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    Izzo, Monza e l'amico Palladino: il maestro Mazzarri e il ritorno al gol contro l'Empoli

    Due anni e due mesi, è quanto ha aspettato Armando Izzo prima di tornare a gioire per un suo gol in Serie A. Era il 3 gennaio del 2021 contro il Parma e vestiva la maglia del Torino, e ora il difensore napoletano si è fatto un bel regalo di compleanno. La rete e i tre punti quelli del Monza, che in estate l’ha portato in Brianza e gli ha dato fiducia dopo una stagione difficile con i granata. Punto fermo della difesa di Palladino, amico ed ex compagno di Izzo ai tempi del Genoa, sta trovando continuità e un rendimento importante. Il suo futuro è ancora in bilico, perché il cartellino è di proprietà del Torino, granata che avrebbero un piano per riportarlo alla corte di Juric. Intanto la testa è rivolta al presente, la testa con cui ha deciso la partita contro l’Empoli.  LEGGI TUTTO

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    Toro: polemiche per il like di Izzo a Bremer-gol

    TORINO – Va bene l’amicizia personale, ma considerato che Armando Izzo è ancora un giocatore del Toro, in prestito al Monza con obbligo di riscatto con la salvezza dei brianzoli, risulta inopportuno il “like” che il difensore centrale napoletano ha messo alla foto postata da Bremer dopo il derby. Bremer che è entrato da protagonista nella gara segnando il gol del 3-2. Una rete che il brasiliano, nonostante i trascorsi in granata, non ha esitato a celebrare con una reiterata esultanza. Se però il difensore pagato quasi 50 milioni è comunque un giocatore della Juve, Izzo resta pur sempre legato ai colori granata. Facile da immaginare che ai suoi ex compagni del Torino la scelta dell’ex azzurro sia piaciuta assai poco. A maggior ragione ai tifosi, ovviamente: e così è poi divampata una bufera social, dopo. Tanto che nella notte Izzo ha poi deciso di cancellare il like.    LEGGI TUTTO

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    Izzo, chiesti 4 anni e 10 mesi di carcere: le accuse

    TORINO – Concorso esterno in associazione camorristica e per due episodi di frode sportiva: quattro anni e dieci mesi è la condanna chiesta per Armando Izzo. Secondo i capi di accusa, il Dda di Napoli ha richiesto questa decisione nei confronti del difensore del Monza. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, ieri c’è stata la requisitoria del pm Maurizio De Marco con l’ex Torino, originario del quartiere di Scampia, nel registro degli indagati nel processo che ruota intorno a presunti episodi di calcio scommesse orchestrati dai fratelli Accurso, del clan della Vinella Grassi, risalenti alla militanza di Izzo nell’Avellino, a inizio carriera. Chieste anche altre due condanne a 18 mesi per accuse di frode sportiva contestate a Salvatore Russo e Umberto Accurso.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Izzo, il Torino, Juric e la rinascita a Monza

    TORINO – Ivan Juric l’ha messo tra i fuori progetto con Simone Verdi e Simone Zaza. Zaza ha rescisso, Verdi è andato a Verona e lui, Armando Izzo, è già idolo al Monza. «Sono venuto qui – dice a Mediaset il difensore – perché è una società molto ambiziosa, un po’ come sono io. Qui si può crescere molto, si respira una bellissima aria, c’è tanta positività. Sono in prestito secco dal Torino, con i tifosi granata e il presidente Cairo ho un bellissimo rapporto. Il mister (Juric, ndr) ha fatto altre scelte, anche se non le condivido le accetto». LEGGI TUTTO

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    Juve, che errore Di Maria: da uomo in più a uomo in meno

    MONZA – No, non sta andando esattamente come aveva auspicato. Doveva essere l’uomo in più di questa stagione, Angel Di Maria, invece finisce per essere l’uomo in meno. A Monza. Gli si chiedeva di aiutare la squadra a svoltare, invece – come fosse una zavorra – la sta trascinando a fondo proprio nel momento del bisogno in una partita che rischia di essere spartiacque. L’argentino si è fatto cacciare ingenuamente al 43’ del primo tempo, reagendo con una gomitata alla marcatura pressante di Izzo. Infortuni, ricadute, esplosioni, espulsioni e squalifiche. Il campionario, finora, di chi sta passando più tempo fuori, piuttosto che dentro i meccanismi della Juventus. Minuti giocati: 222, in 5 presenze. Un gol segnato. Ci si aspettava di più in termini di giocate e apporto tecnico, ma anche di personalità. Invece…
    Non benissimoDopo la sconfitta contro il Benfica, il Fideo aveva fatto discutere per i suoi commenti increduli a certe scelte di Allegri, pizzicati durante una chiacchierata con Milik («Perché ti ha tolto?»). E si era pure beccato qualche punzecchiatura dal tecnico, a posteriori: «Ho dovuto togliere Milik perché con Di Maria fuori forma a centrocampo stavamo faticando».Ieri un altro fattaccio per l’argentino, che a quanto pare dimostra nervosismo, forse insofferenza per la situazione ed il contesto. Ora partirà per la convocazione con l’Argentina, salterà la ripresa (2 ottobre: Juventus-Bologna) e sarà di nuovo a disposizione per la Champions League: Juventus-Maccabi del 5 ottobre. Occhio all’ipotesi di una squalifica da due giornate: c’è rischio che salti anche il Milan.
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    Sanabria e Izzo anticipano il Toro: di corsa al Fila

    TORINO – (e.e.) Di corsa verso il raduno. Che per il Toro scatta il 4 luglio, ovvero lunedì. Ma alcuni giocatori spingono giù sull’acceleratore, al Filadelfia. Sono Armando Izzo e Tonny Sanabria, due che vogliono farsi trovare pronti quando Ivan Juric fischierà l’inizio dei lavori forzati. In realtà, il futuro non è così delineato, per entrambi. Al momento, ad esempio, il paraguaiano è il titolare dell’attacco con Pietro Pellegri sua riserva. Ma il club sta sondando altri attaccanti, si va da Joao Pedro a Dovbyk passando per Petagna. Il centrale invece arriva da una stagione con alti e bassi e dovrà riconquistarsi la fiducia del tecnico croato: certo, senza Bremer la sua esperienza potrebbe rivelarsi importante, soprattutto all’inizio. Al momento, muscoli e tatuaggi sono in bella vista al Fila… LEGGI TUTTO

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    Messi, 35 candeline e un compleanno da… Toro: Izzo e Mandragora, che momento!

    TORINO – (e.e.) «Emozionante». E sorrisi a go-go. Capita ad Ibiza, dove i campioni del calcio stanno ultimando le vacanze prima del grande rientro in campo, anticipato per via del Mondiale in Qatar (dove noi non ci saremo, gli altri sì) e la foto ricordo con il big, magari un pallone d’oro seriale, diventa un rito. Così, Armando Izzo e Rolando Mandragora, compagni nel Toro di ieri, vanno al tavolo dove l’argentino Leo Messi sta cenando e clic, scatta l’emozione. La Pulce del Psg, tra l’altro, compie 35 anni ed è più in forma che mai: ha una missione, alzare al cielo la coppa del mondo e magari guidare il club francese alla conquista dell’agognata Champions.
    SUL MERCATO Diverso, ovviamente, il destino di Izzo e Mandragora: il difensore vuole riscattarsi dopo un’annata vissuta nell’ombra e non è certo di restare sotto la Mole con Juric. Il centrocampista, che doveva essere il futuro anche per la fascia del campionato, invece è tornato alla Juventus, dopo il mancato riscatto, e adesso è al centro di un triangolo tra granata, bianconeri e Fiorentina, in pole per il suo acquisto. Tutto dimenticato in quegli attimi accanto a Messi, il più grande che è idolo dei comuni mortali e anche dei colleghi… normali. LEGGI TUTTO

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    Nicola porta mezzo Toro alla Salernitana. E il mercato in entrata resta fermo

    TORINO – Tanti esuberi al Toro e per ora nessun arrivo. Con tutti i big che se ne sono andati o se ne stanno andando: Pobega di ritorno al Milan, Belotti e Bremer in cerca di una squadra, Praet, Brekalo e Pjaca non riscattati, così come Mandragora. La situazione è paurosamente di stallo. Il tutto nonostante l’impegno di Davide Vagnati che si sta muovendo senza soldi in attesa di poter disporre del tesoretto Bremer. A proposito: tra gli addii c’è anche quello di Ansaldi, visto che per limiti d’età la società non gli ha prolungato il contratto. L’argentino, però, sta per trovare squadra. Lo vuole Nicola alla Salernitana e il club campano è disposto a fargli un contratto annuale. Il tecnico lo conosce bene e sa quello che può dargli. La curiosità è che il club del proprietario Danilo Iervolino sta pensando al Toro per rinforzare la sua squadra. Naturalmente su consiglio di Nicola. Infatti sta trattando Verdi, Izzo e Zaza. E se verranno presi, con Ansaldi, sarebbero quattro giocatori. A parte l’esterno argentino, per gli altri tre c’è il problema dell’ingaggio: se accetteranno una riduzione e una spalmatura ci sono buone possibilità che l’operazione vada in porto. Significherebbe vedere praticamente metà Toro alla Salernitana, ma questa opzione è più che mai concreta. Il primo sarà Ansaldi quasi sicuramente, poi vedremo cosa decideranno di fare gli altri. L’apripista argentino è comunque importante. E dalle tre cessioni i granata (quelli del Toro) potrebbero incassare dai 12 ai 15 milioni. Per Urbano Cairo non sarebbe male. LEGGI TUTTO