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    Toro, Juric: “La squadra deve continuare a crescere. Bremer in dubbio”

    TORINO- Domani a Empoli penultima trasferta per il Toro di Juric, che dopo la sfida del Castellani riceverà il Napoli, quindi andrà a Verona prima di chiudere al Grande Torino contro la Roma. «Voglio che la squadra continui a crescere sul piano del gioco e allunghi la serie di risultati positivi (arrivata a 5, ndr) – l’avvio di Juric -. Per quanto riguarda il portiere non ho ancora scelto: a Bergamo ho messo Milinkovic per il gioco con i piedi, ma in precedenza era favorito Berisha.

    Le probabili scelte di Juric

    In difesa ha un problema alla caviglia Bremer, se non ce la farà giocherà uno tra Buongiorno e Zima. A centrocampo è possibile rientri Mandragora dal primo minuto, mentre non avendo Pjaca toccherà a Brekalo. In attacco è probabile dia una possibilità a Pellegri, Sanabria veniva da un infortunio e ha giocato molto bene le ultime due gare. Non penso possa toccare a Belotti, dall’inizio. Chi calcia il prossimo rigore? Lascio sempre la scelta a chi è in campo». La prossima settima sarà celebrato il 4 maggio: «Sarà la mia prima volta, quindi non so ancora che emozioni vivrò. Sono già andato a vedere il posto, adesso vedremo quali sentimenti proverò».

    Sullo stesso argomentoIntanto, grazie JuricTorino LEGGI TUTTO

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    Cairo si gode il giovane Toro: “Bello e forte, ci divertiremo”

    Dalla Maratona cori belli per Juric, e aspri per Cairo. Ma questo non ha tolto del tutto il sorriso al presidente granata che ha comunque lasciato lo Stadio Grande Torino soddisfatto. Non solo per la vittoria che non arrivava da 103 giorni, dal 10 gennaio quando i granata sconfissero nettamente la Fiorentina (4-0), ma soprattutto per il gioco. E per il fatto che molti giovani su cui la società intende puntare anche per il futuro si sono messi in grande evidenza, confermando che le scelte fatte sono giuste. […]Sullo stesso argomentoJuric: “Bravo Torino: bella prestazione e bella vittoria”Torino

    […] E così Cairo, prima di salire in auto e lasciare lo stadio, ha voluto sottolineare questo aspetto, la bontà del gioco adottato da Juric e sviluppato da un gruppo di giocatori buoni per il presente e potenzialmente ottimi per il futuro. «Sì, sono proprio soddisfatto. I nostri giovani sono forti e stanno crescendo bene. Quella vista contro lo Spezia era una formazione con molti ragazzi e ha dimostrato di sapersi divertire. In questo modo, con questa mentalità, ha fatto divertire anche noi che lo abbiamo visto all’opera». Chiaro che sotto questo aspetto c’è da guardare avanti con ottimismo, così da puntare finalmente a qualche cosa che riempia la pancia della gente: «Direi che le prospettive sono buone», chiude il numero uno del club, soddisfatto del lavoro che Juric sta portando avanti. […] Ma di mercato il presidente non parla. «Di queste cose chiedete a Vagnati, è lui che si occupa di trattative». Il presidente gira il testimone al suo diretto[1]re tecnico, ma è chiaro che le vicende più importanti le segue in prima persona.

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    Guarda la galleryTorino-Spezia 2-1, le pagelle granata: Seck stupisce, Singo c’è LEGGI TUTTO

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    Torino, Djidji-Mandragora out contro la Lazio

    TORINO – I granata hanno definitivamente recuperato Simone Zaza. L’attaccante di Policoro è tornato a lavorare in gruppo e potrà essere convocato per il match contro la Lazio di domani sera ed entrare in caso di necessità anche se nelle gerarchie del tecnico è stato superato dal giovane Pellegri che contro il Milan ha fatto intravedere qualcosa di importante: il giovane attaccante, operato lunedì scorso a Genova alla mano, scenderà in campo con un tutore. Invece, rimangono difficili, per non dire impossibili, i rientri di Rolando Mandragora, che già aveva saltato il match contro il Milan, e di Koffi Djidji che come il centrocampista è alle prese con un problema di natura muscolare. Entrambi a questo punto sperano di essere disponibili per il match contro lo Spezia, in programma domenica 24 aprile.Sullo stesso argomentoLazio-Torino, Sanabria spera nella panchinaTorino

    Confermate le buone notizie, per concludere, anche sul conto di Sanabria. L’attaccante paraguaiano sta recuperando bene e potrebbe andare in panchina, ma difficilmente Juric lo rischierà anche solo a partita in corso visto che Pellegri e Zaza stanno meglio di lui e pure considerando che Belotti partirà dall’inizio. Quando impiegato, Sanabria dovrà conquistarsi una riconferma che alla luce di quello che ha fatto in questa stagione non è più scontata. Pochi gol, appena cinque in ventisette presenze, e diverse prestazioni che hanno lasciato a desiderare soprattutto nella finalizzazione. Il tecnico, dall’ex del Betis, pretende molto di più.

    Sullo stesso argomentoToro-Real Madrid 2-0: 30 anni fa. Lentini esclusivo: “La notte della vita”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, la difesa in pressing per fermare un attacco record

    TORINO – La partita di questa sera al Grande Torino presenta tante sfide dirette e indirette. Non c’è in palio solo il prestigio di una partita che è sempre stata ricca di emozioni ma tant’altro. Il Toro ha diverse cose da dire e cancellare: lo 0-7 dello scorso anno, batosta che non si dimentica e che è entrata nella storia negativa del club. E poi c’è da vincere, almeno una volta, contro una grande del campionato. Il Milan, dal canto suo, pensa e sogna in grande. Gli servono i tre punti per continuare la sua corsa verso lo scudetto. La partita, tra le altre cose, è intrigante anche sotto l’aspetto dei numeri. Quella di Pioli, per esempio, con 33 gol è la squadra che assieme al Sassuolo in trasferta ha segnato di più. “E’ vero – conferma Juric -, fuori casa segnano tanto. Sarà durissima”. Una vera e propria macchina di gol con giocatori che vanno a bersaglio con grande facilità. E ne ha tanti, mica uno solo: Ibra (8 gol), per esempio, che inizialmente partirà dalla panchina. Poi Giroud (8), Leao (7), Kessie (5), Messias (4) e Theo Hernandez (4). Elementi che ti possono colpire in qualsiasi momento e quando meno te lo aspetti. Il Toro, dal canto suo, risponde con una difesa di ferro […]Sullo stesso argomentoJuric: “Voglio lavorare per alzare la qualità di chi ho in rosa”Torino LEGGI TUTTO

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    Juric: “Voglio lavorare per alzare la qualità di chi ho in rosa”

    Per il Toro è tempo di ricevere il Milan avendo ancora negli occhi l’ottima prova contro l’Inter. «Mi spiace ancora per l’esito di quella gara – spiega Juric -: domani ci riproveremo contro un Milan molto forte. All’andata avevamo disputato una tra le gare migliori della stagione, contro i rossoneri. In questa non avremo Mandragora, è stato fermato da un fastidio muscolare: al suo posto potrei schierare Ricci con Pobega trequartista».Sullo stesso argomentoTorino-Milan, tifoserie vicine? Ecco le contromisureTorino

    Berisha titolare contro il Milan

    Chiara e attesa la scelta in riferimento al portiere titolare. «Sarà ancora Berisha», la sentenza del tecnico granata che poi guarda al complesso della stagione: «A un certo punto ci credevo, pensavo potessimo compiere un salto di qualità enorme ed ero deluso dal fatto che pur giocando bene spesso non riuscissimo a vincere. Poi nella sosta ho analizzato con calma la situazione e a conti fatti sono contento di quanto fatto fin qui. Per uno scatto in più ci manca un po’ di qualità nei cross come nelle linee di passaggio. Di cui sono invece dotate Sassuolo, Fiorentina o lo stesso Verona. Ora voglio lavorare per alzare la qualità di chi ho in rosa, anche se non è facile: certe cose possono migliorare, altre no».

    Così sui singoli: «Buongiorno a Salerno ha fatto bene e per il Milan è in ballottaggio con Rodriguez. Pellegri? Sta bene e sta lavorando con impegno, da qui alla fine voglio dargli le opportunità che merita. Di Pobega dico che mi piace lavorare con lui, è uno di quelli che vuole crescere e tecnicamente può indubbiamente fare passi avanti. In estate tornerà al Milan, poi vedremo».

    Sullo stesso argomentoBerisha para tutto: la porta del Toro è suaTorino LEGGI TUTTO

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    Sordo: “Belotti, resta con Juric. Ci spero, vi spiego perché”

    Parlare con Gianluca Sordo è tornare a quel brivido-costante che scorreva sotto pelle ammirando il Toro di quegli anni. Una squadra che aveva qualche esteta, si pensi a Scifo e Martin Vazquez, e poi una serie di giocatori bravi con il pallone tra i piedi ma più che altro dotati di una caratteristica senza la quale in granata non erano ammessi: più che superarli, attraversavano gli avversari. […]Sullo stesso argomentoToro, solo Juric può far restare BelottiCalciomercato Torino

    Gianluca Sordo, da ex di entrambe, che lettura propone della gara tra Toro e Milan?

    «La immagino innanzitutto equilibrata. Da una parte spero che il Toro giochi come contro l’Inter e come in genere ha affrontato le grandi del campionato, dall’altra temo che i rossoneri possano essere arrabbiati dopo il pari col Bologna. Non può più perdere punti, il Milan».

    […]

    Al centro dell’attacco ci sarà Belotti: quale futuro, per il Gallo?

    «Resti al Toro, del quale è un simbolo, con Juric. Ha qualità tecniche, grinta, determinazione e forza da granata vero. Spero di tutto cuore possa rimanere».

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Belotti? Lo vorrei anche il prossimo anno”Torino

    Brekalo, Pjaca e Praet sono a Torino in prestito con diritto di riscatto (rispettivamente a 11, 6 e 15 milioni): per chi lo eserciterebbe?

    «In senso assoluto sono tre giocatori forti, ma Pjaca è stato discontinuo anche a causa di qualche guaio fisico. Praet è bravo ma 15 milioni sono tanti, mentre su Brekalo non ho dubbi: va riscattato».

    […]

    Le molteplici bordate di Juric all’indirizzo di Cairo e Vagnati sono tese a stimolare la dirigenza o preparano l’addio del tecnico?

    «Per me Juric vuole stimolare e non rompere. Per il Toro è l’allenatore giusto, ha carattere e in campo traduce buone idee».

    Un appello per il completamento del Fila, da chi frequentandolo da ragazzo non ha mai smesso di amare il Toro.

     «Terminare il Filadelfia sarebbe il segno tangente di rispetto per la storia granata da parte del club. Non mi capacito di come lo si possa lasciare incompleto. Dal Fila è passata la storia del Toro, lì ci sono le nostre radici che hanno i nomi degli Eroi del Grande Torino o dei tanti ragazzi allenati da Vatta. Si faccia il bene del Toro, si rispetti il colore granata partendo dal Filadelfia».

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    Sullo stesso argomentoTorino: Djidji ancora out, Ricci recuperato per il MilanTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, sollievo per Ricci. Djidji non ce la fa

    TORINO – Buone notizie sul conto di Ricci. Il centrocampista anche ieri ha svolto un lavoro differenziato per via di un sovraccarico al tibiale posteriore ma già oggi dovrebbe unirsi al gruppo. Le possibilità che possa recuperare per la sfida di domenica sera al Grande Torino contro il Milan sono in aumento. Insomma, c’è ottimismo. Pobega, invece, si è allenato regolarmente. Non ci sarà Dijdji che ha svolto terapie e neppure Sanabria che ne avrà ancora per una ventina di giorni. Anche Zaza, che lamenta un fastidio al ginocchio sinistro, non sarà disponibile. Per lui continua il momento negativo anche fuori dal rettangolo di gioco. A fine stagione, anche se ha ancora un anno di contratto, in un modo o nell’altro il suo rapporto con il Torino si interromperà.Guarda la gallerySerie A, Torino nella top 10 delle squadre meno precise alla conclusione

    C’è voglia di dare continuità al successo di Salerno

    Oggi Juric entrerà nella fase tecnica, comincerà a preparare con i giocatori la partita tanto attesa. Farà vedere ai suoi il filmato della partita dell’andata a San Siro e il match che i rossoneri hanno pareggiato lunedì sera contro il Bologna. Da segnare che dopo il duro lavoro fisico dei giorni scorsi la condizione fisica dei granata è buona, tutti sono pronti a disputare una partita importante. I tre punti conquistati a Salerno, infatti, hanno portato tranquillità all’interno di un gruppo che arrivava da una serie di risultati negativi. Adesso, quindi, liberi di testa, ci sono i presupposti per poter giocare il match senza nessuna remora psicologica e questo potrebbe essere un vantaggio.

    Sullo stesso argomentoToro, Juric studia la capolista: in tribuna per Milan-BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, è tornato Praet: speranza al Fila

    TORINO – Sul comodino di ogni tifoso granata c’è la sua foto. Dennis Praet, fino all’allenamento di venerdì 11 febbraio, era stato un simbolo supremo della qualità del gioco del Toro. Ha compreso da subito il calcio di Juric, calandosi nel contesto con efficacia inaspettata. Conquistandosi un posto sulla trequarti davvero difficile da sfilargli via. Ci voleva un grave infortunio per poterlo togliere dal campo, non certo la concorrenza nel reparto. Così è andata: la frattura parziale del quinto metatarso del piede destro gli ha presentato un conto molto salato, facendogli saltare praticamente l’intero girone di ritorno.Sullo stesso argomentoTorino, Pobega di nuovo in gruppoTorino

    Senza di lui il Toro ha vinto solo con la Salernitana 

    Non è un caso, poi, che con Praet in campo il Toro abbia ottenuto nove delle dieci vittorie stagionali in campionato. Da quando il belga non è a disposizione il passo dei granata è cambiato: dalla sfida col Venezia, la prima senza l’estro del giocatore di proprietà del Leicester, Juric ha colto la sola vittoria contro la Salernitana. Senza Praet, il Toro ha faticato terribilmente sia a legare coi reparti che ad innescare la punta centrale. I risultati, in questo senso, sono il ritratto più fedele della mancanza di qualcosa […]

    Guarda la gallerySerie A, Torino nella top 10 delle squadre meno precise alla conclusione LEGGI TUTTO