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    Juve e Ramsey in trattativa per la risoluzione del contratto

    TORINO – Reduce da numerosi infortuni muscolari, da sei mesi in prestito non particolarmente esaltanti con la maglia dei Rangers Glasgow – chiusi con il rigore decisivo sbagliato in finale di Europa League contro l’Eintracht Francoforte – e un ingaggio da sette milioni netti l’anno che non lo rendono appetibile, Aaron Ramsey è ormai fuori dal progetto tecnico di Massimiliano Allegri, che non lo ha convocato per la tournée negli Stati Uniti. Nelle ultime ore, però, si sarebbero intensificati i contatti tra la dirigenza della Juventus e l’entourage del centrocampista gallese, arrivato a parametro zero dall’Arsenal nell’estate del 2019, per la risoluzione del contratto, attualmente in scadenza il 30 giugno 2023. Le parti parlano da giorni e il problema è legato alla buonuscita, con i bianconeri che non si sarebbero spinti finora oltre i due milioni: ora, però, ci sarebbe stato un avvicinamento importante e Ramsey, dopo 70 partite con la Juve e tre trofei messi in bacheca, potrà rilanciare la propria carriera altrove, anche in considerazione della partecipazione del Galles al Mondiale in programma in Qatar il prossimo autunno. LEGGI TUTTO

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    Juve, Pjaca ci ripensa: non va alla Sampdoria

    TORINO – Sembrava ad un passo dal trasferimento alla Sampdoria, ma – nonostante il contatto telefonico con il tecnico dei blucerchiati Giampaolo – ci sarebbe stato l’incredibile dietrofront di Marko Pjaca, che avrebbe di fatto rifiutato un triennale da 1,1 milioni di euro all’anno di stipendio, più 400mila di buonuscita dalla Juve. L’esterno croato classe 1995, che quest’anno ha giocato a titolo temporaneo con diritto di riscatto non esercitato dal Torino, non fa più parte del progetto di Massimiliano Allegri, che non lo ha convocato per la tournée negli Stati Uniti, e si sta allenando agli ordini di Brambilla con la formazione Under 23. Arrivato nell’estate del 2016 dalla Dinamo Zagabria per 23 milioni di euro, numerosi infortuni hanno limitato la crescita del ragazzo, finito poi per girovagare in prestito tra Schalke 04, Fiorentina, Anderlecht, Genoa, fino ai ‘cugini’ granata. Ora, nel futuro di Pjaca, potrebbe esserci proprio il club che gli ha dato i natali calcistici: nonostante alla dirigenza bianconera non sarebbe arrivata alcuna offerta da parte della società della capitale croata, la volontà del giocatore sarebbe quella di far ritorno in patria per rilanciare le proprie ambizioni e la propria carriera.  LEGGI TUTTO

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    Amauri e Miccoli amarcord: ecco come sono adesso

    TORINO – «Fratello che piacere rivederti e passare del tempo insieme. @fabrizio_miccoli. Ragazzi spero vi tornino in mente tanti bei ricordi» scrive Amauri su Instagram. La foto mostra l’ex attaccante della Juventus con Miccoli, anche lui ex bianconero. In comune anche l’avventura al Palermo, forse gli anni migliori per entrambi. Il tempo passa e nel flash risulta un tantino… impietoso. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, storia di un grande amore. Anche per la… pallavolo

    TORINO – Questa mattina le visite mediche, poi la firma sul quinquennale da 12 milioni all’anno e quindi la partenza per Washington, dove i suoi nuovi compagni del Bayern Monaco si stanno preparando alla stagione che sta percominciare. La Juventus, Matthijs De Ligt, l’aveva salutata ieri, con l’ultimo allenamento, gli ultimi autografi e gli ultimi selfie con i tifosi fuori dalla Continassa e un «Ciao» in favore di telecamera per quelli a casa, prima di entrare in aeroporto. Aveva salutato la Juventus e Torino, dove non è stato molto, 3 anni, ma dove lui e la fidanzata, la modella AnneKee Molenaar, olandese anche lei, si erano integrati a meraviglia. Da subito studenti modello di italiano, hanno vissuto la città giorno per giorno, come documentato dal profilo Instagram di AnneKee, tra una corsa al Parco del Valentino, un caffè in uno dei bar del centro o un giro notturno in macchina, di ritorno dallo Stadium, cantando «L’Italiano» di Toto Cutugno. La città e tutto quello che c’è intorno, a cominciare dalle Langhe dove la coppia non perdeva occasione per una gita fuori porta, allenamenti e partite permettendo. Perché ovviamente De Ligt nonera a Torino per fare il turista. Anzi.

    TRA CHIELLO E BONUCCI Subito proiettato in campo da titolare inamovibile a 20 anni, a causa dell’infortunio di Chiellini all’inizio della stagione 2019-20, la sua prima in bianconero, De Ligt è sempre stato tra i primi 10 juventini per minutaggio, anche due stagioni fa quando si operò a una spalla. E nell’ultima stagione è stato il primo assoluto, con 3690 minuti in campo. Minuti di qualità, anche se forse non ha raggiunto il livello che ci si aspettava al suo arrivo: probabilmente anche perché un po’ frastornato da tre cambi di allenatore (e allenatori molto diversi tra loro, a cominciare dal passaggio da Ten Hag a Sarri), abbinati ad altrettanti ct avuti con l’Olanda. Ma, se non ha rispettato fino in fondo le aspettative, con qualche errore di foga ogni tanto (il rigore su De Vrij nella finale di Coppa Italia per citare l’ultimo), è stato comunque il pilastro di una difesa in cui Bonucci e Chiellini hanno dovuto a turno fermarsi per recuperare forze e salute. Ingiustamente etichettato come “pallavolista”: se un paio di rigori per fallo di mano li ha commessi, due episodi nella sua prima stagione, uno punito contro il Lecce e uno non punito contro il Torino, furono presi successivamente ad esempio dall’allora designatore Rizzoli proprio per spiegare quando un tocco di mano o di braccio non sarebbe stato da sanzionare. Ora sarà materia per gli arbitri tedeschi. LEGGI TUTTO

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    Di Maria: «Rimaniamo concentrati sul precampionato». E Paredes applaude

    TORINO – «Rimaniamo concentrati sul nostro precampionato», scrive Angel Di Maria sul suo account di Instagram dove a corredo del post mette delle foto di allenamento dove emerge la grande determinazione dell’argentino. E tra i primi a commentare c’è l’amico Leo Paredes del Psg: «Mamma mia Angel, come parli italiano» e aggiunge gli applausi. Della serie: un po’ bravo e un po’ ecco come ti sfotto. Paredes, tra l’altro, resta nel mirino dei bianconeri che però prima devono sfoltire la rosa. La Juve cerca la risoluzione del contratto con Ramsey e una destinazione gradita per Arthur. LEGGI TUTTO

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    E' il SudTirol ma sembra la Juventus: quanti acquisti!

    TORINO – Qual è la squadra di B che finora ha acquistato più giocatori? Una delle tante big ai nastri di partenza? Risposta sbagliata, è il Sudtirol di Bolzano, al debutto assoluto nella categoria che ha già messo sotto contratto 9 nuovi giocatori e non si fermerà qui. Gli altoatesini naturalmente possono solo ambire alla salvezza ma chissà, l’entusiasmo che si respira a Bolzano e dintorni, potrebbe dare una marcia in più. E pensare che l’approdo in B non era cominciato nel migliore dei modi. Il timoniere della storica promozione, il croato Ivan Javorcic, si accordava subito col Venezia, lasciando una squadra che aveva vinto la C con la migliore difesa d’Europa, appena 9 gol al passivo. Così, al Sudtirol, s’è deciso di cambiare registro e puntare su un allenatore che provasse a fare più gioco, non solo al primo, non prenderle. Ed è arrivato Lamberto Zauli, separatosi dalla Juve U23 dopo averla portata a un passo dalla semifinale playoff, col gioiello di aver vinto in casa della corazzata Padova (poi qualificatasi solo per il miglior piazzamento in campionato). Un quarto di secolo fa, Zauli, da giocatore, era considerato “lo Zidane dei poveri”, ci somigliava parecchio e anche da allenatore, le sue squadre amano giocarsela.
    I BOTTI E forse, fra i 9 sbarcati in Alto Adige, qualcuno d’interessante potrebbe esserci. In porta, è arrivato Iacobucci dal Pescara, vasta esperienza in B, giocò col Sudtirol da giovane nel 2011/12; in difesa, dall’Ascoli, è giunto il terzino sinistro D’Orazio, ottimo crossatore, e dal Pordenone il centrale Barison, una delle colonne del ciclo d’oro dei friulani che due anni fa sfioravano la A; a centrocampo la Juve U23 ha fatto avere Nicolussi Caviglia che ovviamente Zauli conosce benissimo, con lui uno dei prospetti più interessanti di scuola Inter, Pompetti, che va tenuto d’occhio, oltre a Belardinelli, ex vivaio Empoli, reduce da una convincente stagione in C nella Pro Vercelli. Nomi che destano curiosità anche in attacco: l’ala destra Carretta, uno dei migliori interpreti della B, frenato nella passata stagione da un infortunio al Perugia; nello stesso ruolo, incuriosisce Sprocati, che prima di finire lungamente ai margini nel Parma, in B faceva sfracelli; ma la scommessa più interessante potrebbe essere la punta centrale Simone Mazzocchi, già in Alto Adige dal 2018 al 2020: due stagioni fa, alla Reggiana, a un certo punto del campionato, fu anche capo cannoniere della B, poi fu frenato da un infortunio e finì per pagare l’involuzione della squadra che retrocesse in C da matricola. Nella passata stagione, l’Atalanta l’ha dato in prestito alla Ternana, ma era chiuso da due mostri sacri come Donnarumma e Pettinari. Tuttavia, nelle poche occasioni avute, ha sempre fatto il suo, compie 24 anni il 17 agosto e ha la prima grande occasione della carriera, arrivandoci col bagaglio giusto, in una piazza che già conosce, potrebbe stupire. Come tutto il Sudtirol. LEGGI TUTTO

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    Bremer, il sorpasso. Cairo: «Juve? Quando le cose sono fatte commento». E l'Inter non molla

    TORINO – (e.e.) Una serata di passione. Al centro del mercato Bremer, difensore del Torino, eletto il migliore della Serie A, conteso da Juventus e Inter. Al termine, il sorpasso dei bianconeri. Le cifre dei nerazzurri: 30 milioni più bonus più il prestito di Casadei. Il club di Agnelli mette invece sul piatto 40 milioni di euro e per il giocatore un ingaggio di 4,5 (anche qui sorpasso sui nerazzurri).
    CHE SFIDA Un bel match tra la Juve e Marotta, quindi. E un incontro terminato oltre alla mezzanotte che però non ha ancora chiuso la sfida. Deciderà il Torino, ovvio. Queste la parole del presidente Urbano Cairo: «Quando le cose sono fatte, si dicono. Juve? Non commento, non mi fate dire nulla. Appena ho notizie, le dirò». Il direttore tecnico Vagnati: «Abbiamo cenato, è andato tutto bene con l’Inter. Abbiamo fatto una bella chiacchierata. Fiducia? Sì. Tempistiche? Vediamo, non c’è fretta. Il mercato è ancora lungo, vediamo che succede. Offerta Juve? Ne stiamo parlando con entrambi i club». Insomma, seguiranno altre ore di passione. Ma la Juve adesso è davanti… LEGGI TUTTO

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    Juve, Bremer quasi bianconero: contratto di 5 anni

    TORINO – La Juventus ha messo la freccia e il sorpasso sull’Inter per ottenere Bremer dal Torino è cosa fatta. Ora si tratta di tornare sulla corsia di marcia normale e allungare per vedere la sagoma dei nerazzurri sempre più piccola dallo specchietto retrovisore. Dunque Juventus in netto vantaggio per poter sostituire De Ligt – forse già stasera in partenza per Monaco con la sua agente Rafaela Pimenta a Torino dalla tarda mattinata per definire la chiusura del rapporto con i bianconeri – con il brasiliano Bremer che dovrebbe ottenere un contratto di cinque anni da 4.5 milioni a stagione mentre al club di Cairo andrebbero 40 milioni di euro. Intanto la Juventus si è portata avanti anche con Milenkovic, il viola costa 15 milioni di euro e quindi si profila l’accoppiata Bremer-Milenkovic per puntellare la difesa di Allegri. Al momento l’incontro tra Inter e Torino previsto dopo pranzo per Bremer è slittato di qualche ora, per il tardo pomeriggio, sempre che venga confermato. LEGGI TUTTO