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    Juve, l'abbraccio a Tevez il giorno dell'addio al calcio: “Suerte, Carlitos!”

    TORINO – Nel giorno del suo addio al calcio giocato la Juventus ha virtualmente abbracciato Carlos Tevez, ormai ex attaccante argentino che – tra il 2013 e il 2015 – ha vestito per 96 volte la maglia bianconera, con 50 gol, due Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa nazionale. Sul proprio sito ufficiale il club torinese ha pubblicato un’emozionante nota, ricordando gli anni di militanza, le reti – alcune spettacolari impresse in maniera indelebile nella mente dei tifosi – e i trofei vinti: “Suerte, Carlitos”.Guarda la galleryDa Ronaldo e Pirlo a Buffon e Pogba: quanta Juve nella Top 11 di Tevez!
    Tevez dà l’addio al calcio: il messaggio della Juve
    “4 giugno 2022, Carlitos Tevez annuncia il suo addio al calcio dopo una carriera ricca di trofei, gol e record con le maglie di Manchester United, Manchester City, Juventus e Boca Juniors. Era l’estate del 2015 quando lo salutammo così dopo aver vinto tanto in maglia bianconera, in soli due anni. La sua prima partita fu quasi una metafora di quanto sarebbe accaduto dopo: un gol, una vittoria, un trofeo alzato al cielo. Si trattava della Supercoppa italiana: Juventus-Lazio del 2013, all’Olimpico”, scrive la Juventus sul proprio sito ufficiale, ripercorrendo poi le tappe principali dell’avventura bianconera di Tevez.
    “Supercoppa Italiana 2013: una vittoria da urlo”
    “Da allora non si è più fermato, segnando 50 gol in 96 partite. Non bisogna essere bravi in matematica per realizzare che l’Apache ci abbia fatto esultare almeno una volta ogni due gare. I numeri ci dicono che la rete si è gonfiata praticamente una volta ogni due tiri in porta effettuati (102) nel corso di quei due, indimenticabili, anni: nessuno come lui in Serie A, dove è stato il giocatore che ha vinto più partite di tutti in quel periodo (53). Un crescendo, spettacolare. La seconda e ultima stagione all’ombra della Mole è stata per lui la migliore, pareggiando il record di 29 centri raggiunti a Manchester al suo primo anno al City”.
    Guarda la galleryJuve, da Baggio a Dybala: tutti i numeri 10 dagli anni ’90 ad oggi
    “Le prime 10 volte dell’Apache”
    “Il ricordo che ha lasciato Carlitos a Torino è indelebile negli occhi e nel cuore di ogni tifoso. Giocatore trasversale che, in sole due stagioni, ha fatto innamorare juventini di lunga data e giovani bianconeri, oltre ad aver lasciato uno splendido ricordo anche all’interno del club e come se ce ne fosse bisogno la piacevolissima visita di qualche mese fa ne è stata la conferma. E la bellezza di questa storia è che anche la Juve è rimasta nel cuore di Carlitos perché le storie d’amore si costruiscono insieme. Non ci sarebbe molto da aggiungere a queste parole che ben riassumono il giocatore, ma anche e soprattutto l’uomo. Oggi saluta il calcio un leader, un fuoriclasse, una guida, un esempio di umiltà, determinazione e coraggio. Semplicemente Carlitos Tevez, l’Apache”, conclude la nota della Juve. LEGGI TUTTO

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    Pogba è ancora quello della Juve: i tifosi sognano

    TORINO – Quale Pogba? La domanda aleggia da quando il ritorno in bianconero del campione del mondo francese ha assunto contorni concreti. Il Pogba dominante delle stagioni italiane, adorato dai tifosi juventini che hanno cominciato a sognare il Pogback dal giorno in cui firmò per il Manchester United? O il Pogba criticato da tifosi e grandi ex dei Red Devils, che in Inghilterra, tra un acciacco e un altro, ha raccolto solo un’Europa League e una Coppa di Lega in sei stagioni? «Forse negli ultimi anni gli è mancata continuità e gli infortuni non lo hanno aiutato, ma in forma è uno dei migliori al mondo e lo accoglieremmo a braccia aperte», ha dichiarato deciso al Sun Wojciech Szczesny, che ha teso la mano anche ad Aaron Ramsey: «Se si rimetterà in forma sarà una grande aggiunta per noi o per qualsiasi club». Per qualsiasi club, quasi certamente: il ritorno dal prestito ai Glasgow Rangers preluderà a una risoluzione del suo contratto con la Juventus. Tornando a Pogba, la sicurezza di Szczesny è suffragata dai fatti.Guarda la galleryAllegri e i giovani Juve: chi resta in prima squadra?  LEGGI TUTTO

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    Juve, scatto su Molina: l'affare si scalda

    La Juventus non si ferma a Paul Pogba e Angel Di Maria. Tra una telefonata e un incontro per i due parametri d’oro, che restano gli affari più caldi, i dirigenti bianconeri cambiano marcia anche per Nahuel Molina dell’Udinese. I contatti tra il ds Federico Cherubini e il club dei Pozzo sono sempre più frequenti. Un’intesa non c’è ancora, ma i discorsi avanzano e l’ottimismo cresce. […] Mai come quest’anno c’è Londra al centro del mercato della Juventus. Cherubini è volato nella capitale inglese per due volte nelle ultime due settimane. […]Sullo stesso argomentoJuve, il piano per la difesa: la chiave è DemiralCalciomercato Juventus

    Tra i vari appuntamenti, stando a quanto filtra da fonti inglesi, anche quello con i Pozzo, di casa da quelle parti in quanto proprietari anche del Watford. Al centro dei discorsi, però, c’era Molina dell’Udinese. E dell’argentino, la Juventus e i friulani, stanno continuando a parlare. A differenza di Di Maria e Pogba, il cartellino del 24enne ex Boca Juniors è tutt’altro che gratis. Quella dei Pozzo è storicamente una bottega di qualità, ma anche abbastanza cara. Per Molina, ingaggiato a parametro zero nel 2020, si parla di almeno 25-30 milioni. […] Il puzzle è agli inizi, però è segnalata in crescita la volontà di portarlo a termine. Non sarà una questione di pochi giorni. Ma l’impressione, stando a quanto filtra dagli ambienti del mercato, è che le possibilità di arrivare alla fumata bianca siano ogni volta più alte. Grazie soprattutto al feeling tra Udinese e Juventus.

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    Guarda la galleryMercato Juve, da Koulibaly a Pogba: i sogni di Allegri LEGGI TUTTO

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    Di Maria, gol Juve aspettando la firma

    Prima la Juventus, poi l’Italia. Angel Di Maria non è ancora ufficialmente un giocatore bianconero, ma intanto ieri ha vissuto un antipasto dell’ultimo ballo che sogna di vivere in Europa. Due partite, una dietro l’altra. Una di mercato e una in campo, ma sempre a Londra e con tanta Serie A di mezzo. Alla prima hanno preso parte il rappresentante del 34enne argentino e il ds della Juventus Federico Cherubini. Protagonista della seconda, invece, è stato il Fideo stesso, titolare nel big match di Wembley tra i campioni del Sud America e quelli d’Europa. Di Maria ha messo la firma sulla sfida con lo scavetto del 2-0 e con tante altre giocate del suo immenso repertorio. Cherubini avrà apprezzato in tribuna, ma di sicuro l’uomo mercato juventino non è volato in Inghilterra per avere conferma della classe dell’ormai ex Psg.Guarda la galleryMessi alza il trofeo e Di Maria morde la medaglia: festa Argentina LEGGI TUTTO

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    Heysel, 37 anni dopo: il Torino si stringe forte alla Juventus

    TORINO – “Anche questa sera, come ogni anno, i nostri pensieri sono rivolti alle vittime della tragedia dell’Heysel”, così il Torino attraverso i suoi profili social ufficiali ha voluto esprimere la sua vicinanaza ai “cugini” della Juventus, che oggi, 29 maggio 2022, ricordano dopo 37 anni le 39 innocenti vittime dell’assurda tragedia di Bruxelles, in occasione della finale dell’allora Coppa dei Campioni tra i bianconeri e il Liverpool. Un’espressione di solidarietà da subito diventata “tradizione”, proprio perché sentita visceralmente a livello cittadino. LEGGI TUTTO

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    Occasione Koulibaly, la Juve alla finestra: il piano in difesa

    TORINO – Sussurri e grida, indiscrezioni e smentite: ci sono tutti gli ingredienti perché quello di Kalidou Koulibaly diventi il tormentone che tiene desta Napoli. Lo può diventare perché il contratto in scadenza 2023 è materiale da maneggiare con cura. Lo è perché il difensore centrale, arrivato in azzurro nel 2014 dal Genk, è ormai uno di casa, molto amato dalla tifoseria. Lo è perché sullo sfondo si è materializzata la Juventus, a sua volta poco amata dalla tifoseria. Juventus ma non solo, perché il possente franco-senegalese è giocatore che può cambiare gli equilibri di una big e quindi si sono interessati a lui società importanti.Guarda la galleryChampions League: Juve ‘stakanovista’ delle finali. Real in vetta, Milan sul podio

    Come il Chelsea, che deve sostituire due parametri zero in uscita come Antonio Rudiger e Andreas Christensen, entrambi in direzione Liga (Real Madrid e Barcellona). Come lo stesso Barcellona, che non pensa unicamente al danese, ma che ha le mani parecchio legate dal fairplay imposto dalle norme spagnole, e che non a caso si muove su chi è in scadenza a giugno 2022. Come il Newcastle, che di soldi ne ha, ma cui manca un appeal internazionale che possono garantire le altre società in corsa.

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    Sullo stesso argomentoLa Juve perde terreno nel ranking Uefa ma resta nella top 10Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, Ramsey e Arthur i nodi da sciogliere

    Il mercato in entrata si sta scaldando, quello in uscita mostra i soliti problemi. Tanti i nodi che Federico Cherubini dovrà sbrogliare, a cominciare da Aaron Ramsey, di rientro dal prestito semestrale ai Rangers Glasgow, che non hanno intenzione di riscattare il centrocampista. Tredici presenze, per un totale di 632 minuti in campo, due gol e due assist il rendimento del gallese in Scozia dopo i fallimentari mesi in bianconero, trascorsi più in infermeria che in panchina: la Coppa nazionale alzata al cielo non lenisce l’amarezza per il rigore (decisivo) sbagliato nella finale di Europa League contro l’Eintracht Francoforte. Ramsey ha ancora un anno di contratto con la Juventus, con un ingaggio pesante, da 7 milioni netti, in virtù del suo arrivo dall’Arsenal nell’estate 2019 a parametro zero. Il club bianconero lo considera ormai da tempo fuori dal progetto sportivo ma liberarsene non è un esercizio semplice perché in passato il gallese ha rifiutato tantissime offerte, soprattutto dalla Premier, perché non aveva intenzione di abbassarsi lo stipendio.Guarda la galleryMorata, tra il futuro incerto e la voglia di Juve: social tutto in bianconero FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve, omaggio a Scirea per il compleanno: “Sempre con noi, leggenda”

    TORINO – “Sempre con noi, leggenda”. La Juventus non lo ha dimenticato, così come i suoi tifosi. Oggi Gaetano Scirea avrebbe dovuto compiere 69 anni. Il club bianconero lo ha ricordato attraverso un breve post pubblicayo sui propri profili social. Sette scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e il Mondiale del 1982 con l’Italia: un palmares semplicemente eccezionale per uno degli uomini-simbolo della Juventus di Trapattoni. LEGGI TUTTO