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    Juve, Chiellini consegna la maglia al museo: dedica da brividi

    TORINO – Dopo 17 anni termina l’avventura in bianconero di Giorgio Chiellini. La grande festa dello Stadium, poi contro la Fiorentina l’ultima battaglia: ora è arrivato il momento definitivo dei saluti per un vero e proprio monumento della difesa della Juve. Un grande campione che ha deciso di consegnare la sua maglia numero 3, che ha onorato in questi lunghi a Torino con la conquista di 9 Scudetti consecutivi, allo Juventus Museum. Su twitter le foto della cerimonia con la dedica da brividi che Chiellini ha impresso sul bianco e nero della divisa: “Questa maglia non va indossata, va cucita sulla pelle. Chi lo capisce ne diventa leggenda! Fino alla fine”.Guarda la galleryChiellini nella storia della Juve, la consegna della maglia al museo LEGGI TUTTO

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    Juve, attesa per il Pogba bis e nuovi sondaggi per Milinkovic

    TORINO- Un altro giorno e un altro passo verso il ritorno di Paul Pogba alla Juventus. Alla Continassa, come è emerso anche dagli ultimi colloqui, la linea non cambia: il Pogba bis è considerata la soluzione migliore e più fattibile per rinforzare il centrocampo. Per questo i bianconeri insistono e aumentano il pressing. Prima l’incontro con l’avvocato Rafaela Pimenta, già socia di Mino Raiola e ora plenipotenziaria della scuderia dopo la scomparsa del super agente italo-olandese, e poi quello tra il 29enne francese e Pavel Nedved, grande regista dell’operazione. Il puzzle avanza, però non è ancora completato. La fiducia della Juventus resta intatta, forte dell’apertura del Polpo a tornare da svincolato (come nel 2012, in mezzo gli inglesi lo hanno acquistato per 105 milioni) e con un stipendio inferiore ai 13 milioni netti più bonus guadagnati negli ultimi sei anni al Manchester United. Fiducia, però, non significa ancora sicurezza. Quella si avrà soltanto ad accordo blindato. La fumata bianca può arrivare da un momento all’altro. E mai come questa volta il fattore tempo potrebbe fare la differenza. La Juventus vuole Pogba e Pogba vuole tornare a casa. Tanto che le parti continuano a lavorare per far tornare le cifre. […]Guarda la galleryJuve, chi resta, chi è in bilico e chi parte: le mosse per Allegri

    Tra rischi e alternative: c’è anche Milinkovic Savic

    […] La Juventus resta in pole position, ma un centrocampista campione del mondo a parametro zero è un’occasione che intriga diversi top club. A partire dal Psg, ma occhio anche al Manchester City e al Real Madrid, che però sembra più orientato a investire sul giovane-vecchio pallino dei bianconeri: Aurelien Tchouameni del Monaco […] Se tutto andrà secondo programmi, presto Pogba e la Juventus inizieranno le nozze bis. In attesa della chiusura, come è normale che sia, alla Continassa continuano a tenere monitorate le alternative. La scorsa settimana c’è stato un nuovo contatto per Milinkovic Savic. Ma le richieste della Lazio (non meno di 50-60 miioni) riducono il margine di manovra della Juventus, che non a caso sta puntando dritta e con fiducia sullo svincolato di lusso Pogba.

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    Juve, il brand continua a crescere: è il più prezioso del calcio italiano

    TORINO – Prima stagione senza trofei dopo lunghi anni di successi per la Juve, ma i bianconeri continuano lo stesso a primeggiare in Italia al termine di questa annata. Dal report “Football 50 2022”, l’annuale Brand Value Ranking redatto da Brand Finance, il più grande database al mondo sul tema, emerge che la Juve ha fatto registrare una crescita del valore del brand di 140 milioni di euro, arrivando a 705, con un incremento del 25% anno su anno. Un marchio che si conferma essere il più forte fra i club di calcio in Italia, quello con maggiore capacità di influenzare scelte e opinioni dei tifosi, nonché il trademark di maggiore valore finanziario, con un peso pari a circa il 30% di tutto il valore di impresa. Dati importanti segnati dall’ultimo decennio di vittorie e anche dai tre anni a Torino di Cristiano Ronaldo.
    Juve, il brand continua a crescere: è il più prezioso del calcio italiano
    In una nota, il club bianconero spiega: “Settima fra i club più influenti al mondo (anche in questo caso, con una crescita di 4 posizioni) la Juventus vede rafforzarsi la sua posizione e la sua reputazione nel calcio mondiale: come si diceva, grazie al rilevante incremento di 140 milioni di euro anno su anno, pari ad una crescita del 25%, dati che ne fanno uno dei cinque club il cui brand è maggiormente cresciuto. Non solo: quest’anno il marchio Juventus ha recuperato e superato del 4,4% il valore pre-covid; un incremento molto forte, che ha permesso al club di mantenere il suo undicesimo posto nella classifica mondiale complessiva e di avvicinarsi notevolmente alla top ten. Al decimo posto, infatti c’è l’Arsenal, a sua volta cresciuto ma meno della Juve (18%)”. 
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    Juve, un brand fortissimo
    “Juventus è dunque un brand fortissimo, come conferma la classificazione AAA nel Brand Finance Football 50 2022; tutto questo ha favorito e favorisce sia il miglioramento delle prospettive di fatturato di inizio 2022, sia la riduzione del costo del capitale, che indica una riduzione del rischio di investimenti sul club; per tutti questi fattori, oltre che per i miglioramento della crescita a lungo termine, il valore del trademark Juventus ha ottenuto dagli analisti di Brand Finance per la stima di un valore di 705 milioni di euro (appunto, +140 rispetto allo scorso anno). Il rafforzamento del marchio Juventus è dovuto sia al miglioramento delle performance in alcuni indicatori chiave sia all’ottimizzazione di altri punti che contribuiscono alla competitive analysis preparata da Brand Finance. Infatti, da ciò che emerge dalla ricerca condotta ad aprile, Juventus si conferma come uno dei club più amati e con il maggior numero di tifosi; sono nettamente sopra la media tutti gli indicatori di performance, nello specifico qualità dello stadio, percezione della qualità del club, fair play, sponsorizzazioni, attrattività per partner & broadcaster, ma anche media delle presenze dei tifosi allo stadio”. LEGGI TUTTO

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    La Juve marca stretto Pogba: altro appuntamento per chiudere e anticipare Zidane

    TORINO – Quanto accaduto con Kylian Mbappé, il cui passaggio da svincolato al Real Madrid in questa sessione di mercato pareva scritto da un anno ed è invece saltato in virtù del ricchissimo rinnovo con il Paris Saint-Germain annunciato domenica, è un monito da non sottovalutare. Il Psg ha subìto sul campo due delle rimonte più clamorose della storia della Champions League – quest’anno agli ottavi proprio con il Real, dopo aver vinto 1-0 a Parigi ed essere stato in vantaggio 1-0 al Bernabeu fino a mezzora dalla fine, e più che mai nel 2017, travolto 6-1 a Barcellona dopo aver vinto 4-0 a Parigi -, ma sul mercato può rimontare qualsiasi svantaggio.Guarda la galleryJuve, chi resta, chi è in bilico e chi parte: le mosse per Allegri

    Questione di feeling

    Alla Juventus lo sanno e proprio per questo i dirigenti bianconeri non perdono la concentrazione sull’operazione Paul Pogba, per quanto la chiusura felice sembri a portata di mano e per quanta fiducia nutrano nella possibilità di ufficializzare a breve il ritorno in bianconero del campione del mondo francese. Una fiducia cresciuta molto dopo i contatti della scorsa settimana con l’avvocato Rafaela Pimenta, socia di Mino Raiola e numero 1 dell’agenzia dopo la scomparsa dell’agente italo-olandese, e dopo i colloqui tra Pavel Nedved e lo stesso Pogba. Colloqui che hanno lasciato il Polpo sempre più convinto di tornare alla Juventus, pur sapendo che guadagnerebbe meno dei 13 milioni più bonus che percepiva al Manchester United e che il Paris Saint-Germain potrebbe confermargli. A 29 anni Pogba guarda prima di tutto all’aspetto sportivo e, dopo essere rimasto scottato dal ritorno a Manchester, dove in sei stagioni ha vinto solo una Coppa di Lega e un’Europa League e ha visto il rapporto con il mondo United andare in crisi ben presto, cerca un ambiente dove potersi esprimere al meglio. Alla Juventus sarebbe sicuro di trovarlo: con la società il feeling è rimasto forte, i tifosi lo adorano e non hanno mai smesso di sognare il suo ritorno, nello spogliatoio ha ancora amici veri (Juan Cuadrado in primis) e con Massimiliano Allegri ha sempre avuto perfetta sintonia tecnica e umana.

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    Juve, il Chelsea pensa a Rabiot: pronta un'offerta

    TORINO – Per Massimiliano Allegri i due non sarebbero giocatori sacrificabili per più di un motivo, incluso il fatto che l’uno ha giocato 45 partite in questa stagione e con 3358 minuti è il terzo bianconero più presente alle spalle di Matthijs de Ligt e Wojciech Szczesny, mentre l’altro è stato fermato da un infortunio in assenza del quale sarebbe stato tra i primi cannonieri della squadra. Già, l’apporto di Weston McKennie è mancato molto in questa stagione bizzarra e, per certi versi, difficilmente ripetibile per la Juventus. Però il tecnico sa altrettanto bene che il mercato è imponderabile e coloro che sembrano blindati possono d’un tratto diventare un oggetto del desiderio altrui. Tanto da mettere a rischio la loro permanenza a Torino.Guarda la galleryJuve, chi resta, chi è in bilico e chi parte: le mosse per Allegri

    Il Chelsea su Rabiot

    Prendete Adrien Rabiot, 129 presenze e 6 gol in tre stagioni di Juve: visti i numeri, si direbbe che Maurizio Sarri, Andrea Pirlo e Allegri ne abbiano fatto un punto fermo del loro undici ideale. Ma attenzione a ciò che potrà accadere di qui a poco oltre Manica. Il Chelsea, non esattamente un club per la prima volta sulle tracce dell’ex Paris Saint-Germain, sta pensando di tornare alla carica e stavolta confidando su argomenti estremamente convincenti. Il passaggio di proprietà del club londinese da Roman Abramovich alla coppia di imprenditori Wyss-Boehly non si è ancora completato ed è questo l’ostacolo principale. Stando a quanto filtra dai salotti inglesi del mercato, non appena il nodo sarà sciolto l’assalto a Rabiot potrà cominciare. La tempistica è incerta: il governo inglese deve ancora mettere la firma sul passaggio di consegne, forse entro la fine di questa settimana l’affare si chiuderà. Fermo restando che l’ammontare della proposta economica dipende assai spesso dalle intenzioni della società acquirente, è lecito ipotizzare che i Blues offrano intorno ai 15-20 milioni.

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    Nedved vede Pogba per blindare il sì ma occhio a Zidane: il retroscena dell’incontro

    TORINO – La Juventus continua la marcia su Paul Pogba. L’obiettivo è quello di chiudere in fretta per evitare ogni tipo di rischio. A partire dal possibile ritorno in panchina di Zinedine Zidane, corteggiatissimo dal Psg. Così Pavel Nedved, grande regista dell’operazione Polpo bis, nei giorni scorsi è passato dalle telefonate agli incontri di persona. Il vicepresidente bianconero è stato avvistato in compagnia del 29enne centrocampista francese in un luogo classico del mercato estero. Stando a quanto filtra dagli ambienti vicino a Pogba, un faccia a faccia per far capire a Paul quanto la Juventus voglia ripartire dal suo mix di qualità e potenza. E quanto tutti alla Continassa, dalla dirigenza al tecnico Massimiliano Allegri, intendano mettere il grande ex al centro del progetto per far decollare il nuovo ciclo.Guarda la galleryLa nuova Juve: le esigenze di Allegri e le idee sul tavolo

    Una bella chiacchierata, nella quale probabilmente Nedved avrà fatto valere tutto il suo carisma, però non ancora risolutrice. Già, perché Pogba ha sì deciso di lasciare ancora il Manchester United a parametro zero, come dieci anni fa (in mezzo gli inglesi lo hanno riacquistato per 105 milioni più bonus), ed è veramente sempre più convinto di ripartire dalla sua amata Juventus e dal tecnico (Allegri) che più lo ha esaltato a livello di club. Però Paul non ha ancora acceso il semaforo verde. E non è soltanto perché ha sul tavolo delle offerte più ricche di quella che la Juventus ha presentato la scorsa settimana all’avvocato Rafaela Pimenta, la socia di Mino Raiola diventata plenipotenziaria dell’agenzia dopo la scomparsa del super agente italo-olandese. Pogba ha già messo in conto di guadagnare meno in bianconero (7.5 milioni più bonus) rispetto ai 13 milioni netti più bonus dei sei anni inglesi che il Psg è disposto a confermargli sotto la Tour Eiffel. Ma più che i soldi, è l’ombra di Zidane a far riflettere il campione del mondo.

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    Qui si fa la nuova Juve: vertice con Allegri

    TORINO – «Abbiamo una buona base, ma il prossimo anno dobbiamo fare meglio. Con la società c’è unità d’intenti, da lunedì parleremo e valuteremo le scelte da fare, con calma e lucidità». E poi quell’accenno al mix di «giovani e giocatori esperti». Ecco, lunedì è oggi ed è da oggi che la nuova Juve, chiamata a presentarsi nuovamente da prim’attrice il 13 agosto al salotto delle candidate allo scudetto, non sarà più il frutto di chiacchiere perché la stagione è ancora in corso. No, per un po’ non si gioca e alla Continassa c’è una squadra da fare. Non da rifare, perché secondo Allegri «non c’è bisogno di una rivoluzione marcata». Può essere vero, ma i ruoli da rinnovare sono chiari e insomma, se non sarà un cataclisma chiamatelo un corposo restyling. Se ne parlerà diffusamente nel corso di un vertice in calendario entro metà settimana, tra domani e al massimo mercoledì. Perché c’è bisogno di confrontarsi serenamente con la società, aspettando un paio di colpi ormai caldissimi. Attesi al tavolo il vicepresidente Pavel Nedved, l’ad Maurizio Arrivabene, il ds Federico Cherubini, il responsabile dello scouting Matteo Tognozzi e il tecnico bianconero.Guarda la galleryDi Maria saluta il Psg con un gol e tante lacrime: ora c’è la Juve

    Di Paul Pogba si scrive a pagina 13, di Angel Di Maria è il caso di ricordare gli ultimissimi eventi. Sabato sera al Parc des Princes l’esterno/fantasista argentino ha salutato Parigi e i suoi tifosi dopo sette anni pieni di magie sotto forma di gol e soprattutto assist. Il miglior assistman di tutti i tempi del Psg ha pubblicato una toccante lettera d’addio sui social dopo aver versato lacrime sincere al momento del cambio con standing ovation incorporata, poiché si aspettava un trattamento diverso dal club. Leggasi: la proposta di un rinnovo annuale come da opzione che il Paris avrebbe potuto esercitare unilateralmente. Non l’ha fatto e allora il Fideo ha immediatamente voltato pagina, tanto che in zona mista a una domanda su un’ipotesi di futuro juventino ha risposto sgranando gli occhi e ridendosela. È un’immagine diventata virale in un amen e i cuori juventini già sognano. Per l’operazione Di Maria a Torino siamo alla stretta finale e nel corso del vertice di mercato tra Allegri e la dirigenza sarà fatto un punto della situazione. La condivisione degli obiettivi tra Max e la società è praticamente totale. In un centrocampo poverissimo di gol e soluzioni offensive, c’è bisogno di una mezz’ala tecnica e di fisico come Pogba. E chi se non Di Maria può contribuire a risolvere il problema degli assist mancati a Vlahovic? Il Fideo aspetta fiducioso, al netto di eventuali sviluppi juventini sui fronti Perisic e Zaniolo.

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    Guarda la galleryFiorentina-Juve, Bernardeschi e Dybala: addio flop. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

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    Ogbonna compie 34 anni, gli auguri speciali della Juve

    Angelo Ogbonna compie oggi 34 anni. Il difensore, al West Ham dal 2015, ha indossato la maglia della Vecchia Signora dal 2013 al 2015 contribuendo alla vittoria di due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Cresciuto nelle giovanili del Torino, dopo aver esordito in Serie A con i granata nel 2006-07, andò in prestito al Crotone rientrando al termine della stagione. Il quinquennio successivo al Toro gli ha permesso di mettersi in mostra e diventare uno dei migliori difensori del nostro campionato tanto da venire chiamato in Nazionale e attirare l’attenzione della Juve che lo acquistò nell’estate del 2013 per 13 milioni di euro più due di bonus.
    Il passaggio alla Juve e la rabbia dei tifosi del Torino
    Il suo passaggio alla Vecchia Signora scatenò l’ira dei tifosi granata. Ogbonna, infatti, fu il primo calciatore a crescere nelle giovanili del Toro, indossare la fascia di capitano del club, e passare poi ai rivali cittadini. Chiuso il biennio alla Juve si trasferì in Inghilterra, dove attualmente gioca con gli Hammers. Nel giorno del suo compleanno la società bianconera lo ha voluto omaggiare con un post sui social.  LEGGI TUTTO