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    Juve-Napoli, ecco come avrebbe giocato Pirlo

    TORINO – Dovrà avere ancora pazienza, Paulo Dybala, che non gioca titolare da Juventus-Sampdoria del 26 luglio: ricordo agrodolce, perché a fine partita festeggiò con i compagni lo Scudetto, ma durante si era procurato l’infortunio all’adduttore sinistro che lo ha tenuto fuori fino ai minuti finali di Juventus-Lione, quando Sarri lo giocò come carta della disperazione, ma l’unico risultato fu una ricaduta. Ricaduta che ha costretto la Joya ad allenarsi a parte fino a pochi giorni prima di Roma-Juventus: comunque convocato, per stessa ammissione di Andrea Pirlo avrebbe probabilmente giocato nel finale, senza l’espulsione di Rabiot. E per stessa ammissione di Pirlo, sottoforma della formazione che la Juventus ha consegnato all’arbitro ieri sera, l’argentino avrebbe giocato titolare contro il Napoli. Dovrà aspettare. Intanto, vedersi titolare alla prima occasione in cui era in condizione di esserlo, sarà un’iniezione di fiducia dopo una fine estate in cui era tornato anche a essere uomo mercato e in attesa della trattativa sul rinnovo che entrerà nel vivo nei prossimi giorni.
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    Il ruolo
    Schierato in attacco accanto a Cristiano Ronaldo, Dybala avrebbe ovviamente interpretato il ruolo di centravanti a modo suo: svariando e arretrando. Movimenti che avrebbe cercato di combinare soprattutto con quelli di Ramsey, confermato nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo in fase difensiva e di trequartista in fase offensiva. Proprio quest’ultimo compito il gallese avrebbe potuto scambiarselo con Dybala, andando ad attaccare la profondità mentre la Joya arretrava in zona di rifinitura. Con Ronaldo libero di scegliere tra le due opzioni. Un’altra possibilità interessante da vedere sarebbe stata quella degli scambi con Kulusevski, considerata la propensione dei Dybala ad allargarsi a destra e quella dello svedese a tagliare centralmente. […]
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    Il medico della Juve: “La bolla deve funzionare così”

    TORINO – Tutto ruota intorno a una parola: bolla. Abbiamo imparato a conoscerla quando lo sport ha ripreso faticosamente dopo il blocco imposto dal Covid-19. Tutti insieme, più o meno appassionatamente, per isolarsi dal resto del mondo e poter tornare alle attività consuete. Lo ha fatto il calcio in Europa, lo ha fatto la Nba – che ha raccolto a Orlando ventidue della trenta squadre – e, con il basket, tutto lo sport a stelle&strisce. Una volta ripresa l’attività per la stagione 2020-21, la bolla è stata mantenuta in sport individuali, come il tennis e l’atletica leggera, mentre in quelli di squadra non è stata più obbligatoria. Ma non è svanita. È infatti l’accorgimento che si prende quando si scopre una positività nel cosiddetto gruppo squadra: non solo i calciatori e lo staff, ma tutto il mondo che ruota intorno a chi scende in campo e che è essenziale per il funzionamento della macchina. Ed è quello che sembra aver fatto la differenza per quanto riguarda Juventus-Napoli, non andata in scena ieri sera dopo che la squadra campana è stata fermata sabato sera, poco prima del decollo per Torino, dall’intervento dell’Asl regionale, con le conseguenze che sono state sotto gli occhi di tutti.
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    Isolamento fiduciaro
    Una considerazione che nasce dopo aver ascoltato le parole del presidente Andrea Agnelli e il dottor Luca Stefanini, intervenuti ieri sera per spiegare le ragioni della Juventus: “Il protocollo prevede un isolamento fiduciario in una struttura concordata con l’Asl quando emerge una positività all’interno del gruppo squadra – sottolinea il responsabile dello staff sanitario bianconero -. È quello che abbiamo fatto noi, ritrovandoci al Training Center, quando abbiamo fatto i tamponi entro le quarantotto ore prima del match, secondo le ultime direttive”.
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    Da Napoli-Genoa a Juve-Napoli: tutto quello che è successo

    TORINO – Tra Napoli-Genoa e Juventus-Napoli passa solamente una settimana, ma è come se il tempo si sia fermato. E in quel tempo succede di tutto: protocolli, informative, disposizioni regolamentari, ma pure chiacchiere, tante chiacchiere. Dalla partita stravinta dagli azzurri contro i rossoblù privi di Mattia Perin risultato positivo al Coronavirus – gara posticipata di tre ore per la partenza ritardata dei liguri – al match fantasma di ieri sera allo Stadium si assiste a un balletto di dichiarazioni, carte scritte, repliche e controrepliche, parate e risposte. Il problema è che nonostante avesse un portiere contagiato dal Covid il Genoa ha giocato al San Paolo il 27 settembre, ieri invece la squadra campana a Torino non c’era. Due giorni dopo Napoli-Genoa tutti i calciatori azzurri risultano negativi al tampone, mentre a Pegli scoppia una mini pandemia nel gruppo rossoblù.
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    I positivi a Napoli
    Quattro giorni dopo Napoli-Genoa, altro giro di tamponi e venerdì 2 ottobre il polacco Piotr Zielinski risulta positivo: il centrocampista, ma anche Giandomenico Costi, collaboratore del ds Cristiano Giuntoli. Sempre tre giorni fa è il Consiglio di Lega a stabilire, uniformandosi alla normativa Uefa, che le partite devono essere disputate a patto che le squadre coinvolte abbiano almeno 13 giocatori disponibili, incluso un portiere. Nella nota compare un’unica variabile all’obbligatorietà del provvedimento: “fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali e locali”. E siamo a sabato, quando succede davvero di tutto. A Zielinski s’aggiunge Eljif Elmas: anche il macedone risulta positivo al Coronaviris. Nel frattempo la squadra allenata da Rino Gattuso si sta allenando a Castelvolturno, convinta di decollare poco prima delle 20 dall’aeroporto di Capodichino, direzione Caselle. Ma la Asl di Napoli decide di stoppare la partenza del volo. […]
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    Napoli, violato il protocollo: cosa farà il giudice sportivo

    TORINO – La Lega Serie A oggi (al più tardi domani) dovrebbe comunicare il risultato di 3-0 a tavolino per Juventus-Napoli. Il Napoli opporrà ricorso e inizierà una battaglia giuridica e, soprattutto, politica. Da una parte la linea dura della Lega che punisce il comportamento del Napoli, non presentatosi a Torino per la partita contro la Juventus di ierisera, nonostante il protocollo Governo-Figc lo consentisse e soprattutto l’eventuale violazione del protocollo da parte del Napoli per la mancata creazione della bolla. Dall’altra il Napoli che, con una lettera della Asl 2 del capoluogo campano, si difende sostenendo di non aver raggiunto Torino per un “legittimo impedimento”, ovvero il divieto della stessa Asl. Chiunque vinca, tra la Lega e il Napoli, con la Juventus spettatrice interessata della vicenda, ieri ha comunque perso il sistema del calcio italiano, ancora una volta sconfitto da quella che sembra un’endemica inaffidabilità e una pericolosa tendenza al perseguimento degli interessi singoli a danno di quelli collettivi. E mentre litighiamo, all’estero ci guardano con sempre maggiore diffidenza, sogghignando dei triti luoghi comuni sul nostro Paese.
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    Punto chiave
    Il punto chiave della questione Juventus-Napoli sarà stabilire se, effettivamente, la ASL 2 di Napoli aveva il potere di bloccare la trasferta della squadra di Gattuso o se, invece, sfruttando il protocollo Figc-Governo, il Napoli Calcio, con tutti i tamponi negativi (tranne ovviamente Zielinski ed Elmas) poteva usufruire della cosiddetta “quarantena soft”, interrompendo l’isolamento fiduciario, partire per Torino, giocare e tornare in isolamento . Non solo, nell’obiettivo del giudice sportivo ci sarà la possibile violazione del protocollo Governo-Figc da parte del Napoli, che non avrebbe creato la cosiddetta “bolla”, venerdì, dopo la positività di Zielinski. Solo creando l’isolamento presso una sede segnalata dal club alla Asl, infatti, si attiva il protocollo che consente di disputare le partite e proseguire gli allenamenti. A quanto sembra, infatti, il Napoli non avrebbe creato la bolla e questo avrebbe innescato l’intervento della Asl che ha equiparato i giocatori a liberi cittadini. Sarà un punto da chiarire e che ieri è emerso solo parzialmente. […]
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    Agnelli: “La Juve rispetta i regolamenti, questione di lealtà sportiva”

    TORINO – Andrea Agnelli parla ai microfoni di Sky per fare chiarezza sulla vicenda di Juve-Napoli. «Abbiamo dei protocolli molto chiari, era prevedibile che sarebbero successi casi di giocatori positivi e allora si applica il protocollo della Figc, che rimanda a una circolare del Cts. Il gruppo squadra va in isolamento fiduciario presso una struttura che viene concordata con l’Asl, nel nostro caso il centro tecnico così da permettere ai giocatori di continuare ad allenarsi e giocare. C’è molta chiarezza, è stato un lavoro molto importante quello svolto dalla Federazione con il ministero della Salute, sentito il Cts, per arrivare al protocollo finale. Ed è ciò che abbiamo fatto ieri con due positivi, ci siamo isolati per metterci in bolla e per essere qui stasera a giocare».

    LEALTA’ SPORTIVA – «Il protocollo è superato visto lo scontro istituzionale? Non è una questione di governo o sistema calcio, il protocollo è stato studiato da Figc con il Governo infatti rimanda a una legge del ministero della Sanità. L’importante è avere lo spirito di voler giocare e di lealtà sportiva. E’ evidente che la priorità è la tutela della salute pubblica, però il protocollo ci permette di continuare a svolgere il nostro mestiere».
    I CONTATTI – Agnelli conferma contatti con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. «Mi ha scritto, ci siamo mandati un messaggio chiedendomi di rimandare la partita, io ho risposto che la Juve si atteneva ai regolamenti: abbiamo norme e regolamenti che ci dicono come comportarci come ogni industria. Vincere 3-0 a tavolino? Io preferisco vincere sul campo sempre».
    A PARTI INVERTITE – Che cosa avrebbe fatto Agnelli se la stessa cosa fosse successa alla Juve? «Io sarei partito, ma non penso che la Asl del Piemonte avrebbe emanato quel comunicato. Se ha fatto così è perché è stato commesso qualche errore nel protocollo iniziale: l’Asl non interviene se il protocollo federale è osservato con meticolosità. La Asl dipende dal ministero della Sanità, il protocollo dipende dal ministero della Sanità: il corto circuito è interno loro».

    PROTOCOLLO – «Non spetta a me dire se il protocollo sarà perfezionato o se ce ne sarà un altro, ci atterremo. Non c’è nessun settore della vita immune da un virus. Il protocollo serve proprio per questo, a come gestire i casi di positività. La salute pubblica viene prima di tutto, ma se vogliamo andare avanti con le manifestazioni sportive bisognerà saper gestire i casi di positività». LEGGI TUTTO

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    Juventus, riecco Dybala! Ecco come avrebbe giocato con il Napoli

    TORINO – Paulo Dybala dal primo minuto e la coppia Arthur-Bentancur a centrocampo: questa le novità della formazione della Juventus che avrebbe dovuto giocare questa sera contro il Napoli. La Juventus, infatti, ha diffuso la formazione ufficiale come da protocollo previsto dalla Lega e così si è scoperto che Andrea Pirlo avrebbe schierato la Joya dall’inizio, facendolo esordire in questa stagione (finora era out per il problema muscolare del 7 agosto contro il Lione).
    Interessante anche la conferma di Cuadrado a sinistra (non aveva brillato a Roma) e di Kulusevski a destra. Ramsey avrebbe fatto il trequartista, mentre Dybala aveva rubato il posto ad Alvaro Morata, giocando al fianco di Cristiano Ronaldo. Una novità interessante perché a questo punto inizia il duello Morata-Dybala per una maglia da punta (anche se probabilmente Pirlo potrebbe dare una chance a Dybala anche sulla trequarti). Di tutto questo, però, si discuterà tra due settimane per Crotone-Juventus. Questa sera la formazione, più che ufficiale, è virtuale.
    FORMAZIONE UFFICIALEJUVENTUS (3-4-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Kulusevski, Bentancur, Arthur, Cuadrado; Ramsey; Dybala, Ronaldo. LEGGI TUTTO

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    Juventus: Douglas al Bayern, via libera per Chiesa

    TORINO – Gran finale di mercato della Juventus. In attesa di chiudere Mattia De Sciglio al Lione (c’è grande ottimismo), il dg Fabio Paratici ha trovato un accordo col Bayern Monaco per cedere in prestito Douglas Costa. Con il ritorno del brasiliano in Baviera, la Juventus é pronta a portare a termine l’affare Federico Chiesa. Sono ore di contatti sull’asse Torino-Firenze per portare a termine l’operazione entro la sirena di fine mercato di domani. I due club lavorando sulla formula finale di quello che sara’ un trasferimento da 50-55 milioni complessivi tra prestito (10 milioni) e riscatto futuro. LEGGI TUTTO

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    Dybala affila il sinistro: contro il Napoli giocherà

    TORINO – Forse dall’inizio, forse a partita in corso. E’ ragionevolmente certo, però, che domani sera contro il Napoli Paulo Dybala farà il suo debutto stagionale, dopo essere stato convocato per la prima volta domenica scorsa per la trasferta di Roma. Una convocazione rimasta in dubbio fino all’ultimo momento, perché la Joya, reduce dall’infortunio muscolare accusato in Juventus-Lione del 7 agosto, era rientrato in gruppo solo da qualche giorno e aveva lavorato molto intensamente. E all’Olimpico infatti è rimasto in panchina, complice probabilmente anche l’espulsione di Rabiot che ha costretto Andrea Pirlo a gestire con dieci uomini più di metà del secondo tempo. Adesso però Dybala è in gruppo da 10 giorni e si è allineato agli standard di allenamento dei compagni: è pronto, insomma.

    MIRA ALTO – Ha anche affilato il sinistro, il ventiseienne attaccante argentino, protagonista con gli altri attaccanti e centrocampisti delle esercitazioni sulle combinazioni offensive, chiuse ovviamente con le conclusioni verso la porta difesa alternativamente dai tre portieri bianconeri. Conclusioni tra cui ha spiccato proprio una mezza rovesciata di Dybala, molto apprezzata anche dall’autore che ha postato sul proprio profilo Instagram la foto che vedete qui, con il commento «Aim high» – «Mira alto». Non con il pallone, ovviamente, che deve restare al di sotto dei 2 metri e 44 centimetri della traversa, ma in senso molto più ampio e legato agli obiettivi: quelli personali e quelli di squadra, che poi sono strettamente intrecciati. Segnare, incidere e di conseguenza vincere, assieme alla Juventus: in attesa di entrare nel vivo della trattativa che, a partire dalla prossima settimana, dovrebbe proiettare quell’“assieme” oltre il 2022, al momento data di scadenza del contratto.
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