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    Ventrone, il Tottenham e gli 11 in campo: “Per te, Gian Piero”

    Lutto, minuto di raccoglimento e bandiere italiane

    Prima dell’inizio dell’incontro tra Brighton e Tottenham – entrambe le squadre hanno indossato il lutto al braccio – è stato osservato un minuto di raccoglimento e sul maxischermo dell’Amex Stadium è comparsa la foto di Ventrone. Numerose le bandiere italiane apparse sugli spalti durante il momento dell’omaggio, accompagnato anche da scroscianti applausi.

    La dedica di Kane

    Harry Kane ha portato il Tottenham in vantaggio al 22′. Subito dopo ha rivolto lo sguardo al cielo puntando anche il dito verso l’alto, per ricordare e omaggiare Ventrone. LEGGI TUTTO

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    Higuain shock: “Il calcio è tossico. Juve, Napoli e Argentina, vi svelo tutto”

    MIAMI (Usa) – Il centravanti argentino Gonzalo Higuain torna a parlare dopo l’annuncio del proprio ritiro. Il calciatore ha rilasciato una lunga intervista in cui parla delle sue esperienze nel mondo del calcio. “Ho iniziato a giocare per amore del gioco – afferma in esclusiva a Goal – sono stato spinto dalla passione. Speravo che crescendo e diventando un calciatore professionista, avrei provato le stesse cose, ossia che fosse molto simile alla passione e all’amore che avevo da bambino, ma poi ti accorgi che non è la stessa cosa. L’amore per lo sport non è lo stesso per tante altre cose: soldi e finanze, direttori sportivi e contratti. La tua vita cambia completamente, quindi ho dovuto conviverci. Nel calcio devi essere mentalmente forte, altrimenti non arrivi in alto. Serve una grande forza mentale per poter raggiungere la vetta”.
    “Le mie squadre? Real, Napoli e Juve”
    In carriera Higuain ha vestito la maglia di diverse squadre giocando nella Liga, in Serie A e in Premier League. ”La squadra dove ho giocato più a lungo è stata il Real Madrid – sottolinea il centravanti argentino – poi sono stato quattro anni alla Juve, tre anni al Napoli, sei mesi al Milan e sei mesi al Chelsea. Se devo giudicare in base al tempo che ho passato in un club, posso dire Real Madrid, Napoli, Juve per l’affetto reciproco che mi lega a queste piazze. Ho vissuto bei momenti in tutti i club, ho giocato in molte squadre perché volevo spostarmi, provare cose diverse, sfidare me stesso giocando per club differenti e mostrare cosa potevo fare ovunque ed essere in grado di vincere ovunque”.
    L’argentino più costoso di sempre
    “Quando sei il numero 9 sei costantemente nell’occhio del ciclone – confessa Higuain – a volte fai tre goal, e sbagli il quarto ed è quello che ricordano, ma sono più che orgoglioso e contento del successo che ho avuto. Dai brutti momenti impari a maturare, a crescere e io personalmente non rimpiango niente. Io ho perso, molte finali: Copa America e Coppa del Mondo. E ho avuto la sfortuna di essere quello che ha fallito un occasione da goal importante. Importante. Erano tempi duri, ma poi un anno dopo sono stato venduto per 90 milioni alla Juventus e sono diventato l’argentino più costoso di sempre. Ed proprio lì che capisci che nulla può distrarti dal tuo obiettivo”.
    Guarda la galleryHiguain, da Dybala a Cuadrado: quanti messaggi social dagli “juventini”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus: la variabile Milik per il Milan, Vlahovic a mille

    TORINO – Massimiliano Allegri parla prima dell’allenamento odierno e del risveglio muscolare di domani mattina per cui ha margine per muoversi sulla pretattica. E così il “miglioramento” di Milik da verificare con le ultime due sedute apre scenari multitasking sulla formazione che domani scenderà in campo al Meazza contro il Milan. In ogni caso la sensazione è che il polacco sarà della partita dal primo minuto ad affiancare un Vlahovic più carico che mai dopo gli ultimi gol segnati in campionato e in Champions League. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge al traguardo degli otto mesi. Juve, la strategia

    TORINO – Otto mesi di lavoro sul fisico di Kaio Jorge ed ecco il risultato. Lo posta il fisioterapista personale Amil Henrique. Un risultato eccellente di potenziamento del ragazzo ex Santos che ha 20 anni e sta recuperando dall’operazione al ginocchio del 24 febbraio dopo la rottura del tendine rotuleo accusata con la Juventus U23. I tempi della riabilitazione completa erano stimati sugli otto mesi ed eccoci appunto al traguardo.
    Kaio Jorge al lavoro
    Con pazienza e dedizione. In attesa di rivederlo correre sul campo, dal Brasile si mettono in fila per poterlo chiedere in prestito alla Juventus, Flamengo davanti a tutti. Col club bianconero, il ragazzo dovrà decidere quale sarà l’opzione migliore per tornare competitivo. Magari potrebbe anche essere aggregato alla Next Gen. Oppure appunto tornare in Patria. LEGGI TUTTO

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    Agnelli, la lettera agli azionisti Juve e la promessa: “Ecco per cosa lavoriamo”

    TORINO – “Cari Azionisti, dopo l’inimmaginabile tempesta del Covid – oltre 7 miliardi di perdite cumulate nel comparto tra il 2019 e 2021- il bilancio 2021/2022 dovrebbe essere l’ultimo anno in cui registriamo impatti diretti dovuti alla pandemia (basti ricordare, a titolo di esempio, che lo scorso anno abbiamo avuto un tasso di utilizzo degli stadi inferiore al 70%). È stato dunque necessario dotare la società di una nuova roadmap, approvata dal Consiglio di Amministrazione nel giugno di quest’anno, col fine di garantire alla Juventus lo sviluppo mantenendo il riferimento alla performance sportiva”. È questo l’impegno preso dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, contenuto nella lettera inviata agli azionisti e che accompagna il bilancio 2021-22. “La via del risanamento economico – prosegue il numero uno bianconero – è quindi già stata intrapresa dalla società, ma è un percorso a tappe molto impegnativo, che compare al termine delle tre stagioni contraddistinte dalla pandemia e passa attraverso momenti dolorosi”.  LEGGI TUTTO

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    Toro-Juve con Juric in panchina: i retroscena del referto

    TORINO – Ivan Juric salterà solamente l’Empoli, non la Juventus, come più di un tifoso granata temeva dopo l’espulsione rimediata sabato a Napoli in seguito alle intemperanze e alle proteste del tecnico croato. Domenica alle 12.30 all’Olimpico Grande Torino la squadra sarà guidata dal vice Matteo Paro, com’era già accaduto in occasione del successo del Toro sul Lecce e della sconfitta di San Siro con l’Inter. Superato, dunque, il rischio che Juric sul prato dello stadio Maradona avesse un po’ esagerato con gli insulti e che il referto arbitrale fosse particolarmente duro.
    Il retroscena: dentro la testa di Juric
    E invece è trapelato un retroscena importante: detto che non ci sono stati eventuali altri incroci tra l’allenatore granata e l’arbitro Massimi dopo l’allontanamento dal campo, si racconta che il giudice sportivo abbia tenuto conto dei motivi per i quali il tecnico ha perso la testa. In sostanza: è chiaro che Juric abbia sbagliato, ma all’origine delle sue proteste c’era un netto fallo su Singo, clamorosamente non fischiato dal direttore di gara. Ciò significa che il croato guarderà dalla tribuna il suo Torino contro l’Empoli, spingendolo da lontano alla conquista di tre punti fondamentali che cancellerebbero le tre sconfitte consecutive dei granata (4 nelle ultime 5 partite) lanciandoli verso un derby da giocarsi al massimo e senza le avvisaglie di una crisi. Prepararsi al derby con serenità: è l’obiettivo numero uno del Toro.
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    Juve-Maccabi, il dilemma di Allegri. E intanto Pogba fa godere i tifosi

    TORINO – All’uscita del Training Center della Juventus non sono poche le persone in attesa: è un’immagine che quotidianamente ricorre, perché al netto di un avvio difficoltoso di stagione, la passione della gente per quei colori inconfondibili non si spegne, anzi. C’è Paul Pogba che a bordo della sua auto si ferma a scattare selfie e firmare autografi con i baby-tifosi bianconeri, come Alessandro che per il suo compleanno riceve gli auguri più belli e desiderati: «Tanti auguri Ale!», sussurra il Polpo e da questo momento in poi la vita del piccolo non sarà più la stessa. Dentro il JTC, Massimiliano Allegri fa le sue prove in vista del Maccabi Haifa, che non sarà il Real Madrid campione d’Europa, ma che per l’occasione va considerato alla pari dei merengues: non sarebbe cosa buona e giusta se la Juve sottovalutasse l’avversario o equiparasse il match di mercoledì sera a una sorta di passeggiata di salute.Guarda la galleryJuve, rifinitura Champions: i sorrisi di Chiesa, le facce e le esultanze

    Dubbi e certezzeTra i dilemmi che frullano nella mente del tecnico bianconero c’è la scelta del sistema di gioco: difesa a 3 oppure a 4? Al momento è del tutto possibile che la Juventus si schieri con il medesimo 3-5-2 già visto contro Paris Saint-Germain e Benfica e che, evidentemente, non ha portato benissimo in chiave qualificazione agli ottavi di Champions League, però è anche vero che il modulo con 4 difensori schierati contro il Bologna ha funzionato. Danilo-Bremer-Bonucci-Alex Sandro o De Sciglio da un lato; Danilo-Bonucci-Bremer dall’altro. L’obiettivo è naturalmente la doppia vittoria nel giro di una settimana contro gli israeliani, anche per giustificare l’attesa montante, relativa al ritorno di Pogba, che da quel maledetto 23 luglio non s’è più visto sui campi in cui ha giocato la Juve. Paul ha una voglia matta di mettersi all’opera e di testare la propria condizione con il bianconero indosso.
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    Juve Next Gen, blindati Nicolussi Caviglia e Barrenechea

    TORINO – La Juventus continua a progettare il futuro e in giornata annuncia due importanti rinnovi di due ragazzi sui quali vengono riposte grandi speranze. Sono ufficiali le firme fino al 2026 dei giovani centrocampisti Hans Nicolussi Caviglia, classe 2000, attualmente in forza al Sudtirol per farsi le classiche ossa in Serie B, e dell’argentino Enzo Barrenechea, gioiellino del 2001 che fa parte dei ragazzi di Brambilla. LEGGI TUTTO