consigliato per te

  • in

    “Vlahovic, non finisce qui”, dal 25 maggio in edicola con Tuttosport

    Dusan Vlahovic ha solo 22 anni ma già mille storie da raccontare. Noi di Tuttosport abbiamo provato a raccogliere le più divertenti, le più emozionanti e le più significative in un libro. Si intitola “Vlahovic, non finisce qui”, scritto dal Direttore di Tuttosport Guido Vaciago: aneddoti e retroscena della storia del serbo, contenuti nel libro che inizia dai trentadue secondi sufficienti a Dusan per entrare nella storia della Champions League e ripercorre la sua carriera, dai primi sbalorditivi numeri sui campetti di calcio a 5 della sua squadra di quartiere a Belgrado fino alla firma del contratto con la Juventus. E proprio la trattativa fra la Fiorentina e la Juventus è oggetto di un capitolo molto interessante, perché svela alcuni passaggi che non sono mai stati raccontati su siti e giornali. Significativo anche il capitolo in cui Cesare Prandelli racconta come ha fatto a trasformare un ragazzo in crisi nel campione che tutti hanno poi scoperto («Si trattava solo di lucidare un diamante», spiega l’ex ct nel libro). Lo stesso Vlahovic, d’altronde, ha detto di Prandelli una frase molto significativa: «Mio padre un giorno mi ha confidato: se l’allenatore della Fiorentina fossi stato io in persona, non avrei fatto tutto quello che ha fatto Prandelli per te».  Dal secondo padre allo “zio” acquisito: un altro capitolo interessante vede il contributo di Alberto Marangon, all’epoca team manager della Fiorentina e amico di Dusan fin dal primo giorno in cui è sbarcato a Firenze. Marangon racconta aneddoti divertentissimi su un piccolo Cristiano Ronaldo che doveva essere letteralmente cacciato dalla palestra del centro sportivo dopo la fine degli allenamenti. E la voglia di migliorarsi così come il senso del lavoro rappresentano il filo conduttore principale della vita professionale di Vlahovic, che ha sempre avuto le idee chiarissime e una determinazione fuori dal comune per realizzarle, senza mai spaventarsi di fronte alle difficoltà. Non si diventa per caso l’esordiente più giovane di sempre nel derby di Belgrado (il derby più derby di tutti, con un tifo che intimidirebbe chiunque). «Mentre scendevo in campo guardavo la curva del Partizan e pensavo: solo qualche mese fa ero lì, a tifare per i giocatori che adesso sono miei compagni».  È stato uno dei momenti più emozionanti della carriera di Dusan, uno dei tanti, perché non finisce qui.

    Il libro “Vlahovic, non finisce qui” ti aspetta in edicola con Tuttosport dal 25 maggio al 30 giugno LEGGI TUTTO

  • in

    Juve su Koulibaly: ci sono due strade

    TORINO – Koulibaly-Juventus: c’è un piano. Anzi, ce ne sono due. Essì perché – di concerto con il vicepresidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, il tecnico Massimiliano Allegri – il direttore sportivo Federico Cherubini proverà subito a condurre in porto l’operazione. Offerta ragionevole al Napoli, offerta sontuosa al giocatore con l’obiettivo di far partire il dopo-Chiellini con uno dei difensori centrali più forti che ci sono in Italia, se non “il” più forte. Peraltro se è vero che Koulibaly non è un centrale naturalmente sinistro, come il Chiello, è altrettanto vero che è sul centrosinistra che gioca abitualmente nel Napoli.Guarda la galleryFiorentina-Juve, Bernardeschi e Dybala: addio flop. Le pagelle bianconere

    Dunque… Acquistandolo, la Juventus darebbe uno di quei segnaloni di potere e dominio nostrano che riportano ai tempi in cui – senza neanche chiedere permesso – andava “lì” e prendeva top player dalle altre big: Miralem Pjanic dalla Roma e Gonzalo Higuain, proprio dal Napoli, entrambi nell’estate del 2016 previa pagamento della clausola rescissoria. Nel caso di Koulibaly la clausola non c’è, ma il club bianconero può far leva – onde mettersi in una posizione di vantaggio – sul fatto che il forte difensore azzurro ha il contratto in scadenza tra un anno e – quantomeno per ora – non ha dato il via libera al prolungamento.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Sullo stesso argomentoDi Maria ha salutato Parigi: comincia lo sprint della JuveCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, il vertice di mercato: su Tuttosport il dossier di Allegri e Cherubini

    TORINO – Nelle prossime 72 ore alla Continassa si terrà il primo importante vertice di mercato della Juventus. Intorno a un tavolo si troveranno l’allenatore Massimiliano Allegri e i principale dirigenti bianconeri per prendere in esame le esigenze evidenziate dal tecnico, le opportunità che offre il mercato, le cessioni possibili e le disponibilità finanziarie per affrontare il mercato. È una di quelle riunioni che possono cambiare il destino della stagione (la prossima) o comunque indirizzare in modo decisivo il mercato.
    PARAMETRI E DETTAGLI – Le situazioni di Pogba e Di Maria saranno sicuramente al centro del discorso, visto che le trattative con i due parametri zero sono iniziate da un paio di settimane e sulla cui evoluzione verrà aggiornato Allegri. Ma poi si parlerà di difensori e di altri centrocampisti nel summit della Continassa. Tutti i nomi li troverete su Tuttosport in edicola domani che dedicherà tre pagine a un reportage mercato, nel quale verrà analizzata in modo dettagliato la riunione e le possibili evoluzioni nei prossimi giorni.
    DI MARIA E DYBALA – Pogba, infatti, è sempre più vicino e l’ingaggio del francese potrebbe anche essere formalizzato in settimana. E Dybala? Domani potrebbe essere una giornata particolare (è atteso a San Siro per una partita di beneficienza). E Di Maria? Il saluto al Psg sembra semplificare l’operazione juventina. Le voci su Kalidou Koulibaly come possibile erede di Chiellini in difesa sono attendibili? Queste e altre domande troveranno risposte domani in edicola nel reportage mercato Juve, su Tuttosport in edicola . LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Chiellini guerriero 'fino alla fine': “Ognuno ha il suo destino”

    TORINO – “Fino alla fine”. Parafrasando il celebre motto della Juventus, con cui ieri sera – nel ko rimediato a Firenze – ha disputato la sua 560ª ed ultima presenza, al 3° posto nella classifica all time in tutte le competizioni dietro soltanto a Del Piero e Buffon, Giorgio Chiellini scherza su Instagram mostrando i punti al sopracciglio dopo il violentissimo scontro aereo con Piatek. Iconiche sono le tante immagini del difensore toscano in campo con il turbante, segni e cicatrici di mille battaglie e – come specificato in una successiva storia pubblicata sul medesimo social network – “ognuno ha il proprio destino”…Guarda la galleryJuve, Chiellini ferito e sostituito dopo lo scontro con Piatek
    Chiellini, lo scontro durissimo all’ultima con la Juve: i messaggi
    Chiellini mostra su Instagram i segni lasciatigli addosso dal durissimo scontro con Piatek, congedandosi dalla Juve dopo l’ultima di infinite battaglie: su Instagram, divertiti, riconoscenti ed ammirati, i primi a commentare il post con cuori e faccine sorridenti sono Marchisio, Benatia e Iaquinta. Tra i like, invece, spiccano quelli di Vlahovic, De Ligt, Danilo, Locatelli, McKennie, Pellegrini, Arthur, De Sciglio, Pinsoglio, Demiral, Kaio Jorge, Vidal, Mandzukic, Douglas Costa, Fagioli, Emre Can, Giovinco, Miretti, Dragusin e Soulé, oltre al ct della Nazionale Mancini e le ‘Women’ Girelli, Boattin, Rosucci, Caruso, Grosso, Hyyrynen e Bonfantini (più le ex bianconere Franco e Bacic).
    Guarda la galleryChiellini, Berardi e Handanovic: ecco la top 10 delle ultime bandiere in Serie A LEGGI TUTTO

  • in

    Allegri già pensa al futuro: “Ora migliorare la Juve con lucidità”

    FIRENZE – Un ko indolore per la classifica della Juventus quello in casa Fiorentina nell’ultima di campionato, ma che è un po’ l’emblema della difficile stagione vissuta dai bianconeri di Massimiliano Allegri ‘costretti’ ad ‘accontentarsi’ della qualificazione in Champions League con il quarto posto in campionato. “Avevamo tanti assenti e c’era gente che non si era mai allenata in questi giorni – dice il tecnico juventino nel post partita del Franchi -. Credo che abbiamo chiuso degnamente la stagione e ora penseremo al futuro. Peccato per le ammonizioni di Kean e Rabiot che erano diffidati e salteranno la prima partita del prossimo anno”.Guarda la galleryLa Juve chiude con un ko: la Fiorentina vince e vola in Europa
    Una stagione di rincorsa
    L’allenatore livornese ripercorre poi il cammino della sua squadra: “Abbiamo fatto una bella rincorsa e siamo arrivati alla partita con l’Inter con la possibilità di riavvicinarci alle prime, che non siamo riusciti a cogliere. Abbiamo giocato con 12 giocatori per tre mesi e questi 70 punti sono un po’ ‘falsi’, non dicono la verità su questa Juve. Raggiunto l’obiettivo della Champions però – spiega Allegri – le energie mentali sono venute un po’ meno, quello che è stato fatto di buono va tenuto ma dovremo cercare di fare meglio per tornare a vincere”.
    Guarda la galleryJuve, Chiellini ferito e sostituito dopo lo scontro con Piatek
    I piani per il futuro
    Archiviata la stagione, Allegri delinea infine le linee guida del prossimo mercato bianconero: “Dobbiamo parlare con la società per sistemare la squadra. C’è unità d’intenti e abbiamo tanto giocatori, diversi dei quali dovranno uscire. Poi c’è Chiellini che ha smesso, mentre Dybala e Bernardeschi sono a fine contratto. Il mercato non è ancora iniziato e bisognerà fare le cose con calma e lucidità”. L’idea è quella di affiancare i tanti giovani con dei calciatori di spessore: “La squadra si è ringiovanita via via con Chiesa, De Ligt, Locatelli, Vlahovic e ora anche con Miretti. Una buona base c’è anche se è difficile vincere se ci sono solo giovani: serve un mix con giocatori di malizia ed esperienza, che aiutino a crescere anche gli altri. Come in tutte le cose anche nell’allestire una squadra serve equilibrio”. LEGGI TUTTO

  • in

    Fiorentina-Juve 2-0: i bianconeri si congedano con una sconfitta

    TORINO – La Juventus chiude mestamente il campionato: tanti assenti e nessun obiettivo da raggiungere contro una Fiorentina invece alla ricerca di un posto in Europa dopo cinque anni. Finisce 2-0 per i viola, con il gol di Duncan e il rigore di Gonzalez, per un settimo posto che significa Conference League. La Juventus, invece, incassa l’ottava sconfitta in stagione e saluta molti protagonisti: da Chiellini, rimasto in campo per 45′, a Bernardeschi, fino a Dybala che si congeda con la fascia da capitano. Ora i pensieri si concentrano sul mercato, con Pogba e Di Maria primi obiettivi da portare a casa.Guarda la galleryJuve, Chiellini ferito e sostituito dopo lo scontro con Piatek

    Chiellini-Bonucci 200

    La Juventus si presenta con un 3-5-2 tendente al 4-4-2, con De Ligt che si trasforma in terzino destro, mentre la Fiorentina si affida inizialmente in attacco alla coppia Piatek-Gonzalez supportata da Saponara. La partita scorre via senza particolari emozioni. I viola vanno a strappi, i bianconeri controllano abbastanza agevolmente, con la coppia Bonucci-Chiellini all’ultima uscita, festeggiata con cifra tonda: 200 partite insieme da titolari. Tra gli uomini di Italiano il più attivo è Bonaventura, che vede un suo sinistro deviato da De Ligt in angolo al 19′ e un’altra conclusione al 27′ impattare su Chiellini, con traiettoria che spiazza Perin, ma finisce sul fondo. La rete arriva improvvisa, dopo un doppio giallo a Kean (diffidato) e Igor che litigano per un pallone. Ci pensa Duncan a risolvere una situazione confusa in area con un sinistro imparabile. Nella stessa azione Chiellini si procura l’ennesimo infortunio alla testa, che provoca una vistosa perdita di sangue senza ulteriori conseguenze.

    Guarda la galleryLa Juve chiude con un ko: la Fiorentina vince e vola in Europa

    C’è anche Pinsoglio

    Il capitano esce nell’intervallo (dentro Rugani), la fascia passa a Dybala, mentre tra i pali si vede Pinsoglio. Poche le emozioni, da segnalare un altro litigio che vede protagonisti Venuti e Rabiot: ammoniti entrambi e squalifica anche per il francese. La partita si accende dopo la mezz’ora, prima Rugani anticipa Bonaventura, pronto a colpire, quindi Pinsoglio regala una doppia parata decisiva su Piatek. Tra i bianconeri, nel frattempo, è entrato anche Vlahovic (accolto dai fischi del Franchi), ma la Juventus non trova la strada verso la porta viola. È invece la Fiorentina a confezionare il 2-0 finale, con un rigore trasformato da Gonzalez e decretato per un fallo di Bonucci su Torreira. E la dedica per il ritorno in Europa è una tshirt dedicata a Davide Astori, il capitano che non c’è più. LEGGI TUTTO

  • in

    Fiorentina-Juve, Vlahovic bersagliato da fischi e cori dei tifosi viola

    FIRENZE – Una pioggia di fischi assordanti ha accompagnato l’ingresso sul terreno di gioco della Juventus allo Stadio Franchi, dove stasera è in programma il match contro la Fiorentina, con inizio fissato alle 20.45. Il più bersagliato è stato Dusan Vlahovic, a cui i tifosi viola non perdonano il passaggio in bianconero nell’ultimo mercato di gennaio. LEGGI TUTTO

  • in

    Vlahovic uomo simbolo della Juve e già torinese doc

    TORINO – Dusan Vlahovic è già l’uomo simbolo della Juventus e lo sarà ancora di più con la rivoluzione bianconera, dopo qualche mese di “apprendistato” e i primi 9 gol dell’avventura sotto la Mole. L’attaccante serbo è già ben inserito nel tessuto cittadino, si gode ogni angolo di Torino, come alla vigilia del match di Firenze, ultima di campionato contro la sua ex squadra. Una merenda in piazza San Carlo, camicia bianca, occhiali e un sorriso grande così. Sì, Dusan è già un torinese doc. E non vede l’ora di vincere qualche trofeo, dopo gli zero tituli di quest’anno. LEGGI TUTTO