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    Benja, nel nome di Maradona e Aguero. Gioca nel Tigre, “chiama” la Juve

    TORINO – (e.e.) Mettete un po’ di Aguero dentro Maradona e avrete… Benjamin. Tredici anni, figlio del Kun e di Gianinna Maradona, nipote quindi del grande Diego, sta cercando la sua strada nel calcio. Ha scelto di giocare nel Tigre, perché lì c’è il suo migliore amico. Che tra l’altro gli fa una testa tanta sulla… Juventus. Insomma, una bagarre calcistica, tra Tigre, squadra di Victoria (40mila abitanti), provincia di Buenos Aires, Boca che è un mantra per la famiglia Maradona, Independiente dove il Kun aveva esordito sedicenne facendo gol da record. Benja ha compiuto 13 anni, sul campo mostra grinta anche ripiega con la maglia numero 9. Fisicamente si sta allungando, ma la potenza è già notevole. I geni sono da doppio fuoriclasse: Maradona, Aguero… Ma bisogna lasciarlo crescere sereno. LEGGI TUTTO

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    Raikkonen, la Juventus, il figlio Robin già fenomeno e i tifosi nostalgici

    TORINO – Il disastro della Ferrari a Baku, il mercato della Juventus in attesa dei botti. Non sono giorni “semplici” per i tifosi, nostalgici più che mai. Quelli della Rossa riesumano anche Kimi Raikkonen, ultimo ad aver vinto il Mondiale con la macchina di Maranello nel 2007 post Schumi. Poi, solo illusioni, prima con Alonso poi con Vettel. E adesso che Leclerc stava volando, ecco che la Rossa si scopre fragile, in tutti i sensi. «Ridateci Raikkonen», scrivono in molti.  Kimi è pensionato, si diverte in famiglia, tra Svizzera, Finlandia e l’amatissima Italia, fa triathlon e si gode mogli e figli. In particolare, c’è Robin che cresce a vista d’occhio con personalità: è già un fenomeno con i kart e le mini moto, ma è soprattutto un fan sfegatato della Juve e della Nazionale azzurra. Porta con fierezza la maglia che Cristiano Ronaldo gli ha regalato la passata stagione, regalo arrivato tramite Maurizio Arrivabene, un tempo boss di Kimi in F1 e ora ad del club bianconero. «Forza Juve», il suo mantra tra i mille linguaggi di casa, dove anche la sorellina Arianna si adegua. Ah, anche qui si aspettano Pogba, Di Maria e via discorrendo… LEGGI TUTTO

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    Di Maria, attesa Juve tra feste in famiglia e mate

    TORINO – Angel Di Maria si gode le giornate in famiglia, a Rosario, nella sua amata Argentina. Intanto, la Juve aspetta la risposta definitiva: dentro o fuori. L’esterno, ex del Psg, ma anche di Real Madrid e Manchester United, vuole preparare al meglio il Mondiale in Qatar, la Juve crede nel suo apporto di qualità. La proposta balla tra uno o due anni, il suo intento è rientrare poi per chiudere lì la carriera, a casa. Dove adesso viene coccolato dalla famiglia allargata. Lì, tra mate, asado e musica, accenna anche a un movimento bailado, divertito e a suo agio a torso nudo. Il dilemma sul futuro evidentemente non è invitato e la moglie Jorgelina Cardoso lo riprende amabilmente, sorridente. Il campione delle americhe è in forma, ha ancora classe da mostrare al mondo. Quello juventino aspetta… LEGGI TUTTO

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    Juve, visto il centrocampo Real? Con Tchouameni ne ha 6 da urlo

    TORINO – Campioni d’Europa. E di programmazione. Con l’ultimo colpo di mercato, il Real Madrid pone le basi per dominare a lungo. Perché nel mezzo, sulla carta, non ci sono rivali. Sì, il centrocampo da sogno con tre rincalzi da sogno. Eccoli: Modric che ha 36 anni, Kroos 32, Casemiro 30, poi Valverde 23, Tchouameni 22 e Camavinga 19. Un mix difficilmente eguagliabile. Certo, ci vogliono soldi, tanti, ma anche tempismo per piazzare le mosse giusto nel ruolo giusto. Lo sa bene la Juventus che da anni sta cercando di mettere assieme un centrocampo di livello, trovando tante difficoltà. Il ritorno di Paul Pogba si inserisce in questo discorso: toccherà al Polpo far salire di qualità il gioco della squadra di Allegri. E del suo arrivo magari ne beneficerà pure il connazionale Rabiot, sempre che non arrivi un’offerta dalla Premier. Guardando al Real, però, i tifosi non possono far altro che restare di stucco e ammirati. Magari la risposta con i giovani italiani, da Miretti a Fagioli, potrebbe sorprendere. LEGGI TUTTO

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    Juve, il fattore Zidane è un'insidia per Pogba

    TORINO – Per qualche ora l’indiscrezione ha terremotato l’ambient Paris Saint-Germain. Una parentesi aperta con l’annuncio e chiusa con la smentita, ma questo non significa che l’eventualità non possa ripresentarsi. Il riferimento va al lancio di una notizia da parte di Rmc Sport, ovvero quella di un accordo raggiunto con Zinedine Zidane quale allenatore. Una non-notizia, a sentire le parole successive di Alain Migliaccio, consigliere e confidente del tecnico che ha (ri)fatto grande il Real Madrid prima di staccare la scorsa stagione, quando si era congedato dopo non aver resistito al richiamo di Florentino Perez. «Queste voci su un accordo con il Psg – così Migliaccio – non hanno fondamento. Né Zinedine né io siamo stati contattati direttamente dal proprietario del club». Club che, ricordiamolo, è nel mezzo di un cambiamento radicale dopo l’allontamento di Leonardo dalla stanza dei bottoni e di Mauricio Pochettino dalla panchina, complice il nuovo spazio di potere concesso a Kylian Mbappè dopo il rinnovo (o per convincerlo a rinnovare, oltre al contributo di una notevole dose di milioni).Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO

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    Juve, l'agente di Arthur incontra Cherubini

    Praticamente piazzato il primo colpo, e che colpo, a centrocampo con il ritorno di Paul Pogba, ormai definito e solo da annunciare, la Juventus lavora per sfoltire il reparto, prima di possibili nuovi innesti. Certo l’addio attraverso una risoluzione di Aaron Ramsey, tornato dal prestito ai Glasgow Rangers, il ds bianconero Federico Cherubini lavora per trovare una soluzione in uscita anche per Arthur. Stimato da Allegri per la sua professionalità e la sua tecnica, il brasiliano non è comunque una prima scelta per il tecnico bianconero e, nella stagione che porta al Mondiale, vuole una squadra dove poter trovare maggiore spazio. Proprio per trovare una strada adeguata alle esigenze dell’ex blaugrana e a quelle della Juventus ieri si sono incontrati Cherubini e Federico Pastorello, l’agente di Arthur, avvistati assieme a Milano.Sullo stesso argomentoDybala spiega a Di Maria che cosa sia la JuveCalciomercato Juventus

    Valutato 75 milioni nello scambio che nell’estate 2020 aveva portato lui alla Continassa e Pjanic al Barcellona, il brasiliano al momento è a bilancio per 45, cifra elevata in tempi di crisi. Problema superabile con due soluzioni: un prestito, che permetta alla società bianconera di ammortizzare ulteriormente il costo del cartellino senza minusvalenze, o uno scambio. Strada, quest’ultima, che offre prospettive interessanti con l’Arsenal, con cui ci sono già stati contatti. Il tecnico Arteta è infatti un estimatore di Arthur e nei Gunners ci sono due giocatori che interessano alla Juventus: il difensore centrale brasiliano Gabriel e il mediano ghanese Thomas Partey, che Allegri ritiene più adatto di Arthur alla squadra che ha in mente.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Kostic re degli assist: numeri da urlo!Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, da Bernardeschi a Ramsey: i risparmi per rinforzarsi

    TORINO – L’idea è chiara nella testa di Maurizio Arrivabene e di Federico Cherubini: utilizzare i soldi risparmiati da ingaggi onerosi per rinforzarsi sul mercato senza gravare ulteriormente sul bilancio. Ormai la sostenibilità è il mantra del club (e non soltanto della Juventus) per far fronte alla crisi dovuta alla pandemia, agli obblighi dell’Indice di liquidità e ai nuovi paletti imposti dal fairplay finanziario. E ritrovarsi in casa un tesoretto di oltre 30 milioni permette alla dirigenza bianconera di, per esempio, soddisfare le richieste economiche di Paul Pogba e di Angel Di Maria. I mancati rinnovi di Paulo Dybala e di Federico Bernardeschi, come la rinuncia al riscatto di Alvaro Morata (anche se la società bianconera spera di arrivare comunque all’attaccante spagnolo senza però spendere i 35 milioni pattuiti nel 2020 con l’Atletico Madrid) vanno visti in questa ottica. E seguono la scia varata già a gennaio con l’acquisto di Dusan Vlahovic a fronte però delle cessioni al Tottenham di Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur.Guarda la galleryJuve, con Pogba centrocampo formato gigante per Allegri FOTO

    I conti sono presto fatti: Dybala guadagnava 7,5 milioni netti, Bernardeschi 4,5 e Morata 5. In totale sono 17 milioni in meno (quasi il doppio se si considera il lordo) nel monte ingaggi da destinare ad altri stipendi. Ma le strategie bianconere non finiscono qui. Oltre ad aver incassato il rinnovo al ribasso di Mattia Perin (da 2,3 milioni è sceso sotto i due) e aver detto addio a Giorgio Chiellini (3 milioni il suo stipendio), la dirigenza juventina è al lavoro per risolvere alcune situazione ingarbugliate.

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