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    Ceravolo, il talent scout e i giovani Juve: “Conta la qualità, non il fisico”

    «Per valutare un ragazzo non si guarda il fisico, ma le qualità» sentenzia Franco Ceravolo, talent scout di lungo corso, ex responsabile dell’area tecnica della Juventus. Di giocatori, che poi hanno calcato il palcoscenico della Serie A, ne ha scoperti parecchi, «alcuni persino scartati dai colleghi», ha quindi l’esperienza per spiegare con quali criteri saranno valutati, durante la preparazione estiva, i vari Fagioli, Miretti, Rovella, Ranocchia.Sullo stesso argomentoChiesa, Tencone esclusivo: “Al 100% a gennaio, vi spiego perchè”Juventus

    Ceravolo, il fisico non serve?

    «Serve per determinati ruoli, quello del portiere e del difensore centrale: o possiedi la forza esplosiva di Fabio Cannavaro oppure in questi casi devi avere un certa struttura fisica per giocare davanti alla porta, come per starci, in porta». 

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    Nella valutazione di un giovane che cosa prevale allora?

    «La tecnica di base, il cambio di passo, ovvero la corsa e la capacità di saltare l’avversario perché crea superiorità numerica, la visione di gioco. Il tutto in base anche alla posizione in campo: un centrocampista, esempio, deve saper impostare l’azione, avere la velocità di pensiero per capire, prima ancora di ricevere la palla, che cosa farne»

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    E l’aspetto psicologico?

    «È fondamentale, però con la testa si nasce, non la si può allenare. Ho visto tanti giovani bravi, forti fisicamente ma fragili mentalmente, che al primo impatto negativo sono andati in crisi».

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    Si può già testare il livello di “fame agonistica” di un ragazzo di 18-20 anni?

    «La noti, ma è un elemento successivo di valutazione. Prima devi capire se il ragazzo è forte, poi si valuta quanto sia disposto al sacrificio e a dare sempre il massimo».

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    È diffcile che la Juventus confermi in prima squadra tanti giovani?

    «Sì, a meno che uno non sia un fenomeno. I club preferiscono mandarli in prestito e valutarne la crescita. E poi possono rientrare in prima squadra, avere bisogno di un altro anno di prestito, oppure vengono venduti per fare cassa».

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    Un aneddoto da talent scout.

    «Mi chiamarono a Napoli per vedere tre ragazzini di 13 anni: a fine partita mi chiesero quale mi aveva impressionato di più. Io ne indicai un altro. “Ma è un po’ sovrappeso, ha la pancia…”. Risposi che era lui quello che mi era piaciuto di più: si chiamava Antonio Nocerino».

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    Juve, abbonamenti stadium: via libera a tutti

    Sospinta dall’entusiasmo per il ritorno di Pogba e l’arrivo di Di Maria, scatta questa mattina – in casa Juventus – la seconda fase della campagna abbonamenti 2022/2023, la prima dall’avvento della pandemia. A partire dalle 10 e fino a esaurimento posti, infatti, inizierà la vendita libera dei pass che garantiscono la possibilità di assistere a tutte le 19 sfide casalinghe di campionato e di accedere alle relative attività di intrattenimento. Non soltanto. L’abbonamento stagionale consente anche di sfruttare la prelazione in occasione delle partite interne di Champions League e di Coppa Italia, eventuale finale su campo neutro compresa, oltre naturalmente ad assicurare la priorità per l’abbonamento della stagione successiva (e alcune agevolazioni per le partite più importanti delle Women e dell’Under 23). Questa fase segue la prima riservata ai soli rinnovi degli abbonamenti 2019/2020, con facoltà anche di cambiare il proprio posto allo Stadium, cui ha fatto seguito la prelazione riservata ai membri di J1897 e di Black&White. La campagna abbonamenti di quest’anno ha fatto registrare mediamente un incremento dei prezzi del 6% circa rispetto a tre anni fa: sui social sono piovute critiche, ma i dati di vendita finora risultano positivi.Sullo stesso argomentoZaniolo, la Juve non cambia idea: Nicolò presente e futuroCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Ramsey e quell'ingaggio da 7 milioni che grida vendetta. La Juve cerca la risoluzione

    TORINO – Si chiama Ramsey, non è uno chef e non è neppure scozzese, bensì gallese. Ramsey, lo juventino, è Aaron, centrocampista-trequartista arrivato a Torino a parametro zero, ma con commissioni da brivido (15 milioni suppergiù) e uno stipendio da top, ovvero 7 milioni. Il ragazzo ha fallito clamorosamente e neppure i mesi in prestito ai Rangers lo hanno rivitalizzato: anzi, il rigore decisivo fallito nella finale di Europa League lo ha depresso ancora di più. Solo in Nazionale è giocatore vero, tanto che con il gemello Bale ha conquistato i Mondiali in Qatar, dove l’Italia – è bene ricordarlo ogni tanto, per sottolineare il flop epocale – non ci sarà. Aaron sì, sarà in campo nella rassegna iridata invernale ma non da giocatore della Juventus.
    VIA LA 8 Adesso si allena alla Continassa, però il futuro è segnato: andrà via. Si cerca la soluzione, anzi la risoluzione del contratto (ha ancora un anno, pesantissimo per le casse bianconere). Insomma, serve una buona uscita che andrebbe a sommarsi al contratto con l’eventuale nuova destinazione che però adesso non c’è. Si lavora per trovarla, perché Ramsey non rientra nei piani di Max Allegri. E quei furbacchioni dei tifosi, quando si è presentato al centro sportivo, lo hanno gabbato, chiedendogli un autografo sul foglio dove c’era scritto: rescissione del contratto. Di sicuro è esigente: vuole un campionato di grido e pare abbia detto no alla ricca proposta del Galatasaray. La sua maglia numero 8, intanto, sparisce dagli store. LEGGI TUTTO

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    Chiesa, Tencone esclusivo: “Al 100% a gennaio, vi spiego perchè”

    Domanda: ma quando torna, davvero, Federico Chiesa? Il giocatore si era infortunato lo scorso 9 gennaio, durante Roma-Juventus, e il 23 si è sottoposto all’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il 10 giugno scorso aveva spiegato: «Lo staff medico della Juventus è fantastico, adesso ho ricominciato a correre e sto facendo i primi cambi di direzione. Penso che per l’inizio di settembre sarò pronto, vediamo se riuscirò a fare qualcosina prima. Per essere sicuri e non avere ricadute, ipotizzo settembre». Martedì, invece, il tecnico Massimiliano Allegri ha puntualizzato: «Chiesa dovrebbe tornare a metà settembre. Anche se io con questi infortuni vado molto cauto. Tornerà al 100% da gennaio in poi». E dunque? Settembre o gennaio? Orbene, la premessa è che ogni buon allenatore che si rispetti, in estate tende a drammatizzare un po’ gli infortuni in corso in modo da convincere la società a intervenire sul mercato. Ma c’è una spiegazione assai medico-scientifica a tali dichiarazioni. Ce la fornisce il dottor Fabrizio Tencone, direttore di Isokinetic Torino ed ex medico e responsabile del settore medico della Juventus. «Ci sono tre modalità di ritorno allo sport. La prima modalità è il ritorno all’allenamento, che contempla varie modalità di rientro progressivo quali i differenziati con lavoro specifico, le partitelle. La seconda modalità è il ritorno alla competizione. Ma c’è anche un terzo livello, cioè il ritorno alla performance. Vale a dire, il ritorno ai livelli di rendimento pre-infortunio. Probabilmente Allegri si riferisce a questo: si aspetta che Chiesa ritorni al suo meglio non prima di due o tre mesi dopo che ha rimesso piede in campo.»Sullo stesso argomentoJuve, visite mediche per Cambiaso al JMedicalCalciomercato Juventus

    Ma cosa si intende esattamente per ritorno alla performance?

    «Nel calcio viene misurato in tanti modi: quanto corri, a che velocità corri, se giochi tutte le partite o ne salti alcune, se fai i gol e gli assist di prima, se tocchi le velocità di prima (monitorate attraverso i dati del gps). Insomma, scegli alcuni parametri. C’è l’allenatore che valuta ad occhio, ma c’è chi utilizza parametri più scientifici.»

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    Il motivo per cui non si è subito al top è più psicologico o fIsico?

    «Non è una questione mentale, anzi… Non prendo neanche in considerazione che un professionista possa rientrare senza esser tranquillo mentalmente: vorrebbe dire che non è ancora finita la riabilitazione, che non si è giunti alla cosiddetta “readiness”: l’essere pronti. La performance, più che tutto, si ottiene giocando. Dopo un infortunio del genere, certe dinamiche di movimento si ottengono con la ripetitività. Chiesa sarà più sciolto, sicuro, tranquillo dopo 10 partite che non dopo una…»

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    Ricorda un ex bianconero che l’ha stupita per la rapidità dei tempi di recupero?

     «Non ricordo casi specifici, ma una cosa che si può dire è che spesso, molto spesso, dopo un lungo infortunio c’è un rientro super nelle prime 2-3 partite e poi però una specie di fase di riassestamento che dura un po’ più a lungo. Immagini che sia andando tutto benissimo, tuttavia si accumulano dei fattori che ti fanno notare che l’atleta non è al 100 per cento.»Sullo stesso argomentoJuve, la dedica di Fagioli per Pogba: “Sin da bambino…”Juventus

    La sosta per i mondiali come influirà?

    «Per Chiesa sarà un aiuto: non penso che resterà a casa, sul divano, a guardare le partite… Giocherà con la Primavera, in amichevole… Quello sarà il suo vero ritiro, la ricarica delle batterie per la seconda parte della stagione».

    Sullo stesso argomentoJuve, oggi Cambiaso firma. Poi prestito, ma serve l’ok di AllegriCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Koulibaly, Skriniar, De Ligt: se l'Italia resta… indifesa

    TORINO – La Serie A si scopre indifesa. E’ la tendenza che caratterizza questa seconda settimana dall’apertura ufficiale del calciomercato scattata il primo luglio: l’addio all’Italia dei difensori di prima fascia. I segni premonitori erano nell’aria, ma davvero in pochi si aspettavano che a dare il via alle danze sarebbe stato quel Kalidou Kolibaly a cui il Napoli sembrava intenzionato a consegnare le chiavi dello spogliatoio con un rinnovo contrattuale fuori target, spiattellate ai 4 venti dal ds Giuntoli: «Gli abbiamo offerto cifre enormi, 6 milioni netti per cinque anni». Difficile che il ds del Napoli non sapesse già dell’accordo che il suo difensore aveva praticamente raggiunto con il Chelsea, anche perché non è che una “robina” così la si può chiudere in quattro e quattr’otto. Risultato: il difensore senegalese non si presenterà nemmeno al ritiro di Dimaro e volerà direttamente a Londra. Fuori uno. 
    OLANDESE VOLANTE Alla Juventus, invece, aspettano il rilancio del Bayern Monaco per Matthijs De Ligt. L’interesse, come ormai tutto il mono sa, è concreto anto da aver spinto il ds Salihamidzic a effettuare un blitz a Torino per discutere con la Juventus e con gli agenti del difensore. Offerta troppo bassa (60 milioni è la versione ufficiale dopo l’incontro) rispetto ai 100 milioni che chiede il club bianconero, ma è davvero difficile convincersi che un dirigente di quel calibro si sia presentato di persona (oltre che per confermare gli ottimi rapporti con la Juve) solo per un primo e così timido approccio. La realtà, piuttosto, è che i bianconeri debbono procurarsi il sostituto (Da Pau Torres a Milenkovic, da Bremer a Gabriel) prima di alsciare il via libera che, comunque, non sarà concesso a cifre troppo lontane dalla soglia dei cento milioni. Fuori due. 
    MILAN CIAO All’inter, infine, aspettano che il Psg si avvicini ancora un poco alla richiesta di 70 milioni per Milan Skriniar che ieri (ufficialmente per infortunio) non ha nemmeno partecipato all’amichevole dei nerazzurri. In Francia sono convinti di chiudere entro la fine della settimana, l’Inter tiene in caldo Bremer sperando di non dover innescare un’asta con la Juventus. Nell’attesa, fuori tre. 
    IMPOVERITI Tre dei più forti – forse i più forti – difensori della Serie A sono dunque in procinto di lasciare il campionato. La morale, a parte il fatto che tra i nomi di possibili sostituti non sbuca nemmeno un italiano di prospettiva (per ragioni anagrafiche non lo è certo Acerbi, accostato al Napoli), è sostanzialmente la conferma di un trend purtroppo di sempre più evidente negli ultimi anni. Quello che ha trasformato la Serie A in un torneo di passaggio e di apprendistato per poi poter approdare in tornei e club più prestigiosi o facoltosi non più solo in Premier, ma pure in Bundesliga e in Ligue 1. Non è una bella sensazione, a dirla tutta. LEGGI TUTTO

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    Di Maria fa il corso di juventinità: sorrisi e stupore tra Stadium e Museum

    TORINO – Le prime parole da bianconero deluxe sono già storia, ora è il momento di sciropparsi il mini-corso accelerato di juventinità, toccato a tutti i nuovi acquisti. Angel Di Maria sta man mano conoscendo il suo nuovo mondo, la Continassa, e oggi è il giorno del giro tra Museum, prato dello Stadium e tutto quanto ruota attorno al club più titolato d’Italia. La storia della Juventus racchiusa tra il teatro dei sogni bianconeri – presente e futuro – e il racconto di un passato che non si dimentica mai, come il Pallone d’Oro vinto da Omar Sivori nel 1961, osservato da vicino dal Fideo al J-Museum, e l’ingresso del campione argentino nella sala dei trofei dove si staglia l’inconfondibile Champions League, sogno-obiettivo della Juve e che Di Maria ha vinto una sola volta nel 2014 con la 22 del Real Madrid. Lo stesso numero di maglia che l’ex Paris Saint-Germain indosserà in bianconero, almeno per una stagione intera. E il popolo juventino non vede l’ora di vederlo in azione.Guarda la galleryDi Maria, le immagini del suo primo tour juventino LEGGI TUTTO

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    Zaniolo in tribuna, il mercato Juve impazza: bianconeri caldissimi

    TORINO – Era il primo collaudo della stagione e forse, anche per questo fa più rumore del solito. Nicolò Zaniolo ha saltato l’amichevole giocata dalla Roma contro il Trastevere: si è accomodato in tribuna dove ha fatto da spettatore, probabilmente con la testa immersa in mille pensieri di un mercato ancora lunghissimo. Secondo quanto trapela, l’assenza del duttile fantasista giallorosso è dovuta alla lombalgia. Ma nei salotti delle trattative ci si mette un attimo a pensare ad altri accostamenti, alle tentazioni del mercato, a ciò che potrebbe ancor più infiammare la passione dei tifosi della Juventus, assolutamente liberi di continuare a sognare.

    In bilicoE quindi: José Mourinho tiene fuori Zaniolo dalla sgambata di Trigoria, disputata senza sostenitori sugli spalti né telecamere accese. Si riparte da qui. Detto che Nicolò, a meno di sconquassi imprevedibili nelle prossime ore, dovrebbe aggregarsi al gruppo che proseguirà la preparazione con Mou in Portogallo, il mercato attorno al nome del calciatore non si ferma. E mentre i contatti proseguono anche nel fine settimana in corso, resta fortemente in sospeso la situazione del ragazzo che a 23 anni vede passare il treno juventino e la classica grande occasione da non mancare. Al momento la Roma resta ferma sulle proprie posizioni: no a eventuali contropartite tecniche, sì a un incasso cash seppur con acconto e abbondante saldo tra un anno (l’ultima ipotesi che sta circolando: 10 milioni subito e 30-35 con riscatto obbligatorio del cartellino nel 2023). Alla Continassa, invece, le proveranno tutte prima di arrendersi alla volontà del club giallorosso, ma nella convinzione che un buon percorso sia stato ormai tracciato. E che l’avvento di Zaniolo sia praticamente scritto nel destino. LEGGI TUTTO

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    Juve, via alla stagione! I saluti a Danilo, De Sciglio & Co. E il dubbio: rivedremo De Ligt?

    In ordine di arrivo al traguardo (sì, insomma , il Jmedical): Fagioli, Pjaca, De Winter, De Sciglio, Zakaria, Danilo, Arthur e Kean. Un gruppetto di 8 uomini ha di fatto aperto, a partire dalle 15 circa di ieri, la stagione bianconero 2022-23. Il titolo potrebbe essere: “Juventus, il ritorno”. Ritorno alla vittoria, ad esempio…
    Per il gruppone al completo (al netto degli infortunati che lavorano a parte) occorrerà attendere fino a domenica scorsa. Allora sarà presente anche Massimiliano Allegri, insieme con il suo staff: al momento, si stanno godendo gli ultimi scampoli di vacanza.
    Per chi già c’è, visite mediche – appunto – e test atletici presso il JTC (Juventus Training Center). Nonché le prime dimostrazioni d’affetto dei tifosi. Sostenitori presenti? 50-80. Esaltati dal fatto che i vari De Sciglio, Zakaria, Arthur fossero ben disposti ad accogliere le richieste di autografi, fotografie.
    Una domanda, però, serpeggiava tra i presenti: faremo ancora in tempo a salutare De Ligt? LEGGI TUTTO