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    Juventus, con il 3-5-2 più gol e meno rischi: cosa va e cosa migliorare

    In vista della delicata trasferta di Champions in terra portoghese, la Juventus può alzare il proprio livello di ottimismo facendo affidamento sulle due ultime partite disputate, contro Torino e Empoli. Le due vittorie consecutive inanellate nel derby e in casa contro i toscani rappresentano infatti una crescita che, se accompagnata da risultati e prestazioni future, potrebbe essere vista come un turning point della stagione. Vediamo allora, a questo punto dell’anno, cosa comincia a funzionare nell’undici di Allegri e cosa invece deve ancora essere sistemato. LEGGI TUTTO

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    Juventus, col Benfica devi battere anche la storia

    La Juve è impegnata sul campo del Benfica nel quinto turno della fase a gironi di Champions League e ha l’obbligo di vincere per continuare a sperare in una complicatissima qualificazione agli ottavi di finale. I bianconeri infatti, dopo quattro turni, condividono il terzo posto nel girone H con il Maccabi Haifa a quota 3 mentre il Psg e la squadra di Schmidt hanno 8 punti. Le probabilità, per Allegri, di chiudere il gruppo nelle prime due posizioni sono bassissime. Inoltre, la storia dei precedenti in casa del Benfica e delle altre squadre portoghesi è decisamente negativa.
    Juventus sempre ko in casa del Benfica
    La Juve ha giocato tre volte sul campo del Benfica in competizione europee e ha sempre perso. La formazione portoghese infatti ha vinto tutte e tre le partite casalinghe contro i bianconeri: 2-0 nella semifinale di Coppa dei Campioni nel 1968, 2-1 in Coppa UEFA nel 1993 e 2-1 in Europa League nel 2014. 
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    Milik, la voglia di Juve e le istruzioni di Allegri: “Preferisco giocare così”

    TORINO – Arkadiusz Milik ha rilasciato un’intervista a L’Equipe. L’attaccante polacco ha raccontato al quotidiano sportivo francese del suo ritorno nel calcio italiano, con il trasferimento alla Juventus nell’ultima sessione di mercato: “I primi contatti per il mio trasferimento in bianconero sono iniziati prima della partita contro il Nantes, nella quale sono rimasto in panchina. La Juventus mi voleva già dai tempi in cui giocavo nel Napoli, ma allora non fu possibile trovare l’incastro giusto. Siamo felici di esserci ritrovati oggi”, ha spiegato. In merito allo stile di gioco prediletto, Milik non ha dubbi: “In quasi tutte le partite che ho giocato qui a Torino avevo un altro attaccante al mio fianco, penso che così sia più semplice perché hai più soluzioni”.
    Milik: “Non ho problemi a comprendere Allegri”
    In merito alle indicazioni di Allegri, Milik si è espresso così: “Parlo bene l’italiano e questo è un vantaggio importante. Non ho problemi a comprendere l’allenatore e tutte le istruzioni che mi dà”. In seguito, non è mancata una considerazione tattica sullo stile di gioco del campionato italiano: “Qui in Italia c’è molta tattica, sia in allenamento che in partita. In Francia invece ci sono molti più spazi per i giocatori rapidi, o esterni di fascia che corrono tanto”.
    Milik: “Al Marsiglia potevo dare di più, Tudor sta facendo bene”
    Infine, non potevano mancare un paio di domande sul Marsiglia, ex club di Milik nella passata stagione: “Al Marsiglia ho fatto bene, ma potevo fare molto meglio e ne sono consapevole. Qualche volta, però, per fare meglio, soprattutto per un giocatore con le mie caratteristiche, si ha bisogno di essere circondati da brave persone che giochino anche loro per te”. Poi, sull’attuale operato dell’ex juventino Igor Tudor alla guida del club: “Sta facendo bene. Sta facendo delle scelte che faceva anche in Serie A”.
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    Juventus, Kostic terzino? La mossa di Allegri dopo il rientro di Chiesa

    TORINO – Kostic più altri dieci. Ecco: i pensieri di Allegri al momento di disegnare le formazioni della Juventus in stagione non sono ancora arrivati a questo punto, ma poco ci manca. L’ala serba, infatti, è uno dei “millennials” dell’organico bianconero: nel senso demografico del termine, dal momento che è nato nel 1992, e anche in quello cronometrico, dato che insieme a Danilo, Vlahovic e Bremer è l’unico ad aver già scavallato oltre i 1000’ in campo. Atterrato a Torino in estate appena in tempo per disputare l’ultima mezz’ora dell’esordio di Ferragosto con il Sassuolo, infatti, l’ex Eintracht Francoforte è attualmente a quota 15 presenze su 15 in stagione, di cui ben 12 da titolare: Kostic più altri dieci, appunto, o giù di lì.Guarda la galleryBenfica-Juventus, la probabile formazione di AllegriIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus, McKennie gioca e segna: adesso lo vuole il Tottenham di Paratici e Conte

    TORINO – Sul fatto che dia l’anima in ogni partita non ci piove. Weston McKennie, texano di carattere oltre che di passaporto, si sbatte sempre come un matto e infatti l’ultima volta che Allegri ha parlato di lui – la vigilia del match contro l’Empoli – spiegava che in teoria avrebbe bisogno di riposare perché iperutlizzato ma in realtà “dove lo metti lui corre”. E infatti l’americano non solo non ha tradito le aspettative del tecnico livornese, ma lo ha anche ricambiato con gli interessi firmando il raddoppio di testa su angolo di Cuadrado. Dunque partita super. E non è stata la prima della stagione. In realtà spesso non è così apprezzato dalla critica perchè a volte è un pasticcione col pallone tra i piedi o nel non saper trovare sempre la giusta posizione in campo. Con il suo atteggiamento tattico un po’ naif, attirato dalla palla più del dovuto, quando disinnesca il fattore concentrazione rischia di lasciare qualche buco di troppo. Ma in queste tre stagioni vissute in Italia, in uno dei campionati più evoluti e complessi dal punto di vista tattico, è migliorato molto.Guarda la galleryBenfica-Juventus, la probabile formazione di AllegriIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Quanti radar su Rabiot! La Juventus valuta una mossa

    TORINO – Adrien Rabiot corre, gioca bene e segna. Sempre di più in tutte e tre le declinazioni: quella dei chilometri, dei passaggi ora meno scontati e delle reti. Contro l’Empoli, nell’ultimo match bianconero, addirittura una doppietta, testa su angolo di Cuadrado e comodo appoggio in rete nell’area piccola su assist di Danilo. La doppia esultanza, peraltro, quest’anno l’aveva già sperimentata in Champions League, sempre a Torino, contro il Maccabi Haifa. Dunque il francese è sempre più al centro del progetto tattico di Massimiliano Allegri, da sempre suo sostenitore. Tra l’altro dopo la partita contro l‘Empoli, il tecnico livornese ha ribadito che la mezzala, non solo è dotata di un motore superiore alla media, ma sta migliorando e ha ancora margini ulteriori da esplorare. Il problema è che se ne stanno accorgendo sempre di più anche i dirgenti delle top squadre europee, soprattutto quelle che possono permettersi di offrire al ragazzo un ingaggio da almeno sette milioni di euro, ovvero quello che percepisce all’incirca ora alla Juventus. Alla porta di Adrien, che è in scadenza con i bianconeri, potranno presentare contratti nuovi, solo da firmare, a partire da febbraio anche se i contatti, informali, potranno cominciare prima.Guarda la galleryJuventus-Empoli: Kean, gioia silenziosa, poi l’abbraccio di VlahovicIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus, dove è andato Milik in accappatoio?

    TORINO – (e.e.) La Juventus è reduce dal successo netto sull’Empoli ed è concentratissima sul match da dentro o  fuori in Champions, martedì in casa del Benfica. Arkadiusz detto “Armadius” Milik ha approfittato di qualche ora di svago per un blitz con la compagna Agata. Ma dove saranno andati in accappatoio, in aereo?
    Milik e Agata Sieramska fanno coppia fissa
    Dopo la fine della relazione con Jessica Ziolek, MIlik ha annunciato tempo il fidanzamento con Agata Sieramska. Agata, di professione modella, è una grande amante del fitness. E’ solita allenarsi in palestra e sui social mostra ai follower il suo fisico statuario. Apprezzate anche le sue dirette da Torino. LEGGI TUTTO