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    Juve, Morata è di nuovo papà: è nato Edoardo

    Fiocco azzurro in casa Morata: l’attaccante della Juventus è diventato papà per la terza volta. Un altro maschietto dopo i gemelli Leonardo e Alessandro. “Edoardo Morata Campello 29-9-20. Benvenuto al mondo figlio mio. La mamma e il piccolo stanno bene. Alice, sei incredibile, grazie per avermi reso ancora una volta l’uomo più felice del mondo. Vi amo” ha scritto Alvaro sul suo profilo Instagram, postando le foto post parto di lui, Alice Campello, la moglie del calciatore, e il figlioletto appena nato. Tanti i commenti di ex e attuali compagni di squadra per Morata. 
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    Ronaldo con Pirlo è ancora più forte: salta, segna e corre

    TORINO – Sua eccellenza Cristiano Ronaldo continua a dare l’esempio. Nell’applicazione, come se ogni volta fosse il suo primo giorno di lavoro, nella costanza, nella professionalità. Nei gol, essenzialmente. Tempo una settimana e in due sole partite ufficiali ha tirato l’ennesima linea di confine tra chi fa girare il pallone e chi lo fa cantare. Tre reti a bilancio, e che reti: a parte la prima della serie – il diagonale contro la Samp a partita sigillata – la doppietta dell’Olimpico risalta in tutta la sua preponderante influenza sulle sorti juventine. Il rigore dell’1- 1 è un lampo nel buio di un primo tempo in cui la Roma sembrava già avere la gara in pugno. Quello del 2-2 è un regalo pazzesco confezionato da CR7 a chi ha la fortuna di poterlo ammirare. E’ vero, la difesa giallorossa non c’era, ma il salto a 228 centimetri con capocciata dopo torsione innaturale per chiunque vale unicamente applausi. Sono ora 450 i gol segnati nei Top 5 campionati europei: cifra tonda per un asso a tutto tondo.

    CR7, contro la Roma salto a 228 centimetri
    Ventotto centimetri, appena 28 in meno della vetta toccata nella Marassi sampdoriana il 18 dicembre 2019: quella sì, una cima da primato, in Italia. Nel mezzo, ecco altri storici salti in alto di Ronaldo con zuccata incorporata: vedi i due metri e 42 toccati in Portogallo-Galles all’Europeo 2016 poi conquistato. E attenzione ai 247 centimetri raggiunti nello stacco che consentì a Cristiano di agguantare il Toro avanti nel derby del 3 maggio 2019 allo Stadium. In assoluto resiste il record dei 293 centimetri d’altezza, fin dove si sollevò CR7 per beffare il Manchester United: nella Champions 2012- 13 il portoghese segnava gol a raffica per il Real Madrid (12 complessivi in 12 partite) e quella sera al Bernabeu freddò gli inglesi restando in sospensione per 73 centesimi di secondo: erano gli ottavi, Ronaldo firmò l’1-1 e in tutto il mondo si celebrò la straordinarietà del gesto tecnico.
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    Pirlo ai giocatori: “Fate come Ronaldo”

    TORINO – Tra i vantaggi di essere Andrea Pirlo c’è anche quello di poter essere sostanzialmente sempre sincero e diretto. Perché, essendo Pirlo, non ha bisogno di arrampicarsi sugli eufemismi o di giocare a nascondino con le frasi fatte. Dal benservito a Gonzalo Higuain raccontato senza neanche un giro di parole fino all’ammissione, che per altri sarebbe suonata un filo arrogante, di «aver solo certezze», passando per le trattative di mercato commentate con trasparenza (Suarez o Dzeko, per esempio), il tecnico della Juventus ha sempre scelto la strada più corta e, nei limiti del possibile, sincera.

    E quando ieri gli facevano notare come il secondo gol della Roma fosse frutto di un errore di posizionamento generale «non da Juventus», lui non ha provato a zuccherare l’analisi e, con il suon tono di voce senza nessuna inflessione emotiva ha detto: «No, guarda, quel gol non è da nessuna squadra».

    Roma-Juve, Pirlo non è soddisfatto della prestazione
    Non è soddisfatto, Pirlo, della prestazione di Roma, soprattutto della prima scombiccherata ora di gioco, ma non è arrabbiato con la squadra. Sia perché la reazione caratteriale nel momento difficile lo ha confortato, sia perché è consapevole che con un numero così esiguo di allenamenti con la squadra al completo (undici) diventa tutto più difficile e ci può essere chi sbaglia il posizionamento in una transizione. Certo, un po’ più di concentrazione l’avrebbe apprezzata, soprattutto in quella circostanza, quando la Juventus che aveva appena agguantato il pareggio con il rigore di Ronaldo, non ha saputo gestire l’ultima manciata di secondi prima dell’intervallo, facendosi infilare dal contropiede concluso da Veretout.
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    Arthur, azioni in crescita: l’esordio è stato convincente

    TORINO – Mezz’ora in campo è un tempo troppo breve per dare un giudizio realistico sulle qualità di Arthur Melo, ma l’impatto del brasiliano sulla squadra di Andrea Pirlo è stato positivo: l’ex Barça ha debuttato all’Olimpico di Roma entrando al posto di un deludente Weston McKennie nella ripresa, quando i bianconeri stavano perdendo 2-1, e ha mostrato subito di essere cresciuto di condizione imponendo un buon ritmo, con una manovra più veloce e delle intuizioni convincenti. «Buon lavoro di squadra, non bisogna arrendersi mai! Felice per il mio debutto in @seriea» il post su Instagram con cui Arthur ha salutato il suo esordio con la maglia bianconera.

    Complice la squalifica di Adrien Rabiot, il brasiliano ha buone chance di partire titolare domenica contro il Napoli all’Allianz Stadium. Del resto, a fine partita lo stesso Pirlo lo ha promosso. «Arthur viene da sei mesi di inattività, non giocava a Barcellona per problemi con la società. Arrivare in un campionato diverso, in una società diversa con allenamenti diversi fa sì che ci voglia tempo». E il tecnico bianconero glielo concede per permettergli di inserirsi al meglio, anche se è rimasto ben impressionato dalla sua prestazione. «E’ giovane, sta lavorando tutti i giorni per migliorare e lo vedremo sicuramente in campo nel corso del campionato».
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    Roma-Juve alla moviola: rigori netti ma a Pellegrini manca un giallo

    TORINO – Proteste giallorosse al 29’ quando l’arbitro fischia fallo contro Dzeko che era caduto dopo un contrasto con Chiellini mentre era lanciato verso la porta: decisione giusta (e non facile) quella dell’arbitro, perché è il bosniaco che trattiene in modo prolungato il difensore, prima dello scontro. Ineccepibile anche il rigore fischiato a favore della Roma al 30’: Rabiot respinge con il braccio destro alto un tiro di Veretout. Giusto anche il giallo, come quello mostrato a Kumbulla al 34’ (fallo su Kulusevski). Al 43’ il rigore per la Juventus: altrettanto netto il fallo di mano di Pellegrini, che però non viene ammonito: scelta dubbia. Dubbio non da poco, perché all’8 st, il giallorosso viene giustamente ammonito per fallo su Ronaldo: potrebbe essere doppia ammonizione, come quella che invece tocca (giustamente) a Rabiot per fallo su Mkhitaryan al 17’. Subito giallo, giusto, per il neoentrato Frabotta al 40’.
    Serie A, Roma-Juve 2-2: Doppiette di Veretout e Cristiano Ronaldo
    Ronaldo: “La Juve di Pirlo? È più contenta e lavora meglio” LEGGI TUTTO

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    Pirlo: “Passo indietro, ma la Juve è ancora in costruzione”

    La Juve ringrazia Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse bianconero ha siglato una doppietta nel 2-2 contro la Roma, arrivato in inferiorità numerica per il rosso a Rabiot. “Abbiamo giocato con due sistemi completamente diversi, la partita era diversa da quella contro la Sampdoria – l’analisi di Pirlo a Sky Sport – Abbiamo fatto un passo indietro, ma siamo una squadra in costruzione. Non abbiamo avuto tempo di provare delle soluzioni nel pre-campionato, queste partite sono delle prove. È un punto guadagnato, c’è stato un ottimo spirito. Arthur non gioca da sei mesi, Bentancur comincia a stare meglio. Deve crescere un po’ la condizione di questi giocatori che sono importanti”. 

    Pirlo: “Bentancur e Arthur non sono registi”
    “Volevamo sfruttare l’uno contro uno davanti, sapevamo che la Roma portava tanti uomini in attacco. Non è andata molto bene però tutto sommato dovevamo fare questa partita, giocavamo contro una squadra solida. Abbiamo dei centrocampisti adatti a giocare a due, non abbiamo registi né mezzali. Sia Bentancur che Arthur non sono registi, forse McKennie è l’unica mezzala. Sfrutteremo al meglio le loro caratteristiche”. 

    Pirlo e la differenza con l’Inter
    “Morata è arrivato due giorni fa, Arthur deve ancora adattarsi. Oggi è entrato bene però deve ancora tempo per migliorare. Lo stesso Bentancur ha giocato troppe partite lo scorso anno ed è arrivato in ritiro con un infortunio. La Roma ha dei difensori molto aggressivi, abbiamo sbagliato a muoverci, bisognava sfalsarli di più per poterli attaccare. Sono cose che possiamo migliorare sicuramente. Non so se la rosa dell’Inter sia migliore rispetto alla nostra, di sicuro è migliore rispetto a quella dello scorso anno. Noi abbiamo tanti giocatori di qualità, ce la giocheremo fino alla fine. Ai ragazzi ho detto che sarebbero state importanti le sostituzioni. Ronaldo? Si allena sulle punizioni, l’importante è che faccia gol come stasera. Ha corso quasi di più quando siamo andati in inferiorità numerica”. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo: “La Juve di Pirlo? È più contenta e lavora meglio”

    “Dopo essere andati in svantaggio sapevamo che la partita di oggi si sarebbe complicata, ma abbiamo conquistato un punto importante. Siamo all’inizio del campionato, con un allenatore nuovo. Ma vedo la squadra attiva, stiamo bene, vedo un futuro molto positivo”. Cristiano Ronaldo vede il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio contro la Roma, arrivato in inferiorità numerica per il rosso a Rabiot. “Credo che la Serie A si sia rinforzata bene, dall’Inter al Milan fino a noi – ha detto l’autore della doppietta a Sky Sport -. È un campionato più difficile dell’anno scorso. Pirlo? È molto presto ma vedo la squadra molto meglio, più contenta e che lavora sorridendo. Questo è molto importante”.
    La Juve pareggia in 10 contro la Roma LEGGI TUTTO

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    Paratici: “Caso Suarez? Juve corretta e trasparente”

    ROMA – “Nessuna leggerezza sul caso Suarez, si è verificata l’opportunità che l’attaccante si liberasse dal Barcellona, abbiamo fatto le verifiche necessarie e abbiamo agito nella totale trasparenza, nella totale correttezza”. Fabio Paratici dice la sua sulla vicenda che ha scosso l’ambiente bianconero nelle ultime settimane. “Non sono né un magistrato né un poliziotto – ha dichiarato il dirigente della Juve nel prepartita contro la Roma a Sky Sport – non conosco questo tipo di situazioni. Non mi sono fatto nessuna idea”. 
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    Paratici su Pirlo, Dzeko e Morata
    “Pirlo ha coraggio, lo conosciamo bene. Era un calciatore di coraggio, ed è un allenatore coraggioso. Dzeko? Se lo incontrassi lo saluterei come faccio con tutti gli altri calciatori delle squadre, forse con ancora più piacere. Si parla più del mancato arrivo di un calciatore che dell’attaccante che è arrivato. Il mercato è fatto di opportunità, la bravura di chi fa il mercato è di essere elastico e creativo. Noi lo siamo stati. Abbiamo cercato Morata prima, siamo andati avanti con Dzeko, poi nello stesso tempo abbiamo perseguito l’obiettivo Morata ed è arrivata l’opportunità. Siamo felicissimi di averlo con noi, tutto l’ambiente della Juve ha un grande affetto verso di lui”.  LEGGI TUTTO