagente per la stagione per il Milan, un po’ meno per l’Inter. Stefano Pioli giunge da due settimane di prestazioni e risultati controversi, culminati con l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia per mano di un Torino ridotto in dieci. Di conseguenza, un possibile traguardo è già stato tagliato fuori. Ne restano tre, con un bis in campionato reso complicato dalla cavalcata del Napoli, con un ottavo di Champions League contro un Tottenham sì malconcio, ma pur sempre Tottenham, e con una Supercoppa da conquistare. Simone Inzaghi parte da una posizione di forza per quanto riguarda gli obiettivi di stagione, tutti aperti. In Coppa Italia arriverà la vincente di Atalanta-Spezia, mentre in Europa ci sarà il Porto, avversarie rognose, comunque abbordabili. Resta complicato il discorso campionato e c’è, per l’appunto, la Supercoppa. Un po’ meno salvagente rispetto al Milan, ma comunque trofeo da mettere in bacheca. Come accaduto la passata stagione, in accoppiata con la Coppa Italia.

    Lo specialista

    Inter detentrice uscente e all’inseguimento del Milan: sei successi contro sette. I rossoneri vinsero la prima edizione del trofeo, quella datata 1988 (ma con finale il 14 giugno 1989) battendo 3-1 la Sampdoria. I nerazzurri vinsero quella successiva, superando a loro volta i blucerchiati 2-0. C’è un solo derby nell’albo d’oro, quello del 6 agosto 2011, quando il Milan vinse 2-1 a Pechino, con Ibrahimovic (unico superstite del match: stasera vedrà il match in tv a Milano) e Boateng a ribaltare il vantaggio firmato Sneijder. Pioli cerca il primo trofeo da allenatore, dopo aver vinto il primo campionato. Inzaghi è invece specialista dell’appuntamento: due successi con la Lazio, 2017 e 2019 (questa edizione proprio a Riad, ma allo stadio dell’Università re Sa’ud), e quella già ricordata con l’Inter.

    Per ripartire

    Sarà una serata in cui le due squadre non si presentano al meglio. Il Milan, a Lecce, ha fatto preoccupare Pioli dal punto di vista dell’approccio, in una partita rimessa in piedi soltanto dalla reazione del secondo tempo, più di orgoglio che di ordine tattico. L’Inter, contro il Verona, ha ottenuto il massimo con il minimo sindacale: tre punti senza entusiasmare, con la mente già rivolta a Riad. L’importanza dell’appuntamento e il derby in campo neutro possono riaccendere testa e gambe, per una partita che può essere il propellente giusto per aggredire il campionato con rinnovata convinzione. Pioli ritrova Sandro Tonali, squalificato a Lecce, mentre Inzaghi riavrà Nicolò Barella dal 1’: due inserimenti fondamentali.

    Fuorigioco semiautomatico

    In vista campionato ci sarà anche il debutto del fuorigioco semiautomatico, già visto al Mondiale e in Champions. Avverrà in una cornice da “quasi” esaurito. I seggiolini del King Fahd International Stadium saranno gremiti da quasi 58mila spettatori (a causa di questioni logistiche i biglietti in vendita erano il 90% della capienza dello stadio) e i tifosi si faranno sentire, eccome. Steven Zhang sarà seduto in tribuna a tifare Inter, Gerry Cardinale seguirà il Mlan da New York. Dall’Italia arriveranno circa 500 sostenitori delle milanesi, per una gara che per Riad conta tantissimo, come confermato ieri da Hammad Albalawi, il General Manager of Strategic Planning and Investments del ministero dello Sport: «Siamo molto fieri di ospitare la Supercoppa italiana tra Milan e Inter. Per noi è un evento molto importante. Da poco qui si è trasferito Cristiano Ronaldo, abbiamo visto l’importanza per il Qatar di organizzare il Mondiale, vedremo lo sviluppo anche per le nostre Accademie nei prossimi anni. Inter e Milan sono famose in tutto il mondo, l’Arabia Saudita ha dimostrato di essere al livello per poter ospitare un evento di tale portata». LEGGI TUTTO

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    Crespo gioca il derby di Supercoppa tra Milan-Inter: “Leao fa paura, Lautaro nel cuore”

    MILANO – Sei Supercoppe italiane affrontate, cinque vinte (più un Community Shield giocato col Chelsea e vinto). Se c’è qualcuno che sa come portare a casa il trofeo che domani Milan e Inter si contenderanno a Riad, quello è Hernan Crespo. Lo ha vinto da giocatore di Parma, Lazio, Milan e Inter (2 volte). Crespo, sta ancora festeggiando il Mondiale vinto dalla sua Argentina? «È stato bellissimo, da 36 anni lo aspettavamo e sì, seppur lavorando qui in Qatar, me lo sono goduto da tifoso». Lei ha scelto di cominciare la sua carriera da tecnico girando il mondo e ora si trova all’Al-Duhail. Il prossimo step sarà l’Europa? L’obiettivo è tornare in Italia? «Senza dubbio. Ho deciso di fare una determinata gavetta. Con il Defensa y Justicia in Argentina ho vinto la Coppa Sudamericana nel 2020, un po’ come se il Cagliari, senza offesa, vincesse l’Europa League, e ho lanciato un certo Enzo Fernandez. Poi nel 2021 con il San Paolo, uno dei club più importanti del Brasile, ma una sorta di gigante addormentato perché non ha i soldi di Flamengo e Palmeiras per competere ad altissimi livelli, ho conquistato il campionato Paulista che la società non vinceva dal 2005. E adesso me la gioco in Qatar». Che esperienza è? «Mi ha affascinato venire qui nell’anno dei Mondiali. Sono arrivato all’Al-Duhail a marzo e abbiamo superato il girone della Champions asiatica da primi in classifica. In campionato, nonostante sia stato senza i nazionali qatarioti per sei mesi, siamo secondi a due punti dalla vetta. Sono contento, stiamo andando bene».  Sullo stesso argomentoArgentina, Scaloni premiato come miglior ct del 2022: la Top 10Argentina LEGGI TUTTO

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    Inter, Brozovic-Kessié: operazione possibile

    Avanti, a fari spenti, ma avanti. Nessuno a Barcellona e a Milano ha chiuso la porta al possibile scambio fra Franck Kessie e Marcelo Brozovic emerso durante il weekend. Mentre nella giornata di ieri si sono rincorse le smentite, da parte dei club, degli intermediari e pure di alcuni giornalisti spagnoli, sul possibile altro affare ventilato sull’asse Catalogna-Lombardia, ovvero Depay-Correa, non si sono invece alzate voci sullo scambio fra i due centrocampisti. È evidente che si tratti di un’operazione complessa, magari complicata da imbastire in 15 giorni, ma è una trattativa che da giovedì, ovvero al rientro in Italia dei dirigenti nerazzurri dopo la Supercoppa italiana, potrebbe anche subire un’accelerazione. È vero che Kessie al Barcellona è arrivato solo a luglio, ma l’ivoriano con Xavi è chiuso, non contento e tornerebbe di corsa in Italia. È vero che Brozovic ha rinnovato il contratto lo scorso anno ed è sempre stato considerato un elemento indispensabile per l’Inter, ma Inzaghi, che nell’ultima stagione perse punti importanti senza il croato, in questa ha saputo farne a meno inventandosi Calhanoglu davanti alla difesa. Dunque qualcosa potrebbe smuoversi perché ci sono aspetti che potrebbero portare benefici a entrambe le squadre e società.Guarda la galleryInter-Bologna, i voti: Dzeko spento, Skriniar e Acerbi non sbagliano nulla

    Ruoli, ingaggi ed età

    Il Barcellona a centrocampo ha tre intoccabili – Busquets, Pedri e Gavi -, Xavi sta cercando di recuperare anche De Jong, ma un erede di Busquets servirebbe e Brozovic era già un obiettivo prima che rinnovasse con l’Inter. Kessie è un giocatore che al club nerazzurro piace da tempo e più volte il ds Ausilio ha provato a prenderlo, cercando di scambiarlo anche col Milan ai tempi di Conte, senza successo. A dicembre Atangana, l’agente dell’ex rossonero, lo ha offerto all’Inter e il club nerazzurro non ha detto no, salvo però averlo in prestito e con parte dell’ingaggio pagato dal Barcellona. Nella rosa di Inzaghi un elemento come Kessie manca, un po’ perché Barella non ha una vera alternativa e poi perché, tolto Gagliardini, manca un centrocampista fisico, di peso. L’ipotesi di uno scambio con Brozovic potrebbe eliminare il problema stipendio, visto che Kessie a Barcellona ha firmato un contratto da 6.5 milioni più bonus, la stessa base del croato a Milano. Certo, l’eventuale operazione non risolverebbe il problema di cassa dell’Inter – per quell’aspetto rimane in pole Dumfries, valutato intorno ai 50 milioni e nel mirino di diversi club di Premier: attenzione a cosa potrebbe accadere negli ultimi dieci giorni di dicembre -, ma permetterebbe alla società di Viale di Liberazione di mettere comunque a bilancio un’ottima plusvalenza, visto che il cartellino di Brozovic è ormai quasi completamente ammortizzato (500mila euro il suo peso nell’esercizio che si chiuderà il 30 giugno). Senza contare che il croato ha compiuto 30 anni a novembre e nelle ultime due stagioni ha avuto alcuni problemi fisici, mentre Kessie è di quattro anni più giovane.

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    Diretta Inter-Verona ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Inter-Verona, segui la partita LIVE sul nostro sito
    Inter-Verona: diretta tv e streaming
    Inter-Verona, anticipo della 18ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio San Siro di Milano e sarà visibile in diretta su DAZN, SkySport Calcio, SkySport 251 e sulla piattaforma SkyGo.
    Le probabili formazioni di Inter-Verona
    INTER (3-5-2): Onana, Bastoni, Acerbi, Skriniar; Dimarco, Mkhitaryan, Calhanoglu, Gagliardini, Darmian; Martinez, Dzeko. Allenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Cordaz, Brazao, De Vrij, D’Ambrosio, Dumfries, Gosens, Bellanova, Stankovic, Asllani, Barella, Carboni, Correa. Indisponibili: Brozovic, Handanovic, Lukaku, Dalbert. Squalificati: -. Diffidati: -.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò, Dawidowicz, Hein, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Ilic, Doig; Kallon, Lazovic; Djuric. Allenatore: Zaffaroni. A disposizione: Chiesa, Berardi, Perilli, Gunter, Magnani, Cabal, Copola, Terracciano, Veloso, Sulemana, Verdi, Henry, Piccoli. Indisponibili: Cortinovis, Faraoni, Lasagna, Praszelik. Squalificati: -. Diffidati: Henry, Hongla, Veloso.
    ARBITRO: Fabbri di Ravenna
    ASSISTENTI: Valeriani-Di Monte
    IV UOMO: Minelli
    VAR: Fourneau
    ASS. VAR: Marchetti
    Guarda Inter-Verona su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Parma ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – All’alba dei 45 anni, che compirà il prossimo 28 gennaio, Gigi Buffon torna a San Siro. Il portiere campione del Mondo nel 2006 si prepara per difendere i pali del Parma nella sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter, in uno stadio dove è stato protagonista, da avversario dei nerazzurri e del Milan o da portiere della Nazionale, in 49 occasioni. La prima, addirittura 9515 giorni fa, il 22 dicembre 1996, in un Milan-Parma 0-1. Probabile che si affidi a lui, il mister dei ducali Fabio Pecchia, che si avvia a questa gara con “serenità ed entusiasmo”: “Questa sfida ce la siamo guadagnata sul campo. Voglio vedere da parte dei miei le cose che sappiamo fare, tenendo conto dell’avversario, ma facendole con estrema determinazione”.
    Dove vedere Inter-Parma: streaming e diretta tv
    La partita di Coppa Italia tra Inter e Parma si gioca alle 21 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. La sfida sarà trasmessa in tv in chiaro da Canale 5, in streaming su Mediaset Infinity.
    Inter-Parma: probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Bellanova, Gagliardini, Asllani, Mkhitaryan, Gosens; Martinez, Correa. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Brazao, Cordaz, Acerbi, Skriniar, Darmian, Dimarco, Dumfries, Zanotti, Stankovic, Kamate, Carboni, Dzeko. Indisponibili: Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dalbert, Handanovic, Lukaku. Squalificati: Brozovic. Diffidati: nessuno.
    PARMA (4-2-3-1): Buffon; Del Prato, Osorio, Valenti, Oosterwolde; Estevez, Bernabé; Camara, Vazquez, Man; Inglese. Allenatore: Pecchia. A disposizione: Chichizola, Santurro, Balogh, Romagnoli, Ansaldi, Coulibaly, Circati, Zagaritis, Sohm, Hainaut, Juric, Charpentier, Tutino, Bonny, Mihaila. Indisponibili: Cobbaut, Sits. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    ARBITRO: Prontera di Bologna. Assistenti: Carbone e Giallatini. Quarto uomo: Ghersini. Var: Marini. Avar: Longo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Parma 0-1: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    MILANO – All’alba dei 45 anni, che compirà il prossimo 28 gennaio, Gigi Buffon torna a San Siro. Il portiere campione del Mondo nel 2006 si prepara per difendere i pali del Parma nella sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter, in uno stadio dove è stato protagonista, da avversario dei nerazzurri e del Milan o da portiere della Nazionale, in 49 occasioni. La prima, addirittura 9515 giorni fa, il 22 dicembre 1996, in un Milan-Parma 0-1. Probabile che si affidi a lui, il mister dei ducali Fabio Pecchia, che si avvia a questa gara con “serenità ed entusiasmo”: “Questa sfida ce la siamo guadagnata sul campo. Voglio vedere da parte dei miei le cose che sappiamo fare, tenendo conto dell’avversario, ma facendole con estrema determinazione”.
    Inter-Parma, diretta live
    45+2′ – FINE PRIMO TEMPO
    39′ – GOL DEL PARMA: gialloblù in vantaggio con il bellissimo gol di Juric.
    26′ – Cambio nel Parma: problema fisico per Man, entra Juric.
    23′ – Che occasione per Gagliardini, che calcia fuori da buona posizione su assist di Gosens.
    18′ – Fischi dei tifosi nerazzurri per Buffon, che per tanti anni ha vestito la maglia della Juve.
    10′ – L’Inter ci prova da calcio d’angolo.
    3′ – Parma pericoloso: errore della difesa dell’Inter e tiro di Vazquez parato da Onana.
    1′ – FISCHIO D’INIZIO LEGGI TUTTO

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    Lady Berlusconi, insulto e autogol

    MILANO – Di onorevole c’è ben poco nel gesto di Marta Fascina, lady Berlusconi. Dopo l’autogol di Denzel Dumfries che al minuto 93 di Monza-Inter ha regalato il pari alla squadra dell’amato Silvio, ha postato un insulto volgare agli interisti, poi cancellato dalle sue “stories” sui social. La “signora” è stata pizzicata da chi ha salvato l’immagine e così la caduta di stile ha fatto il giro del web. Non una bellissima figura… LEGGI TUTTO

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    Monza, Palladino: “Gol annullato all'Inter? La regola è chiara…”

    Grande entusiasmo per il Monza dopo aver fermato l’Inter sul 2-2 grazie all’autogol di Dumfries al 93′. Raffaele Palladino, al termine del match, si è mostrato entusiasta per la prestazione della sua squadra: “È stata una giornata meravigliosa che resterà sempre nei ricordi di tutti, giocatori e staff. Oggi allo stadio l’ambiente era meraviglioso, c’era un grande clima e un grande entusiasmo. I tifosi si meritano questa soddisfazione. Abbiamo affrontato una grandissima squadra che la settimana scorsa ha battuto il Napoli. Ho un gruppo di grandi uomini, oggi mi hanno fatto emozionare”.

    Palladino: “Gol annullato all’Inter? Non voglio fare polemica”

    Palladino ha poi parlato dell’episodio contestato da Inzaghi sul gol “annullato” ad Acerbi: “La regola è chiara. Se si fischia prima non c’è On Field Review. Come sbagliano giocatori e allenatori possono sbagliare anche gli arbitri. Io non voglio mai parlare di episodi, né quando sono a favore né quando sono contro. Non voglio fare polemica, oggi è stata una grandissima prestazione”. LEGGI TUTTO