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    Pirlo: “Passo indietro, ma la Juve è ancora in costruzione”

    La Juve ringrazia Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse bianconero ha siglato una doppietta nel 2-2 contro la Roma, arrivato in inferiorità numerica per il rosso a Rabiot. “Abbiamo giocato con due sistemi completamente diversi, la partita era diversa da quella contro la Sampdoria – l’analisi di Pirlo a Sky Sport – Abbiamo fatto un passo indietro, ma siamo una squadra in costruzione. Non abbiamo avuto tempo di provare delle soluzioni nel pre-campionato, queste partite sono delle prove. È un punto guadagnato, c’è stato un ottimo spirito. Arthur non gioca da sei mesi, Bentancur comincia a stare meglio. Deve crescere un po’ la condizione di questi giocatori che sono importanti”. 

    Pirlo: “Bentancur e Arthur non sono registi”
    “Volevamo sfruttare l’uno contro uno davanti, sapevamo che la Roma portava tanti uomini in attacco. Non è andata molto bene però tutto sommato dovevamo fare questa partita, giocavamo contro una squadra solida. Abbiamo dei centrocampisti adatti a giocare a due, non abbiamo registi né mezzali. Sia Bentancur che Arthur non sono registi, forse McKennie è l’unica mezzala. Sfrutteremo al meglio le loro caratteristiche”. 

    Pirlo e la differenza con l’Inter
    “Morata è arrivato due giorni fa, Arthur deve ancora adattarsi. Oggi è entrato bene però deve ancora tempo per migliorare. Lo stesso Bentancur ha giocato troppe partite lo scorso anno ed è arrivato in ritiro con un infortunio. La Roma ha dei difensori molto aggressivi, abbiamo sbagliato a muoverci, bisognava sfalsarli di più per poterli attaccare. Sono cose che possiamo migliorare sicuramente. Non so se la rosa dell’Inter sia migliore rispetto alla nostra, di sicuro è migliore rispetto a quella dello scorso anno. Noi abbiamo tanti giocatori di qualità, ce la giocheremo fino alla fine. Ai ragazzi ho detto che sarebbero state importanti le sostituzioni. Ronaldo? Si allena sulle punizioni, l’importante è che faccia gol come stasera. Ha corso quasi di più quando siamo andati in inferiorità numerica”. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo: “La Juve di Pirlo? È più contenta e lavora meglio”

    “Dopo essere andati in svantaggio sapevamo che la partita di oggi si sarebbe complicata, ma abbiamo conquistato un punto importante. Siamo all’inizio del campionato, con un allenatore nuovo. Ma vedo la squadra attiva, stiamo bene, vedo un futuro molto positivo”. Cristiano Ronaldo vede il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio contro la Roma, arrivato in inferiorità numerica per il rosso a Rabiot. “Credo che la Serie A si sia rinforzata bene, dall’Inter al Milan fino a noi – ha detto l’autore della doppietta a Sky Sport -. È un campionato più difficile dell’anno scorso. Pirlo? È molto presto ma vedo la squadra molto meglio, più contenta e che lavora sorridendo. Questo è molto importante”.
    La Juve pareggia in 10 contro la Roma LEGGI TUTTO

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    Paratici: “Caso Suarez? Juve corretta e trasparente”

    ROMA – “Nessuna leggerezza sul caso Suarez, si è verificata l’opportunità che l’attaccante si liberasse dal Barcellona, abbiamo fatto le verifiche necessarie e abbiamo agito nella totale trasparenza, nella totale correttezza”. Fabio Paratici dice la sua sulla vicenda che ha scosso l’ambiente bianconero nelle ultime settimane. “Non sono né un magistrato né un poliziotto – ha dichiarato il dirigente della Juve nel prepartita contro la Roma a Sky Sport – non conosco questo tipo di situazioni. Non mi sono fatto nessuna idea”. 
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    Paratici su Pirlo, Dzeko e Morata
    “Pirlo ha coraggio, lo conosciamo bene. Era un calciatore di coraggio, ed è un allenatore coraggioso. Dzeko? Se lo incontrassi lo saluterei come faccio con tutti gli altri calciatori delle squadre, forse con ancora più piacere. Si parla più del mancato arrivo di un calciatore che dell’attaccante che è arrivato. Il mercato è fatto di opportunità, la bravura di chi fa il mercato è di essere elastico e creativo. Noi lo siamo stati. Abbiamo cercato Morata prima, siamo andati avanti con Dzeko, poi nello stesso tempo abbiamo perseguito l’obiettivo Morata ed è arrivata l’opportunità. Siamo felicissimi di averlo con noi, tutto l’ambiente della Juve ha un grande affetto verso di lui”.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Cobolli Gigli: “Pirlo mi entusiasma. Sarri scelta errata, non è mai stato juventino”

    TORINO – “È ancora presto per dare giudizi. Spero non ci sia stata superficialità da parte della dirigenza bianconera. Leggo, tuttavia, di alcune intercettazioni telefoniche che condannerebbero la Juve: spero, e credo, che tali voci possano presto rivelarsi infondate ed essere smentite. Altrimenti sarebbe una macchia per la società”. Così, circa il caso Suarez, l’ex presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli, intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport.
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    Cobolli Gigli su Pirlo e Sarri
    “La scelta di Pirlo per la panchina? Sono entusiasta del nuovo progetto – prosegue Cobolli Gigli -. Sarri non si è mai sentito juventino e si è rivelato una scelta errata del ds Paratici e di Nedved. Pirlo, al contrario, può incarnare lo spirito giusto, anche se deve ancora dimostrare il proprio valore come tecnico. Mi aspetto riesca a motivare i propri calciatori e porti un gioco efficace in tempi rapidi. La partita di domenica (contro la Roma, ndr) darà sicuramente indicazioni importanti: entrambe le squadre, per ragioni differenti, hanno un grande bisogno di vincere”.
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    Juve, Pirlo ha tre assi nella manica

    TORINO – Sarà inevitabilmente pieno di prime volte, l’inizio di carriera da allenatore di Andrea Pirlo. Dopo il debutto assoluto in panchina di domenica all’Allianz Stadium contro la Sampdoria, domani arriverà anche l’esordio in trasferta, per giunta in uno stadio non banale come l’Olimpico di Roma e contro una rivale storica della Juventus come la squadra giallorossa. […] 

    Con calma
    Partita che probabilmente la Juventus comincerà con lo stesso attacco visto contro la Sampdoria: Cristiano Ronaldo e Kulsevski, appoggiati in fase offensiva da Ramsey centralmente, da Cuadrado a destra e da Frabotta (o De Sciglio) a sinistra. Per motivi diversi, infatti, il tecnico pare orientato a sfruttare in corsa le citate novità regalategli da dirigenza e staff medico: Alvaro Morata e Paulo Dybala, ovviamente. Lo spagnolo è in forma, ma nella rifinitura di questa mattina sosterrà il terzo allenamento in gruppo, dopo quello individuale di mercoledì, in ottemperanza alle norme anti Covid. E’ vero che gli attaccanti in genere sono i giocatori più facili da inserire in squadra dal punto di vista tattico, ma in questo momento le sue chance di iniziare da titolare la sua seconda esperienza juventina sono più o meno del 50 per cento. Molto più basse, fondamentalmente zero, le probabilità che a partire dall’inizio possa essere Dybala. La Joya è tornato ad allenarsi a pieno regime in gruppo da mercoledì, sta bene, ma è pur sempre reduce dalla ricaduta di un infortunio muscolare (26 luglio contro la Sampdoria e poi il 7 agosto contro il Lione) che lo ha tenuto ai box più di un mese. Dovrebbe essere convocato per Roma (anche se non va esclusa l’ipotesi che possa restare a Torino ad allenarsi preparandosi a rientrare contro il Napoli), ma non può avere i 90 minuti nelle gambe.
    Tre colpi da ko
    Rimandato anche l’esordio stagionale da titolare di Douglas Costa (tanto più che il mercato ferve attorno a lui, come avete letto a pagina 3), il cui fragile motore Pirlo sta collaudando con cautela: «È un giocatore forte. Stiamo cercando di riportarlo nella migliore condizione e se al top ci potrà dare una grande mano», aveva spiegato alla vigilia della sfida con la Samp. Tra condizione e mercato, non sembra proprio il momento in cui possa farlo da titolare. Così, con Morata, Dybala e Douglas Costa, Pirlo potrebbe portare vicino a sé in panchina un attacco di altissimo livello, un tridente che potrebbe essere il reparto titolare nella maggior parte delle squadre d’Italia e d’Europa.
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    Legali Juve in procura a Perugia: ascoltati come testimoni

    PERUGIA – Un esame “farsa”, così hanno definito i magistrati quello di Luis Suarez all’Università per stranieri di Perugia, per consentire all’attaccante uruguaiano di ottenere la cittadinanza Italiana. Proprio per questo motivo l’avvocato Luigi Chiappero, storico legale della Juve, e la collega Maria Turco sono arrivati in procura a Perugia per incontrare i pm che indagano sulla vicenda. 

    Juve, gli avvocati a Perugia
    I due avvocati Chiappero e Turco vengono ascoltati come persone informate sui fatti. Nel dettaglio la Turco è l’avvocato che ha materialmente seguito la pratica con il direttore generale dell’università Olivieri (che è invece indagato). Chiappero, invece, è presente in quanto ha assistito ad una delle telefonate tra la collega e lo stesso Olivieri.  LEGGI TUTTO

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    L’avvocato Di Cintio: “Se non ci sono prove la Juve non rischia”

    L’articolo 32 contempla i casi in cui vengano falsificati o si provi a falsificare documenti per il tesseramento di un giocatore e rimanda all’articolo 8 del Codice di giustizia della Figc per le sanzioni. Scorrere l’elenco può essere agghiacciante per un tifoso juventino perché si va dall’ammenda fino alla retrocessione in una serie inferiore. «Sì il ventaglio è molto ampio, quindi bisognerebbe capire e pesare la gravità delle condotte per capire la forza della pena, ma adesso è assolutamente prematuro parlarne. L’inchiesta sul caso Suarez è ancora aperta e, parliamoci chiaro. da quello che è emerso finora la Juventus non rischia proprio nulla».

    Cesare Di Cintio è uno degli avvocati più esperti in diritto sportivo e sta seguendo con grande attenzione la vicenda di Perugia. «Se non c’è una chiara azione di un tesserato, i fatti non sono nella giurisdizione della giustizia sportiva. E qui di tesserati che agiscono non ce ne sono ancora. Saurez è teserato per una federazione straniera, l’avvocato Turco non è tesserata e, inoltre, non commette niente di rilevante se è vera la sua ricostruzione, perché chiedere informazioni e instradare l’entourage di Suarez nella burocrazia non rappresenta reato. Anche la telefonata del dirigente bianconero Federico Cherubini al rettore dell’Università Statale, Maurizio Oliviero, sembra essere solo a titolo di raccolta delle informazioni. Insomma, o c’è una prova chiara della corruzione e, quindi, si risale anche al corruttore, oppure non ci sono margini perché la giustizia sportiva intervenga in questa storia».
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    Maurizio Oliviero esclusivo: “Juve, mai nessuna pressione”

    TORINO – “Sono amareggiato e sorpreso: non so darmi una spiegazione su come io sia diventato la notizia. Sono finito nel tritacarne mediatico per aver dato informazioni burocratiche, per una semplice cortesia istituzionale. Manco conosco Paratici, l’ho sentito per sei secondi in viva voce durante una telefonata…». Il rettore dell’Università Statale di Perugia, Maurizio Oliviero, vuole fare chiarezza sul suo coinvolgimento nella vicenda Suarez e sui rapporti intercorsi con la Juventus.

    Rettore, tutto parte da una telefonata.«Da parte di un mio conoscente che fa parte dello staff della Juventus (sul nome Oliviero è irremovibile “se qualche autorità me lo chiederà sono pronto a farlo, solo a loro”, ma in serata è emerso che è stato contattato da Federico Cherubini, ndr) il quale mi chiede se alla Statale c’è la possibilità di sostenere l’esame per la certificazione di conoscenza della lingua italiana: ha bisogno di questa informazione su richiesta dell’entourage di un giocatore. Io gli rispondo che si è confuso, che non è la Statale ad avere questi corsi, ma che posso metterlo in contatto con l’altra Università di Perugia. Chiamo la rettrice e poi Olivieri (direttore generale dell’Università per Stranieri, ndr), che conosco da anni, al quale dico che è una buona occasione per dare lustro alla città. E li metto in contatto».
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