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    Juve, Szczesny è stato di parola: è tornato protagonista indiscusso in bianconero

    TORINO – Seconda partita dell’anno solare e subito la ripresa delle buone abitudini. Nel 2021 Wojciech Szczesny aveva annullato cinque calci di rigore, all’Olimpico ha inaugurato la serie del 2022 parando a Lorenzo Pellegrini quello del possibile 4-4 per la Roma e regalando alla Juventus un successo utile per la classifica e ancor più per l’autostima. Lo scorso anno il portiere polacco era stato protagonista in Italia come in Nazionale (penalty annullato allo spagnolo Gerard Moreno all’Europeo). Su tutto spiccava il faccia a faccia con Lorenzo Insigne nella finale della Supercoppa italiana a Reggio Emilia, con l’intuizione giusta che aveva impedito l’1-1 del Napoli e consegnato il trofeo alla bacheca bianconera. E il 2021 si era chiuso, guarda il caso, con la squadra con cui le buone abitudini sono state appena rinnovate. Szczesny aveva ancora una volta detto un no a un pareggio, quando sul dischetto si era presentato Jordan Veretout per cercare l’1-1 dopo il vantaggio di Moise Kean.Guarda la galleryDai compagni ai club di Serie A, sul web tanti messaggi per Chiesa

    Due incroci contro la Roma e quattro punti firmati dal polacco. Che, a suo modo, è stato di parola, dopo un inizio tutt’altro che semplice. La stagione era infatti cominciata il 22 agosto in maniera disastrosa a Udine, con i due interventi alla base della rimonta friulana dopo l’uno-due juventino: prima la parata farlocca sulla conclusione di Arslan, che aveva portato al rigore trasformato da Pereyra, quindi l’imbarazzante controllo con i piedi alla base del 2-2 di Deulofeu. Una prova che aveva acceso le critiche dei tifosi, aumentate alla terza giornata dopo il goffo intervento sul tiro di Insigne che, a Napoli, aveva aperto la porta all’1-1 di Politano, primo passo verso la vittoria dei padroni di casa.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Ramsey positivo al Covid: è in isolamentoJuventus LEGGI TUTTO

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    Juve, Ramsey positivo al Covid: è in isolamento

    La Juve, in una nota ufficiale sul proprio sito, ha comunicato la positività al Covid di Aaron Ramsey. Il calciatore è già stato posto in isolamento ed è l’unico del gruppo squadra attualmente positivo dopo la guarigione di Pinsoglio. Ramsey, che non gioca una partita in campionato con i bianconeri di Allegri dallo scorso settembre, è in uscita: l’unico destino possibile sembra essere il ritorno in Premier League, con Newcastle e Crystal Palace a guidare la lista delle pretendenti. LEGGI TUTTO

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    Juve, Bonucci motivatore: il post dedicato a Chiesa dopo l’infortunio

    Parole da capitano vero, che hanno sicuramente colpito nel segno perché il diretto interessato – Federico Chiesa – ha subito commentato così: “Ci vediamo molto presto, lo sai”. Quello di Leonardo Bonucci non è stato il solito post. Il difensore della Juve ha dedicato un lungo messaggio allo sfortunato compagno di squadra, che sarà costretto a saltare il resto della stagione dopo l’impietosa diagnosi della rottura del legamento crociato anteriore. 
    Chiesa sui social: “Ci vediamo presto in campo”
    Il post di Bonucci per Chiesa
    “Ora tutti ti diranno che sono con Te, che tornerai più forte di prima – l’inizio del post di Bonucci – Io ti dico solo che ora dipende da Te. Hai due strade, una non te la dico neanche, l’altra è già cominciata e prevede un lavoro duro ogni giorno, come dicevamo quest’estate, un cm alla volta per diventare un uomo migliore e un giocatore migliore. Lo sai già dove ti porterà questo percorso. Ti Aspetto”.
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    Chiesa, primo post dopo l’infortunio: “Ci vediamo presto in campo”

    “Grazie di cuore a tutti per i messaggi di supporto. Ci vediamo presto, in campo”. Questo il primo messaggio di Federico Chiesa, corredato da una bella immagine di esultanza in maglia Juve, dopo il brutto infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dai campi per il resto della stagione. L’esterno bianconero e della Nazionale ha ricevuto una valanga di affetto sui social: dai compagni alle squadre rivali, compresa l’Inter che mercoledì sfiderà Allegri in Supercoppa. Una partita che Chiesa, sfortunatamente, sarà costretto a vedere dalla tv. Guarda la galleryDai compagni ai club di Serie A, sul web tanti messaggi per Chiesa LEGGI TUTTO

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    Juve al lavoro per la Supercoppa: Danilo parzialmente in gruppo

    La Juve punta dritta alla sfida di Supercoppa contro l’Inter di Inzaghi, seppur con la grandissima amarezza dell’infortunio di Federico Chiesa. “Rientrati a Torino subito dopo l’incredibile partita di ieri sera a Roma – scrive la società in un comunicato sul sito – i bianconeri si sono trovati questa mattina alla Continassa: come sempre, scarico per chi è stato maggiormente impegnato ieri, campo per il resto del gruppo. In particolare, in campo, l’attenzione è stata rivolta al lavoro tecnico, con esercitazioni per lo sviluppo della manovra, per la fase difensiva e sulle situazioni di gioco in partita. Danilo si è allenato parzialmente con il gruppo”.
    Inter-Juve: oltre a Chiesa, saranno assenti anche De Ligt e Cuadrado
    L’orario della conferenza di Allegri
    “Ma adesso è tempo di pensare all’importantissima sfida di mercoledì: la Supercoppa Italiana, a San Siro, contro l’Inter; match che sarà diretto da Doveri, assistito da Bindoni e Imperiale. Quarto ufficiale Fabbri, VAR Mazzoleni, AVAR Ranghetti. Domani alle 12.30 è prevista la conferenza stampa di vigilia di Allegri e di un giocatore bianconero. La squadra si allenerà al pomeriggio, dopodiché partirà per Milano”.
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    Lapo Elkann abbraccia Chiesa: “La famiglia Juve ti aspetta”

    La sua Juve, i colleghi e anche le squadre rivali. Tantissimi i messaggi di affetto e vicinanza per Federico Chiesa dopo la lesione del legamento crociato che gli farà saltare il resto della stagione. “Forza, Federico. Ti aspettiamo a braccia aperte nella famiglia bianconera, casa tua – ha scritto in un tweet il tifosissimo Lapo Elkann – La Juve e gli Azzurri ti sono vicini”. L’esterno dovrà sottoporsi all’intervento chirurgico nei prossimi giorni, tegola pesantissima anche per la Nazionale di Mancini che lo perderà per gli spareggi di marzo per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar. Guarda la galleryDai compagni ai club di Serie A, sul web tanti messaggi per Chiesa LEGGI TUTTO

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    Supercoppa Inter-Juve, oltre a Chiesa saranno assenti anche De Ligt e Cuadrado

    TORINO – Aspettando l’esito degli accertamenti di Chiesa, Massimiliano Allegri si tuffa sulla Supercoppa di mercoledì contro l’Inter con almeno tre defezioni di primissimo piano. Oltre all’ala bianconera mancheranno, infatti, Juan Cuadrado e Matthijs De Ligt. Il colombiano (diffidato e ammonito contro la Roma) e l’olandese (espulso all’Olimpico) sconteranno la squalifica nel big match contro i nerazzurri che mette in palio il primo trofeo della stagione. Nelle prossime ore Allegri capirà chi potrà impiegare a San Siro.Guarda la galleryJuve, che rimonta! Roma battuta 4-3. Espulso De Ligt

    La situazione in difesa

    In difesa, oltre al rientro di Giorgio Chiellini (già in campo nel finale contro i giallorossi), è da valutare il recupero di Leonardo Bonucci, fermatosi prima del Napoli per un fastidio muscolare. Se il vice capitano non ce la dovesse fare, toccherà a Daniele Rugani fare coppia con Chiellini. Da valutare anche il rientro di Danilo, pronto a tornare in gruppo dopo l’infortunio del 20 novembre e il lungo stop.

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    Guarda la gallery Chiesa, la fotosequenza dell’infortunio durante Roma-Juve LEGGI TUTTO

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    Juve, 3 punti di cuore e 3 lezioni da imparare

    Sono vittorie da godere fino all’ultima goccia, perché dalla sofferenza la gioia sgorga più forte. Ma quando l’euforia si sarà depositata, la Juventus deve capire che dall’Olimpico non porta via solo un successo memorabile, ma anche tre lezioni che, se imparate, potrebbero essere addirittura più importanti dei tre punti clamorosamente conquistati. Prima: ancora una volta la squadra di Allegri è entrata in campo mentalmente sfocata (o, per usare la sintesi un po’ estrema del match winner De Sciglio: «alla c***o»). Individuato un problema così ricorrente, sarebbe grave non scoprirne i motivi e trovarne la soluzione. Si può partire da lì per arginare l’ormai conclamata mancanza di carattere ed esperienza che frena la Juventus di quest’anno (rileggersi l’intervista di Sami Khedira di tre giorni fa, iluminante come erano certe sue giocate). Seconda, strettamente collegata alla prima: per la prima volta in questa stagione, nel momento più difficile (ovvero dopo il 3-1 della Roma), la Juventus ha trovato la scossa agonistica per resuscitare. Finora i gol incassati, anche quelli nei primi minuti delle partite, quindi ampiamente recuperabili, avevano bloccato psicologicamente la squadra che si attorcigliava in una specie di ansia offuscante le idee e la precisione. Se l’entusiasmo di questa rimonta insegnasse alla Juventus, a questa Juventus, che non vale mai la pena lasciarsi prendere dal panico, sarebbe un momento di crescita fondamentale per il resto della stagione e la conquista del quarto posto.Guarda la gallery Chiesa, la fotosequenza dell’infortunio durante Roma-JuveTerza: la qualità paga. La Juventus ha rimontato la partita quando aveva in campo Dybala, Morata, Arthur, Locatelli e Cuadrado. Il palleggio migliora e tutto sembare filare un po’ più liscio. Certo, una partita come quella di ieri, con risvolti un po’ folli sotto il profilo tattico e tecnico, potrebbe non fare testo, ma non ci vuole la prova del campo per stabilire che la cura per l’imprecisione (malattia che ha funestato molte prestazioni bianconere in questi primi cinque mesi) sia la qualità dei singoli. Puntare su palleggiatori migliori potrebbe essere una soluzione. Ci sono partite che cambiano le stagioni. Di solito sono partite che, indipendentemente dal risultato, hanno un impatto emotivo così forte da cambiare atteggiamenti, equilibri del gruppo, spirito. Che la partita dell’Olimpico sia stata emotivamente forte nn c’è ombra di dubbio, che possa essere quella della svolta per il gruppo bianconero è invece ancora tutto da stabilire. Certo, chi partecipa a una rimonta così avventurosa non può non uscirne più coraggioso e confidente nei propri mezzi. Da riascoltare, in questo senso, ci sono le parole di Szczesny nel dopo partita: il polacco, senza dubbio un leader, ha cercato di ricordare ai compagni un valore fondamentale, ma spesso sottovalutato, della juventinità: i giocatori devono essere «affidabili» o per usare il suo aggettivo «prevedibili», che nel suo discorso ha un’accezione positiva, perché è il contrario di chi azzecca due partite e poi ne sbaglia una. Godete, juventini, poi meditate.

    Guarda la gallery”Mou, quattro e a casa”: le ironie del web dopo Roma-Juve LEGGI TUTTO