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    Napoli-Juventus 1-0 dopo 45': rigore di Insigne nella noia

    NAPOLI – Il Napoli è in vantaggio grazie a un rigore di Insigne al termine dei primi 45 minuti di una partita sostanzialmente noiosa e giocata a ritmi molto bassi. L’evento risolutore del primo tempo è una manata di Chiellini a Rrahmani al 29′, sugli sviluppi di una punizione da sinistra. L’arbitro Doveri deve ricorrere al Var e le immagini mostrano un movimento non del tutto naturale del difensore juventino che allarga le braccia saltando e il contatto con l’avversario è effettivamente falloso. Sul dischetto (al 31′) va Insigne e lo trasforma con un tiro violento alla destra di Szczesny. Del resto dei primi 45′ non c’è moltissimo da raccontare: la Juventus parte aggressiva e schiaccia il Napoli nel primo quarto d’ora, ma senza creare occasioni degne di nota. Poi il Napoli riprende un po’ di campo, ma senza mai impegnare Szczesny. 

    Napoli-Juve, poche emozioni
    Insomma, senza la manata di Chiellini sarebbe un monotono zero a zero. La Juventus, che schiera Morata e Ronaldo davanti (entrambi un po’ spenti), con Chiesa a sinistra (vivace, ma non molto incisivo) e, a destra, Bernardeschi, protagonista di molti errori. Cuadrado sembra il più lucido fra i bianconeri, ma dalla sua parte imperversa Lozano, spesso approfittando delle fughe in avanti del colombiano. Da loro due i rari lampi del match. LEGGI TUTTO

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    Juve, la gara con il Napoli sarà seguita in tutto il mondo

    NAPOLI – Sarà seguita in tutto il mondo, Napoli-Juventus. Domani, sabato 13 febbraio (ore 18) al “Diego Armando Maradona” di Napoli, si accenderanno non solo i riflettori italiani, ma i fari sul match saranno puntati da tutto il mondo. Tutti e 5 i continenti si sono infatti assicurati il collegamento televisivo per la visione del big match della 22ª giornata di Serie A. Solo per citare alcuni Paesi, dall’Europa saranno collegati Inghilterra, Spagna, Germania, Russia e Portogallo, mentre da Sud e centro America Argentina, Brasile, Bolivia, Cile e Messico. Ci sono anche Cina e Giappone, così come Stati Uniti, Australia e India. E in Africa, tra gli altri, Algeria, Egitto, Camerun e Zimbabwe. LEGGI TUTTO