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    “Arsenal, Jorginho in arrivo: c'è l'accordo con il Chelsea”

    LONDRA (Inghilterra) – Dall’Inghilterra danno per fatto l’accordo lampo tra il Chelsea e l’Arsenal per l’approdo di Jorginho alla corte di Arteta. I due club londinesi, stando al report di Sky Sport Uk, hanno trovato l’accordo per 15 milioni di euro con l’ex Napoli che firmerà un contratto fino al 30 giugno 2024 più opzione per un’altra stagione. Il giocatore dovrebbe arrivare oggi al campo di allenamento dell’Arsenal avendo anche concordato termini personali con i Gunners, si attendono le visite mediche per rendere ufficiale il trasferimento. LEGGI TUTTO

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    Newcastle senza limiti: ora sogna di vincere la Premier. I motivi dell'exploit

    Come può una squadra passare in pochi mesi dal vestire i panni sgualciti e dismessi della classica candidata alla retrocessione a indossare quelli sfarzosi e scintillanti, tipici di chi lotta per gli obiettivi più prestigiosi? Beh, per referenze sull’argomento bisognerebbe rivolgersi ad uomo in particolare: Edward John Frank Howe, meglio conosciuto come Eddie Howe. Dopo la salvezza raggiunta dopo una splendida seconda parte della scorsa stagione, quest’anno, all’improvviso, il Newcastle si è ritrovato ad essere una macchina quasi perfetta, implacabile, capace di vincere praticamente contro chiunque e di tenere dietro in classifica corazzate del calibro di City, Tottenham, United, Liverpool e Chelsea. Il secondo posto in classifica a 7 punti di distanza dalla vetta dell’Arsenal, impronosticabile all’inizio della stagione, ora come ora, appare, invece, tutt’altro che il classico exploit invernale destinato a rientrare con i primi accenni di primavera. Da quasi due mesi e mezzo i Magpies sanno praticamente solo vincere: 8 le vittorie consecutive fra Premier e Coppa di Lega, alcune delle quali arrivate contro avversarie sulla carta più accreditate, come quelle contro il Tottenham di Conte e il Chelsea di Potter. L’ultima gara in cui la squadra di Howe non è riuscita a portare a casa l’intera posta in palio risale al 16 ottobre (lo 0-0 in casa dello United).Guarda la galleryNewcastle, il presidente Yasir Al-Rumayyan “gioca” prima della sfida al Crystal Palace

    Le ragioni della crescita

    Una crescita andata oltre le più rosee aspettative della stessa ricchissima proprietà saudita, la quale, nell’ottobre del 2021 è riuscita a mettere le mani sul club bianconero attraverso il consorzio guidato dal Public Investment Fund, fondo sovrano dell’Arabia Saudita, riconducibile direttamente alla famiglia reale saudita e a Mohammad bin Salman Al Sa’ud, primo in linea di successione al trono del Paese del Golfo Persico. Un passaggio di proprietà che, quindi, oltre a fare dei Magpies il club potenzialmente più ricco del mondo (il patrimonio stimato di Pif supera i 620 miliardi di dollari), ha portato in pochi mesi la squadra a diventare una delle protagoniste assolute del campionato più ricco del mondo. Una crescita improvvisa, sicuramente agevolata dagli investimenti sul mercato fatti dalla nuova proprietà lo scorso gennaio e in estate. Nessuna pazzia, però, solo prospetti giovani e utili al progetto di crescita come Alexander Isak, Sven Botman, Matt Targett, ma anche Bruno Guimarães, Matty Longstaff e l’esterno della Nazionale inglese, Kieran Trippier. Acquisti mirati a costruire una spina dorsale forte e giovane, per poi, magari più in là, cominciare a competere con i top club europei per quelli top in grado di portare il club a competere per gli obiettivi più importati. La tabella di marcia tracciata in estate prevedeva per questa stagione una salvezza da raggiungere con un certo anticipo, così da poter puntare poi a giocarsi un posto nell’Europa meno prestigiosa. Una tabella di marcia che, però, visto come stanno andando le cose, rischia di essere stravolta. I tifosi, ormai, sognano in grande.

    Guarda la galleryNewcastle, Eddie Howe è il nuovo allenatore: la presentazione ufficiale

    Dalle contestazioni ai sogni

    Sembrano trascorsi secoli dalle contestazioni che nelle scorse stagioni rappresentavano una costante ad ogni apparizione al St James’ Park. Sogni che, al momento, nessuno vuole spegnere. Nemmeno il solitamente molto cauto Howe, il quale dopo la nettissima vittoria ottenuta nel Boxing Day a Leicester, ha gettato via la maschera: «Voglio che i tifosi credano che possiamo fare tutto. La stagione è ancora abbastanza giovane e ci sono tutte le possibilità per noi. Possiamo ambire a qualsiasi traguardo». E se lo dice lui bisogna crederci. Con la nuova società, la rosa è stata chiaramente migliorata. Tuttavia, il vero segreto di questo Newcastle sembra essere proprio il 45enne tecnico inglese. Arrivato nello Staffordshire poco più di un anno fa, Howe ha rivoltato come un calzino la squadra precedentemente allenata da Steve Bruce, costruendo uno spogliatoio compatto e facendo migliorare praticamente tutti i singoli. Non è certo un caso che, nei mesi precedenti al Mondiale, quando la panchina di Gareth Southgate non sembrava più così stabile, il nome più forte per sostituire l’attuale ct della Nazionale inglese era stato proprio quello di Howe. A gennaio la squadra verrà ulteriormente migliorata e un nome su tutti sembra poter fare al caso dei Magpies: è quello del centrocampista del Chelsea e della Nazionale italiana Jorginho.

    Sullo stesso argomentoConte, solo un pari. De Zerbi, Liverpool e Arsenal vincono. Newcastle secondoPremier LeagueIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Jorginho: “È stata dura seguire i Mondiali da casa”. E sul suo futuro…

    “Da campione d’Europa, quanto mi ha pesato seguire i Mondiali da casa? È stato molto difficile, specialmente all’inizio. Non volevo guardare le partite, ho fatto un viaggio con la famiglia e ho davvero guardato soltanto un paio di gare, quelle degli amici. Però non sapevo gli orari, chi giocava, non volevo guardare perché non mi interessava sinceramente. Dopo, verso la fine, è tornato il Jorginho amante del calcio e ho iniziato a seguire un po’”. Intervistato da Sky Sport, Jorginho (i cui due rigori sbagliati nelle partite contro la Svizzera hanno pesato sulla mancata qualificazione degli azzurri) descrive le proprie sensazioni su Qatar 2022. Non ha visto tante partite ma anche il ‘regista’ dell’Italia ha visto, come miliardi di persone, la finale Argentina-Francia. “È stata incredibile, la migliore che io sinceramente possa ricordare – dice Jorginho -. Dopo il primo tempo ero un po’ dispiaciuto per come stava andando perché non era una partita così viva o combattuta e mi dicevo: ‘È finita’. Poi dal nulla si sono svegliati e quello è il bello del calcio. È diventata una partita strepitosa, quella che un Mondiale merita come finale. Bellissima”. Ci sono stati due grandi protagonisti, Messi e Mbappé. “Penso a Mbappé – dice l’azzurro -: se fai quattro gol in una finale, compreso il rigore, e non vinci è davvero pesante. Ovviamente ogni volta che Messi toccava il pallone c’era la sensazione che potesse combinare qualcosa. Sono due giocatori che hanno fatto qualcosa di straordinario e bisogna solo ringraziarli per lo spettacolo che ci hanno regalato”.

    La seconda parte di stagione in Premier e il suo futuro…

    Qualche battuta sulla Premier League, che lo vede protagonista con il Chelsea. “L’Arsenal capolista sinceramente non mi sorprende – dice -, si vedeva che l’allenatore stava creando una cultura e una mentalità per un certo tipo di calcio, quindi sapevo che potevano fare molto molto bene. Abbiamo fatto un’amichevole con loro a luglio e subito dopo la partita ho detto che quest’anno avrebbero fatto benissimo. Vedremo dove potranno arrivare, ma fino ad adesso bisogna soltanto far loro i complimenti. In ogni caso per me non sono una sorpresa”. E’ invece sorprendente, per Jorginho, il fatto che il Newcastle sia terzo. “Quella è stata una sorpresa sinceramente, molto più dell’Arsenal – spiega -. Ma anche in questo caso l’allenatore è molto preparato e i giocatori hanno capito quello che devono fare, così si è creata l’atmosfera giusta in un posto dove i tifosi sono molto caldi, anche se lì fa molto freddo”. Jorginho rimane al Chelsea? “Direi che abbiamo finito con le domande… (ride, ndr). Ciao ciao!”.
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    Jorginho, parla l'agente: “Juve nel futuro? Il suo cuore è in Italia”

    PALERMO – “Può tornare in Italia? Per lui giocare in Serie A è un sogno. Il suo cuore è qui. Oggi può giocare in 4/5 squadre: Milan, Inter, Juve, Roma o Napoli”. Sono queste le parole dell’agente di Jorginho, Joao Santos, che nel corso di una conferenza nel capoluogo siciliano si è ritrovato a parlare del presente, e sorpattutto del futuro del centrocampista della Nazionale e del Chelsea. Tante le sirene di mercato per Jorginho, in particolare quella della Juve con Santos che risponde: “Conosco Cherubini dall’esperienza al Foligno, ma sono tanti i club si interessano a lui. In passato ho parlato con il Psg, il Barcellona e anche con Massara del Milan. Non so se lo vogliono adesso, non so se sono ancora interessati. La realtà però è che in questo momento non si può fare niente. Il Chelsea non può vendere, comprare o rinnovare i contratti. Jorginho ha ancora un contratto fino al giugno 2023: dopo il Mondiale vedremo di lavorare per il suo rinnovo”.Guarda la galleryJuve, chi può arrivare: Zaniolo e non solo LEGGI TUTTO

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    Juve, in estate più qualità in mezzo: i nomi sul piatto

    TORINO – La partita contro il Villarreal non modifica i programmi di mercato della Juventus. Anzi, semmai, li rafforza. Perché, purtroppo per il club, l’eliminazione non ha che confermato i punti deboli già individuati in precedenza. Continua, dunque, la ricerca di tre pedine ritenute fondamentali per completare la ricostruzione di una Juventus vincente: un centrale difensivo, un centrocampista (possibilmente di carattere e trascinatore) e un terzino sinistro. Sono le posizioni nelle quali la squadra bianconera si sente carente o coperta male. La questione del difensore centrale è strettamente connessa alle condizioni atletiche di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Quante presenze possono garantire nella prossima stagione (che Chiellini disputerà solo in caso di qualificazione al Mondiale in Qatar)? Il rischio di trovarsi senza né l’uno né l’altro, come contro il Villarreal, è concreto.Guarda la gallerySun: “La prossima Juve: Pogba, Renato Sanches e Emerson Palmieri (senza Dybala)”

    Juve, servono garanzie in difesa

    La Juventus, nella prossima estate, porterà a casa Gatti del Frosinone, acquistato in gennaio. Ma oltre alla giovane promessa potrebbe esserci l’esigenza di qualcosa di più (magari nello stesso ruolo di Chiellini o Bonucci). Qualcuno che non offra solo garanzie sul suo talento, ma anche sull’esperienza e sullo spessore caratteriale. È un punto, quest’ultimo, che ricorre in tutti gli identikit che la Juventus sta compilando per cercare rinforzi sul mercato estivo. Inizia a essere un problema molto sentito quello della mancanza di carattere ed esperienza nella rosa. La mancata reazione dopo il primo rigore del Villarreal di mercoledì sera è un indice di fragilità psicoemotiva di cui la Juventus non ha mai sofferto negli ultimi dieci anni. Insomma, dato un Chiellini sempre meno presente e un Bonucci un po’ meno disponibile, allora Allegri vuole contare su un giocatore solido da affiancare a De Ligt. Si è parlato a lungo di Antonio Rudiger, centrale di proprietà del Chelsea e che andrà in scadenza di contratto a fine stagione. La Juventus lo segue da parecchio tempo e lui ha simpatie per l’Italia: «Al momento sono qui, ho sempre detto che al Chelsea sono contento e vedremo cosa fare in futuro. L’Italia? Sono stato bene!».

    Sullo stesso argomentoRüdiger criptico: “Futuro in Italia? Contento al Chelsea, ma vedremo”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Jorginho: “Sogno il Mondiale, speriamo di avere tutti a disposizione”

    LONDRA –  Dopo la vittoria del suo Chelsea per 2-1 contro il Lilla, nel post-partita Jorginho ha parlato anche degli imminenti play off per Qatar 2022. “Sogno i Mondiali, come tutti gli italiani, come ogni ragazzo. Come tutti noi della nazionale. Speriamo di avere più giocatori a disposizione per coltivare il sogno che tutti noi in azzurro coltiviamo”.
    “Faremo noi qualcosa per i viaggi”
    Il centrocampista italiano, che ha contribuito alla qualificazione del Chelsea ai quarti di Champions con l’assist sul gol dell’1-1, ha poi parlato del blocco finanziario sui beni di Abramovich che costringe al momento i Blues ad affrontare in bus la trasferta di sabato, per la FA Cup, a Middlesbrough (470 chilometri da Londra e 6 ore di viaggio): “Visto che ne abbiamo le possibilità faremo noi qualcosa: quel viaggio sfiancante può essere evitato”.
    Guarda la galleryPulisic e Azpilicueta rispondono a Yilmaz: il Chelsea vola ai quarti LEGGI TUTTO

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    Jorginho, la carriera diventa un documentario

    La passione per il calcio, la lontananza dal Brasile, gli amici, Verona, Napoli. E poi il sogno che si realizza, arrivando a vincere prima la Champions League con la maglia del Chelsea, poi l’Europeo con l’Italia e infine il terzo posto nelle votazioni del Pallone d’Oro. La bellissima storia di Jorginho diventerà un documentario. É stato proprio il club inglese a commissionarlo, inviando una troupe in terra scaligera per ripercorrere la vita veronese del campione. Dopo Verona, le riprese proseguiranno a Napoli, per immortalare attraverso la macchina da presa fatti e curiosità del periodo che Jorginho ha vissuto nella città partenopea, dal 2014 al 2018. La troupe inglese si trova già in città, sulle tracce delle persone che hanno contribuito a far crescere il centrocampista italo-brasiliano come calciatore e come uomo, consigliandolo quando ancora da giovane viveva in un convitto a Verona o quando firmò il suo primo contratto calcistico. Partito dalla Sambonifacese fino ad arrivare al Chelsea, passando dall’Hellas Verona e il Napoli, contribuendo anche alla vittoria dell’Italia agli Europei a Londra. Tutto questo attraverso aneddoti e qualche chicca inedita riguardante la vita fuori dal campo.Sullo stesso argomentoChampions, Kovacic out per Zenit-Chelsea: è positivo al CovidChampions League

    Le influenze degli amici

    Il primo appuntamento è stato allo stadio Bentegodi, con l’ex portiere del Verona e amico di Jorginho, Rafael. Brasiliano come lui, il portiere è stato un punto di riferimento importante per il centrocampista, oltre che un compagno di squadra all’Hellas Verona. Una sorta di fratello maggiore, che lo accompagnava in auto a casa dopo l’allenamento e che lo aiutava nella routine di tutti i giorni. Un amico sincero, che gli ha insegnato com’è il mondo del calcio e come muoversi all’interno, così come Corrado, “papà italiano” a Verona del giovane calciatore, anche lui intervistato precedentemente. Dopo il giro dello stadio, la troupe ha fatto anche delle riprese in centro città, per partire successivamente verso Napoli ed incontrare altri amici del calciatore. Una volta rientrata a Londra, la troupe incontrerà lo stesso Jorginho, che il 20 dicembre compirà 30 anni. Il documentario sarà disponibile per la visione su tutti i canali del Chelsea, da Youtube ad Instagram, da inizio gennaio 2022.

    Guarda la galleryJuve sconfitta dal Chelsea 4-0: i tifosi si scatenano sui social LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis, che frecciata a Jorginho: “Non è un rigorista”

    Aurelio De Laurentiis e Jorginho, c’eravamo tanto amati. “Se sono contento per il gol Di Lorenzo stasera? Non è il primo gol che segna. Mi dispiace che facciano sempre battere i rigori a chi rigorista non è” ha dichiarato il presidente del Napoli dopo la gara fra Italia e Svizzera terminata 1-1 all’Olimpico di Roma. “Se Insigne fosse rimasto in campo doveva tirarlo lui? Forse sarebbe stato meglio…- ha continuato il presidente azzurro ricordando nel prepartita Giampiero Galeazzi – È stato un grande, è andato via troppo presto. Ha voluto vivere in un certo modo ma lo ricorderemo per sempre”.Guarda la galleryItalia, Jorginho fallisce il ‘match-point’: 1-1 con la Svizzera LEGGI TUTTO