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    Kulusevski pronto a sfidare Ronaldo: “Ma nessuno può fermarlo”

    TORINO – “Come si ferma Ronaldo? Non c’è nessuno che può farlo. Se è in giornata, decide da solo le partite. All’andata non siamo riusciti a frenarlo, mercoledì ci riproveremo”. Dejan Kulusevski ritrova CR7 da avversario: i due giocatori della Juve si affronteranno mercoledì con le rispettive nazionali in Nations League e già nella prima gara, disputata il mese scorso in Svezia, Ronaldo fu decisivo con una doppietta. “Abbiamo parlato della prossima partita, ci abbiamo un po’ scherzato su ma mi ha detto che nella gara d’andata era rimasto impressionato da noi e che avevamo giocato bene – racconta Kulusevski ad ‘Aftonbladet’ – sarà divertente affrontarlo quando lo conoscerò un po’ di più”.
    Kulusevski e Ronaldo reduci dall’isolamento
    L’ex attaccante del Parma ha raggiunto la nazionale svedese in ritardo dopo l’isolamento fiduciario attuato dalla Juve, saltando la gara con la Russia, mentre Ronaldo ha interrotto la quarantena raggiungendo il Portogallo con un aereo privato: “Ho seguito quello che mi ha detto lo staff medico della Juve e non ho avuto alcun problema – spiega Kulusevski – sono stato nelle condizioni di potermi allenare due volte al giorno, penso che fosse la cosa migliore”.(In collaborazione con Italpress)
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    Vigorelli: “Frabotta stile Grosso. Juve su Zaniolo? Vi dico come”

    Il quartier generale è a Milano, ma da un anno Claudio Vigorelli ha un ufficio anche a New York: «La Mls americana mi ha sempre intrigato – racconta il 57enne procuratore – e poi ho voglia di allargare gli orizzonti e provare nuove esperienze». Il campo principale resta l’Europa: nei salotti della Premier è di casa e in Italia, dopo gli anni d’oro con i vari Abbiati, Brocchi, Storari, Stankovic, Eto’o…, ha avviato un nuovo ciclo. Se il romanista Nicolò Zaniolo è la stella più luminosa della sua scuderia, lo juventino Gianluca Frabotta è la novità del momento.
    Quando ha capito che Frabotta sarebbe stato confermato nella Juventus di Pirlo?«A luglio, quando Pirlo sembrava dovesse allenare la seconda squadra, la Juventus ha rifiutato tutte le offerte di prestito dalla B. Frabotta è un freddo, il suo debutto mi ha ricordato quello di Santon nell’Inter di Mourinho. L’importante è che continui a lavorare con questa serietà. Gli impegni dei bianconeri sono tanti e sono convinto che si possa togliere delle soddisfazioni con questo atteggiamento».

    A lei chi ricorda Frabotta?«Diciamo che, come stile di laterale sinistro, rivedo un po’ Fabio Grosso: buon piede, bella gamba, bravo a spingere. Con i paragoni, però, andiamoci piano: Grosso è campione del mondo, mentre Gianluca è soltanto alla terza presenza in Serie A».
    Prima del doppio infortunio al ginocchio, si è parlato spesso anche di Zaniolo per i bianconeri: quanto è stato vicino?«Per Nicolò si erano interessati tutti i top club, non solo la Juventus. Poi l’infortunio, il Covid e l’avvento della nuova proprietà giallorossa hanno cambiato gli scenari (…)».
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    Morata tutto per la Juve

    TORINO – Se Luis Enrique non ti convoca, forse ti ha fatto pure un favore. Siamo all’esagerazione, evidentemente, perché Alvaro Morata non può non desiderare di tornare a indossare quanto prima la casacca della Roja spagnola, ma la possibilità di restare in città in questi giorni senza calcio giocato gli avrà fatto solamente del bene. Ha affiancato i superstiti della fuga verso le Nazionali, sognando già una maglia per Crotone, e poi s’è goduto un lungo fine settimana a base di famiglia e Torino. Il binomio risulta essere particolarmente eccitante per chi non vedeva l’ora di tornare a casa sua. L’entusiasmo con cui ha riabbracciato la Juventus non si è ancora tradotto in una prova super sul campo, anche se Morata ha le sue ragioni. Andrea Pirlo in fondo l’ha gettato nella mischia da subito, otto giorni fa all’Olimpico contro la Roma, e il ragazzo non ha fornito risposte negative se si considera che era appena arrivato. Per Juve-Napoli, al netto della serata strana e stando alle scelte del tecnico bianconero, Alvarito s’era visto “rubare” il posto da Paulo Dybala.
    Juve, Dybala salta anche Bolivia-Argentina

    Rischia di essere, questo, uno dei ritornelli della stagione, anche perché il mercato ha infoltito la batteria degli attaccanti in senso lato. Oneri e onori al Maestro, fermo restando che l’adattabilità di Alvaro a Cristiano Ronaldo è tutto tranne che un’opinione. E fare bene nella Juve significherà anche tornare nella considerazione del ct spagnolo, visto che Morata ha saltato più convocazioni: l’ultima volta in cui giocò con la maglia della Furie Rosse risale al 18 novembre 2019, Spagna-Romania 5-0 per la qualificazione all’Europeo. Sarà una lunga rincorsa e l’assenza in occasione delle partite di questi giorni contro il Portogallo di CR7, la Svizzera e l’Ucraina accresce gli stimoli. […]
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    Juve, Dybala salta anche Bolivia-Argentina

    TORINO – Paulo Dybala salterà la partita delle qualificazioni sudamericane ai Mondiali del Qatar tra Argentina e Bolivia. L’attaccante della Juventus aveva già accusato un fastidio intestinale che lo aveva messo ko nella sfida di giovedì scorso contro l’Ecuador e ora non partirà per la trasferta in Bolivia per continuare il programma di recupero. Come riportato dalla nazionale argentina su Twitter, “Paulo Dybala non viaggerà con il resto della Nazionale verso la Bolivia, non essendo in condizioni fisiche idonee. Continuerà il suo recupero, a seguito del recente problema gastrointestinale”. Un problema fisico per l’argentino della Juve, che potrebbe anche rientrare prima in Italia e tornare a disposizione di Pirlo per il prossimo impegno nel campionato di Serie A. LEGGI TUTTO

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    Juve, Ronaldo e le voci sul Psg nel 2021: cosa c'è di vero

    Dicono gli spagnoli che Cristiano Ronaldo a fine stagione potrebbe lasciare la Juventus per andarsene al Paris Saint Germain. La Juventus – sempre secondo gli spagnoli – vuole svecchiare la squadra e CR7 è tentato dall’esperienza parigina. Lo scenario non è necessariamente inverosimile, anche se oggi non c’è alcun riscontro concreto che si possa realizzare ed è oggettivamente avventuroso spingersi in previsioni che vanno così lontano, in questo particolare (eufemismo) periodo storico. I fattori sono tanti e, soprattutto, estremamente variabili. «Come si concluderà questa stagione?». E’ la prima e fondamentale domanda, declinabile in due modi: sportivo e finanziario.

    Se la Juve vincesse la Champions…
    Se, per esempio, la Juventus vincesse la Champions non è da escludere che Ronaldo possa sentire il richiamo di nuovi stimoli e piantare una bandierina in un quarto campionato top d’Europa dopo Inghilterra, Spagna e Italia. Ma si può ragionare di successo in Champions prima di iniziare i gironi? E ancora: quali saranno le condizioni economiche della Juventus e del Psg a fine stagione? LEGGI TUTTO

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    Juve-Napoli, mercoledì la sentenza: ecco di cosa si terrà conto

    Pochi vorrebbero essere nei panni del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea. Messo sotto pressione dal mondo del calcio, ma anche dalla politica. E alle prese con una sentenza che, comunque vada, farà storia (e giurisprudenza), visto che si tratta del primo caso di una squadra di Serie A che non si presenta a una partita nell’era moderna. Ha davanti a sé poco più di tre giorni, visto che dovrebbe ufficializzare il dispositivo (e probabilmente anche le motivazioni) mercoledì. Dal suo punto di vista di giudice sportivo, la situazione non sarebbe complicata: assenza di una squadra e un protocollo non applicato. Insomma, un’autostrada verso il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione per il Napoli.
    Juve-Napoli, cosa sbaglia De Luca sul protocollo e Ronaldo

    Il memoriale difensivo del Napoli
    Tuttavia, non è così semplice, perché il Napoli ha presentato un dettagliato memoriale difensivo la cui carta fondamentale è l’e-mail della Asl2 del capoluogo campano, nella quale si fa esplicito divieto alla squadra di partire per Torino. Ora, al netto di come e perché quel documento sia stato prodotto, resta il documento di un’autorità sanitaria locale, che ha pieno diritto di vietare la trasferta alla squadra di Gattuso. Quindi il giudice dovrebbe concedere il «legittimo impedimento» e procedere con il rinvio della partita. Il nocciolo della questione, però, è la questione del protocollo Governo-Figc.
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    Danilo scala Juve e Brasile: titolare in bianconero e verdeoro

    TORINO – Alla soglia dei 30 anni Danilo può scrivere un nuovo capitolo della sua vita professionale. Da gregario di lusso a nuovo senatore, in grado di scalare le gerarchie alla Juventus e nel Brasile. In Nazionale (è sceso in campo nella notte contro la Bolivia per le qualificazioni mondiali) ha avuto il compito di sostituire Dani Alves, diventando il nuovo terzino destro della formazione verdeoro, in bianconero è stato scelto da Andrea Pirlo per giocare titolare nella difesa a 4 come terzino destro contro la Sampdoria e nella difesa a 3 da centrale destro nella sfida in casa della Roma. Con Maurizio Sarri il brasiliano veniva schierato nel suo ruolo naturale di terzino destro, anche se in emergenza ha giocato sulla fascia sinistra, totalizzando 32 presenze e 2 gol, adesso il reparto arretrato della Juventus si è presentato in una veste più moderna, nella quale c’è bisogno di elementi elastici, come il brasiliano che dà ampie garanzie proprio per la sua duttilità, per variare modulo e impostazione a partita in corsa. Danilo non è comunque nuovo nel ruolo: lo ha già provato sia ai tempi del Manchester City con Pep Guardiola sia nel Santos con Muricy Ramalho. E ha sempre funzionato bene. All’occorrenza, poi, potrebbe anche essere avanzato di qualche metro come esterno di centrocampo. Ma la crescita del brasiliano non è legata a una questione esclusivamente tattica. Anche come atteggiamento in campo Danilo è cambiato, lasciando spazio al suo altruismo nei confronti dei compagni e a un modo diverso di giocare la palla. «In questa fase della mia carriera – spiega – sono molto più interessato nel cercare di aiutare a costruire, toccare molto la palla, aiutare a dare la palla pulita ai centrocampisti offensivi e agli attaccanti e non soltanto a difendere o ad attaccare, correndo sempre avanti e in dietro, come ho fatto in Brasile e all’inizio della mia carriera. Mi piace molto la fase iniziale della costruzione e l’attenzione nei passaggi».
    Juve, Alaba a zero stuzzica Paratici: è l’ideale per Pirlo

    Continuità
    Dalle sue parole si vede già lo zampino della cura Pirlo: non soltanto la corsa, ma anche il possesso palla, i passaggi mirati, il dominio dello spazio. E’ soltanto da due mesi che Danilo lavora agli ordini di Pirlo, però il Maestro è riuscito a inculcare la sua lezione. Il brasiliano ha trovato anche dei punti in comune tra il suo nuovo tecnico alla Juventus e il ct del Brasile, Tite. «La cura dei dettagli è la principale somiglianza tra il Pirlo e il Tite». […]
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    Juventus, Khedira resta un grande problema

    TORINO – Ad ogni messaggio postato sui social la vena del tifoso juventino assuefatto all’arrabbiatura si gonfia un po’ di più. Ma Sami Khedira ha ormai deciso da un po’ che lasciare Torino non rientra nella sua agenda personalizzata di centrocampista in grado di far svoltare la squadra bianconera, in Italia e in Europa, quando i muscoli hanno retto all’incedere del tempo. Il problema è che i continui infortuni gli hanno puntualmente presentato il conto nell’arco di un quinquennio in cui ha raramente potuto giocare con continuità. Un dato spicca su tutto il resto: 92, come le partite saltate dall’estate 2015 a oggi, da quando salutò il Real Madrid da svincolato di lusso e si trasferì alla corte della Juventus.
    Juve, Alaba a zero stuzzica Paratici: è l’ideale per Pirlo

    Cinque anni dopo è tutta un’altra vita. Quella di un calciatore che, al netto di un destino particolarmente avverso, non ha futuro in bianconero e i 33 anni d’età non mitigano la portata di una partenza che resta in programma secondo i desideri della dirigenza juventina. Perché nel frattempo la mediana dei campioni d’Italia è stata rinfrescata con l’innesto di Arthur e di Weston McKennie, ma soprattutto perché Khedira guadagna 6 milioni netti da quando – settembre 2018 – firmò il prolungamento del contratto fino al 2021 con opzione 2022. E’ un ingaggio di cui alla Continassa farebbero a meno e la fresca esclusione dalla lista Champions è un ulteriore segnale della volontà, da parte della società, di separarsi. […]
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