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    Juve-Inter, Greggio: “Ho pronte le pere per Enzino”

    MILANO – Premessa. Abbiamo rischiato di non fare l’intervista con Ezio Greggio. Poi per fortuna ci ha pensato Cristiano Ronaldo a sistemare tutto. Due reti all’Inter e finale vicina. «Per adesso siamo uno a uno, vediamo che succede. A gennaio le pere me le ha date lui, a febbraio, che sono molto più buone, glielo date io a Enzino. Stasera vedremo…». La Juventus non è solo passione il conduttore di Striscia la notizia. È parte della sua vita. È anche la sua famiglia. Papà Nereo era un grande tifoso. Suo zio anche. Andavano al vecchio Comunale, tornavano con le sciarpe al collo e le foto di Sivori in mano. La sua storia da tifoso comincia da lì, da questo ricordo. Tutti in bianco e nero. Quelli a colori? Il tricolore dello scudetto. E sono tantissimi. Ma non solo. Una storia di un bambino cresciuto a Cossato, provincia di Vercelli, oggi di Biella. Un amore per grandi numeri 10. Indimenticabili. Per Ezio, Sivori è un parente stretto di Dybala, Platini una fortuna averlo avuto, Zidane un dono dal cielo, Alex Del Piero il migliore, non solo perché è suo amico. «In campo era un fuoriclasse indiscusso e fuori una persona fantastica, un uomo dotato di grande ironia, di grande correttezza che è sempre piaciuto ai ragazzini, un esempio da seguire». Da padre in figlio, Da Ezio a Giacomo. Un tifo per la Juventus infinito.

    E l’altro suo figlio Gabriele?
    Qui hai toccato un tema che non vorrei affrontare..
    Cosa è successo?
    «Gabriele un giorno da piccolino mi guarda e mi dice: “Papà ti devo dire una cosa: io tifo per il Milan”. L’ho preso in braccio, ci siamo seduti sulla poltrona e gli ho spiegato che papà è tifoso della Juve, che suo tuo fratello tifa per la Juve, perchè tu no? Nemmeno Del Piero è riuscito a fargli cambiare idea…»
    Cambiamo discorso: ho visto il suo fotomontaggio con Weston McKennie…
    «È una delle più belle sorprese della Juventus di quest’anno. È uno che non molla mai, è ovunque e poi fa pure gol. Con Pirlo può crescere ancora tantissimo»
    Lei è un seguace di Pirlo?
    «Assolutamente, fin dall’inizio. Con Pirlo la Juventus è tornata a giocare a calcio. È l’allenatore giusto al posto giusto. Ma c’è bisogno che anche Dybala ritrovi la via maestra»
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