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    Juve, visto il centrocampo Real? Con Tchouameni ne ha 6 da urlo

    TORINO – Campioni d’Europa. E di programmazione. Con l’ultimo colpo di mercato, il Real Madrid pone le basi per dominare a lungo. Perché nel mezzo, sulla carta, non ci sono rivali. Sì, il centrocampo da sogno con tre rincalzi da sogno. Eccoli: Modric che ha 36 anni, Kroos 32, Casemiro 30, poi Valverde 23, Tchouameni 22 e Camavinga 19. Un mix difficilmente eguagliabile. Certo, ci vogliono soldi, tanti, ma anche tempismo per piazzare le mosse giusto nel ruolo giusto. Lo sa bene la Juventus che da anni sta cercando di mettere assieme un centrocampo di livello, trovando tante difficoltà. Il ritorno di Paul Pogba si inserisce in questo discorso: toccherà al Polpo far salire di qualità il gioco della squadra di Allegri. E del suo arrivo magari ne beneficerà pure il connazionale Rabiot, sempre che non arrivi un’offerta dalla Premier. Guardando al Real, però, i tifosi non possono far altro che restare di stucco e ammirati. Magari la risposta con i giovani italiani, da Miretti a Fagioli, potrebbe sorprendere. LEGGI TUTTO

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    Juve, il fattore Zidane è un'insidia per Pogba

    TORINO – Per qualche ora l’indiscrezione ha terremotato l’ambient Paris Saint-Germain. Una parentesi aperta con l’annuncio e chiusa con la smentita, ma questo non significa che l’eventualità non possa ripresentarsi. Il riferimento va al lancio di una notizia da parte di Rmc Sport, ovvero quella di un accordo raggiunto con Zinedine Zidane quale allenatore. Una non-notizia, a sentire le parole successive di Alain Migliaccio, consigliere e confidente del tecnico che ha (ri)fatto grande il Real Madrid prima di staccare la scorsa stagione, quando si era congedato dopo non aver resistito al richiamo di Florentino Perez. «Queste voci su un accordo con il Psg – così Migliaccio – non hanno fondamento. Né Zinedine né io siamo stati contattati direttamente dal proprietario del club». Club che, ricordiamolo, è nel mezzo di un cambiamento radicale dopo l’allontamento di Leonardo dalla stanza dei bottoni e di Mauricio Pochettino dalla panchina, complice il nuovo spazio di potere concesso a Kylian Mbappè dopo il rinnovo (o per convincerlo a rinnovare, oltre al contributo di una notevole dose di milioni).Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO

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    Juve, l'agente di Arthur incontra Cherubini

    Praticamente piazzato il primo colpo, e che colpo, a centrocampo con il ritorno di Paul Pogba, ormai definito e solo da annunciare, la Juventus lavora per sfoltire il reparto, prima di possibili nuovi innesti. Certo l’addio attraverso una risoluzione di Aaron Ramsey, tornato dal prestito ai Glasgow Rangers, il ds bianconero Federico Cherubini lavora per trovare una soluzione in uscita anche per Arthur. Stimato da Allegri per la sua professionalità e la sua tecnica, il brasiliano non è comunque una prima scelta per il tecnico bianconero e, nella stagione che porta al Mondiale, vuole una squadra dove poter trovare maggiore spazio. Proprio per trovare una strada adeguata alle esigenze dell’ex blaugrana e a quelle della Juventus ieri si sono incontrati Cherubini e Federico Pastorello, l’agente di Arthur, avvistati assieme a Milano.Sullo stesso argomentoDybala spiega a Di Maria che cosa sia la JuveCalciomercato Juventus

    Valutato 75 milioni nello scambio che nell’estate 2020 aveva portato lui alla Continassa e Pjanic al Barcellona, il brasiliano al momento è a bilancio per 45, cifra elevata in tempi di crisi. Problema superabile con due soluzioni: un prestito, che permetta alla società bianconera di ammortizzare ulteriormente il costo del cartellino senza minusvalenze, o uno scambio. Strada, quest’ultima, che offre prospettive interessanti con l’Arsenal, con cui ci sono già stati contatti. Il tecnico Arteta è infatti un estimatore di Arthur e nei Gunners ci sono due giocatori che interessano alla Juventus: il difensore centrale brasiliano Gabriel e il mediano ghanese Thomas Partey, che Allegri ritiene più adatto di Arthur alla squadra che ha in mente.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Kostic re degli assist: numeri da urlo!Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, da Bernardeschi a Ramsey: i risparmi per rinforzarsi

    TORINO – L’idea è chiara nella testa di Maurizio Arrivabene e di Federico Cherubini: utilizzare i soldi risparmiati da ingaggi onerosi per rinforzarsi sul mercato senza gravare ulteriormente sul bilancio. Ormai la sostenibilità è il mantra del club (e non soltanto della Juventus) per far fronte alla crisi dovuta alla pandemia, agli obblighi dell’Indice di liquidità e ai nuovi paletti imposti dal fairplay finanziario. E ritrovarsi in casa un tesoretto di oltre 30 milioni permette alla dirigenza bianconera di, per esempio, soddisfare le richieste economiche di Paul Pogba e di Angel Di Maria. I mancati rinnovi di Paulo Dybala e di Federico Bernardeschi, come la rinuncia al riscatto di Alvaro Morata (anche se la società bianconera spera di arrivare comunque all’attaccante spagnolo senza però spendere i 35 milioni pattuiti nel 2020 con l’Atletico Madrid) vanno visti in questa ottica. E seguono la scia varata già a gennaio con l’acquisto di Dusan Vlahovic a fronte però delle cessioni al Tottenham di Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur.Guarda la galleryJuve, con Pogba centrocampo formato gigante per Allegri FOTO

    I conti sono presto fatti: Dybala guadagnava 7,5 milioni netti, Bernardeschi 4,5 e Morata 5. In totale sono 17 milioni in meno (quasi il doppio se si considera il lordo) nel monte ingaggi da destinare ad altri stipendi. Ma le strategie bianconere non finiscono qui. Oltre ad aver incassato il rinnovo al ribasso di Mattia Perin (da 2,3 milioni è sceso sotto i due) e aver detto addio a Giorgio Chiellini (3 milioni il suo stipendio), la dirigenza juventina è al lavoro per risolvere alcune situazione ingarbugliate.

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    Sullo stesso argomentoCalciomercato Juve, la difesa: Molina resta caldo, attesa KoulibalyCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juventus, Allegri allarga lo staff: ecco chi è il tattico Paolo Bianco

    TORINO – Massimiliano Allegri allarga il suo staff. A entrare nella squadra che allenerà la Juventus della prossima stagione è Paolo Bianco, classe 1977, ex difensore che Allegri aveva allenato a Cagliari, ha poi intrapreso una carriera da tecnico che lo ha portato a essere il vice di De Zerbi, al Sassuolo e poi allo Shakhtar.

    PERCHÉ – Ma perché Allegri allarga il suo staff? È sempre più comune, soprattutto nelle grandi squadre, vedere un gruppo particolarmente nutrito di allenatori. C’è un progressivo e massiccio utilizzo e analisi dei dati, uno studio meticoloso degli avversari e anche nel lavoro sul campo ci sono metodi che portano a separare i gruppi di lavori ognuno dei quali affidato a un tecnico. L’allenatore di un top team, dunque, sta diventando un direttore di un gruppo di lavoro che esegue o, meglio, fa eseguire le sue direttive.

    CULTURA DIVERSA – È significativo che Allegri allarghi il suo staff con un allenatore che, lavorando con De Zerbi, ha una visione del calcio abbastanza differente da quella di Max. Ma molto probabilmente è la ragione per la quale Allegri lo ha scelto: sempre pronto a mischiare le sue idee con quelle altrui se gli sembrano buoni, il tecnico juventino potrebbe sfruttare le esperienze diverse del nuovo tattico.

    LO STAFF – Questo senza toccare i ruolo degli attuali membri dello staff di Allegri, che comprende innanzitutto Marco Landucci nel ruolo di viceallenatore. Troviamo poi Aldo Dolcetti, Maurizio Trombetta e Simone Padoin nel ruolo che viene genericamente indicato come “collaboratore tecnico” e che, a seconda del personaggio, si declina in modi diversi: dal lavorare sulla tecnica, al dirigere esercitazioni tattiche fino a coadiuvare il lavoro dei preparatori, a capo dei quali c’è Simone Folletti. Sono invece più di dieci anni, quelli di servizio come allenatore dei portiere Claudio Filippi, apprezzatissimo nell’ambiente di chi si occupa dei numeri uno. LEGGI TUTTO

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    Juventus e Save The Children: insieme per Torino

    TORINO – Juventus e “Save the Children” uniti per il nuovo Hub Educativo 0-18 anni a Torino, che offre opportunità educative e sportive gratuite a bambine, bambini e adolescenti. Si inaugura venerdì 10 giugno 2022 alle 12 – in via Fiesole 19 a Torino, nel quartiere Lucento-le Vallette – il nuovo Hub educativo (0-18 anni) dell’Organizzazione, ampliato e riqualificato integralmente grazie al sostegno di Juventus. Saranno presenti all’evento il Presidente di Juventus Andrea Agnelli, Cecilia Salvai e Federico Chiesa, mentre per “Save the Children” ci sarà Daniela Fatarella, Direttrice Generale dell’Organizzazione in Italia. Il progetto segna il rilancio di una partnership d’eccellenza nata nel 2018 e incentrata sulla tutela e salvaguardia dei minori, e sulla promozione di opportunità educative di qualità nei quartieri e territori più svantaggiati d’Italia.
    Juve, il nuovo hub sorgerà a pochi metri dallo Stadium
    La Juventus e “Save the Children”, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini e garantire loro un futuro, rilanciano insieme a Torino una partnership d’eccellenza nata per la città nel 2018, e incentrata sulla salvaguardia dei minori impegnati in attività sportive organizzate, e sulla promozione di opportunità educative di qualità nei quartieri e territori più svantaggiati del territorio. L’occasione del rilancio è l’inaugurazione del nuovo Hub Educativo 0-18 anni, che accoglie ora – in uno spazio ampliato e riqualificato grazie al sostegno di Juventus – il “Punto Luce” e lo “Spazio Mamme” di “Save the Children”, gestiti in collaborazione con l’associazione Vides Main Onlus. Il nuovo centro, che offre gratuitamente ogni pomeriggio spazi e attività ad alta intensità educativa e sportive per bambine, bambini e adolescenti da 0 a 18 anni, e un sostegno qualificato per le neomamme e le mamme dei più piccoli, è situato nel cuore del quartiere Lucento–le Vallette di Torino, a 800 metri dall’Allianz Stadium.
    Juve-Save the Children, il programma dell’inaugurazione
    L’evento di inaugurazione, si terrà il prossimo venerdì 10 giugno 2022 alle ore 12, presso il nuovo centro, in via Fiesole n. 19 a Torino, alla presenza del Presidente Andrea Agnelli, e di Cecilia Salvai e Federico Chiesa per Juventus, di Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia. Contestualmente nel centro si svolgeranno alcune delle attività educative che coinvolgono quotidianamente mamme, bambine e bambini, ragazze e ragazzi che frequentano il “Punto Luce” e lo “Spazio Mamme”. LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt 'temporeggia': “Prolungamento? Al momento giusto deciderò”

    TORINO – “Il prolungamento con la Juventus? Deciderò quando sarà il momento”. Parole che mettono in ansia i tifosi bianconeri quelle pronunciate nel ritiro dell’Olanda da Matthijs De Ligt, 22enne difensore legato ai torinesi fino al giugno 2024.Guarda la galleryDe Ligt pensa all’Olanda: il suo allenamento con gli Orange
    Deluso dal quarto posto
    “Ci sono dei colloqui in corso e quando sarà il momento deciderò se prolungare o guardare oltre – ha detto De Ligt in un’intervista ai connazionali di ‘Nos’ -. Guardo sempre a ciò che è meglio per me stesso in termini di progetto sportivo. Due quarti posti di fila non sono un risultato soddisfacente, bisognerà fare dei passi avanti anche se dal punto di vista personale questà è stata la mia migliore stagione, per minutaggio e prestazioni”.
    Concorrenza in Nazionale
    Nel frattempo De Ligt ha perso il suo ‘status’ di titolare inamovibile in Nazionale e nell’ultimo match vinto dagli ‘Orange’ sul campo del Belgio si è dovuto accontentare della panchina: “La competizione spietata fa parte dello sport ai massimi livelli. Puoi vederlo come qualcosa di negativo, ma mi stimola. Certo, non è una situazione ideale, ma cerco sempre di vedere il buono in ogni situazione. Penso di poter giocare in tutte e tre le posizioni della difesa, poi tocca al ct van Gaal decidere”.
    Guarda la galleryDe Ligt si allena con l’Olanda: che abbracci con Davids LEGGI TUTTO