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    Juve, Marques e il sogno Cristiano Ronaldo: “Come nasce quel gol in rovesciata”

    TORINO – “Ho cominciato a giocare da bambino in Venezuela. Da quando avevo 5 anni ho sempre giocato. Ho giocato con molte squadre e qualche volta abbiamo partecipato ad alcuni tornei internazionali. Ho giocato a Barcellona e ho vissuto lì negli anni scorsi. Inizialmente ho giocato un anno all’Espanyol, poi sono andato in un’altra squadra e dopo ho firmato con il Barcellona. È stato un grandissimo cambiamento e un sogno divenuto realtà. Poi ho saputo che la Juventus era interessata a me circa un anno fa, prima della scadenza del mio contratto”. Sono le parole di Alejandro Marques, attaccante classe 2000 della Juventus Under 23, ai microfoni di Juventus TV. Il giovane calciatore bianconero ha dichiarato:  “È un grande onore che una squadra come la Juventus si interessi a te. Sono davvero contento di essere qui. Prima di tutto è come essere in una grande famiglia, questo è splendido, specialmente per chi arriva da fuori”.
    Giana Erminio-Juve U.23 1-2: Marques e Ranocchia firmano la rimonta
    Le parole di Alejandro Marques
    Marques ha parlato di mister Zauli: “Il coach è passionale e riesce a tirare fuori il massimo da ognuno di noi, cercando sempre di fare ciò che è giusto per la squadra”. Poi, sul gol in rovesciata: “È una cosa che abbiamo provato molto in allenamento, anche in quelli al Barcellona ma non avevo mai avuto l’occasione di metterlo in pratica durante una partita… Poi quando ho visto il cross non ci ho pensato due volte”. Infine, su Cristiano Ronaldo: “Il mio modello è Cristiano Ronaldo. Ma non per come gioca, è praticamente il migliore, ma per la sua dedizione al lavoro e la sua costanza quotidiana. Per questo penso che sia un esempio. Un altro giocatore che mi piace tanto Lewandowski. Spero di somigliare a lui, guardo bene i suoi movimenti e il suo gioco. Ronaldo? È come essere in un sogno. Lui è mostruoso, è davvero un sogno potersi allenare con lui e poter imparare dal migliore”. LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt corre verso il rientro: ecco la possibile data

    TORINO – Da GoldenBoy (del Tuttosport, edizione 2018) ad Iron Boy. Ragazzo d’acciaio. Matthijs de Ligt ci sta dando dentro. Parecchio: onde rafforzare il tono muscolare (soprattutto di spalle e pettorali) e recuperare la forma. Perché di stare in disparte – spettatore pur molto lautamente pagato – non ne ha proprio voglia. Tant’è che non lesina impegno e prova anzi a bruciare le tappe, nel migliore dei casi, o quantomeno a non sgarrare nemmanco di una virgola rispetto alla tabella di marcia stilata da dotti, medici e sapienti dopo che – 12 agosto scorso – il difensorone olandese s’è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico di stabilizzazione della spalla destra presso la clinica UPMC Salvator Mundi di Roma. “L’intervento eseguito dal dottor Volker Musahl, coadiuvato dai dottori Bryson Lesniak e Fabrizio Margheritini, alla presenza del responsabile sanitario della Juventus Luca Stefanini è perfettamente riuscito, i tempi di recupero sono stimabili in circa 3 mesi”. Così recitava il bollettino medico, e così – effettivamente – si sta sviluppando la situazione. Metà novembre è il periodo caldo da zona traguardo e ora, più o meno al giro di boa, si può ragionevolmente pronosticare che già in occasione della sfida in programma tra Lazio e Juventus, il 7 novembre, De Ligt possa essere a disposizione del suo nuovo tecnico Andrea Pirlo.
    “Sarri vuole allenare e si sta liberando del contratto con la Juve”

    Le tappe
    Tutto era cominciato il 23 novembre dello scorso anno, con la lussazione durante Atalanta-Juventus. De Ligt s’era fatto rimettere a posto la spalla a bordocampo (la cosiddetta “riduzione”: omero ricollocato al suo posto) ed aveva continuato a giocare. Da lì a tre giorni, peraltro, era di nuovo in campo contro l’Atletico Madrid sopportando dolore ed iniziando a convivere con la consapevolezza che da quel momento in poi nuove lussazioni erano il minimo che potesse aspettarsi sino a che non fosse andato sotto i ferri per una soluzione risolutrice. […]
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    Benzema: “Senza Ronaldo ora al Real Madrid mi sento libero”

    Benzema: “Senza Ronaldo ora sono libero”
    Benzema era stato preso dal Lione per affidargli il centro dell’attacco, ma a Madrid il centro di tutto era sempre e solo CR7. Il francese doveva giocare per il portoghese e non viceversa: “Nel Lione giocavo in un altro modo. Ora sono libero in campo, mi piace toccare il pallone. Con Cristiano ho cambiato il mio stile, giocavo per lui. Avevo uno che faceva il doppio o il triplo dei miei gol e dovevo adattarmi. Ho pensato che non mi sarebbe costato nulla, dovevo solo cambiare il mio modo di giocare e passarla di più a lui. Ho messo da parte la mia anima da bomber” ha concluso, spiegando che cosa significa dividere l’attacco con uno come Cristiano Ronaldo.
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    Frabotta, la Juve ci crede: le tappe della sua scalata

    La velocità, dopotutto, è una dote fondamentale per un esterno, che sia difensivo, offensivo, o che copra l’intera fascia da una linea di fondo all’altra. Eppure la rapidità con cui Gianluca Frabotta ha scalato le gerarchie bianconere (e non solo) proprio correndo sulla fascia – quella sinistra – è comunque sorprendente. […]
    SCALATA
    Poco più di un anno fa, il 6 agosto 2019, Frabotta postava sul suo profilo Instagram una foto con la maglia della Juventus in mano nel centro sportivo di Vinovo. Il suo passaggio dal Bologna alla squadra bianconera Under 23 era appena stato ufficializzato e stava per cominciare la sua corsa verso l’alto. O meglio, il suo decollo, termine più adeguato: il 28 giugno il primo trofeo, la Coppa Italia di Serie C conquistata proprio con la Under 23 di Fabio Pecchia; il 2 agosto l’esordio in Serie A, lanciato da Maurizio Sarri dal primo minuto in Juventus-Roma dell’ultima giornata. La nuova stagione lo ha portato addirittura ad accelerare, perché il posto da titolare affidatogli da Andrea Pirlo alla prima di campionato contro la Sampdoria aveva un peso ben diverso e perché a quel “secondo esordio” sono seguite la prima convocazione nell’Italia Under 21 (raggiungerà il gruppo di Nicolato non appena l’esito dei tamponi consentirà ai bianconeri di lasciare l’isolamento e raggiungere le Nazionali) e soprattutto l’inserimento nella lista Champions, consegnata ieri alla Uefa.
    QUALITÀ E QUANTITÀ
    Ci sarà di nuovo anche Alex Sandro, alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali, ma con la serie fittissima di partite (sette in 21 giorni) che aspettano la squadra bianconera, ci sarà bisogno anche di Frabotta. Pirlo lo sa e ci conta: dopo l’esordio non lo ha più schierato titolare (non lo era nella distinta consegnate per Juventus-Napoli), ma la scelta di mandarlo in campo nei minuti finali di Roma-Juventus, con il bianconeri in 10 e il risultato in bilico, è stata un’altra concreta dimostrazione di fiducia. Anche nella sua ma turità, indispensabile per gestire momenti di partita così delicati. […] Grande dinamismo, sinistro di qualità, e buona attitudine difensiva (nella scorsa stagione 5 intercetti e 8,4 palloni recuperati a partita, il 60% di duelli difensivi vinti secondo i dati Wyscout) ne hanno fatto prima un punto fermo tra gli undici di Pecchia e ora tra i 23 di Pirlo. Con l’intenzione di continuare la corsa.
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    Juve, l’Asl segnalerà in Procura i calciatori che hanno violato l’isolamento

    Il rispetto dell’isolamento diventa un caso anche alla Juventus. L’Asl di Torino segnalerà alla Procura i calciatori bianconeri che, per l’azienda sanitaria, hanno violato l’isolamento per raggiungere le rispettive nazionali. “È stata la stessa società a segnalarci che alcuni calciatori avevano lasciato il luogo di isolamento e perciò noi notizieremo l’autorità competente, cioè la Procura, di quanto avvenuto”, ha dichiarato ad alcuni quotidiani Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Città di Torino. Hanno lasciato il J Hotel per raggiungere le rispettive nazionali Bentancur, Cuadrado, Danilo, Dybala e Ronaldo, ma anche Buffon e Demiral, che sono tornati a casa.
    Juve-Napoli sub iudice: la decisione del Giudice Sportivo
    Si rischia una multa da 400 euro
    La Juventus è in isolamento fiduciario da sabato, quando sono stato accertate le positività di due persone dello staff esterne al gruppo squadra. Già lunedì il club aveva segnalato all’Asl la decisione dei suoi tesserati, la cui responsabilità, una volta abbandonato il ritiro, diventa individuale. Rischiano una multa da 400 euro. Per tutti gli altri giocatori, invece, sta proseguendo l’isolamento al J Hotel. Tra loro c’è anche chi, pur essendo stato convocato in Nazionale, sta attendendo i controlli previsti dal protocollo. È il caso, ad esempio, di Adrien Rabiot: se i due tamponi risulteranno negativi, al termine di cinque giorni di isolamento, cioè domani, potrà unirsi alla Nazionale francese. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiesa: ecco qual è il suo nuovo numero di maglia

    TORINO – La Juventus, attraverso il proprio profilo ufficiale Instagram, ha svelato quale sarà il numero di maglia del nuovo acquisto Federico Chiesa. A rivelarlo è l’immagine postata dal club bianconero: si tratta della maglia numero 22 per l’ex Fiorentina, che in viola indossava la numero 25, che in bianconero è già assegnata ad Adrien Rabiot.  LEGGI TUTTO

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    Juve, ecco la lista Champions. Fuori Khedira, c'è Frabotta

    TORINO – La Juventus ha consegnato oggi alla Uefa la lista dei giocatori bianconeri che prenderanno parte alla prima fase della Champions League. La Juve esordirà il 20 ottobre a Kiev contro la Dinamo e, oltre agli ucraini, nella fase a gironi affronterà il Barcellona e il Ferencváros. Nella lista presentata, assente il nome di Khedira, mentre c’è Frabotta. Questo l’elenco completo: 1 Szczesny, 3 Chiellini, 4 de Ligt, 5 Arthur, 7 Ronaldo, 8 Ramsey, 9 Morata, 10 Dybala, 12 Alex Sandro, 13 Danilo, 14 McKennie, 16 Cuadrado, 19 Bonucci, 22 Chiesa, 25 Rabiot, 28 Demiral, 30 Bentancur, 31 Pinsoglio, 33 Bernardeschi, 38 Frabotta, 39 Portanova, 44 Kulusevski, 77 Buffon. LEGGI TUTTO

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    Juve-Napoli, ecco come avrebbe giocato Pirlo

    TORINO – Dovrà avere ancora pazienza, Paulo Dybala, che non gioca titolare da Juventus-Sampdoria del 26 luglio: ricordo agrodolce, perché a fine partita festeggiò con i compagni lo Scudetto, ma durante si era procurato l’infortunio all’adduttore sinistro che lo ha tenuto fuori fino ai minuti finali di Juventus-Lione, quando Sarri lo giocò come carta della disperazione, ma l’unico risultato fu una ricaduta. Ricaduta che ha costretto la Joya ad allenarsi a parte fino a pochi giorni prima di Roma-Juventus: comunque convocato, per stessa ammissione di Andrea Pirlo avrebbe probabilmente giocato nel finale, senza l’espulsione di Rabiot. E per stessa ammissione di Pirlo, sottoforma della formazione che la Juventus ha consegnato all’arbitro ieri sera, l’argentino avrebbe giocato titolare contro il Napoli. Dovrà aspettare. Intanto, vedersi titolare alla prima occasione in cui era in condizione di esserlo, sarà un’iniezione di fiducia dopo una fine estate in cui era tornato anche a essere uomo mercato e in attesa della trattativa sul rinnovo che entrerà nel vivo nei prossimi giorni.
    Da Napoli-Genoa a Juve-Napoli: tutto quello che è successo
    La Juventus fa le visite a Chiesa a Firenze, poi la firma e dopo la Nazionale

    Il ruolo
    Schierato in attacco accanto a Cristiano Ronaldo, Dybala avrebbe ovviamente interpretato il ruolo di centravanti a modo suo: svariando e arretrando. Movimenti che avrebbe cercato di combinare soprattutto con quelli di Ramsey, confermato nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo in fase difensiva e di trequartista in fase offensiva. Proprio quest’ultimo compito il gallese avrebbe potuto scambiarselo con Dybala, andando ad attaccare la profondità mentre la Joya arretrava in zona di rifinitura. Con Ronaldo libero di scegliere tra le due opzioni. Un’altra possibilità interessante da vedere sarebbe stata quella degli scambi con Kulusevski, considerata la propensione dei Dybala ad allargarsi a destra e quella dello svedese a tagliare centralmente. […]
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