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    Allegri-Campos? Solo amici. Max ancorato alla Juventus, al Psg può andare Galtier

    TORINO – Allegri-Campos, solo amici. E’ il titolo dell’incontro andato in onda a Montecarlo, davanti a un famoso hotel. Con tanto di foto pubblica. Da qui, mille illazioni, perché Luis Campos è il nuovo ds del Psg che, come è noto, cerca il sostituto di Pauricio Pochettino sulla panchina dei campioni di Francia. Ma nessuna trattativa, fra i due (come potete leggere su Tuttosport in edicola, con tutti i risvolti della vicenda). «Sono semplicemente buoni amici e nel Principato si vedono spesso», raccontano fonti vicino all’allenatore e la società. Peraltro, negli alberghi del calciomercato, Campos incontra spesso anche Cherubini, come capitato di recente. Ricapitolando: Allegri è e sarà l’allenatore della Juventus, ci mancherebbe. Al Psg, invece, Campos sta cercando di portare Christophe Galtier, che ha lavorato con lui al Lilla. Galtier però deve liberarsi dal Nizza, prima. Ma questa è un’altra storia e Allegri non c’entra… LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Juve punita per cose fatte anche da altri”

    TORINO – Simbolo, capitano del passato, icona. E personalità, non solo della Juventus e della Nazionale, ma in generale del calcio italiano. Gianluigi Buffon, portiere del Parma, non è tipo che le manda a dire e, intervistato da France Football, ha risposto alle domande sulla Juventus, anche le più spinose. Come quelle sugli scandali: « È una squadra che ha sempre una spada di Damocle sopra la testa perché è sempre al centro dell’attenzione in Italia da parte dei suoi tifosi e dei suoi avversari. Ciò che capita alla Juve fa sempre molto rumore. È stata accusata di molte cose, è stata spesso anche punita, per cose che più o meno anche altri club hanno commesso e lo dico senza mettermi a difendere la squadra. Quando questo accade alla Juventus, tutti gli altri si nascondono dietro di lei perché sanno che è lei che scatena il clamore più forte».

    Il Pallone d’Oro

    France Football non poteva non chiedere a Buffon anche del Pallone d’Oro. Sarebbe stato un nervo scoperto per tutti, ma non per Super Gigi che replica con una certa filosofia, perché in fin dei conti è acqua passata anche se non si dimentica: «Non c’è sempre una logica, nel 2003 ero stato votato come miglior giocatore della Champions League, che è una rarità per un portiere. Però non sono finito nemmeno nella top 5 del Pallone d’Oro. In ogni caso a me non interessano certi premi. Certo, mi piace la meritocrazia perché è una cosa che fa parte dello sport. E spesso non la trovo. Inoltre per me la più grande ingiustizia riguardo il Pallone d’Oro è stata quella di Andres Iniesta, che era forte come Maradona, Messi o Ronaldo e non l’ha vinto». LEGGI TUTTO

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    Bologna, Sartori gela la Juve: “Arnautovic è incedibile”

    BOLOGNA – Il Bologna ha ufficialmente presentato il suo nuovo direttore dell’area tecnica, Giovanni Sartori. Il patron Joey Saputo lo ha presentato alla stampa come “un’assicurazione sul fatto che gli investimenti del club nel prossimo futuro daranno un frutto: a livello di plus valenze e risultati sportivi”. Sartori, che in carriera ha portato in Europa il Chievo e fatta grande l’Atalanta, proverà a ripetersi con i rossoblù: “Il Bologna era nel mio destino era la squadra di mio padre, che mi portava a vedere i rossoblù di Perani, Pascutti e Bulgarelli a Milano contro Milan e Inter. Questa per me è una nuova sfida affascinante ed emozionante. Sento molta attesa nei miei confronti e farò tutto quello che è in mio potere per ripagare la fiducia. Obiettivi? La Coppa Italia può essere una, con bravura e fortuna si può arrivare almeno in semifinale”.
    Juve, Arnautovic avanza. Frabotta la chiave per il Bologna
    Sartori su Arnautovic: “Non è sul mercato”
    Sartori ha poi parlato di Marko Arnautovic, bomber da 15 gol nell’ultimo campionato e finito nel mirino della Juve come possibile vice-Vlahovic. Il nuovo direttore dell’area tecnica ha gelato il club bianconero: “Arnautovic non è sul mercato, è incedibile. Non solo per me, ma pure per il presidente e per l’amministratore delegato Fenucci”.
    Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO

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    Benja, nel nome di Maradona e Aguero. Gioca nel Tigre, “chiama” la Juve

    TORINO – (e.e.) Mettete un po’ di Aguero dentro Maradona e avrete… Benjamin. Tredici anni, figlio del Kun e di Gianinna Maradona, nipote quindi del grande Diego, sta cercando la sua strada nel calcio. Ha scelto di giocare nel Tigre, perché lì c’è il suo migliore amico. Che tra l’altro gli fa una testa tanta sulla… Juventus. Insomma, una bagarre calcistica, tra Tigre, squadra di Victoria (40mila abitanti), provincia di Buenos Aires, Boca che è un mantra per la famiglia Maradona, Independiente dove il Kun aveva esordito sedicenne facendo gol da record. Benja ha compiuto 13 anni, sul campo mostra grinta anche ripiega con la maglia numero 9. Fisicamente si sta allungando, ma la potenza è già notevole. I geni sono da doppio fuoriclasse: Maradona, Aguero… Ma bisogna lasciarlo crescere sereno. LEGGI TUTTO

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    Raikkonen, la Juventus, il figlio Robin già fenomeno e i tifosi nostalgici

    TORINO – Il disastro della Ferrari a Baku, il mercato della Juventus in attesa dei botti. Non sono giorni “semplici” per i tifosi, nostalgici più che mai. Quelli della Rossa riesumano anche Kimi Raikkonen, ultimo ad aver vinto il Mondiale con la macchina di Maranello nel 2007 post Schumi. Poi, solo illusioni, prima con Alonso poi con Vettel. E adesso che Leclerc stava volando, ecco che la Rossa si scopre fragile, in tutti i sensi. «Ridateci Raikkonen», scrivono in molti.  Kimi è pensionato, si diverte in famiglia, tra Svizzera, Finlandia e l’amatissima Italia, fa triathlon e si gode mogli e figli. In particolare, c’è Robin che cresce a vista d’occhio con personalità: è già un fenomeno con i kart e le mini moto, ma è soprattutto un fan sfegatato della Juve e della Nazionale azzurra. Porta con fierezza la maglia che Cristiano Ronaldo gli ha regalato la passata stagione, regalo arrivato tramite Maurizio Arrivabene, un tempo boss di Kimi in F1 e ora ad del club bianconero. «Forza Juve», il suo mantra tra i mille linguaggi di casa, dove anche la sorellina Arianna si adegua. Ah, anche qui si aspettano Pogba, Di Maria e via discorrendo… LEGGI TUTTO

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    Di Maria, attesa Juve tra feste in famiglia e mate

    TORINO – Angel Di Maria si gode le giornate in famiglia, a Rosario, nella sua amata Argentina. Intanto, la Juve aspetta la risposta definitiva: dentro o fuori. L’esterno, ex del Psg, ma anche di Real Madrid e Manchester United, vuole preparare al meglio il Mondiale in Qatar, la Juve crede nel suo apporto di qualità. La proposta balla tra uno o due anni, il suo intento è rientrare poi per chiudere lì la carriera, a casa. Dove adesso viene coccolato dalla famiglia allargata. Lì, tra mate, asado e musica, accenna anche a un movimento bailado, divertito e a suo agio a torso nudo. Il dilemma sul futuro evidentemente non è invitato e la moglie Jorgelina Cardoso lo riprende amabilmente, sorridente. Il campione delle americhe è in forma, ha ancora classe da mostrare al mondo. Quello juventino aspetta… LEGGI TUTTO

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    Juve, visto il centrocampo Real? Con Tchouameni ne ha 6 da urlo

    TORINO – Campioni d’Europa. E di programmazione. Con l’ultimo colpo di mercato, il Real Madrid pone le basi per dominare a lungo. Perché nel mezzo, sulla carta, non ci sono rivali. Sì, il centrocampo da sogno con tre rincalzi da sogno. Eccoli: Modric che ha 36 anni, Kroos 32, Casemiro 30, poi Valverde 23, Tchouameni 22 e Camavinga 19. Un mix difficilmente eguagliabile. Certo, ci vogliono soldi, tanti, ma anche tempismo per piazzare le mosse giusto nel ruolo giusto. Lo sa bene la Juventus che da anni sta cercando di mettere assieme un centrocampo di livello, trovando tante difficoltà. Il ritorno di Paul Pogba si inserisce in questo discorso: toccherà al Polpo far salire di qualità il gioco della squadra di Allegri. E del suo arrivo magari ne beneficerà pure il connazionale Rabiot, sempre che non arrivi un’offerta dalla Premier. Guardando al Real, però, i tifosi non possono far altro che restare di stucco e ammirati. Magari la risposta con i giovani italiani, da Miretti a Fagioli, potrebbe sorprendere. LEGGI TUTTO

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    Juve, il fattore Zidane è un'insidia per Pogba

    TORINO – Per qualche ora l’indiscrezione ha terremotato l’ambient Paris Saint-Germain. Una parentesi aperta con l’annuncio e chiusa con la smentita, ma questo non significa che l’eventualità non possa ripresentarsi. Il riferimento va al lancio di una notizia da parte di Rmc Sport, ovvero quella di un accordo raggiunto con Zinedine Zidane quale allenatore. Una non-notizia, a sentire le parole successive di Alain Migliaccio, consigliere e confidente del tecnico che ha (ri)fatto grande il Real Madrid prima di staccare la scorsa stagione, quando si era congedato dopo non aver resistito al richiamo di Florentino Perez. «Queste voci su un accordo con il Psg – così Migliaccio – non hanno fondamento. Né Zinedine né io siamo stati contattati direttamente dal proprietario del club». Club che, ricordiamolo, è nel mezzo di un cambiamento radicale dopo l’allontamento di Leonardo dalla stanza dei bottoni e di Mauricio Pochettino dalla panchina, complice il nuovo spazio di potere concesso a Kylian Mbappè dopo il rinnovo (o per convincerlo a rinnovare, oltre al contributo di una notevole dose di milioni).Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO